CAPITOLO 5: PROGETTI DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO E DI SVILUPPO TURISTICO IN
5.4 L’Ecomuseo del Distretto dei Monti e dei Laghi Briantei 150
5.4.2 Gli ecomusei nella Regione Lombardia 154
La nascita degli ecomusei sul territorio italiano ha origine dall’iniziativa dei movimenti sociali e locali che nascono per motivi diversi attorno al patrimonio culturale e ambientale: le leggi regionali hanno il solo compito di istituire e riconoscere ecomusei già in azione, che necessitano in primo luogo di un accordo tra gli enti locali, pubblici o privati, e le comunità. Per l’ideazione di un ecomuseo risulta essenziale definire un percorso di lavoro che coinvolga gruppi locali, associazioni, enti per individuare le priorità, i ruoli e le metodologie ottimali per l’ecomuseo. A livello pratico, per avviare il progetto ecomuseale occorre considerare le leggi e i piani regionali che disciplinano i diversi aspetti inclusi nel territorio, come per esempio l’attività agricola, l’ambiente naturale, il turismo e il patrimonio culturale, e
successivamente devono essere considerati i bandi per accedere ai finanziamenti per avviare il percorso in maniera ottimale.119
Le leggi che disciplinano gli ecomusei italiani sono esclusivamente regionali; la prima regione che istituì un’apposita legge per gli ecomusei fu il Piemonte, con la Legge Regionale n. 31 del 14 marzo 1995, “Istituzione di Ecomusei del Piemonte”, modificata poi con la L.R. n. 23 del 1998. Attualmente altre 7 regioni italiane hanno legiferato in materia di ecomuseo, tra cui la Regione Lombardia con la Legge 13 del 12 luglio 2007 “Riconoscimento degli ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed economici”.120
In Lombardia l’idea di creare un’apposita legge di disciplina degli ecomusei nacque nel 2001 dall’Ordine degli Architetti della Provincia di Varese che, in collaborazione con il Politecnico di Milano, misero a punto un Disegno di Legge denominato “Istituzione di Ecomusei” volto ad incentivare lo sviluppo del settore turistico. Il Disegno di Legge, che non fu considerato per alcuni anni, assunse una maggiore importanza in conseguenza delle prime esperienze ecomuseali che andavano diffondendosi sul territorio lombardo come l’ “Ecomuseo Adda di Leonardo” e l’ “Ecomuseo Val Taleggio”. Fu cosi che il 6 luglio 2006 venne presentato un nuovo Progetto di Legge, n. 177 su il “Riconoscimento degli ecomusei per la valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali ai fini ambientali, paesaggistici, culturali, turistici ed economici”, che venne approvato all’unanimità una settimana dopo, diventando a tutti gli effetti una legge regionale, la numero 13, del 12 luglio 2007. (Becucci S., 2011)
L’obiettivo della legge è di promuovere il riconoscimento e lo sviluppo degli ecomusei da parte della Regione, incentivando la partecipazione attiva della
119 I Gruppi di Azione Locale, individuati nei Piani di Sviluppo Rurale della Politica Agricola Comune,
possono essere degli strumenti di finanziamento per gli ecomusei, cosi come i finanziamenti regionali dell’area dell’educazione ambientale.
120 Tra le altre regioni che hanno legiferato in materia di ecomusei vi sono: la Provincia Autonoma di
Trento – L.R. 9 novembre 2000, n. 13; il Friuli Venezia Giulia – L.R. 25 maggio 2006, n. 10; Sardegna -‐ L.R. 20 settembre 2006 n. 14; Umbria – L.R. 14 dicembre 2007 n. 34; Molise – L.R. 28 aprile 2008, n.11; Toscana, L.R. 25 febbraio 2010, n. 21.
popolazione e della comunità locale; il primo articolo definisce l’ecomuseo come un’istituzione culturale che assicura su un territorio e con la partecipazione attiva della popolazione, le funzioni di ricerca, conservazione e valorizzazione dei beni culturali, simbolo dell’identità e delle tradizioni di un territorio. La Regione Lombardia ha il compito di incentivare lo sviluppo degli ecomusei per ricostruire, testimoniare e tutelare la memoria storica, la vita locale, la cultura materiale e immateriale, e il paesaggio.
Gli obiettivi principali dell’ecomuseo lombardo sono di coinvolgere in primo luogo la popolazione, sensibilizzandola a promuovere uno sviluppo sostenibile e incentivando la conservazione degli ambiti di vita tradizionale per tramandare le testimonianze storiche dello stile di vita, delle tradizioni religiose, culturali, ricreative ed agricole di un territorio. L’ecomuseo svolge un ruolo di primaria importanza nella promozione delle attività di ricerca scientifica ed educativa riferite alla storia, all’arte, e nella rappresentazione e tutela dei paesaggi tipici lombardi.
Gli ecomusei possono essere costituiti da enti locali, associazioni, o istituzioni private e necessitano il riconoscimento da parte della Giunta regionale che deve verificare che siano garantiti determinati standard di qualità; la Regione Lombardia ha affiancato alla Giunta una Consulta regionale degli ecomusei per fornire pareri e proposte, ed è composta dai rappresentanti legali degli ecomusei e dal direttore della direzione generale regionale competente in materia di cultura. La Regione sostiene gli ecomusei riconosciuti tramite contributi per gli interventi edilizi, di acquisto di attrezzature e per il loro sviluppo in generale fino al massimo del cinquanta percento della spesa sostenuta dall’ente gestore. (L.R. 12 luglio 2007, n.13)
La “Rete Ecomusei Lombardia” è stata creata per rispondere alla necessità di un rapporto diretto con i siti ecomuseali, con gli enti pubblici, i privati e con la Regione Lombardia, con l’obiettivo di diventare un punto di riferimento per le piccole realtà locali. Gli aderenti alla Rete condividono in maniera unanime l’importanza di tutelare la memoria dei luoghi che hanno segnato la storia, la cultura e l’economia dei territori, e per questo vengono favorite le relazioni tra gli ecomusei per
cooperare e scambiare conoscenze al fine di creare una specie di distretto culturale degli ecomusei capace di valorizzare e promuovere il patrimonio culturale materiale e immateriale dei territori. Oltre all’obiettivo di incrementare la visibilità sul territorio e di incidere positivamente nella realtà locale, la Rete si occupa di sviluppare progetti ed iniziative per accedere ai finanziamenti pubblici o privati.
Migliorando la qualità dei propri territori, gli ecomusei offrono un importante contributo al turismo nazionale: la Rete degli Ecomusei di Lombardia promuove quei territori in grado di garantire un carattere identitario originale, un’organizzazione innovativa di esplorazione del paesaggio e della cultura locale, un’accoglienza e un’offerta enogastronomica tipica e di qualità, garantendo sempre un alto livello di sicurezza per il visitatore; un’offerta ecomuseale innovativa e di qualità può diventare un importante fattore di attrattiva turistica, in grado di generare uno sviluppo economico e un miglioramento della qualità di vita dei residenti. La Rete è organizzata in gruppi di lavoro che si suddividono per le tematiche e le specializzazioni dei partecipanti come per esempio i prodotti tipici, l’artigianato, il paesaggio e le risorse ambientali, le strutture e le manifestazioni culturali. (Regione Lombardia, Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, 2010)