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Dalla rete locale al Mercato Sociale.

Alternativa y Solidaria (REAS).

ORGANIZZAZIONI NO PROFIT

5.3.4. Dalla rete locale al Mercato Sociale.

La maggior parte delle entità delle rete opera da molti anni, prima della costituzione della Xes. Con la costituzione formale della rete, a partire dal 2002, si generano nuove opportunità, come sentirsi parte di un cammino comune. I vantaggi del lavoro in rete, sembrano essere riconosciuti da gran parte degli attivisti, ritrovando motivazioni più forti, in merito alle azioni che portano avanti. In questo percorso sembra avviarsi il processo molecolare - molare, sostenuto da Mance (2010), per cui sembra che si possa passare dalla molteplicità dei soggetti all’unità della rete, attraverso un percorso culturale, di produzione di conoscenze e di pensiero politico e di sviluppo collaborativo. Come si evince dalle parole di alcuni militanti.

Ci sentiamo più accompagnati nello stare in rete, meno marziani, e dà più senso a quello che stiamo facendo come cooperativa (T.P. XES 20).

Quello che penso oggi è che è molto importante sentirsi accompagnato […] il capitalismo è così ben inserito in tutti i luoghi, con voracità in tutti i luoghi, per cui le persone che stiamo in rete, diciamo antisistema, necessitiamo di sapere che stiamo uno per l’altro, per dire “animo y adelante!” (T.P. XES 6).

Ripartendo, dunque, dall’economia locale, dalla rete costituita, dai valori e principi dell’economia solidale, nella XES si è costituita una commissione di lavoro sin dal 2010, con l’obiettivo di lavorare e stimolare nuove iniziative, permettendo alla rete locale di potenziarsi. Con l’obiettivo di incrementare il lavoro della rete locale è nata, dunque, la commissione di lavoro per sostenere la nascita di un mercato locale, avviando anche l’opportunità della creazione di una moneta locale.

99 Dal lavoro di sensibilizzazione, d’informazione, nella costruzione di una rete locale, è maturata la consapevolezza di potenziare, rafforzare, integrare le realtà che lavorano nell’ambito dell’economia solidale. È nato, dunque, il concetto di “mercato sociale” (Oliveres, Gervasoni, 2009). Questo concetto si riferisce all’idea di “una rete di organizzazioni e persone, che a partire dall’operare nel mercato dei beni e servizi, di lavoro, finanziari, si organizzano a partire dai principi, dai valori e criteri non puramente capitalistici. La costruzione del mercato sociale sembra la condizione perché tutte le organizzazioni dell’economia solidale si rafforzino mutuamente e possano ampliarsi” (Garcia Janè, 2010).

La realizzazione del mercato sociale riprende i concetti già descritti di retrolimentazione di Mance, che introduce il concetto di circolarità dei flussi, per cui la causa agisce sull’effetto e l’effetto agisce sulla causa (Mance, 2006).

Gli obiettivi del mercato sociale avvito in Catalogna sono:

1. Rendere sempre di più autosufficienti sia gli individui e sia il settore dell’economia solidale, rispetto all’economia capitalista.

2. Aumentare la liquidità economica dei partecipanti e autogestire democraticamente le relazioni economiche di scambio e di denaro.

3. Aumentare il consumo responsabile.

4. Consolidare le iniziative di economia solidale, aumentare le vendite e i partecipanti.

5. Rafforzare le relazioni comunitarie all'interno del settore.

L’idea di realizzare un progetto di mercato sociale, di costruire pratiche economiche alternative, sta generando sempre una maggiore adesione di nuovi soggetti, creando al tempo stesso un rafforzamento delle relazioni all’interno della rete catalana (http://www.mercatsocial.cat/).

Per sostenere il progetto è stata anche creata una moneta locale: l’Ecosol (Fig. 5.9). Il progetto della moneta locale è stato avviato come esperienza pilota nel gennaio del 2011, dopo diversi anni di sensibilizzazione e programmazione. L’esperienza pilota ha coinvolto circa cinquanta organizzazioni, ed è sostenuta da una apposita commissione della rete.

100 Fig. 5.9. La moneta locale adottata nel mercato sociale dalla XES

Fonte: www.xes.cat

I principi di base di funzionamento della moneta locale sono:

1. Scambi multi - reciproci (A vende a B, che a sua volta vende a C, che a sua volta vende a D, che a sua volta vende ad A).

2. Tutti i partecipanti al mercato sono ‘prosumer’, cioè produttori e consumatori. 3. L'acquisto, l’affitto di beni, servizi, avviene totalmente o parzialmente in Ecosol. 4. L’ECOSOL è una moneta virtuale.

5. Una fattura di controllo e la registrazione on-line sono i piani che prevedono la registrazione di ogni operazione.

6. Le offerte, gli scambi e i saldi saranno registrati sul sito web del Sistema Comunitario di Scambio (http://www.ces.org.za/index_es.asp).

7. Le parti hanno autonomia per determinare le condizioni delle transizioni tra di loro.

8. Tuttavia, da parte dell'organizzazione, si fornisce un valore indicativo di unità: 1 ECOSOL = 1 euro, 1 ora di lavoro = 20 Ecosol.

9. I partecipanti hanno diritto a ricevere credito in Ecosol sulla base della loro partecipazione al mercato del sociale.

10. L’ECOSOL si svaluta, se non utilizzato al tasso del 3% al mese, il valore sarà utilizzato a fini solidali o per finanziare la crescita del mercato sociale.

101 Fig. 5.10. Schema del Mercato Sociale avviata dalla Xes.

Fonte: www.xes.cat

Il percorso di costruzione di un mercato locale genera delle aspettative positive, e offre una opportunità per ampliare e potenziare le esperienze in corso.

La consapevolezza dei vantaggi del lavoro in reti locali, capaci di rafforzare le relazioni, è stata presa da esempio da altre realtà, fino ad avviare un percorso tale da poter diffondere tale progetto nelle altri reti locali spagnole. Con queste parole viene descritto il progetto da alcuni intervistati.

Siamo impegnanti sul tema del mercato sociale, progetto congiunto fra XES e REAS a livello nazionale[…] L’idea del mercato sociale è che attualmente ci sono molti prodotti necessari tutti i giorni, per cui non è necessario comprare nel mercato capitalista […] Commercio Equo, finanza etica, ecc. non solo prodotti

102 singoli, ma entità che promuovono tali pratiche […]. Prima di comprare qualcosa devi pensare se nella rete c’è questo prodotto e servizio, anche per incentivarlo, anche se il prezzo è alto, che si sappia, lo devi dire al compagno in modo che possa regolarsi. Il progetto del mercato sociale l’ha iniziato Jordi Garcia e REAS lo ha fatto come un suo obiettivo. La prima cosa è creare strumenti per fare questo, per tutta la Spagna (T.P. XES 5).

Stiamo lavorando per creare un mercato indipendente del mercato che sta strutturato normalmente. Io credo che l’obiettivo di far conoscere altri tipi d’impresa, altro tipo di fare economia, altro modo di lavorare, questo già è molto positivo. Dobbiamo arrivare a più gente, si deve spiegare meglio, però il fatto di poter creare attività economiche e non farle come attualmente è strutturato il mercato capitalista, io penso sia interessante (T.P. XES 22).

Uno degli strumenti messi in campo dalla Xes per l’attivazione di questo percorso d’integrazione, del mercato sociale, è quello della realizzazione di un “Bilancio

Sociale”. A tal proposito la commissione di lavoro che si è costituita, ha realizzato un

gruppo di lavoro per la stesura e l’individuazione degli indicatori da considerare e far in modo che a partire dalle entità della XES, sempre più organizzazioni possano redigerlo. Gli indicatori individuati sono: 1. Democrazia (3 indicatori); 2. Uguaglianza (2 indicatori); 3. Sostenibilità (2 indicatori); 4. Partecipazione comunitaria (2 indicatori); 5. Qualità lavorativa (7 sotto – indicatori); 6. Qualità professionale (8 sotto – indicatori); 7. Acquisto e vendita eco sociale (2 indicatori); 8. Altri (3 indicatori)

L’utilità dello strumento è confermata da tutti quelli che l’hanno adottato, sia a livello interno, sia a livello esterno, per dimostrare come ciascuno lavora, come organizza le proprie attività.

Noi facciamo annualmente il Bilancio Sociale, per cui si riflette come si producono e cosa si produce nella rete (T.P. XES 5).

[…] una volta all’anno ti fai un’idea di quello che fai. E dici, per esempio abbiamo un nuovo cliente ed è di una cooperativa, cioè della Xes. Una volta l’anno ti siedi e dici andiamo a vedere cosa succede, e va anche bene affinché la gente esterna possa vedere i tipi di entità che ci sono. Per questo è buono (T.P. XES 17).

È uno strumento che serve, non solo per i clienti, ma per noi stessi, per i soci della cooperativa. […] Serve da manifesto e a volte la gente con la quale non parli spesso, attraverso il bilancio sociale, ti puoi chiedere cosa pensa la gente che non ti risponde (T.P. XES 11).

È un elemento, uno strumento abbastanza importante, che ci permette ogni anno di fare un’autovalutazione che altrimenti non faremmo, non solo del bilancio, ma quello che facciamo, delle attività, della forma di lavorare. E questo è anche un

103 buono strumento di riflessione, tanto interno, quando lo facciamo, ci riuniamo per vedere i distinti punti, ma anche esterno per vedere le entità, le amministrazione che sono nostre clienti, come vedono la nostra forma di lavorare, e in questo senso è abbastanza positivo (T.P. XES 9).

Partendo da attività di sensibilizzazione, informazione, da una visione critica (Leonini e Sassatelli, 2008), da una necessità di trovare forme alternative di consumo, il percorso di rete ha consentito nel corso degli anni di realizzare progetti concreti come il mercato sociale, una esperienza tangibile di creazione di pratiche di economia solidale. Il tutto anche con il sostegno di progetti di valutazione interna, come la redazione del bilancio sociale, che permette di fare delle riflessioni sulla costruzione condivisa di processo nuovo, un percorso differente, e trasparente basato sulla condivisione di un processo che mette al centro del suo operare e ha alla base i valori dell’economia solidale.