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– DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI PIACENZA

Nel documento Analisi congiunturale. Anno 2013 (9.2mb) (pagine 87-95)

1.1 - L’assetto finanziario delle aziende

Nella provincia di Piacenza si è riscontrata nel 2013 una situazione migliore della media regionale per quanto attiene alle dinamiche del fatturato aziendale. Di fatto nei primi sei mesi dell’anno la quota di aziende che hanno evidenziato una diminuzione del proprio giro d’affari pur essendo consistente (il 45,5% del totale) è risultata comunque inferiore al valore medio dell’Emilia Romagna (47,8%); nella seconda parte dell’anno, invece, la provincia piacentina mostra un andamento del fatturato sostanzialmente in linea con la media regionale con un numero leggermente maggiore di aziende che hanno aumentato il fatturato (13,1% a fronte dell’11,8%).

Graf. 1 - Andamento del fatturato nel primo e nel secondo semestre 2013 delle imprese in provincia di Piacenza e in Emilia Romagna (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne    

Osservando, invece, le scelte allocative delle risorse a disposizione delle aziende, si sottolinea come nel primo semestre, sia stato prevalente il finanziamento delle attività ordinarie. La principale destinazione risulta, infatti, il sostegno alle spese correnti (71,5% dei casi), cui segue l’acquisto di materie prime e semilavorati (50,4%), le spese per il personale (49,6%) ed il pagamento dei debiti verso i fornitori (38,2%).

Tutte le percentuali, tranne quella relativa alla spesa corrente, sono altresì superiori ai valori regionali.

Dal lato delle spese in conto capitale è possibile rilevare una quota inferiore di imprese, rispetto alla media regionale, che ha sostenuto investimenti di vario genere, con l’eccezione per l’innovazione del prodotto (5,7% nella provincia di Piacenza rispetto a 3,4% su tutta la regione). Infatti la percentuale di investitori in innovazione dei processi risulta pari allo 0,8% come per l’acquisto di immobili e la formazione del personale.

Anche nel corso del secondo semestre 2013 la maggior parte delle imprese (82,3%) ha destinato le proprie risorse finanziarie alle spese correnti, mentre il 52,3% ed il 50,8% delle stesse le ha impiegate per le spese per il personale e per l’acquisto di materie prime.

In positivo, si segnala come aumenti rispetto al primo periodo dell’anno la percentuale delle imprese che ha investito nella sostituzione degli impianti, nella ristrutturazione delle strutture e nell’innovazione dei processi (valori superiori alla media regionale).

Tab. 1 - Destinazioni principali delle risorse finanziarie nel corso del primo e del secondo semestre 2013 delle imprese in provincia di Piacenza ed in Emilia Romagna (Valori percentuali*)

1° semestre 2° semestre

Piacenza Emilia Romagna Piacenza Emilia Romagna

Innovazione processi 0,8 1,9 3,1 2,5

Innovazione prodotto 5,7 3,4 0,8 2,5

Ammodernamento, sostituzione

macchinari o impianti obsoleti 1,6 2,4 4,6 4,1

Ristrutturazione/rinnovo strutture 3,3 1,3 3,8 1,2

Acquisto immobili, terreni, fabbricati 0,8 0,5 0,0 0,7

Formazione risorse

umane/personale 0,8 0,6 0,0 0,3

Acquisto brevetti, marchi 0,0 0,4 0,0 0,0

Acquisto scorte/ reintegro magazzino 6,5 8,5 7,7 7,2

Acquisti materie prime, semilavorati 50,4 57,3 50,8 52,8

Spese correnti 71,5 70,1 82,3 81,8

Pagamento debiti clienti/fornitori 38,2 38,5 23,8 37,8

Spese del personale 49,6 55,9 52,3 55,3

Altra destinazione 0,0 0,2 0,0 0,0

Non sa/ Non risponde 0,8 0,6 0,8 0,5

* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può differire da 100

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

 

Le aziende piacentine mostrano una minore sensibilità rispetto alla media regionale nell’effettuazione di check-up finanziari. Circa 1/3 delle imprese non effettua mai controlli finanziari a fronte di una media regionale del 27% circa. Si rileva poi come risulti decisamente più modesta la quota di aziende che, al contrario, effettuano con cadenza inferiore all’anno check-up finanziari. In provincia sono il 37% circa del totale a fronte del 43,4% medio dell’Emilia Romagna.

Esaminando poi il grado di utilizzo di strumenti finanziari offerti dalle banche emerge come le imprese piacentine abbiano prevalentemente optato per gli anticipi di credito, ed in particolare per gli anticipi su fatture o s.b.f. Nel primo semestre 2013 rappresentava per il 46,3% delle aziende il principale canale di finanziamento bancario e nel secondo semestre per una quota similare (il 45,4%).

Vengono altresì utilizzati da un cospicuo numero di imprese piacentine il mutuo (24,4% di casi nel primo periodo 2013 e 28,5% nel secondo) e l’apertura di credito in conto corrente (24,4% e 36,9% rispettivamente nei due periodi). Risulta rilevante anche la quota di imprese che ricorre a strumenti alternativi quali il leasing finanziario; nel secondo semestre tale strumento viene utilizzato quale canale principale di finanziamento dal 10,8% delle imprese.

È, tuttavia, rilevante in particolare nella seconda parte del 2013 la percentuale di imprese (30,8% dei casi) che non utilizza nessuna operazione finanziaria presso gli istituti bancari; addirittura il 2,3% delle aziende della provincia non si rivolge a nessun istituto di credito.

Graf. 2 - Cadenza dei check-up finanziari effettuati dalle imprese nel corso del 2013 in provincia di Piacenza ed in Emilia Romagna (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne  

 

Tab. 2 - Principali strumenti di finanziamento delle imprese in provincia di Piacenza a e in Emilia Romagna nel primo e nel secondo semestre 2013 (Valori Percentuali*)

1° semestre 2° semestre

Piacenza Emilia Romagna Piacenza Emilia Romagna

Anticipi di credito

Anticipi su fatture o s.b.f. 46,3 46,3 45,4 48,5

Anticipi all’export 2,4 2,7 1,5 1,5

Crediti di firma 2,4 3,3 3,1 2,5

Finanziamenti

Prestiti personali o subordinati 1,6 3,5 2,3 3,5

Mutuo 24,4 29,7 28,5 29,9

Apertura di credito in c/c 24,4 25,0 36,9 33,8

Finanziamenti agevolati a fronte di

leggi specifiche 8,1 5,7 0,0 2,3

Altre forme di credito

Leasing finanziario 8,1 6,9 10,8 11,1

Factoring 0,8 0,7 0,0 0,6

Altre tipologie 0,0 0,1 0,0 0,0

Nessun finanziamento

Non utilizzo nessuna operazione

finanziaria 26,8 25,7 30,8 26,2

Non mi rivolgo a nessun istituto di

credito 0,8 1,3 2,3 3,0

* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può differire da 100

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

1.2 - L’accesso al credito

La maggior parte delle imprese in provincia di Piacenza  ha  espresso  un  giudizio negativo riguardo all’offerta di credito delle banche, sia per quanto concerne la quantità di credito erogabile (64,2% dei casi di inadeguatezza contro il 29,3% che considera adeguato il credito), sia per i tempi di valutazione delle richieste (65,9% di scontenti rispetto al 26% che esprime giudizi positivi). Per quanto concerne la tipologia di strumenti finanziari offerti dalle banche la differenza tra le percentuali di imprese soddisfatte (39,8% dei casi) e quelle che esprimono un giudizio opposto (53,7%) è minore.

Nel secondo semestre del 2013, aumenta però la quota di imprese che ritengono adeguata la quantità di credito disponibile (45,4% dei casi) e diminuisce quella di coloro i quali reputano la stessa inadeguata (43,8%). La situazione migliora, nel corso dell’anno, anche per la tipologia di strumenti finanziari offerti (adeguati per il 43,1% ed inadeguati per il 46,9%) e per i tempi di valutazione delle richieste (adeguati per il 43,1% ed inadeguati per il 46,2%). A livello regionale, nel primo semestre, si notano giudizi meno severi della provincia piacentina, mentre nel secondo semestre si evidenzia una situazione esattamente opposta.

Tab. 3 - Giudizio sull'accesso al credito presso le banche operative nella provincia di Piacenza ed in Emilia Romagna nel primo e nel secondo semestre del 2013 con riferimento alla quantità di credito disponibile / erogabile; alla tipologia di strumenti finanziari offerti ed ai tempi di valutazione / accettazione richieste credito (valori percentuali)

1° semestre 2° semestre

Piacenza Emilia Romagna Piacenza Emilia Romagna

QUANTITA' CREDITO DISPONIBILE / EROGABILE

Adeguato 29,3 31,4 45,4 36,7

Inadeguato 64,2 60,3 43,8 55,3

Non sa/Non risponde 6,5 8,3 10,8 8,1

TIPOLOGIA DI STRUMENTI FINANZIARI OFFERTI

Adeguato 39,8 38,7 43,1 42,5

Inadeguato 53,7 51,2 46,9 48,8

Non sa/Non risponde 6,5 10,1 10,0 8,7

TEMPI DI VALUTAZIONE / ACCETTAZIONE RICHIESTE CREDITO

Adeguato 26,0 31,8 43,1 36,1

Inadeguato 65,9 56,7 46,2 55,5

Non sa/Non risponde 8,1 11,5 10,8 8,4

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

A fronte di un generale giudizio di non adeguatezza dell’offerta di credito nella provincia piacentina, che soprattutto nei primi mesi del 2013 è risultato maggiormente critico, gli effettivi utilizzatori di credito bancario hanno dichiarato di aver mantenuto stabile il volume di credito richiesto alle banche. Il 70% circa delle aziende non ha variato la domanda di credito nel primo semestre e tale percentuale è salita all’81,6% nella seconda metà del 2013. Diminuisce, inoltre, nel corso dell’anno la quota di imprese che hanno richiesto un aumento di credito alle banche dal 13,9% al 10,3%, segnale questo di una effettiva difficoltà del sistema imprenditoriale piacentino ad ottenere ulteriore credito.

Graf. 3 - Evoluzione della richiesta di credito bancario in provincia di Piacenza e in Emilia-Romagna nel primo e nel secondo semestre del 2013 (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

I rapporti col sistema bancario appaiono “complessi” anche osservando le richieste di rientro: la provincia di Piacenza mostra, di fatto, una percentuale più alta di imprese alle quali è stata fatta richiesta di rientro da parte delle banche (18,6% dei casi a fronte di una media regionale del 16% circa nel primo semestre 2013) La situazione sembra poi peggiorare nell’arco della seconda parte del 2013, con un numero di casi di aziende piacentine a cui è stato richiesto dagli istituti bancari di rientrare che si attesta su circa 22 punti percentuali a fronte di una media regionale di 13,6% che è altresì diminuita rispetto ai primi sei mesi dell’anno.

Nonostante i difficili rapporti col sistema bancario, la grande maggioranza delle aziende piacentine affermano di aver rispettato i termini di pagamento dei finanziamenti (95,4% dei casi); inoltre, la percentuale di imprese che si è trovata in una situazione di adempienza nella provincia è in linea rispetto al livello regionale, pari al 94,2%.

Il rispetto degli adempimenti presi col sistema bancario ha comunque comportato una sostanziale stabilità delle condizioni che regolano i rapporti debitori con le banche; in particolare garanzie, tassi applicati e costi e commissioni. Osservando il quadro evolutivo degli elementi richiamati, va sottolineato come nel primo semestre siano aumentate le garanzie per il 14,0% delle imprese (diminuite per il 5,8%), valore questo inferiore alla media regionale (18,1%). Anche il tasso applicato ed le commissioni hanno subito un aumento per il 40,7% ed il 44,2% delle imprese della provincia, valori inferiori rispetto alla media regionale di circa tre punti percentuali rispettivamente.

Nel secondo semestre le garanzie richieste risultano aumentate per il 10,3% delle imprese della provincia, mentre il tasso applicato risulta aumentato per il 27,6% ed i costi e le commissioni sono aumentati per il 44,8% delle aziende della provincia.

Graf. 4 - Incidenza di richieste di rientro sul totale delle linee di finanziamento accese dalle imprese in provincia di Piacenza e in Emilia-Romagna nel primo e nel secondo semestre 2013 (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Graf. 5 - Verifica della condizione di adempienza degli impegni presi col sistema bancario delle imprese in provincia di Piacenza e in Emilia-Romagna (valori percentuali; anno 2013)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Tab. 4 - Evoluzione delle condizioni di accesso al credito per le imprese nel corso del primo e del secondo semestre 2013 in provincia di Piacenza e in Emilia-Romagna in termini di garanzie richieste, tasso applicato e costo delle commissioni (Valori percentuali)

1° semestre 2° semestre

Piacenza Emilia Romagna Piacenza Emilia Romagna

Garanzie richieste

Aumentata 14,0 18,1 10,3 19,4

Diminuita 5,8 3,1 2,3 1,9

Saldo 8,1 15,0 8,0 17,5

Rimasta stabile 77,9 77,4 87,4 78,2

Non sa/non risponde 2,3 1,5 0,0 0,4

Tasso Applicato

Aumentata 40,7 44,0 27,6 37,5

Diminuita 15,1 6,1 4,6 4,2

Saldo 25,6 37,9 23,0 33,4

Rimasta stabile 38,4 45,5 64,4 55,6

Non sa/non risponde 5,8 4,5 3,4 2,7

Costi/Commissioni

Aumentata 44,2 47,1 44,8 47,1

Diminuita 9,3 3,0 1,1 1,4

Saldo 34,9 44,1 43,7 45,7

Rimasta stabile 40,7 46,7 54,0 49,8

Non sa/non risponde 5,8 3,3 0,0 1,7

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

     

1.3- Il ricorso al Confidi

Le difficoltà di accesso al credito riscontrate dalle imprese nella provincia di Piacenza ed il contestuale allontanamento delle stesse dal mondo bancario per le proprie esigenze di finanziamento si riverbera anche sul ricorso allo strumento del confidi, importante canale di accesso al credito per le imprese, soprattutto in chiave di mitigazione del rischio.

Nella provincia di Piacenza, infatti, il confidi è utilizzato dal 17,9% delle imprese, valore che risulta inferiore a quello medio regionale (26,3%).

Coloro i quali hanno fatto ricorso ai confidi esprimono poi giudizi non del tutto positivi. La percezione su un effettivo vantaggio nel ricorso ai confidi rispetto alle condizioni di mercato riguarda una quota minoritaria di imprese, mentre la prevalenza dei giudizi si orienta una neutralità di intervento.

Graf. 6 - Imprese che hanno fatto ricorso ad un Confidi per accedere al credito bancario in provincia di Piacenza e in Emilia-Romagna (Valori percentuali, anno 2013)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Tab. 5 - Percezione delle condizioni di accesso al credito ottenute attraverso il sistema dei Confidi rispetto alle condizioni di mercato da parte delle imprese in provincia di Piacenza e in Emilia-Romagna (Valori percentuali, anno 2013)

Piacenza Emilia Romagna

Condizioni

migliori

Condizioni peggiori

Nessun cambiamento

Non sa /Non risponde

Condizioni migliori

Condizioni peggiori

Nessun cambiamento

Non sa /Non risponde

Accesso al credito 31,8 22,7 45,5 0,0 35,2 25,6 35,2 4,1

Tasso Applicato 27,3 36,4 36,4 0,0 33,9 25,8 34,7 5,6

Quantità credito

concesso 22,7 27,3 50,0 0,0 26,3 17,7 50,6 5,3

Garanzie richieste 13,6 40,9 45,5 0,0 20,0 19,5 55,2 5,3

Costi complessivi del

garante e della banca 4,5 27,3 68,2 0,0 13,7 27,1 53,2 6,1

Consulenza e altri

servizi 4,5 18,2 72,7 4,5 12,7 12,4 67,6 7,3

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

SCHEDA 7 – DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN

Nel documento Analisi congiunturale. Anno 2013 (9.2mb) (pagine 87-95)