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– DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN PROVINCIA DI FORLÌ-CESENA

Nel documento Analisi congiunturale. Anno 2013 (9.2mb) (pagine 63-71)

1.1 - L’assetto finanziario delle aziende

Le aziende della provincia di Forlì-Cesena hanno presentato, nel corso del primo semestre del 2013, un andamento complessivamente positivo. Circa il 40% delle stesse ha mantenuto stabile il proprio giro d’affari, mentre il 15,4% ha registrato un aumento. Rispetto all’Emilia Romagna, la situazione delle imprese forlivesi risulta essere complessivamente migliore nel primo semestre, evidenziandosi valori inferiori in regione di aziende che hanno visto un aumento del fatturato (11,9% dei casi).

Nel secondo semestre si nota un andamento peggiore rispetto al primo periodo dell’anno nella provincia. Il 49,0% delle imprese presenta, infatti, una contrazione del fatturato rispetto ad un 8,4% in cui è aumentato.

Nel secondo semestre 2013, quindi, la situazione cambia rispetto al dato medio dell’Emilia Romagna, visto che le imprese della provincia di Forlì-Cesena mostrano livelli inferiori alla media regionale per quanto riguarda l’aumento del fatturato (11,8% nella regione) o la stabilità dei livelli raggiunti (42,6% dei casi a fronte del 46,7% regionale).

Graf. 1 - Andamento del fatturato nel primo e nel secondo semestre 2013 delle imprese in provincia di Forlì-Cesena e in Emilia Romagna (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Per quanto riguarda l’impiego delle risorse finanziarie a disposizione delle aziende forlivesi si osserva, sia nel primo che nel secondo semestre, un ampio ricorso al sostenimento delle attività ordinarie. La principale destinazione risulta, infatti, il pagamento delle spese correnti (69,2% dei casi nel primo semestre e 83,2%

nel secondo), seguite dall’acquisto di materie prime e semilavorati (62,8% e 52,3% rispettivamente), dalle spese per il personale (54,5% e 61,9%) e dal pagamento dei debiti verso i fornitori (34,6% e 41,3%).

Dal lato delle spese in conto capitale è possibile rilevare una quota inferiore di imprese, rispetto alla media regionale, che ha sostenuto investimenti di vario genere, con l’eccezione delle spese per l’innovazione del prodotto (4,5% dei casi in provincia di Forlì-Cesena rispetto al 3,4% dell’intera regione).

L’1,3% ed l’1,9% delle aziende provinciali ha investito infatti, nei primi sei mesi del 2013, rispettivamente nell’innovazione dei processi e nell’ammodernamento dei macchinari obsoleti, a fronte di valori medi dell’Emilia Romagna pari a 1,9% e 2,4%.

Anche nel secondo semestre l’incidenza di imprese forlivesi che hanno destinato risorse all’attività di investimento risulta inferiore alla media regionale.

 

Tab. 1 - Destinazioni principali delle risorse finanziarie nel corso del primo e del secondo semestre 2013 delle imprese in provincia di Forlì-Cesena ed in Emilia Romagna (Valori percentuali*)

1° semestre 2° semestre

Forlì-Cesena Emilia Romagna Forlì-Cesena Emilia Romagna

Innovazione processi 1,3 1,9 0,6 2,5

Innovazione prodotto 4,5 3,4 1,3 2,5

Ammodernamento, sostituzione

macchinari o impianti obsoleti 1,9 2,4 3,2 4,1

Ristrutturazione/rinnovo strutture 0,0 1,3 0,0 1,2

Acquisto immobili, terreni, fabbricati 0,0 0,5 0,6 0,7

Formazione risorse

umane/personale 0,6 0,6 0,0 0,3

Acquisto brevetti, marchi 0,0 0,4 0,0 0,0

Acquisto scorte/ reintegro

magazzino 10,9 8,5 6,5 7,2

Acquisti materie prime, semilavorati 62,8 57,3 52,3 52,8

Spese correnti 69,2 70,1 83,2 81,8

Pagamento debiti clienti/fornitori 34,6 38,5 41,3 37,8

Spese del personale 54,5 55,9 61,9 55,3

Altra destinazione 0,6 0,2 0,0 0,0

Non sa/ Non risponde 1,9 0,6 0,6 0,5

* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può differire da 100

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

 

Osservando poi la propensione ad effettuare controlli sulla propria salute finanziaria, si nota come il tessuto aziendale della provincia di Forlì–Cesena risulti nell'insieme “attento” ad operare check-up finanziari. Circa il 70% delle imprese della provincia utilizza strumenti di controllo finanziario (anche se l’11% lo fa saltuariamente); il 43,9% delle imprese effettua dei controlli con cadenza inferiore all’anno, mentre quelle che non eseguono alcun controllo finanziario rappresentano il 29,7%. A livello regionale la situazione si presenta sostanzialmente analoga, con un 43,4% di imprese che effettua check-up finanziari con cadenza inferiore a dodici mesi.

Tra gli strumenti finanziari offerti dal sistema bancario, le imprese della provincia di Forlì-Cesena, utilizzano come principale l’anticipo su fatture o s.b.f. che nel primo semestre 2013 viene indicato nel 54,5% dei casi e nel secondo dal 52,3%. Rilevante è anche la percentuale di utilizzo del mutuo (37,2% dei casi nel primo periodo e 32,9% nel secondo) e dell’apertura di credito in conto corrente (25,6% e 31,6% nei due periodi).

Risulta contenuta la quota di imprese che ricorrono a strumenti alternativi quali il leasing finanziario, i prestiti personali e subordinati ed il factoring.  

 

 

Graf. 2 - Cadenza dei ckeck-up finanziari effettuati dalle imprese nel corso del 2013 in provincia di Forlì-Cesena ed in Emilia Romagna (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

È considerevole, invece, la percentuale di imprese, pari al 21,2% nel primo semestre e al 25,8% nel secondo, che non utilizza nessuna operazione finanziaria presso gli istituti bancari, trovando altrove gli strumenti per finanziare la propria attività, mentre l’1,9% delle imprese non si rivolge a nessun istituto di credito.

La frequenza di utilizzo della maggior parte degli strumenti di finanziamento bancari risulta comunque per l’intero 2013 più alta in provincia rispetto ai valori medi regionali, con l’eccezione dei prestiti personali (3,5%

è il valore regionale in entrambi i periodi).

Tab. 2 - Principali strumenti di finanziamento delle imprese in provincia di Forlì-Cesena e in Emilia Romagna nel primo e nel secondo semestre 2013 (Valori Percentuali*)

1° semestre 2° semestre

Forlì-Cesena Emilia Romagna Forlì-Cesena Emilia

Romagna

Anticipi di credito

Anticipi su fatture o s.b.f. 54,5 46,3 52,3 48,5

Anticipi all’export 4,5 2,7 0,6 1,5

Crediti di firma 4,5 3,3 3,2 2,5

Finanziamenti

Prestiti personali o subordinati 1,3 3,5 1,9 3,5

Mutuo 37,2 29,7 32,9 29,9

Apertura di credito in c/c 25,6 25,0 31,6 33,8

Finanziamenti agevolati a fronte di leggi specifiche 4,5 5,7 3,2 2,3

Altre forme di credito

Leasing finanziario 5,1 6,9 13,5 11,1

Factoring 0,6 0,7 1,9 0,6

Altre tipologie 0,0 0,1 0,0 0,0

Nessun finanziamento

Non utilizzo nessuna operazione finanziaria 21,2 25,7 25,8 26,2

Non mi rivolgo a nessun istituto di credito 1,9 1,3 1,3 3,0

* Trattandosi di domanda a risposta multipla il totale può differire da 100

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

1.2- L’accesso al credito

Riguardo all’accesso al credito in provincia, ed in particolare alla quantità di credito disponibile, il 64,1% delle imprese forlivesi ha espresso, nel primo semestre, un giudizio di inadeguatezza a fronte del 26,9% che esprime, invece, un giudizio positivo; nel secondo semestre pur migliorando il giudizio permane un’ampia fascia di imprenditori insoddisfatti (il 58,7%).

Sia per quanto riguarda la tipologia di strumenti finanziari offerti dalle banche, sia rispetto ai tempi di valutazione e accettazione delle richieste, il 60% circa delle imprese in provincia di Forlì-Cesena pronuncia un giudizio negativo, rispetto a meno di un terzo delle aziende (circa il 30%) che le ritiene adeguate (32,7% e 27,6% rispettivamente). Nel secondo periodo dell’anno diminuisce la percentuale di imprese che ritiene inadeguata la tipologia di strumenti finanziari (49%) ed i tempi di valutazione (52,3%), mentre aumentano i giudizi positivi.

A livello regionale si notano nel primo semestre 2013 percentuali di maggior soddisfazione rispetto alla provincia riguardo ai tre parametri sopra richiamati. Nel secondo semestre, invece, i giudizi tendono a migliorare ma in misura meno accentuata della provincia.

Tab. 3 - Giudizio sull'accesso al credito presso le banche operative nella provincia di Forlì-Cesena ed in Emilia Romagna nel primo e nel secondo semestre del 2013 con riferimento alla quantità di credito disponibile / erogabile; alla tipologia di strumenti finanziari offerti ed ai tempi di valutazione / accettazione richieste credito (Valori percentuali)

1° semestre 2° semestre

Forlì-Cesena Emilia Romagna Forlì-Cesena Emilia Romagna

QUANTITA' CREDITO DISPONIBILE / EROGABILE

TEMPI DI VALUTAZIONE / ACCETTAZIONE RICHIESTE CREDITO

Adeguato 27,6 31,8 36,8 36,1

Inadeguato 60,9 56,7 52,3 55,5

Non sa/Non risponde 11,5 11,5 11,0 8,4

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Oltre al giudizio che le imprese hanno dato sull’accesso al credito, è interessante notare l’evoluzione della richiesta di credito bancario da parte delle stesse nella provincia di Forlì-Cesena. Nel primo semestre, il 29,4% delle imprese forlivesi ha aumentato la propria richiesta di credito bancario, mentre circa il doppio (60% circa) non l’ha modificata; la richiesta di credito bancario è diminuita per il 10,1% delle imprese.

Nel secondo semestre le percentuali hanno subito delle notevoli variazioni: solo il 18,9% delle imprese ha aumentato la domanda di finanziamento, mentre il 75,5% non ha variato le proprie richieste. La richiesta di credito è diminuita per il 5,7% delle imprese. A livello regionale, invece, è maggiore la percentuale di aziende che non ha modificato la richiesta di credito sia nel primo semestre (73,4% dei casi) che ne secondo (78,6%) del 2013.

Graf. 3 - Evoluzione della richieste di credito bancario in provincia di Forlì-Cesena e in Emilia-Romagna nel primo e nel secondo semestre del 2013 (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Riguardo alla situazione relativa alle richieste di rientro da parte delle banche, nella provincia di Forlì-Cesena il 72,3% delle imprese è riuscito nel 2013 a rispettare le scadenze dei pagamenti (il 67,9% nel secondo semestre) restando nella media regionale (71,7% nei primi sei mesi e 68,6% successivamente).

La quota di imprese che, invece, ha ricevuto una richiesta di rientro risulta leggermente maggiore rispetto alle richieste pervenute a livello regionale (rispettivamente del 17,6% e del 16,1% nel primo semestre e del 17,9% e 13,6% nel secondo), mentre il 7,5% delle imprese che ha “sconfinato” non ha ricevuto richiesta di rientro (percentuale che si riduce al 5,7% nel secondo periodo).

Più in generale rispetto alla condizione di adempienza degli impegni presi con le banche, in provincia di Forlì-Cesena si osserva una alta percentuale di imprese che sono riuscite a rispettare i termini imposti (92,9% dei casi), mentre il 7,1% delle imprese non è riuscito ad adempiere ai propri impegni finanziari.

La percentuale di imprese in situazione di adempienza sale a 94,2% se si considera il totale della regione.

Riguardo all’evoluzione delle condizioni che regolano i rapporti di finanziamento, la provincia di Forlì-Cesena mostra nel primo semestre 2013 una elevata incidenza di imprese clienti (il 79,8%) che dichiarano stabili le garanzie richieste per accedere al credito. Sono invece aumentate per il 15,1% e per il 3,4% diminuite.

Il 57,1% considera poi aumentato il tasso applicato dalle banche e solo per il 2,5% si è ridotto, mentre il 38%

circa non ha verificato variazioni nel tasso applicato. Percentuali simili si sono registrate rispetto ai costi e alle commissioni: circa il 60% delle imprese ritiene siano aumentati, mentre per l’1,7% delle imprese i costi hanno subito una diminuzione e per il 36,1% sono rimasti stabili.

Graf. 4 - Incidenza di richieste di rientro sul totale delle linee di finanziamento accese dalle imprese in provincia di Forlì-Cesena e in Emilia-Romagna nel primo e nel secondo semestre 2013 (Valori percentuali)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Graf. 5 - Verifica della condizione di adempienza degli impegni presi col sistema bancario delle imprese in provincia di Forlì-Cesena e in Emilia-Romagna (valori percentuali; anno 2013)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Nel secondo semestre 2013 cresce la quota di imprese critiche sulle garanzie, dal momento che le stesse sono aumentate per il 22,6% dei clienti; il tasso applicato è aumentato per il 39,7% e diminuito per il 5,7%

dei clienti. Percentuali più basse di giudizi di aumento rispetto al primo semestre si registrano per i costi e le commissioni bancarie, dal momento che il 48,1% delle aziende li considera aumentati a fronte del 60,5%.

La provincia di Forlì-Cesena mostra soprattutto nella seconda parte del 2013 valori complessivamente in linea con le medie regionali.

Tab. 4 - Evoluzione delle condizioni di accesso al credito per le imprese nel corso del primo e del secondo semestre 2013 in provincia di Forlì-Cesena e in Emilia-Romagna in termini di garanzie richieste, tasso applicato e costo delle commissioni (Valori percentuali)

1° semestre 2° semestre

Forlì-Cesena Emilia Romagna Forlì-Cesena Emilia Romagna

Garanzie richieste

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

1.3- Il ricorso al Confidi

Il Confidi rappresenta un importante possibilità di accesso al credito per le imprese, soprattutto per quelle di piccola dimensione che hanno minore capacità contrattuale con il sistema bancario. Nella provincia di Forlì-Cesena, il 34% delle imprese utilizza tale interlocutore e tale incidenza superiore a quella regionale (26,3%) mostra una netta esigenza di far riferimento al Confidi probabilmente dovuta ad una più spiccata difficoltà delle aziende della provincia ad accedere al credito bancario.

Se confrontate poi con le condizioni di mercato, l’intervento dei confidi è risultato vantaggioso per il 32,1%

delle imprese della provincia di Forlì-Cesena per quel che attiene al generale accesso al credito. Il 24,5%

delle imprese della provincia ha espresso, però, opinione contraria considerando che con il confidi le condizioni di accesso al credito peggiorino.

Il 30,2% delle imprese considera più vantaggiose le condizioni sul tasso applicato grazie all’intervento del confidi, mentre il 22,6% si esprime in tal senso avuto riguardo alla quantità di credito concesso. Tuttavia, il 22,6% ed il 22,6% delle imprese ritiene che il tasso applicato e la quantità di credito concesso siano peggiori rispetto a quelli applicati in condizioni di rapporto diretto con il sistema bancario.

È rilevante poi la percentuale di imprese che non ritiene esserci nessun sostanziale miglioramento nell’utilizzo dei Confidi. In particolare per il 64,2% delle imprese le garanzie richieste sono le medesime di quelle che si trovano sul mercato e lo stesso vale per il 75,5% delle imprese rispetto alle consulenze e altri servizi offerti.

A livello regionale, le imprese risultano suddividersi più o meno equamente rispetto alla percezione delle condizioni di accesso al credito ed al tasso applicato con o senza intervento dei Confidi. Il 35,2% delle imprese ritiene che le condizioni siano migliori ed altrettante che non ci sia nessun cambiamento rispetto alle condizioni di mercato. Rilevante è la percentuale di imprese della regione che non ritiene ci sia nessun cambiamento riguardo la quantità di credito concessa (50,6% dei casi).

Graf. 6 - Imprese che hanno fatto ricorso ad un Confidi per accedere al credito bancario in provincia di Forlì-Cesena e in Emilia-Romagna (Valori percentuali, anno 2013)

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne

Tab. 5 - Percezione delle condizioni di accesso al credito ottenute attraverso il sistema dei Confidi rispetto alle condizioni di mercato da parte delle imprese in provincia di Forlì-Cesena e in Emilia-Romagna (Valori percentuali, anno 2013)

Forlì-Cesena Emilia Romagna

Fonte: Osservatorio regionale sul credito in Emilia-Romagna 2013; Unioncamere ER/Istituto G.Tagliacarne  

SCHEDA 4 – DOMANDA ED OFFERTA DI CREDITO IN

Nel documento Analisi congiunturale. Anno 2013 (9.2mb) (pagine 63-71)