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Economia e società

Nel documento PAT COMUNE DI M ALO (pagine 37-47)

4. S TATO DELL ’ AMBIENTE

4.9 Economia e società

4.9.1 Popolazione e caratteristiche demografiche e anagrafiche

La popolazione di Malo all’anno 2007 è pari a 14.137 abitanti (fonte anagrafe comunale) ed è in costante aumento dal 1975 senza, in oltre un trentennio, registrare una pur minima flessione. La presenza femminile è di 7.088 unità, mentre quella maschile è pari a 7.049 unità.

L’andamento della popolazione è principalmente spiegabile in due motivi:

ƒ un numero di nati sempre maggiore rispetto al il numero dei morti che consente un andamento largamente positivo del saldo naturale (eccezion fatta per gli anni 1984 e 1985 in cui i morti eguagliano il numero dei nati ed il saldo è nullo);

ƒ un continuo afflusso di immigrazione (iscritti stranieri ed italiani) maggiore rispetto alle cancellazioni che consentono un saldo sociale ampiamente positivo nell’intervallo di tempo considerato con l’eccezione dell’anno 1987.

0 2000 4000 6000 8000 10000 12000 14000 16000

1975 1977 1979 1981 1983 1985 1987 1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007

popolazione residente

Figura 4-21. movimenti anagrafici e saldi (ns elaborazione fonte RV e anagrafe comunale 2007)

La densità abitativa, ossia il rapporto tra abitanti residenti e superficie territoriale, denota dall’anno 1981 all’anno 2007 una notevole crescita (prendendo in considerazione i valori ai censimenti 1981, 1991, 2001).

300,0 320,0 340,0 360,0 380,0 400,0 420,0 440,0 460,0 480,0

1981 1991 2001 2007

densità

igura 4-22. densità abitativa (ns elaborazione fonte RV e anagrafe comunale 2007)

La distribuzione della popolazione per sesso e classi di età indica una sostanziale concentrazione della popolazione nelle fasce comprese tra i 25 ed i 44 anni con leggera prevalenza numerica dei maschi.

409

Figura 4-23.piramide età (ns elaborazione fonte anagrafe comunale 2006)

Fattore importante nella valutazione della demografia è quello relativo alla consistenza della famiglia in valori assoluti nonché della sua composizione media (in termini di componenti). A Malo nel periodo osservato 1975–2007 il numero delle famiglie ha mostrato un trend sempre crescente, più dello stesso aumento della popolazione residente, ma una notevole riduzione del numero medio dei suoi componenti.

Considerazione che si può desumere dai, seppur minimi, dati illustrati è che il territorio maladense è in costante crescita in termini di popolazione residente (nel quinquennio 2004-2007 di circa 300 unità annue), che, come anticipato i saldi naturale e sociale sono positivi nel periodo 1975-2007, di conseguenza e probabile che una tale tendenza possa confermarsi anche per i prossimi anni.

4.9.2 Salute e sanità

Nella provincia di Vicenza la prima causa di esenzione per patologia è riferita all’ipertensione arteriosa (76 soggetti ogni 1.000 abitanti), segue il diabete con 28 ogni 1.000. Sono 1232, il 4 ‰ della popolazione i soggetti affetti da asma. I residenti affetti da cardiopatia ischemica cronica sono circa 2.000 con un tasso di 7,4‰. L’artrite reumatoide colpisce 500 persone con una prevalenza di quasi 2 ogni 1.000. Nei maschi la prima causa di ricovero è riferita a malattie del sistema circolatorio, nella femmine le malattie del sistema circolatorio rappresentano la seconda causa. Terza causa di ricovero sia per i maschi che per le femmine è da riferire a tumori. Quarta causa di ricovero tra i maschi (10 ricoveri ogni 1.000), ma prima in età 1524 anni (12 ricoveri ogni 1.000) e in età 2544 (9 ricoveri ogni 1.000) è da riferire a traumatismi. Tra le malattie dell’apparato respiratorio, prevalgono le malattie croniche ostruttive. Tra la malattie dell’apparato osteomuscolare, prevalgono le artrosi (45% dei ricoveri per questo gruppo di malattie).

Secondo una ricerca sulla soddisfazione dei cittadini eseguita sul territorio del comune di Malo per il Piano Regolatore Generale è emerso che i maladensi

SETTORE AGRICOLTURA

percepiscono una carenza significativa rispetto all’area salute ossia individuano una forte necessita di potersi curare vicino a casa (76,5%).

4.9.3 Sistema socio – economico e occupazionale 4.9.3.1 Attività economiche

Il sistema economico di una località è non solo costituito dalla consistenza della struttura produttiva complessiva (Unità Locali e addetti) ma anche da un parametro più strettamente correlato alla popolazione come la popolazione attiva che può prendere parte alla forza lavoro. Fino il 1981 la popolazione attiva è sempre stata numericamente inferiore a quella non attiva (circa 1000 1500 unità) mentre, al 2001, la situazione oltre ad avere registrato un’inversione di tendenza ha registrato un incremento degli attivi in numero superiore al 50% rispetto ai non attivi. Ciò può voler dire un costante apporto di forza lavoro anche nelle attività produttive locali ed un possibile incontro tra domanda e offerta.

Il numero delle Unità Locali (UL) e degli addetti all’industria e servizi e all’agricoltura riveste un ruolo importante nella verifica dei trends che si sono registrati a cavallo dei censimenti del 1991 e del 2001 volti a capire se il sistema produttivo si mantiene vitale o meno. Dai dati risulta come il settore agricolo sia in difficoltà sia in termini di Unità Locali (6%) che di addetti (11%) contrariamente a quanto registrato nell’ambito provinciale dove si sono registrati incrementi per entrambi gli indicatori. Diversamente per l’industria, a Malo il trend è in linea con quello provinciale (seppur con minor variazione percentuale – 5% contro 10%) per quanto riguarda il numero di UL mentre registra una importante contrazione dal punto di vista occupazionale. Gli addetti si riducono da 3.739 a 3.466 (7,3%) nonostante nella provincia di Vicenza gli addetti sono aumentati del 6,8%.

Il settore che mostra nel decennio considerato più vivacità è certamente quello dei servizi. A Malo c’è stato un forte incremento delle UL (da 557 a 616 +10,6%) che non è comunque pari a quello avvenuto in provincia dove la variazione 1991-2001 è stata più marcata (+31%). Sorpassa, invece, il trend provinciale il dato relativo agli addetti ai servizi. Se la provincia ha fatto registrare un balzo in avanti del 25,4%, a Malo la percentuale sale di un punto attestandosi al 26,4% (2173 addetti contro 1719).

Figura 44-24. confronto tra Unità Locali del Lavoro e Addetti per settore (ns elaborazione su dati ISTAT censimenti 1991 e 2001)

Emerge con chiarezza come nel settore agricoltura un calo delle Unità Locali sia allo stesso modo accompagnato dal fisiologico calo degli addetti, fenomeno che è probabile conseguenza sia di abbandono della pratica agricola ma anche, ed è auspicabile, di una riconversione verso produzioni più specializzate.

Diversamente è avvenuto per il settore dell’industria, dove all’aumento delle Unità Locali non è seguito un aumento degli addetti bensì un calo piuttosto marcato. Questo trend può spiegarsi da un lato in una rifunzionalizzazione di alcuni settori della produzione facenti capo alle strutture grandi e piccole che ha visto perdere una quota di lavoratori, dall’altro dalla nascita di piccola imprenditoria unipersonale che va ad alimentare la quantità di nuove attività.

Il settore dei servizi è quello che ha maggiormente mostrato capacità di crescita (in termini di Unità Locali) e di attrazione di forza lavoro. È ipotizzabile che una quota dei lavoratori “usciti” dall’industria possa essere stata riassorbita dai servizi.

4.9.4 Sistema insediativo

Il Comune di Malo si presenta come un territorio in cui è possibile distinguere in modo netto il consolidato urbanizzato dal territorio agricolo e collinare.

I centri abitati si attestano perlopiù lungo la Sp n.46 senza soluzione di continuità.

Malo e San Tomio (una delle tre frazioni) sono divenuti un’unica realtà urbana dal punto di vista morfologico-insediativo per l’azione di cucitura svolta dalla zona commerciale lungo la Sp n.46.

Si riconoscono altre due frazioni: Case di Malo a nord del capoluogo verso il confine con il comune di San Vito di Leguzzano, che a seguito delle espansioni di Malo con esso forma quasi un’unica entità urbana, e Molina di Malo ad est verso il confine con Thiene, la più lontana dal capoluogo e quella che apparentemente risulta come un’entità urbana autonoma dal punto di vista morfologico.

Il comune di Malo sorge originariamente lungo l’asse Vicenza-Schio-Rovereto fondando le prime basi insediative sulle prime pendici collinari ed estendendosi successivamente verso l’attuale Sp n.46 andando a formare quello che oggi è riconoscibile come centro storico. Quest’ultimo si presenta come un tessuto compatto costituito di piccole strade su cui si affacciano edifici continui e singoli che costituiscono un continuum visivo intervallato in alcune occasioni da aperture verso giardini privati e piazze, racchiuso tra le barriere più significative costituite dalle colline a sud e da largo Trieste e la Sp n. 46 ad est.

Immediatamente a nord del centro storico si sono formate negli anni le prime aree esterne all’area storica con un impianto urbanistico geometricamente delimitato da una viabilità ad angolo retto che contrasta nettamente con l’impianto del nucleo più antico.

Tale espansione primaria si è protesa fino i piedi del colle “Montecio” al cui lato ovest si riconosce una struttura o maglia ortogonale mentre al lato est la trama appare più irregolare. Le più recenti previsioni di espansione sono state sviluppate da un lato con azioni di ricucitura tra i tessuti esistenti, dall’altro con uno sviluppo non sempre ordinato verso est ed oltre la Sp n.46. Nella collina si possono riconoscere alcuni nuclei rurali ed altri e residenziali.

Generalmente il tessuto edilizio complessivo appare denso ma non completamente saturo per via degli ampi spazi verdi sia nell’area storica che in quella dell’espansione.

Più a nord del colle “Montecio” si è significativamente espanso anche il centro urbano della frazione di Case di Malo che è cresciuta attorno l’originario nucleo storico con maglie stradali in gran parte ortogonali. Le espansioni più recenti interessano una zona

immediatamente a sud del centro storico e un’ampia area ed est di via Giovanni XXIII (Sp n.114). La struttura urbana non risulta particolarmente densa e denota allo stesso tempo una buona porosità.

A sud, verso Isola Vicentina, la frazione di San Tomio si è sviluppato attorno al nucleo storico, ad est creando un tessuto più irregolare e ristretto per la presenza del torrente Orolo-Giara e Livergone, ad ovest con maglie più regolari contenute nella loro espansione dalla presenza delle prime pendici collinari. Il tessuto più recente inizia ad interessare le prime pendici collinari. Il tessuto edilizio è denso e mediamente poroso.

Verso Thiene (est) la frazione di Molina, attraversata dalla vecchia Sp n.48, si è sviluppata per successive addizioni attorno il nucleo storico in due modi distinti: a sud della strada provinciale con una trama irregolare che denota una scarsa viabilità di quartiere; a nord della strada provinciale il tessuto è più regolare per la presenza di una viabilità ortogonale. Le più recenti espansioni sono nate in adiacenza al tessuto esistente sia a nord che a sud della Sp n. 48. La densità edilizia non è molto elevata ma il tessuto appare piuttosto saturo. L’impianto complessivo sembra ben definito a nord dalla nuova viabilità provinciale (Sp n.48).

Figura 4-25. Sistema insediativo del comune di Malo (fonte: ns elaborazione) Marano Vicentino

San Tomio Malo

Monte di Malo

Case di Malo

Isola Vicentina

Isola Vicentina

San Vito di Leguzzano Thiene

Molina SP 46.

Cornedo

4.9.5 Sistema infrastrutturale

Malo è sorto sul punto d’incontro di due itinerari importanti in ambito locale: la direttrice nord sud (oggi coincidente con la SS 46 del Pasubio ma su percorso più antico) che pone in relazione Vicenza con Rovereto passando per Schio e Pian delle Fugazze;

la direttrice est-ovest che congiunge, tramite Priabona, la valle dell’Agno con la vecchia pedemontana (Bassano, Marostica, Thiene).

In rapporto al sistema Altovicentino, Malo è interessato da forti flussi di traffico a medio e breve raggio ed e nel contempo caratterizzato da una carenza di infrastrutture viarie correttamente gerarchizzate.

Il PTCP della Provincia di Vicenza riporta che la mobilità di persone e merci, su tutto il territorio provinciale è affidato in modo predominante al vettore stradale.

Secondo i dati relativi al censimento della popolazione del 2001 la maggior parte degli spostamenti per motivi di lavoro da Malo verso gli altri comuni avviene sempre con mezzo privato mentre il mezzo pubblico è quasi inutilizzato se non per gli spostamenti interni al comune.

La maggior parte degli spostamenti per lavoro avviene da e verso i comuni contermini ossia Isola Vicentina, Marano Vicentino, Monte di Malo, San Vito di Leguzzano, Schio e Thiene e sempre con l’auto. Mentre per motivi di studio la maggior parte degli spostamenti avviene verso i comuni di Schio, Thiene, Vicenza e con l’utilizzo del trasposto pubblico.

Attualmente le strategie relative alla mobilità stradale prevedono due opere di grande importanza a livello sovracomunale: la variante alla ex-strada statale 46 (ora SP46) in direzione nord-sud, e la pedemontana in direzione est-ovest con la realizzazione del casello autostradale A differenza della configurazione attuale, che colloca il fitto tessuto produttivo di Malo in affaccio sulla percorrenza principale, si viene delineando uno spostamento dei baricentri di traffico sui poli esterni (Vicenza, Schio, Thiene). Mentre a livello comunale le maggiori opere di riorganizzazione infrastrutturale riguarda: le rotatorie sulla S.S. Pasubio e sulla Strada Provinciale che insieme ridisegnano l’assetto della circonvallazione nord, la bretella che mette in comunicazione Malo con il casello autostradale di Thiene e il tratto viario che collega la zona produttiva di Molina con la strada provinciale.

4.9.5.1 La rete ciclabile

Il sistema ciclabile percorre principalmente i percorsi viari del centro storico ed in parte si sviluppa lungo i corsi d’acqua principale e attraversa elementi morfologici che caratterizzano il territorio comunale di Malo. In alcuni tratti presenta un sistema frammentato dovuto alla presenza dell’edificato produttivo e residenziale.

4.9.6 Servizi

Il comune di Malo è servito da tre scuole materne una in località Malo, una in località Molina e l’altra in località S. Toma, da quattro scuole primarie localizzate indicativamente nelle principali frazioni del territorio e da una scuola media ubicata nel centro di Malo. Per quanto riguarda le scuole secondarie principalmente il comune di Malo si appoggia agli istituti presenti nei comuni di Thiene, Schio e Vicenza.

Il territorio comunale è servito da parchi e attrezzature per lo sport di dimensioni differenti dislocate sul territorio all’interno delle singole frazioni. Nelle vicinanze del centro di Malo è presente la collina Montecio destinata a parco urbano e ai confini con il comune di Monte di Malo è presente un ambito destinato a impianti sportivi di base.

Il sistema per la sosta (parcheggi) non appare molto articolato e si limita ad alcune aree variamente sparse.

Il comune di Malo per le attrezzature di grande interesse come Ospedali, Istituti d“istruzione superiore, Università, centri commerciali e grandi strutture di vendita fa riferimento ai grandi centri urbani distribuiti sul territorio del vicentino. Andando ad integrare le diverse tipologie di urbanizzato (residenziale storico residenziale recente – produttivo) con alcuni servizi per lo svago ed il tempo libero, con i percorsi verdi presenti e i parchi fluviali derivanti dalle sommità arginali ed annessi, è possibile avere un riscontro sulla qualità dell’offerta ricreativa tra sport tempo libero e sfruttamento della risorsa verde.

Figura 4-26 Tipologie dell’urbanizzato e servizi

4.9.7 Rifiuti

Il Piano per la Gestione dei Rifiuti Urbani della Regione Veneto adottato dalla Giunta Regionale del Veneto con Delibera n. 59 del 22 novembre 2004 ha organizzato il territorio in bacini di utenza per la gestione dei rifiuti ed Il comune di Malo rientra all’interno del Bacino VI 2.

Le ipotesi del Piano prevedevano la realizzazione dei seguenti impianti:

ƒ Impianto di incenerimento e un impianto di compostaggio in Comune di Schio (2a linea).

ƒ Discarica (sito da individuarsi) a servizio del suddetto impianto E’ stata realizzata la seconda e la terza linea dell’impianto di incenerimento.

Il Bacino VI 2 conferisce con metodi tradizionali i propri RSU presso l’impianto di Bacino in Comune di Schio smaltendo le eccedenze e le fermate tecniche dell’impianto presso discariche fuori Bacino.

La raccolta differenziata (finalizzata a raggruppare i rifiuti urbani in frazioni merceologiche omogenee) svolge un ruolo primario nel sistema di gestione integrata dei rifiuti in quanto consente, da un lato, di ridurre il flusso dei rifiuti da avviare allo smaltimento e, dall'altro, di condizionare in maniera positiva l'intero sistema di gestione.

L’Amministrazione Comunale di Malo ha iniziato la raccolta differenziata nel 2001 ed i risultati sono stati buoni. E’ inoltre attiva un’ Ecostazione per la raccolta differenziata ubicata in Via Fermi, Zona industriale, dove si possono conferire rifiuti riciclabili, ingombranti e pericolosi e in particolare sfalci e ramaglie, inerti di piccole demolizioni, beni durevoli (frigoriferi, televisori, lavatrici, lavastoviglie, monitor, computer).

Negli ultimi anni è verificato un continuo aumento della produzione dei rifiuti totali, tale aumento va correlato principalmente alla crescita della popolazione residente nel comune nel medesimo periodo.

4.9.8 Energia

Il problema energetico è una delle priorità dei paesi dell’Unione Europea: è necessario ridurre il consumo di energia, di cui ne viene constatato l’aumento ogni anno, e migliorare la performance energetica degli edifici significa contribuire alla riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra e ai relativi costi energetici in linea con gli impegni assunti dal protocollo di Kyoto.

Il fabbisogno energetico per la provincia di Vicenza è assicurato principalmente da quattro principali fonti: energia elettrica, gas metano, prodotti petroliferi e combustibili solidi. Queste fonti soddisfano quasi la totalità della richiesta energetica, in quanto alle altre fonti come carbone, fonti rinnovabili (calore solare, fotovoltaico ecc.) attualmente è riservato un ruolo del tutto trascurabile.

Secondo i dati del PTCP della Provincia di Vicenza il consumo di energia elettrica è andato aumentando. Nella Tabella seguente sono riportati i consumi finali di energia elettrica per la provincia di Vicenza per il periodo 1997 al 2005, suddivisi nelle principali quattro destinazioni finali.

Per quanto riguarda i consumi di gas metano continua ad aumentare in modo particolarmente sostenuto a livello nazionale mentre a livello comunale, a Malo, l’impiego di gas metano nell’industria è andato leggermente diminuendo.

Il comune di Malo con delibera n° 35 del 31/07/2007 ha individuazione le zone non metanizzate ai fini dell’agevolazione per il gasolio e per il gpl utilizzati come combustibili per il riscaldamento.

Come si vede dalla figura successiva le aree non metanizzate sono principalmente quelle agricole e della zona collinare.

Figura 4-27. Individuazione delle zone non servite dalla rete di gas metano (fonte: Delibera comunale n° 35 del 31/07/2007)

Nel territorio comunale le fonti di energia utilizzate sono principalmente quelle tradizionali ma è fondamentale l’apertura verso le fonti rinnovabili che possono essere l’

energia idroelettrica, l’ energia eolica, le biomasse, i residui zootecnici e coltivazioni energetiche, l’energia solare e l’energia geotermica.

4.9.9 Turismo

Il panorama veneto ha fatto registrare nel 2005 un moderato incremento sia degli arrivi che delle presenze, con una percentuale che si aggira tra il 3,4 e il 4% per le due;

tali incrementi sono stati trainati prevalentemente dal turismo nazionale.

Secondo il PTCP il comune di Malo rientra all’interno dell’ambito turistico dell’Alto Vicentino il quale è caratterizzato da un flusso turistico molto ridotto rispetto ad ambiti fortemente turistici quali Montagna e il Vicentino. Il comune di Malo secondo i dati dell’anno 2005 è stato interessato da 4.092 presenza in 5 strutture ricettive e da circa 10.200 arrivi turistici.

4.10 Pianificazione e vincoli

Nel documento PAT COMUNE DI M ALO (pagine 37-47)

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