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Economia/lavoro

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 21-25)

non ancora scaduta, la procedura ha ricevuto nel corso del mese di novembre una manifestazione di interesse che ha avuto accesso al data room per acquisire tutte le informazioni aziendali. In esito a questo percorso dovrà essere formalizza-ta un’offerformalizza-ta vincolante che sarà valuformalizza-taformalizza-ta sulla base dei contenuti economici e dei livelli occupa-zionali previsti oltre che dell’affidabilità degli e-ventuali offerenti. La Regione monitora costan-temente la situazione. Rispetto al tema degli ammortizzatori sociali (Isotta Fraschini) viene ribadito che tutti i soggetti, a vario titolo interes-sati dalla questione, stanno operando per verifi-care tutte le possibilità di opzioni finalizzate all’allineamento dei tempi della procedura di amministrazione straordinaria di Isotta Fraschini con quella della Ims che scadrà il prossimo 31 marzo. Ciò consentirebbe la concessione da par-te del minispar-tero del Lavoro della cassa inpar-tegra- integra-zione straordinaria ai lavoratori di Isotta Fraschi-ni fino al 31 marzo. Le determinazioFraschi-ni circa l’esito finale delle due procedure di amministra-zione sono condizionate dalla presenza di sog-getti interessati a riattivare l’attività produttiva dei siti spoletini. Ad oggi ci è stato comunicato che nel corso di questa settimana l’investitore cinese, potenzialmente interessato, visiterà il sito di Spoleto ed in esito alla visita dovrebbe formu-lare la manifestazione di interesse vincolante”.

Squarta, nella replica, ha detto di “aspettare fiducioso gli esiti preannunciati. Siccome però si parla del futuro di decine di famiglie, monitore-remo con costanza ed attenzione l’evolversi della situazione”.

QUESTION TIME: “DISMISSIONI PUNTI VENDITA COOP, RISCHI INDUSTRIALI E OCCUPAZIONALI” - LIBERATI E CARBONARI (M5S) INTERROGANO, PAPARELLI RISPON-DE: “MINISTERO DEVE VIGILARE SU COOP.

A NOI NESSUNA RICHIESTA”

Perugia, 13 marzo 2018 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria, nella seduta odierna, ha discusso l’interrogazione a risposta immediata dei consi-glieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, relativa a “Co-op Centro Italia, dismissioni dei punti vendita, rischi industriali e occupazionali per l'area del Trasimeno e per l'Umbria”.

Illustrando l’atto ispettivo, Carbonari ha chiesto all’Esecutivo regionale se “intenda aprire un ta-volo regionale/nazionale per comprendere il reale stato economico e finanziario di Coop Centro Italia, tutelare i soci-lavoratori e i risparmiatori, ma anche per chiarire se Unicoop Firenze non rappresenti un rischio per la permanenza della sede legale e del magazzino a Castiglione del Lago (dove operano circa 300 lavoratori), verifi-care l’effettiva consistenza del patrimonio che la legge pone a garanzia delle ingenti somme del

‘prestito sociale’, scongiurando eventuali insol-venze, proteggendo la già asfittica economia della zona del Trasimeno e dell'intera regione da ulteriori crisi. Stiamo parlando di una perdita di

oltre 55milioni di euro per svalutazioni dopo la perdita di valore delle azioni Monte dei Paschi di Siena. La cooperativa aveva proseguito ad acqui-stare i titoli anche dopo lo scoppio dello scandalo su questa vicenda. 215milioni di perdita secondo il Sole 24 ore. Nel Bilancio 2016 il prestito com-plessivo dei soci ammonta a 500milioni di euro.

Nel piano industriale 2016-2019 si parlava di crescita e aumento occupazione per venti nuove aperture. Ma nel 2017, invece, sono stati venduti 29 negozi e c’è timore in Umbria per il magazzi-no di Castiglione del lago visto che c’è un’altra sede amministrativa con le stesse caratteristiche nella vicina Toscana, a Scandicci”.

L’assessore Fabio Paparelli ha risposto che la Regione ha costituito un’apposita unità di crisi per intervenire “dopo segnalazioni che arrivano dalle società o dai sindacati, ma in questo caso nulla ci è stato comunicato, nessuno ci ha mai chiesto di attivare un tavolo. Le coop sono sotto-poste a vigilanza da parte dei ministeri compe-tenti. La legge di bilancio 2017 dispone sulla governance delle coop in relazione a interventi sul prestito sociale, noi non abbiamo accesso ai dati e non ci sono richieste in tal senso. Ritengo quindi opportuno che i parlamentari umbri fac-ciano istanza al governo per avere l’accesso ai dati. Noi faremo la nostra parte”.

Nella replica conclusiva, Liberati ha detto: “non ci siamo. Dopo le sgangherate censure praticate qui dentro nei nostri confronti sugli atti che ab-biamo emesso a seguito di riflessioni provenienti da autorevoli organi come il ‘Sole 24 ore’, Re-port, ‘Il Fatto quotidiano’ su investimenti in Mps stiamo fingendo, due anni e mezzo dopo, che nessuno sapeva. Voi dovevate scrivere al Mini-stero dell’economia, mentre state difendendo un sistema che è marcio, dove si sta mettendo a rischio il futuro di almeno 300 persone. Il mini-stero avrebbe agito dietro sollecitazione, ma ci sono di mezzo altre entità che fanno i controllori.

Sul tema Coop centro Italia sta saltando una regione, ci sono centinaia di famiglie a rischio”.

QUESTION TIME: “SOSTENERE IL RILANCIO DELLA ‘TAGINA’ DI GUALDO TADINO” - SMACCHI (PD) INTERROGA, PAPARELLI RI-SPONDE: “SONO IN CORSO INCONTRI CON SOGGETTI INTERESSATI PER RIPRESA AT-TIVITÀ”

Perugia, 13 marzo 2018 – L’Assemblea legislativa dell’Umbria, nella seduta odierna, ha discusso l’interrogazione a risposta immediata del consi-gliere regionale Andrea Smacchi (Pd), relativa a

“tempi e azioni che si intendono definire nel bre-ve periodo per sostenere il rilancio della Tagina di Gualdo Tadino, una importante azienda della nostra regione”.

Illustrando l’atto ispettivo, Smacchi ha sottoline-ato che “ancora oggi la Tagina conserva tutte le caratteristiche per essere rilanciata sul mercato nonostante i problemi di carattere finanziario: il nuovo impianto di produzione, la professionalità dei dipendenti, un buon portafoglio ordini sono

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un punto di partenza ottimo per un'azienda che può essere appetibile a tanti soggetti del settore ceramico italiano e mondiale tenuto conto inoltre che il ‘marchio Tagina’ è sinonimo di produzioni di qualità”. I tempi però per il rilancio sono sem-pre più stretti e al momento solo il buon senso dei lavoratori, che ancora devono percepire gli stipendi novembre, dicembre e così via, conti-nuano a garantire la produzione. Dopo la conse-gna del concordato in bianco, ancora non si co-nosce il nome del commissario che dovrebbe gestire la vicenda. In una riunione in Regione si è data piena disponibilità per mettere l’azienda in grado di essere ben venduta. La stessa presiden-te Marini si è impegnata per incontrare la pro-prietà attuale e altri potenziali acquirenti, quindi vorrei sapere a che punto siamo”.

L’assessore Fabio Paparelli ha risposto spiegando che “a partire dal 2010 sono iniziate le difficoltà per il venir meno della domanda interna e di mercati come la Russia, quindi è stato aperto un tavolo di confronto con l’azienda, è stata attivata l’unità di crisi, l’azienda ha manifestato la precisa volontà di cambiare strategia, noi abbiamo assi-curato il nostro supporto con investimenti di 8milioni di euro per il nuovo impianto, sono stati attivati gli ammortizzatori sociali, ma le difficoltà permangono e si cerca di trovare nuovi finanzia-menti. Sono in corso trattative che finora non hanno portato a conclusioni positive. La Società ha garantito la continuità produttiva, poi dall’8 dicembre c’è stata la chiusura delle attività per manutenzione ordinaria e i lavoratori sono in Cig straordinaria: Diversi soggetti risultano interes-sati all’azienda. Ai primi di febbraio risale la ri-chiesta di concordato in continuità, che entro 100 giorni porterà a un nuovo piano o alla ri-strutturazione dei debiti. Quindi l’azienda è pro-tetta dalle rivendicazioni dei creditori ma ora devono intervenire fattori utili alla ripartenza degli impianti. La Regione svolge un ruolo pun-tuale di verifica, giovedì pomeriggio ci sarà un altro incontro con soggetti interessati. Metteremo a disposizione dei potenziali acquirenti tutta la strumentazione regionale disponibile per lo svi-luppo e la riqualificazione e la tutela dei lavorato-ri. Ci sono altre informazioni di carattere riserva-to che non posso dire in questa sede, posso dire genericamente che le acque si stanno muovendo e stiamo stringendo per vedere se ci sono con-crete disponibilità di voler rilanciare la Tagina”.

Nella replica conclusiva, Smacchi ha detto “mi sembra che ci sia un impegno costante sul tema ma vorrei sottolineare che ci dobbiamo dare un tempo: se nel giro di qualche settimana non ci fossero novità, sarà necessario il riconoscimento dello stato di crisi, ma non è questo l’obiettivo primario, che è invece la ripresa delle attività”.

TRASIMENO: “ASCOLTARE LE VOCI DEI PROTAGONISTI PER RILANCIARE IL LAGO E CAPIRE COSA LA SINISTRA AVREBBE DO-VUTO FARE MA NON HA FATTO” - SQUARTA (FDI) “APRE LA VERTENZA” E ANNUNCIA UNA INTERROGAZIONE

Il consigliere Marco Squarta (FdI) annuncia una interrogazione all’Esecutivo regionale “sulla ge-stione del lago Trasimeno, in vista della prossima stagione estiva”. Per Squarta va chiarito “cosa avrebbe dovuto fare negli ultimi anni e invece non ha fatto la Giunta di Centrosinistra per valo-rizzare il bacino lacustre e le realtà economiche degli otto Comuni che si affacciano sul Trasime-no”.

Perugia, 24 marzo 2018 - “Va chiarito cosa la Giunta di Centrosinistra avrebbe dovuto fare negli ultimi anni e invece non ha fatto per valo-rizzare il bacino lacustre e le realtà economiche degli otto Comuni che si affacciano sul Trasime-no, anche in chiave turistica e di valorizzazione dei prodotti locali". Lo afferma il consiglie-re Marco Squarta (FdI) annunciando una interro-gazione all’Esecutivo regionale che mira ad “apri-re una vera e propria vertenza sul lago Trasime-no”.

Per l'esponente di minoranza devo essere “messe in luce le eventuali inadempienze della Giunta relative alla gestione del lago in vista della pros-sima stagione estiva. Il Trasimeno è il quarto lago d'Italia e rappresenta una straordinaria ri-sorsa per la nostra Umbria martoriata dal terre-moto. Nelle prossime settimane – annuncia Squarta – convocherò a Passignano un incontro con gli attori economici (albergatori e ristoratori, Proloco, circoli nautici e cacciatori) per sentire le voci dei protagonisti e comprendere quali sono i bisogni più impellenti da soddisfare per esaltare la stagione estiva, anche in termini di manuten-zione, per proporre azioni immediate in un’ottica di valorizzazione turistica”.

“Dopo aver recentemente presentato anche una interrogazione a risposta immediata sull'incuria in cui versa la pista ciclabile – conclude il consi-gliere di opposizione - non escludo di dedicare una seduta della Commissione di vigilanza a questo argomento: metterò in atto ogni azione per rilanciare il Trasimeno. Non è tollerabile che questa bellezza naturalistica venga degradata per la cattiva gestione di una classe politica trop-po concentrata a contendersi trop-poltrone e incarichi mentre il turismo crolla in picchiata. Faremo ac-certamenti anche per comprendere se ci sono state risorse comunitarie che non sono state investite investite per il futuro del nostro lago".

FORMAZIONE-LAVORO: "GARANZIA GIO-VANI E PACCHETTO ADULTI: A QUANDO LA RIATTIVAZIONE E LE NUOVE RISORSE PER IL BIENNIO 2018-2020?" – SMACCHI (PD) ANNUNCIA INTERROGAZIONE

Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) in-terviene in merito al programma ‘Garanzia Gio-vani’ ed al pacchetto ‘Adulti’ annunciando una interrogazione alla Giunta per conoscerne “lo stato di avanzamento e gli eventuali tempi di assegnazione delle nuove risorse per il biennio 2018-2020”. Smacchi sottolinea, in proposito, “la

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crescente richiesta da parte sia degli umbri in cerca di prima occupazione e formazione, sia delle imprese pronte ad aprire nuove posizioni lavorative".

Perugia, 27 marzo 2018 - "I numeri di 'Garanzia Giovani in Umbria sono oltre la media nazionale in termini di adesioni, per questo, in attesa del rifinanziamento del programma per il biennio 2018-2020 da parte della Commissione europea, è necessario capire come la Regione intenda agi-re”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Partito democratico) che annuncia una interro-gazione alla Giunta regionale per conoscere "lo stato di avanzamento circa il pacchetto ‘Giovani’

ed ‘Adulti’ e gli eventuali tempi di assegnazione delle nuove risorse per il biennio 2018-2020, vista anche la crescente richiesta da parte, sia degli umbri in cerca di prima occupazione e for-mazione, sia delle imprese pronte ad aprire nuo-ve posizioni lavoratinuo-ve".

Smacchi ricorda che "’Garanzia Giovani’ è un programma promosso dall'Unione Europea che si rivolge ai giovani di età compresa fra i 15 e i 29 anni che non lavorano e non sono inseriti in per-corsi di istruzione e/o formazione, al quale nel biennio passato si è aggiunto il pacchetto adulti rivolto a disoccupati over 30 iscritti ai Centri per l'Impiego regionali".

"Il programma biennale garanzia-giovani 2016-2018 – spiega - è stato rifinanziato lo scorso settembre e la Regione, nell'ambito delle politi-che attive del lavoro, ha destinato per il pacpoliti-chet- pacchet-to ‘Giovani’ 24milioni e oltre 16milioni per il pac-chetto ‘Adulti’. Al ‘Garanzia giovani’ – prosegue - hanno aderito 20.336 giovani, 16.442 sono stati presi in carico, 14.292 hanno ricevuto una proposta e di questi 1.152 hanno avuto contratti a tempo indeterminato, 4600 contratti a tempo determinato, 1.756 di apprendistato, 2mila tiro-cini e 300 giovani sono stati coinvolti nel servizio civile; a questi si aggiungono anche coloro che si sono iscritti successivamente a luglio 2017, mese in cui è stata sospesa l'attività di ammissibilità e di valutazione delle proposte di tirocinio presen-tate e che quindi non hanno ancora avuto la pos-sibilità di effettuare un tirocinio o un corso di formazione".

“I numeri – commenta Smacchi - parlano di un evidente successo che come Regione dobbiamo tenere in considerazione, facendo tutti gli sforzi necessari affinché i giovani possano continuare ad avere un ulteriore strumento per affacciarsi al mondo del lavoro. L'impegno – conclude - è far sì che lo strumento riparta il prima possibile ren-dendo noti i tempi di assegnazione delle nuove risorse".

PERUGINA: “REGIONE PROMUOVA STRATE-GIA OCCUPAZIONALE PER EX DIPENDENTI AFFINCHÉ POSSANO VALUTARE PROPOSTE DI AUTO-IMPIEGO E IMPRENDITORIALITÀ COLLETTIVA” - LEONELLI (PD) ANNUNCIA INTERROGAZIONE

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Giacomo Leonelli, annuncia la presentazione di un’interrogazione alla Giunta sugli ex dipendenti della Perugina. Per Leonelli “ferma restando la libertà di ognuno di disporre delle proprie risorse, la Regione deve svolgere un ruolo da protagoni-sta rispetto agli scenari possibili per gli oltre cen-to dipendenti ex Perugina-Nestle che a seguicen-to delle dimissioni hanno ricevuto l'assegno dall'a-zienda”.

Perugia, 28 marzo 2018 – “La Regione deve svolgere un ruolo da protagonista rispetto agli scenari possibili per gli oltre cento dipendenti ex Perugina-Nestlè che a seguito delle dimissioni hanno ricevuto l'assegno dall'azienda”. È quanto dichiara il consigliere regionale Giacomo Leonelli (PD) annunciando la presentazione di una inter-rogazione alla Giunta per conoscere quali azioni si intendano attivare per avviare una interlocu-zione con quanti tra questi lavoratori desiderino, su base ripeto ovviamente volontaria, intrapren-dere un percorso teso a ipotesi di imprenditoriali-tà ‘collettiva’, anche alla luce degli strumenti legislativi più recenti, che potrebbero rappresen-tare un'opportunità per l'occupazione e per il territorio”.

“Nelle ultime settimane – spiega Leonelli – circa 120 dipendenti di Perugina-Nestlè hanno accetta-to di firmare dimissioni incentivate, dietro l’indennizzo di circa 60mila euro. Tale somma può servire loro anche a trovare altre forme di impiego e, tra esse, dare loro l’opportunità di cogliere le possibilità previste dalla legge sul

‘Sistema integrato per il mercato del lavoro, l'ap-prendimento permanente e la promozione del-l'occupazione’, recentemente approvata dall’Assemblea legislativa dell’Umbria”.

“Ovviamente - prosegue Leonelli - ognuno ha la libertà di disporre come crede delle proprie risor-se. Però sarebbe auspicabile che la Regione, a seguito di un confronto con i lavoratori e con i sindacati, metta in campo una strategia unitaria per creare opportunità imprenditoriali che vada-no al di là dell’impresa unipersonale o gestita dal nucleo familiare, avendo a disposizione quello che potrebbe, unendo le rispettive forze, diven-tare un vero e proprio tesoretto per l’avviamento di una forma di impresa con tutt’altra massa critica. Anche perché – conclude -, in casi simila-ri, la parcellizzazione delle risorse non ha prodot-to poi una significativa tenuta occupazionale”.

“SERVE UN PIANO STRAORDINARIO. L'UM-BRIA PUÒ RIPRENDERSI DALLA CRISI, MA OCCORRE INNOVARE ED INVESTIRE” - NO-TA DI SMACCHI (PD)

Il consigliere regionale del Partito Democratico, Andrea Smacchi, chiede che “si lavori ad un nuo-vo piano straordinario per il lanuo-voro, in particolare per affrontare la situazione difficile della fascia appenninica”. Per Smacchi “ l’Umbria può ripren-dersi dalla crisi, ma occorre innovare e investi-re”.

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Perugia, 28 marzo 2018 – “L’Umbria può ripren-dersi dalla crisi, ma occorre innovare e investire.

C’è la necessità di un piano straordinario per il lavoro, in particolare per affrontare la situazione difficile della fascia appenninica”. È quanto di-chiara il consigliere regionale del Partito Demo-cratico, Andrea Smacchi.

“Gli obiettivi del piano - spiega Smacchi - devono essere rivolti verso la creazione di posti di lavoro legati ad attività di risanamento, bonifica e mes-sa in sicurezza del territorio, la valorizzazione dei beni culturali, difendere il lavoro dei settori più tradizionali, ottenere vincoli di qualità per le no-stre produzione, una maggiore trasparenza negli appalti valorizzando le imprese locali, cancellan-do il massimo ribasso. Con questi obbiettivi nei giorni scorsi mi sono fatto promotore di una serie di incontri ed ho chiesto che si avvii nella Com-missione regionale competente la discussione per un piano straordinario di investimenti”.

“Il quadro che emerge all'inizio di quest'anno – prosegue Smacchi - evidenzia 150 vertenze che stanno mettendo a rischio centinaia di posti di lavoro. Alle vecchie crisi se ne sono aggiunte di nuove come nel caso della Perugina, della Tagina o, a Spoleto, la Maran e la Novelli. Situazioni che aggiungono ulteriori elementi di precarietà e di instabilità in un tessuto economico e sociale um-bro particolarmente segnato dalla crisi di questi anni. Ci sono dei territori che più di altri nella nostra Regione sono in sofferenza, in particolare lo Spoletino, la fascia appenninica ed alcune real-tà del ternano. Gli strumenti finora messi in campo sia da parte della Regione Umbria e dal Governo centrale di contrasto alle crisi aperte e di riqualificazione territoriale sono stati importan-ti. Penso ad esempio all'Area di crisi complessa Terni-Narni, dove sono stati effettuati oltre 600milioni di euro di investimenti che dovrebbe-ro generare circa 2mila 100 posti di lavodovrebbe-ro nelle 212 imprese che hanno manifestato interesse”.

“Ma ora – conclude Smacchi - occorre fare di più.

In particolare la situazione della fascia appenni-nica non può essere affrontata con canali ordina-ri, ma serve un nuovo piano straordinario e un nuova spinta. Tante famiglie umbre sono in diffi-coltà. Il tema del lavoro è in cima alle nostre priorità e dobbiamo accelerare e dare risposte alla sofferenza restituendo certezze”.

AST TERNI: “I LAVORATORI SONO IL VERO MOTORE DELL'AZIENDA, SERVE UNA PIÙ EQUA RIDISTRIBUZIONE DELL'UTILE" – NOTA DI FIORINI (LEGA)

Il capogruppo regionale della Lega, Emanuele Fiorini chiede “rispetto per i lavoratori dell'Ast e maggiori garanzie per gli operai delle acciaierie ternane”. L’esponente del Carroccio spiega che

“a fronte di un introito straordinario nel bilancio dell'azienda di 87milioni di euro nel 2017 sembra sia stato previsto, per il corrente anno, un pre-mio per i lavoratori di soli 400 euro lordi al mas-simo del risultato”.

Perugia, 29 marzo 2018 - “Rispetto per i lavora-tori dell'Ast e maggiori garanzie per gli operai delle acciaierie ternane”. Lo chiede il capogruppo regionale della Lega, Emanuele Fiorini spiegando che “a fronte di un introito straordinario nel bi-lancio dell'azienda di 87milioni di euro nel 2017 sembra sia stato previsto, per il corrente anno, un premio per i lavoratori di soli 400 euro lordi al massimo del risultato”.

“Vorrei ricordare alla proprietà e ai sindacati – il capogruppo regionale del Carroccio -, che a se-guito degli accordi firmati nel 2014 al Ministero dello Sviluppo economico, quando a tirare le re-dini delle trattative era Lucia Morselli, gli operai ternani hanno perso, tra premi produzione annul-lati, agevolazioni e straordinari negati, circa 2-3mila euro annue, a seconda della posizione oc-cupata all'interno dello stabilimento”.

“Pertanto – commenta Fiorini -, i 400 euro lordi annui al massimo del risultato, ci sembrano

“Pertanto – commenta Fiorini -, i 400 euro lordi annui al massimo del risultato, ci sembrano

Nel documento Affari Istituzionali (pagine 21-25)

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