3. Analisi della domanda effettiva, potenziale e debole
3.3. Domanda effettiva
La Lombardia ha superato i dieci milioni di abitanti (10.060.574 al 1.01.2020) e costituisce la prima regione d’Italia per popolazione residente. Il tasso di attività dei residenti tra i 15‐64 anni è del 72% ed il tasso di disoccupazione del 6,4 %. Inoltre, la popolazione straniera residente è di 1.181.772 persone.
La combinazione di questi fattori è causa di una domanda sempre crescente di mobilità che tende a concentrarsi nella porzione del territorio più popolata e densa di strutture produttive e terziarie. Ne deriva l’obiettivo indifferibile di promuovere lo sviluppo delle modalità di trasporto a più basso impatto ambientale e consumo energetico, come quella ferroviaria.
In termini generali, le analisi sulla mobilità svolte per la redazione del PRMT hanno evidenziato, nell’arco di dodici anni, nuovi trend in fatto di mobilità:
ci si muove di più, ma impegnando meno tempo per gli spostamenti (in media 66 minuti), con un numero significativo di movimenti (più di 2,5 in media al giorno) su distanze medio‐brevi (nel 90%
dei casi inferiori a 20 km);
ci si muove sempre più per motivi non sistematici, occasionali, in fasce orarie e con modi indifferenziati nel corso della giornata (nel 2014 gli spostamenti occasionali hanno superato quelli per motivi di lavoro);
ci si muove in modo più sostenibile, con un aumento significativo del trasporto pubblico collettivo e dei trasporti non motorizzati (crescita della quota di uso del treno del 50% circa; diminuzione del 7%
dell’uso dell’auto, che resta ancora la modalità più utilizzata);
la provincia di Milano registra quasi un terzo degli spostamenti complessivamente emessi e più del 35% degli spostamenti complessivamente attratti; seguono Brescia e Bergamo, cui corrispondono complessivamente, sia per l’emissione sia per l’attrazione, quote nell’ordine del 23% ‐ 24% degli spostamenti in Lombardia.
Per quanto concerne la ripartizione modale, i dati della matrice O/D 2014 hanno evidenziato che, tra il 2002 ed il 2014, il trasporto collettivo nel suo insieme ha registrato l’incremento della propria quota dal 14% al 19%, mentre a livello nazionale essa è pari al 11%. La quota di uso del treno è aumentata del 50%; l’auto resta ancora la modalità di trasporto più utilizzata anche se è complessivamente diminuita di circa il 7%, dal 69%
al 62% circa, mentre a livello nazionale è pari al 69%.
Fig. 1 ‐ Ripartizione modale 2014 secondo la matrice O/D regionale
Distinguendo le motivazioni degli spostamenti, la Matrice Regionale 2014 evidenzia in particolare che in Lombardia:
per gli spostamenti sistematici: quasi due terzi sono effettuati con l’auto, mentre i mezzi pubblici raggiungono un valore pari a circa il 19% e i mezzi non motorizzati pari a circa il 13%;
per gli spostamenti occasionali: quasi 6 persone su 10 usano l’auto; la quota relativa ai mezzi pubblici è pari a circa il 19% mentre quella relativa alle modalità non motorizzate è pari a circa il 17%.
Fig. 2 ‐ Ripartizione modale 2014 degli spostamenti sistematici e occasionali secondo la matrice O/D regionale
Questo trend è proseguito negli scorsi anni, come mostrano i conteggi dei viaggiatori ferroviari riportati più avanti e dovrebbe risultare anche dall’aggiornamento della matrice regionale in corso di elaborazione.
Le modalità non motorizzate (piedi e bici) interessano, evidentemente, quasi esclusivamente gli spostamenti entro i 10 km. Oltre i 20 km decresce l’utilizzo del mezzo privato a vantaggio di quello pubblico:
Fig. 3 ‐ Ripartizione modale 2014 in relazione alle differenti distanze degli spostamenti secondo la matrice O/D regionale Per quanto concerne il modo di trasporto ferroviario, la fonte principale di dati sulla domanda effettiva è costituita dalle campagne di conteggio dei viaggiatori effettuate regolarmente da Trenord per alcune settimane campione nel corso dell'anno, in particolare nel mese di novembre, considerato come il riferimento del "massimo carico", ed a luglio. Ai sensi del contratto di servizio, questi dati sono trasmessi alla Regione che ne rende disponibile al pubblico un sottoinsieme significativo, come open data.
I conteggi dei viaggiatori trasportati coprono l'intero universo, cioè i saliti/discesi/presenti in tutte le stazioni di tutte le corse della settimana campione, raggruppabili quindi in giorni feriali, sabato e festivi. Da essi, con opportuni moltiplicatori, è possibile desumere i viaggiatori annuali e tutti i valori di viaggiatori*km. L'impresa fornisce inoltre i dati dei bus sostitutivi e i dati dei treni regionali Trenitalia interessanti la Lombardia. Regione, con rilevazioni di una società incaricata, effettua anche rilievi di controllo sui treni a contratto e/o conteggi dei viaggiatori a lunga percorrenza (saliti/discesi feriali) nelle stazioni della Lombardia.
Inoltre, la progressiva immissione in servizio del nuovo materiale rotabile finanziato dalla Regione (cfr. la sezione 8 di questa relazione) sta rendendo possibile la rilevazione continuativa dei saliti e dei discesi mediante i dispositivi automatici conta passeggeri installati sui treni.
Tab. 4 ‐ Numero totale dei viaggiatori sui treni Trenord, per ciascun tipo di giorno (feriale, sabato e domenica). Esclusi i servizi bus e i treni Trenitalia. Inclusi i viaggiatori su treni Trenord anche al di fuori della
Questo positivo trend di crescita della domanda servita dal treno, arrestatosi solo nel 2020 a causa delle restrizioni imposte per la pandemia da COVD‐19, è avvenuto a tassi superiori rispetto a quelli di aumento dell’offerta e, dal punto di vista economico, in condizioni di efficienza della spesa pubblica, come mostrato in tabella:
Anno Produzione Corrispettivo Introiti da traffico
Base 100 % su anno prec Base 100 % su anno prec Base 100 % su anno prec
2001 100 100 100
Rilevazione Feriale Sabato Domenica
mar 2012 627.500 274.400 168.700
nov 2014 660.200 259.500 188.100
nov 2015 708.000 371.300 265.100
nov 2016 733.400 376.500 270.200
nov 2017 750.200 386.000 279.900
nov 2018 802.800 379.100 299.500
nov 2019 820.300 386.900 292.800
Tab. 5 ‐ Trend completo di produzione, introiti da traffico e corrispettivi (somma di tutti i contratti di volta in volta attivi), ponendo come base 100 l'anno 2001, il primo in cui le Regioni hanno avuto competenza sul servizio ferroviario regionale.
Va evidenziato infatti che, considerando ad esempio il periodo 2012‐19, a fronte dell’incremento del volume di servizio del 9,5% si è registrata una crescita del 30,7% del numero di passeggeri trasportati nel giorno feriale, del 41% il sabato, del 73,6% nei festivi e del 35,3% in termini di passeggeri*km. Dal punto di vista economico, i corrispettivi pagati dalla Regione alle imprese ferroviarie sono aumentati del 7,9%, a fronte di una crescita ben più alta degli introiti tariffari, pari al 38,9%.