NORCIA: “SU SEQUESTRO CENTRO POLIVA-LENTE INTERVENGA PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA” - RICCI: “RENDERE NORME PIÙ CHIARE E SEMPLIFICATE”
Il consigliere regionale Claudio Ricci interviene sul sequestro, da parte della Procura della Re-pubblica di Spoleto, del Centro polivalente di Norcia. Ricci parla di ricostruzione “bloccata” e chiede l’intervento del Presidente della Repubbli-ca auspiRepubbli-cando norme “più chiare e semplifiRepubbli-cate”.
Perugia, 14 marzo 2018 - “Adesso è troppo. Non è accoglibile che anche il centro polivalente di Norcia (realizzato con la raccolta fondi di Tg La7 e Corriere della Sera), dopo la Casa di Ancarano, sia stato sequestrato con conseguenti avvisi di garanzia e indagati. Ora basta”. Così il consigliere regionale Claudio Ricci secondo il quale, “pur non entrando nel quadro giuridico, una cosa è palese:
così la ricostruzione è bloccata e non andrà più avanti”.
Per Ricci, “il nuovo Governo, se potrà nascere e
‘camminare’, dovrà subito intervenire per dotare la ricostruzione di più risorse certe ‘per cassa’, norme più chiare e semplici e più poteri a sindaci e presidenti di Regione. Questa è una priorità per il Paese e occorre nominare un Commissario di Governo con esperienza specifica e autorevolez-za politica”.
Ricci esprime “ampia e totale solidarietà al bravo sindaco di Norcia, Nicola Alemanno e al mirabile architetto Stefano Boeri dei quali apprezzo e ammiro serietà, onestà, trasparenza, rigore tec-nico professionale e politico. Il Presidente della Repubblica, dunque, oltre alla formazione del Governo, si dovrebbe occupare della ricostruzio-ne post sisma, altrimenti il problema diventerà ingestibile”.
NORCIA: “IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA INVII ISPEZIONE DOPO SEQUESTRO DEL CENTRO POLIVALENTE” - NOTA DI RICCI Il consigliere regionale Claudio Ricci interviene in merito al sequestro del Centro Polivalente di Norcia auspicando l’invio di una ispezione da parte del ministero della Giustizia. Per Ricci si tratta di “una struttura smontabile di emergen-za”.
Perugia, 15 marzo 2018 - “Stiamo attenti, sul terremoto, siamo al limite della rivolta e, senza tentennamenti, occorre sostenere il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ma chiedere anche le dimissioni di coloro che hanno gestito, a livello nazionale, la ricostruzione senza fare norme chiare, efficaci e dotandola di risorse concrete per cassa”. Lo dichiara il consigliere regionale Claudio Ricci, “in merito alla vicenda del Centro Polivalente realizzato dopo il sisma con una rac-colta fondi nazionale”.
“Consiglierei anche – continua Ricci - al ministro della Giustizia di inviare una ispezione, in quanto stiamo parlando di una struttura che non ha
avu-to alcun cosavu-to per lo Staavu-to ed è palesemente provvisoria. Sul piano tecnico di tratta di legno lamellare smontabile anche nell’impiantistica. Ma possibile è che la non conoscenza tecnica sia arrivata a tale punto? Basta solo guardarla bene, direi anche in fotografia. Il fatto è grave e segna-la il fallimento del modello di ricostruzione adot-tato (bastava copiare ciò che era sadot-tato fatto nel 1997 per il terremoto di Marche e Umbria) e il fallimento del Paese che implode (mentre tutti, negli ultimi mesi, sono diventati cacciatori di seggi parlamentari a qualunque costo), con la sua burocrazia, su se stesso come in un buco nero”.
“Il sindaco Alemanno - conclude Claudio Ricci - deve essere forte ed andare avanti: siamo tutti dalla sua parte. Non entro nei quadri giuridici urbanistici, ma voglio ricordare una legge non scritta, quella del buon senso, senza la quale il nostro Paese si fermerà”.
CENTRO POLIVALENTE NORCIA: “FORTE PREOCCUPAZIONE” PER L’INIZIATIVA DEL-LA PROCURA DI SPOLETO - CHIACCHIERO-NI (PD), ROMETTI (SER) E SOLINAS (MISTO MDP): “IMPEGNO DELLA REGIONE PER CONTRIBUIRE A SEMPLIFICARE RICOSTRU-ZIONE”
“Forte preoccupazione” per l’iniziativa della Pro-cura di Spoleto che ha portato al sequestro del Centro polivalente di Norcia e ad un avviso di garanzia a carico del sindaco Nicola Alemanno viene espressa dai consiglieri Gianfranco Chiac-chieroni (PD), Silvano Rometti (SeR) e Attilio Solinas (Misto-MdP). Sollecitano la Regione Um-bria a “fare la propria parte per cercare di snelli-re e snelli-rendesnelli-re più agevole la ricostruzione”, e la prossima occasione potrebbe essere costituita dalla discussione del disegno di legge regionale.
Perugia, 15 marzo 2018 - “Forte preoccupazione”
per l’iniziativa della Procura di Spoleto che ha portato al sequestro del Centro polivalente di Norcia e ad un avviso di garanzia a carico del sindaco Nicola Alemanno viene espressa dai con-siglieri Gianfranco Chiacchieroni (PD), Silvano Rometti (SeR) e Attilio Solinas (Misto-MdP). In particolare in tre esponenti della maggioranza ritengono “eccessiva e difficilmente comprensibi-le la misura del sequestro cautelativo di una struttura che, per quella città, rappresenta l’unico punto di riferimento di una comunità che lentamente sta cercando di ricostruire il proprio tessuto sociale ed economico”.
I tre rappresentanti della maggioranza di centro-sinistra a Palazzo Cesaroni, nel ribadire il “rispet-to formale” nei confronti dell’azione della Magi-stratura, ritengono che “questo evento preceduto da quello analogo della struttura di Ancarano”
denunci “una preoccupante situazione, conse-guenza di una eccessiva burocratizzazione e complessità normativa. Quello che si sta deter-minando – sottolineano Chiacchieroni, Rometti e Solinas – è un quadro che rende la ricostruzione
Terremoto ricostruzione
post-sisma di lenta e difficile attuazione, indebo-lisce la fiducia nel futuro della popolazione e complica sempre più la già difficile azione ammi-nistrativa dei sindaci che si trovano in prima li-nea nonché degli enti regionali e statali che con-corrono alle azioni di ricostruzione”.
Chiacchieroni, Rometti e Solinas sollecitano quindi la Regione Umbria ad impegnarsi a “fare la propria parte per cercare di snellire, rendere più agevole e più veloce la complessa opera di ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 2016”. Per i tre esponenti della maggioranza l’occasione per dare un contributo in tal senso sarà offerta dalla prossima discussione e appro-vazione in Assemblea legislativa del disegno di legge sulla ricostruzione. “Dovremo valutare at-tentamente – concludono – tutte le opportunità di semplificazione normativa che potremo ap-portare nel testo, nel rispetto delle peculiarità ambientali, geologiche, artistiche del nostro pre-zioso e delicato contesto, ma soprattutto tenen-do conto delle esigenze di una popolazione che vuole tornare a ‘vivere’ quanto prima il proprio territorio”.
“NECESSARIA UNA PROROGA DEI TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DELLE PERIZIE, CON SCADENZE REALISTICHE” - LA RI-CHIESTA DI LIBERATI (M5S)
Perugia, 20 marzo 2018 - “Non può neppure essere messa in discussione la necessità di pro-rogare i tempi per la presentazione da parte dei tecnici delle scheda Aedes e dei progetti per in-terventi di tipo B. Il termine per la prima scaden-za è il 31 marzo e per la seconda il 30 aprile”. Lo afferma il capogruppo del Movimento 5 Stelle all’Assemblea legislativa, Andrea Liberati, secon-do cui “è del tutto evidente che la ricostruzione è ferma al palo, mentre intoppi e arretratezze della macchina burocratica non rendono minimamente realistici questi termini di scadenza che, dunque, debbono essere prorogati”.
In una nota firmata dai consiglieri regionali M5S delle quattro regioni colpite dal sisma, Liberati ritiene “necessario che la nuova data di scadenza venga indicata, avendo contezza di quella che è la reale situazione e dei tempi che si rendono necessari per lo smaltimento delle pratiche e non indicando nuovamente date che valgono solo sulla carta, ma sono fuori dalla realtà”.
“VELOCIZZARE AL PIÙ PRESTO LE AUTO-RIZZAZIONI SISMICHE” - SMACCHI (PD) ANNUNCIA INTERROGAZIONE
Il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) an-nuncia la presentazione di una interrogazione alla Giunta per capire “quali azioni intende met-tere in atto per riorganizzare e potenziare al me-glio il servizio regionale rischio sismico che lavo-ra sulle plavo-ratiche edilizie della ricostruzione”. Per Smacchi “occorre definire e condividere percorsi ed obiettivi tesi a velocizzare e semplificare il più possibile questi processi”.
Perugia, 23 marzo 2018 – “Siamo entrati nella fase operativa della ricostruzione, sia pubblica che privata, ed occorre definire e condividere percorsi ed obiettivi tesi a velocizzare e semplifi-care il più possibile questi processi”. È quanto dichiara il consigliere regionale del Partito demo-cratico, Andrea Smacchi, che annuncia la presen-tazione di una interrogazione alla Giunta per capire “quali azioni intende mettere in atto per riorganizzare e potenziare al meglio il servizio regionale rischio sismico che lavora sulle pratiche edilizie della ricostruzione, viste le tante attese dei cittadini e delle nostre imprese".
“Molte pratiche riguardanti autorizzazioni di co-struzioni private nelle aree sottoposte a rischio sismico – spiega Smacchi - risultano bloccate da alcuni mesi. E questo malgrado i grandi sforzi da parte delle strutture regionali competenti per far fronte all’emergenza venutasi a creare dopo il sisma che a colpito il nostro territorio. Proprio per questo la Regione ha annunciato che a fine marzo sarà attivata la procedura per integrare il personale deputato a vagliare le pratiche edilizie per questo tipo di permessi”.
“Ora - conclude Andrea Smacchi - occorre far presto viste anche le difficoltà incontrate in que-sti anni dal settore dell'edilizia e tutto il suo in-dotto. È necessario mettere in campo tutte le possibili azioni per potenziare il servizio regionale rischio sismico, velocizzando così le attività auto-rizzative e di ricostruzione nelle zone classificate a rischio”.
trasporti
COMMISSIONE INCHIESTA UM: SITUAZIO-NE SOCIETÀ UMBRE AL MOMENTO DELLA FUSIONE IN UMBRIA MOBILITÀ E AUDI-ZIONE EX-AMMINISTRATORE FCU
La Commissione d’inchiesta sulla gestione delle imprese della mobilità pubblica partecipate dalla Regione nella riunione di ieri ha iniziato ad ana-lizzare le relazioni di stima delle società Apm, Ssit, Atc e Fcu al momento della fusione nella Società unica per la gestione del Tpl. Il quadro fornito dai documenti delle varie società al 2008 non evidenzia quelle criticità poi emerse negli anni successivi. L’8 febbraio scorso la Commis-sione aveva ascoltato in audizione Vannio Brozzi, già Amministratore unico della Fcu nel 2005-2010 ed ex consigliere regionale il quale aveva disegnato la fisionomia di un'azienda che godeva di una buona salute dal punto di vista economi-co, finanziario e gestionale
Perugia, 9 marzo 2018 – La Commissione d’inchiesta sulla gestione delle imprese della mobilità pubblica partecipate dalla Regione, pre-sieduta da Carla Casciari, nella riunione di ieri ha iniziato ad analizzare le relazioni di stima delle società Apm, Ssit, Atc e Fcu al momento della fusione della Società unica per la gestione del trasporto pubblico locale.
Il quadro fornito dai documenti patrimoniali e di bilancio delle varie società al 2008 non evidenzia quelle criticità che sarebbero poi emerse negli anni successivi, anche se va considerato che Apm aveva già avviato la sua attività sul traspor-to pubblico di Roma tramite la società Tevere Scarl, per cui figuravano a bilancio crediti ad oggi inesigibili. Delle quattro società umbre poi con-fluite nell’azienda unica, solo la Ssit (Spoletina) evidenziava già in partenza prospettive di perdita economica.
In precedenza (l’8 febbraio scorso), la Commis-sione di inchiesta aveva ascoltato in audizione Vannio Brozzi, già Amministratore unico della Fcu nel periodo 2005-2010 ed ex consigliere regiona-le. Quella disegnata da Brozzi nel corso dell'in-contro e su sollecitazione dei commissari presen-ti (Atpresen-tilio Solinas-Misto Mdp, Maria Grazia Carbo-nari-M5S, Marco Vinicio Guasticchi-PD) è la fisio-nomia di un'azienda che, nel periodo considerato (2005-2010) godeva di una buona salute sia dal punto di vista economico finanziario che gestio-nale.
La società, con capitale interamente versato di 100mila euro, poteva contare su un portafoglio-banche di 10milioni di euro, su un contributo annuo di oltre 1milione 700mila euro dalla Re-gione Umbria che Brozzi ha assicurato sempre impiegati per la manutenzione delle linee nel suo periodo di gestione.
Brozzi ha spiegato inoltre che il numero dei pas-seggeri nel 2008 era salito a 1milione 700mila da 1milione 320mila del 2005 e che il bilancio della società era stato riqualificato grazie ad interventi di razionalizzazione e riduzione dei costi. L'ex amministratore ha ricordato inoltre che nel 2010
la Fcu poteva vantare crediti di varia natura per oltre 11milioni di euro. La Fcu aveva inoltre am-pliato dal 2006 il proprio servizio diventando di carattere "nazionale" sulla tratta Terni-L’Aquila e Foligno-Terontola, apportando nuove entrate per circa 3,5milioni all'anno. La manutenzione delle motrici era svolta in proprio, nell'officina di Um-bertide che forniva opera anche per altre società di trasporto ferroviario. L'infrastruttura ferrovia-ria era completamente elettrificata, salvo il tratto Ponte San Giovanni-Perugia/S.Anna, e dotata di sistema di controllo da terra centralizzato.
L'ex amministratore ha parlato infine di forte squilibrio e disallineamento tra il trasporto su ferro e quella su gomma da parte di Umbria Mo-bilità che ha causato una marginalizzazione della Fcu.
turismo
“UN MARCHIO PER IDENTIFICARE I PRO-DOTTI DI QUALITÀ DELL’UMBRIA” - LEO-NELLI (PD) ANNUNCIA PROPOSTA DI LEG-GE
Il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Pd) annuncia la presentazione di una proposta di legge che mira alla previsione di un marchio per identificare i prodotti di qualità dell’Umbria. Sot-tolineando che “al turismo va affiancata la mozione e la commercializzazione dei nostri pro-dotti tipici”, per Leonelli l’Umbria deve dunque accelerare anche sul tema della promozione del suo ricco e bellissimo territorio.
Perugia, 29 marzo 2018 - “È arrivato il momento per l’Umbria di dotarsi di un marchio per identifi-care i suoi prodotti di qualità”. Così il consigliere regionale Giacomo Leonelli (Partito democratico) annunciando in proposito la presentazione di una proposta di legge. Per l’esponente della maggio-ranza, “è necessario che l’Umbria acceleri, in questa seconda metà della legislatura, anche sul tema della promozione del suo ricco e bellissimo territorio”
“Al turismo, che tradizionalmente ha uno dei suoi picchi in occasione delle feste pasquali, – spiega Leonelli – va affiancata la promozione e la com-mercializzazione dei nostri prodotti tipici, a co-minciare da quelli agroalimentari: due settori che possono andare di pari passo ed alimentarsi a vicenda. Per questo penso che sia giunto il mo-mento per la nostra regione di dotarsi, come già è avvenuto in altre regioni quali il Trentino Alto Adige, le Marche e la Puglia, di un marchio di qualità che tuteli e sostenga i suoi prodotti sui mercati e le tavole italiane ed internazionali”.
“Un marchio di qualità che distingua i prodotti umbri – argomenta ancora Leonelli – servirebbe a tutelare i produttori dell’Umbria, a dare una garanzia di genuinità ai consumatori, e costitui-rebbe allo stesso tempo un volano di promozione e di conoscenza per la nostra regione in Italia e nel mondo. E le eccellenze dell’Umbria, a comin-ciare da quelle agroalimentari e enogastronomi-che, potrebbero diventare le sue ambasciatrici e favorirne la conoscenza in un pubblico sempre più largo di potenziali turisti e frequentatori dei nostri bellissimi borghi e città”.
“Con queste finalità – annuncia Leonelli – nelle prossime settimane presenterò, nell'ambito della proposta complessiva su ‘bellezza e qualità’ co-me modello di sviluppo per l'Umbria, una propo-sta di legge. E se altre regioni – conclude - han-no superato i paletti posti dalla han-normativa euro-pea all’istituzione di marchi di qualità territoriali, ci potremo riuscire sicuramente anche noi”.