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– DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI BOLOGNA

Nel documento Analisi congiunturale. Anno 2013 (9.2mb) (pagine 47-55)

1.1 - L’assetto finanziario delle aziende

Le aziende della provincia di Bologna hanno presentato, nel corso del primo semestre del 2013, un andamento complessivamente positivo del proprio giro d’affari. Sommando insieme coloro i quali hanno registrato una stabilità (43,6% dei casi) e quelli che evidenziano un aumento (10,8%) del fatturato si supera nettamente il 50% della compagine aziendale; il restante 45,6%, invece, ha scontato una diminuzione del proprio fatturato. Nel secondo semestre si nota un andamento migliore rispetto al primo periodo dell’anno: è diminuita, infatti, l’incidenza di aziende che hanno visto contrarre il proprio fatturato (38,0% dei casi) ed è cresciuta, invece, la quota di chi ha aumentato il fatturato (12,8%).

Rispetto alla media regionale, inoltre, la situazione delle imprese bolognesi risulta essere migliore, in particolare nella seconda parte del 2013, visto che il 41,5% delle aziende emiliano-romagnole registra nel periodo in esame una diminuzione del fatturato.

Graf. 1 - Andamento del fatturato nel primo e nel secondo semestre 2013 delle imprese in provincia di Bologna e in Emilia Romagna (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

 

In tema di assetto finanziario appare utile osservare come siano state allocate le risorse a disposizione delle imprese nel corso del 2013. Nel primo semestre si nota come queste siano state impiegate prevalentemente dalle imprese bolognesi per sostenere le attività ordinarie. Infatti, la principale destinazione risulta essere costituita dalle spese correnti, come indicato dal 70,8% degli imprenditori; a seguire si trovano l’acquisto di materie prime e semilavorati (63,6% dei casi), le spese per il personale (51,6%) ed il pagamento dei debiti verso i fornitori (43,2%). Tutte le percentuali, tranne quella relativa alle spese per il personale, risultano altresì superiori ai valori medi regionali.

Dal lato delle spese in conto capitale è possibile, invece, rilevare una quota inferiore di imprese, rispetto alla media regionale, che ha sostenuto investimenti, con l’eccezione dell’ammodernamento e della sostituzione dei macchinari (2,8% nella provincia di Bologna rispetto al 2,4% in regione).

Anche nel corso del secondo semestre la maggior parte delle imprese (78,0%) ha destinato le proprie risorse finanziarie alle spese correnti ed il 56,0% le ha impiegate per l’acquisto di materie prime e semilavorati. Rimane bassa nel periodo anche l’incidenza di aziende (rispettivamente l’1,6% e l’1,8%) che ha investito nell’innovazione dei processi e del prodotto. In aumento, rispetto al semestre precedente, la percentuale di aziende che ha investito nella sostituzione dei macchinari obsoleti (5,2% dei casi).

 

Tab. 1 - Destinazioni principali delle risorse finanziarie nel corso del primo e del secondo semestre 2013 delle imprese in provincia di Bologna ed in Emilia Romagna (Valori percentuali*)

1° semestre 2° semestre

Bologna Emilia Romagna Bologna Emilia Romagna

Innovazione processi 1,2 1,9 1,6 2,5

Innovazione prodotto 2,8 3,4 2,8 2,5

Ammodernamento, sostituzione

macchinari o impianti obsoleti 2,8 2,4 5,2 4,1

Ristrutturazione/rinnovo strutture 0,4 1,3 0,8 1,2

Acquisto immobili, terreni, fabbricati 0,0 0,5 0,8 0,7

Formazione risorse umane/

personale 0,4 0,6 0,0 0,3

Acquisto brevetti, marchi 0,8 0,4 0,0 0,0

Acquisto scorte/ reintegro magazzino 10,4 8,5 10,8 7,2

Acquisti materie prime, semilavorati 63,6 57,3 56,0 52,8

Spese correnti 70,8 70,1 78,0 81,8

Pagamento debiti clienti/fornitori 43,2 38,5 38,8 37,8

Spese del personale 51,6 55,9 54,0 55,3

Altra destinazione 0,0 0,2 0,0 0,0

Non sa/ Non risponde 0,0 0,6 0,0 0,5

* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può differire da 100

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

 

Rispetto al monitoraggio della propria situazione finanziaria, si nota poi come le aziende bolognesi sembrino complessivamente “attente” ad effettuare tale attività, dal momento che il 72,0% delle stesse utilizza strumenti di controllo finanziario (anche se l’11,2% lo fa saltuariamente); inoltre, il 44,0% delle imprese effettua check-up con cadenza inferiore all’anno, mentre quelle che non eseguono alcun controllo finanziario rappresentano il 28,0%. A livello regionale, la situazione si presenta simile, visto che quasi il 73,0% delle aziende dell’Emilia Romagna effettua check-up finanziari.

Relativamente all’utilizzo di strumenti creditizi messi a disposizione dal sistema bancario si osserva poi come le imprese della provincia di Bologna utilizzino principalmente gli anticipi su fatture o s.b.f. che, nel primo semestre, vengono indicati come strumento principale dal 47,6% delle imprese e nel secondo dal 53,6%

(tale quota risulta maggiore rispetto alla media regionale che si attesta sul 48,5%). Anche lo strumento

‘mutuo’ mostra una percentuale elevata di utilizzo in provincia (25,6% di casi nel primo periodo e 28,0% nel secondo), così come l’apertura di credito in conto corrente che addirittura nella seconda parte dell’anno viene scelta dal 34,8% degli imprenditori bolognesi. Risultano, invece, più contenute le quote di quelli che ricorrono ad altri strumenti di finanziamento quali il leasing finanziario, i finanziamenti agevolati, i prestiti personali e gli anticipi sulle esportazioni. È rilevante, invece, la percentuale di imprese, pari al 23,2%, che nel secondo semestre 2013 non utilizza nessuna operazione finanziaria presso gli istituti bancari trovando altrove gli strumenti per finanziare la propria attività, mentre il 5,2% delle aziende bolognesi non si rivolge a nessun istituto di credito.

Graf. 2 - Cadenza dei check-up finanziari effettuati dalle imprese nel corso del 2013 in provincia di Bologna ed in Emilia Romagna (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

 

Tab. 2 – Principali strumenti di finanziamento delle imprese in provincia di Bologna e in Emilia Romagna nel primo e nel secondo semestre 2013 (Valori percentuali*)

1° semestre 2° semestre

Bologna Emilia Romagna Bologna Emilia Romagna

Anticipi di credito

Anticipi su fatture o s.b.f. 47,6 46,3 53,6 48,5

Anticipi all’export 2,0 2,7 2,4 1,5

Crediti di firma 3,2 3,3 4,0 2,5

Finanziamenti

Prestiti personali o subordinati 3,2 3,5 1,6 3,5

Mutuo 25,6 29,7 28,0 29,9

Apertura di credito in c/c 22,0 25,0 34,8 33,8

Finanziamenti agevolati a fronte di leggi specifiche 4,8 5,7 4,0 2,3

Altre forme di credito

Leasing finanziario 5,2 6,9 12,4 11,1

Factoring 1,2 0,7 1,2 0,6

Altre tipologie 0,8 0,1 0,0 0,0

Nessun finanziamento

Non utilizzo nessuna operazione finanziaria 28,0 25,7 23,2 26,2

Non mi rivolgo a nessun istituto di credito 1,6 1,3 5,2 3,0

* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può differire da 100

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

1.2- L’accesso al credito

Riguardo alla situazione dell’accesso al credito in provincia emerge, in riferimento alla quantità di credito disponibile, come il 59,6% delle imprese esprima un giudizio negativo nel primo semestre 2013, a fronte del 31,6% che riferisce, invece, una sostanziale adeguatezza; nel secondo semestre le percentuali si attestano sul 58,0% e 35,2% rispettivamente.

Le aziende bolognesi si dividono quasi equamente in merito al giudizio riguardo la tipologia di strumenti finanziari offerti dalle banche: il 42,8% la considera adeguata (40,8% nella seconda osservazione), mentre il 47,2% inadeguata (50,4% nella seconda osservazione). Il 52,8% delle aziende giudica inadeguati anche i tempi di valutazione ed accettazione delle richieste di credito, percentuale che sale al 60,0% nel secondo semestre, a dimostrazione di una crescente criticità nella fase valutativa della concessione di credito.

A livello regionale, sulla quantità di credito disponibile si riscontrano giudizi simili a quelli espressi nella provincia bolognese, mentre leggere differenze si riscontrano in merito alla tipologia di strumenti finanziari offerti o ai tempi di valutazione delle richieste. Ad ogni modo, a differenza della provincia bolognese, cresce nel secondo semestre nella regione l’incidenza di coloro i quali esprimono giudizi di adeguatezza in merito ai tre parametri considerati, in particolare in riferimento ai tempi di valutazione.

Tab. 3 - Giudizio sull'accesso al credito presso le banche operative nella provincia di Bologna ed in Emilia Romagna nel primo e nel secondo semestre del 2013 con riferimento alla quantità di credito disponibile / erogabile; alla tipologia di strumenti finanziari offerti ed ai tempi di valutazione / accettazione richieste credito (Valori percentuali)

1° semestre 2° semestre

Bologna Emilia Romagna Bologna Emilia Romagna QUANTITA' CREDITO DISPONIBILE / EROGABILE

TEMPI DI VALUTAZIONE / ACCETTAZIONE RICHIESTE CREDITO

Adeguato 36,0 31,8 31,6 36,1

Inadeguato 52,8 56,7 60,0 55,5

Non sa/Non risponde 11,2 11,5 8,4 8,4

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Oltre al giudizio che le imprese hanno dato sulle condizioni generali dell’accesso al credito è importante notare l’evoluzione della effettiva richiesta di credito bancario nella provincia di Bologna.

Si rileva una sostanziale stabilità in termini di ammontare della richiesta di credito da parte delle imprese, simile a quella individuata nel resto della regione: il 79,8% dichiara la stabilità dei livelli di credito richiesto alle banche nella seconda parte del 2013 a fronte del 78,6%dell’Emilia Romagna.

La quota delle imprese bolognesi che ha aumentato la richiesta di credito (pari al 15,9% nel primo semestre e al 12,1% nel secondo) risulta, inoltre, maggiore a quella delle aziende che hanno diminuito tale richiesta (8,8% e 7,5% rispettivamente). Analoga situazione si verifica anche nel contesto regionale.

Rispetto alle imprese che hanno effettuato una richiesta di credito al sistema bancario, si osserva che, nel primo semestre, al 55,6% è stato concesso completamente il finanziamento ed al 33,3% è stato concesso in parte. Relativamente bassa è la percentuale di imprese nella provincia di Bologna alla quale non è stato concesso il credito richiesto (3,7%).

Graf. 3 - Evoluzione della richiesta di credito bancario in provincia di Bologna e in Emilia-Romagna nel primo e nel secondo semestre del 2013 (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Nel secondo semestre la percentuale di imprese alle quali è stato completamente concesso il credito è diminuita (42,9%), mentre è aumentata la percentuale di imprese alle quali non è stato concesso credito (4,8%).

Rispetto alla regione, la situazione nella provincia di Bologna si presenta migliore nel primo semestre ma peggiore nel secondo; infatti, in Emilia Romagna il credito è stato concesso completamente al 36,5% ed in parte al 26,5% dei richiedenti (percentuali variate rispettivamente di più dieci punti percentuali e meno cinque punti percentuali nel secondo semestre). Aumentano, tuttavia, le imprese alle quali non è stato elargito il finanziamento (17,6% e 11,9% nei due semestri in considerazione).

Anche per quanto riguarda le richieste di rientro, la provincia di Bologna mostra una buona stabilità ed una tenuta del sistema imprenditoriale. Nel corso del 2013 la maggior parte delle imprese della provincia è riuscita a rispettare le scadenze dei pagamenti (il 71% circa nel primo e nel secondo semestre delle imprese non ha “sconfinato”) restando nella media regionale (71,7% nei primi sei mesi e 68,6% successivamente).

La quota di imprese che, invece, ha ricevuto una richiesta di rientro nel corso del primo semestre risulta leggermente inferiore rispetto alle richieste pervenute a livello regionale per il primo periodo (rispettivamente del 15,3% e del 16,1%), situazione che si inverte nel secondo semestre (15,6% e 13,6% rispettivamente).

La stabilità finanziaria delle imprese in provincia di Bologna si nota anche riguardo alla situazione di adempienza rispetto agli impegni presi col sistema bancario. Il 96,1% dei clienti che hanno contratto un debito ha rispettato gli impegni, mentre il 3,9% si è trovato in una situazione di inadempienza. La percentuale sale a 5,8% se si considera il dato della regione.

Graf. 4 - Incidenza di richieste di rientro sul totale delle linee di finanziamento accese dalle imprese in provincia di Bologna e in Emilia-Romagna nel primo e nel secondo semestre 2013 (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Graf. 5- Verifica della condizione di adempienza degli impegni presi col sistema bancario delle imprese in provincia di Bologna e in Emilia-Romagna (valori percentuali; anno 2013)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Le imprese bolognesi sembrano mostrare nel corso del 2013 un peggioramento delle condizioni creditizie, in particolare per quanto riguarda i costi delle commissioni, aumentati per il 45,9% delle imprese nel primo semestre e per il 45,1% nel secondo. Meno accentuata appare la crescita dei tassi di interesse, dal momento che risulterebbero aumentati per il 44,1% delle aziende nel primo semestre e per il 36,4% nel secondo.

Il 76,5%, inoltre, delle imprese nel primo semestre ha verificato una stabilità nelle garanzie richieste per le condizioni di accesso al credito, percentuale rimasta sostanzialmente invariata nel secondo semestre.

Tab. 4 - Evoluzione delle condizioni di accesso al credito per le imprese nel corso del primo e del secondo semestre 2013 in provincia di Bologna e in Emilia-Romagna in termini di garanzie richieste, tasso applicato e costo delle commissioni (Valori percentuali)

1° semestre 2° semestre

Bologna Emilia Romagna Bologna Emilia Romagna

Garanzie richieste

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

1.3- Il ricorso al Confidi

Il Confidi rappresenta un importante canale di accesso al credito per le imprese, soprattutto per quelle di piccola dimensione che hanno minore capacità contrattuale con il sistema bancario. Nella provincia di Bologna, il 23,6% delle imprese utilizza questo strumento. Il dato, inferiore a quello regionale (26,3%), mostra una minore esigenza di far riferimento al Confidi probabilmente per una maggiore facilità delle aziende della provincia ad accedere al credito bancario.

L’utilizzo dei servizi offerti dai Confidi risulta essere vantaggioso per il 47,5% delle imprese della provincia di Bologna, mentre il 39% delle imprese considera migliori le condizioni sul tasso creditizio applicato e sulla quantità di credito concesso rispetto a quelle offerte sul mercato bancario (il 18,6% delle imprese ritiene che il tasso applicato dal Confidi sia peggiore rispetto a quello applicato dal sistema bancario).

È rilevante la percentuale di imprese che, invece, non ritiene esserci nessun sostanziale cambiamento sui costi complessivi del garante e della banca (per il 50,8%) e per la consulenza (67,8%) rispetto alle condizioni di mercato. A livello regionale, le imprese risultano suddividersi più o meno equamente rispetto alla percezione delle condizioni di accesso al credito ed al tasso applicato dai Confidi.

Il 35% circa delle imprese ritiene che le condizioni siano migliori ed altrettante che non ci sia nessun cambiamento rispetto alle condizioni di mercato, mentre il 25,6% considera i requisiti di accesso tramite Confidi peggiori.

Rilevante è la percentuale di imprese della regione che non ritiene ci sia nessun cambiamento riguardo la quantità di credito concessa (50,6%). In generale il 79,7% delle imprese di Bologna reputa i servizi offerti dai Confidi adeguati, mentre l’11,9% li considera non adeguati.

Graf. 6 - Imprese che hanno fatto ricorso ad un Confidi per accedere al credito bancario in provincia di Bologna e in Emilia-Romagna (Valori percentuali; anno 2013)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Tab. 5 - Percezione delle condizioni di accesso al credito ottenute attraverso il sistema dei Confidi rispetto alle condizioni di mercato da parte delle imprese in provincia di Bologna e in Emilia-Romagna (Valori percentuali, anno 2013)

Bologna Emilia Romagna

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

SCHEDA 2 – DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN

Nel documento Analisi congiunturale. Anno 2013 (9.2mb) (pagine 47-55)