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L’Economia nella provincia di Cosenza.

Una rete informale: il caso della Rete Utopie Sorridenti 6.1 Il contesto territoriale.

6.2. L’Economia nella provincia di Cosenza.

L'agricoltura è, come nel resto della regione, il settore più importante sia per numero di occupati che di aziende. Estese sono le aree della provincia nella quale l'agricoltura è

130 predominante sul resto del paesaggio, ed ampie sono le coltivazioni tipiche del luogo. Le aree interne, dalle piane alle valli alle aree pedemontane, fino alle valli montane della Sila, si prestano bene a varie forme di produzione agricola, offrendo un ventaglio di prodotti ricco e variegato. Molte sono quindi le aree interessate dall'agricoltura. La piana di Sibari è il cuore pulsante di questo settore: gli agrumeti sono il campo primario della piana, che produce circa il 55% delle clementine italiane, che detengono il marchio DOP. Le valli, quali la valle del Savuto e la valle del Crati, sono ricche di vigneti e di piantagioni di alberi da frutta. Importanti sono le coltivazioni di ulivo presenti nelle valli, e nelle aree pedemontane ai piedi del Pollino e della Sila, che ben si prestano alla coltivazione dell'ulivo, con distretti alimentari attivi in questo settore. Una produzione ottimale con prodotti riconosciuti nel mercato nazionale ed internazionale, come fra i migliori del mondo, così come da alcuni decenni si sono affermati nobili vitigni che garantiscono la produzioni di alcuni vini D.O.C. quali il Donnici e il Savuto. Consorzi agricoli insieme alle varie istituzioni, negli anni, stanno cercando di ottenere ulteriori marchi, come IGP e DOP, per alcuni prodotti prettamente locali. Ricordiamo fra questi la Clementina di Calabria, e la Patata silana. Molto diffusi sono anche i prodotti caseari, prodotti sia nell'area della Sila che nella zona di Campotenese ai piedi del Pollino, con la produzione dei prodotti tipici locali, specie del Caciocavallo Silano.

Altro settore importante e molto diffuso nell'intera provincia è quello ittico, visto soprattutto il numero consistente di centri urbani, alcuni fra i più grandi dell'intera regione, sviluppati lungo le due coste dello Ionio e del Tirreno. Fra i centri più importanti di questo settore, vi sono Corigliano Calabro e Rossano sulla costa ionica, Paola e i paesi dell'alto tirreno, sul Tirreno.

Per quel che concerne l'allevamento questo è praticamente diffuso su tutto il territorio, dalla costa alle aree montane. In quest'ultime aree si concentra maggiormente l'allevamento bovino, mentre nelle zone collinari della provincia e sulla costa è diffuso l'allevamento di ovini e caprini e di animali domestici di razza avicola (polli e tacchini).

Il settore che più di altri ha avuto nel corso del tempo uno sviluppo a macchia di leopardo su tutto il territorio è l'industria. Tuttavia non mancano attività industriali di un certo rilievo si trovano solo in alcune aree della provincia, mentre altre aree, specie le zone più interne, che soffrono della carenza di infrastrutture adeguate, presentano attività più che altro artigianali. La provincia è priva di distretti industriali; questo ha

131 comportato la mancanza del know-how necessario ad uno sviluppo industriale con basi più solide su tutto il territorio. Non mancano rilevanti attività industriali, sia nel campo dell'industria alimentare che nei settori di industria pesante (fonderie e industria chimica), quest'ultimi nell'area urbana di Cosenza, e nell'area Corigliano-Rossano.

Interessante è l’esempio del settore energetico che occupa una parte consistente dell'industria cosentina. Oltre alle centrali idroelettriche realizzate nei primi decenni del secolo scorso, site nei comuni di Acri e San Giovanni in Fiore, e le nuove centrali idroelettriche di Tarsia, vi sono altre infrastrutture energetiche di rilievo, come la centrale a gas di Rossano, di proprietà dell'Enel. Il settore delle fonti energetiche rinnovabili è in crescita, grazie alla creazione di parchi eolici realizzati nella valle del Crati e nella piana di Sibari. Il mercato dell'energia, nel complesso, è un settore ancora in crescita nella provincia cosentina.

Quello del terziario e dei servizi è il settore più in crescita, conseguente ad un travaso di lavoratori da parte del settore manifatturiero verso questo settore. Il polo urbano di Cosenza con il suo hinterland è il maggiore centro erogatore di servizi. Un secondo polo urbano di una certa importanza è quello di Rossano - Corigliano sulla costa ionica. Cosenza e il suo hinterland forniscono pressoché tutti i servizi principali della provincia, oltreché servizi avanzati collocati soprattutto nella cittadina di Rende. I principali centri urbani della provincia offrono comunque tutti i servizi primari necessari per i comprensori territoriali che gravitano intorno ad essi.

Infine, il turismo della provincia di Cosenza è il più variegato fra quello delle province calabresi e infatti oltre al consolidato turismo estivo delle località marittime e a quello culturale e religioso dei principali centri interni, la provincia di Cosenza ha oramai da molti anni acquisito anche un turismo montano pressoché annuale, che, se pur presente nelle altre province calabresi, resta per quest'ultime un settore minore rispetto a quello della provincia di Cosenza. Fra le località marittime più importanti vanno segnalate: Praia a mare, Diamante, Belvedere Marittimo, Scalea, Cetraro, Paola, Fuscaldo, Fiumefreddo Bruzio ed Amantea sulla costa tirrenica, Trebisacce, Rossano, Corigliano, Mirto e Cariati sulla costa ionica. I centri urbani culturali e religiosi nelle aree interne sono: Castrovillari, Rocca Imperiale, Morano Calabro, Altomonte, Acri, San Giovanni in Fiore, San Marco Argentano e Bisignano. Le località turistiche

132 montane più importanti sono: Camigliatello Silano, Lorica, Fago del Soldato e Silvana Mansio.