4. Analisi dell’offerta di trasporto: attuale e programmata a seguito del nuovo affidamento
4.2. Offerta di trasporto programmata nel futuro affidamento
La produzione inizialmente prevista nel primo anno del nuovo contratto di servizio è pari a 44,8 milioni di km, pari a 905.000 ore esercizio, di cui fino ad un massimo di 1,5 milioni di km in modalità automobilistica sostitutiva.
Come detto più volte, è in corso una revisione di questa quantificazione per tenere conto, in particolare nei primi tre anni contrattuali, delle conseguenze prevedibili della pandemia da COVID‐19.
Nel corso dei dieci anni di affidamento è prevista una crescita della produzione tra l’1% ed il 4% annuo, raggiungendo a fine contratto un totale di circa 8,2 milioni di treni*km aggiuntivi (produzione obiettivo di 53 milioni di km annui, incluso fino a un massimo di 1,5 milioni di bus*km). La crescita sarà armonizzata con i rilasci infrastrutturali previsti dai gestori dell’infrastruttura nazionale (RFI) e regionale (FN).
La crescita della produzione si attuerà indicativamente secondo le seguenti strategie:
messa a regime della frequenza standard 30' sul sistema delle Linee S e 60' sul sistema RE (30' su alcune linee selezionate) ed estensione linee RE in ambito interregionale;
attivazione linee S aggiuntive previste dal PRMT ed estensione cadenzamenti delle attuali;
attivazione dei servizi legati a nuove infrastrutture: Rho‐Gallarate, Ponte San Pietro‐Montello, Milano‐Asso, Milano‐Pavia, aeroporti di Orio e Malpensa via Gallarate.
La programmazione mantiene e consolida il modello di servizio basato sul cadenzamento che ha permesso negli scorsi anni di ottenere gli importanti risultati di incremento dei passeggeri trasportati. L’offerta di servizi cadenzati nell’intero arco della giornata tiene inoltre conto delle proiezioni di progressivo invecchiamento della popolazione che sta modificando orari e modalità di uso delle reti di trasporto con tendenza all’appiattimento delle ore di punta, ad un maggiore uso dei mezzi pubblici e ad una maggiore flessibilità negli spostamenti. Fenomeni territoriali e insediativi, correlati alla riurbanizzazione e all’accentramento di funzioni anche residenziali, potranno inoltre favorire una domanda più concentrata sui principali poli e meno dipendente dall’uso obbligato dell’auto.
Per questi motivi si ritiene che il trasporto collettivo consoliderà l’andamento registrato negli ultimi anni in Lombardia, rafforzando il ruolo del treno come ossatura portante del sistema su cui innestare le restanti componenti del trasporto pubblico e avrà nuove opportunità di crescita legate all’intermodalità ed alla capacità di adattarsi alle esigenze di una domanda sempre più articolata. Infatti, l’espansione del servizio collettivo nello spazio ed in ampi archi di servizio giornaliero mira a raccogliere le più differenziate esigenze di mobilità complessiva.
Lo sviluppo per gli anni di vigenza contrattuale è stato deciso coerentemente con le azioni e gli obiettivi di:
Programma Regionale della Mobilità e Trasporti;
Contratto di servizio 2016‐2022 con Ferrovienord per la gestione dell'infrastruttura ferroviaria regionale;
Accordi Quadro pluriennali tra Regione Lombardia e RFI 2017‐2020 e 2021‐2025.
A livello di trasporto su ferro complessivo, il numero di passeggeri stimato dal PRMT a fine arco piano è pari a 1,61 milioni/giorno, e rappresenta la massima potenzialità degli interventi nel medio lungo periodo a favore di tale modalità. Nella quota ferro sono inserite anche le infrastrutture tranviarie e metropolitane sinergiche con il SFR nel nodo di Milano.
L’Accordo Quadro con RFI, approvato dalla Giunta regionale, è un accordo di carattere generale giuridicamente vincolante che definisce i diritti e gli obblighi di Regione Lombardia nei confronti di RFI in relazione alla capacità di infrastruttura da assegnare ai servizi di trasporto a committenza pubblica e ai diritti da riscuotere per un periodo superiore alla vigenza di un orario di servizio (5 anni).
Nell’accordo 2021‐25 sono definiti:
la capacità di infrastruttura (tipo e numero di tracce orario) assegnata a Regione per lo svolgimento da parte di Trenord dei servizi dello scenario base e di scenario di uno sviluppo riferito al 2025;
i volumi di servizio corrispondenti allo scenario attuale ed a regime e l’importo dei canoni di accesso;
l’individuazione delle possibili variazioni d’offerta e degli interventi di potenziamento infrastrutturale connessi, nello scenario base e nello scenario a regime;
gli altri servizi offerti da RFI a Trenord;
il percorso di definizione delle condizioni minime di qualità per i servizi di stazione forniti da RFI:
pulizia e comfort, informazioni al pubblico, accessibilità (condizioni minime per l’accessibilità in autonomia e con assistenza per Persone a Ridotta Mobilità).
A titolo esemplificativo, si riportano di seguito, per i servizi dell’area est Lombardia, lo schema dei servizi dello scenario di base e l’evoluzione legata agli interventi infrastrutturali già programmati e finanziati:
Fig. 14 ‐ Estratti dagli Allegati A e D all’Accordo Quadro tra Regione e RFI 2021‐25
L’Accordo Quadro RFI quantifica a regime un volume di produzione assegnato a Regione Lombardia di 38.985.993 treni*km annui, pari ad un incremento del 15,4%.
Si forniscono, in conclusione, informazioni sui servizi ipotizzati in modalità automobilistica.
Nell’ambito del nuovo contratto si precede di confermare servizi bus integrativi limitatamente alle seguenti funzioni:
sostituzione di treni soppressi per eventi temporanei e non programmati, applicando le regole che saranno contenute nel Piano di Intervento ex delibera ART n. 154/2019;
sostituzione di treni nel caso di interruzioni programmate delle infrastrutture, prevalentemente per lavori;
corse integrative a inizio e/o fine servizio o di rinforzo in casi particolari, nonché a garanzia di continuità del servizio durante le fasce IPO (Interruzioni Programmate di Orario) quando necessario;
corse necessarie a seguito di particolari situazioni contingenti dell’azienda come, ad esempio, temporanea indisponibilità di materiale rotabile o di personale nell’ambito dell’attuale processo di rinnovo totale della flotta.
Regione ritiene che queste casistiche, data la loro temporaneità o la marginalità rispetto a servizi di singole linee erogate per la quasi totalità con modalità ferroviaria, possano essere affidate nell’ambito del contratto ferroviario, nel rispetto di criteri di evidenza pubblica. Per i casi in cui, invece, in esito agli approfondimenti ancora in corso, si dovesse scegliere stabilmente come modalità prevalente di erogazione del servizio quella automobilistica, Regione valuterà l’inserimento nella programmazione locale di competenza delle Agenzie. In questo caso i servizi bus resteranno in carico al contratto per il periodo di tempo necessario alla definizione degli indispensabili accordi istituzionali e finanziari.