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Gli scenari alternativi

Nel documento PAT COMUNE DI M ALO (pagine 51-58)

5. E FFETTI AMBIENTALI

5.2 Gli scenari alternativi

Gli scenari futuri esaminati in VAS presentano ipotesi per diversi futuri assetto del territorio, quali potrebbero derivare dalla variazione di alcune scelte all’interno del PAT e considerano le varie azioni appena esaminate. Al di là di cosa nel concreto differenzia i vari scenari, si intendono prendere in considerazione alternative di visioni strategiche della città, idee di fondo da cui derivano scelte successive che vengono strutturate nel PAT e definite nei futuri Piani degli Interventi.

Nel presente Rapporto Ambientale si considerano scenari alternativi di piano che danno compimento alle alternative riguardanti i vari sistemi che sono stati discussi negli incontri di consultazione svolti presso il Comune di Malo.

Come richiesto dalla direttiva europea 42/01/CE e dal nuovo codice dell’ambiente (D.Lgs.152/2006 e smi) devono essere definite delle ragionevoli alternative da adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano.

Gli scenario di piano individuati sono stati tre:

ƒ scenario A: scenario conservativo;

ƒ scenario B: scenario di sviluppo;

Si riporta di seguito una tavola sinottica che riporta le differenze tra gli scenari esaminati e la descrizione degli scenari A e B.

Figura 5-2 Tabelle delle azioni per scenario

5.2.1 Scenario A

Sia lo scenario A che il B sono nati a seguito dell’analisi di rango (si veda lo specifico elaborato per il PAT) nel quale sono state analizzate le dinamiche in atto nel comune di Malo e sono state messe a confronto con il contesto territoriale più ampio, per identificare il ruolo e i condizionamenti che Malo subisce o impone, dovuti ai processi strutturali in atto e che determinano gli equilibri e le dinamiche nell’assetto attuale.

Lo scenario A e lo scenario B sono stati ampiamente discussi con l’Amministrazione Comunale e negli incontri di consultazione e sono stati alla base della definizione dello scenario di piano discusso.

Lo scenario A, creato sulla base di queste indagini preliminari, viene definito come

“conservativo” inteso come mantenimento del trend di crescita nelle dinamiche della popolazione, delle attività produttive e delle abitazioni e di conseguenza ha l’obiettivo principale di creare le opportunità per sostenere le tendenze in atto.

Lo scenario prevede per il sistema infrastrutturale il recepimento di azioni di carattere sovraordinato quali la realizzazione della SPV-Superstrada Pedemontana Veneta, la variante alla SP46 viabilità fortemente congestionata che attraversa il centro di Malo e attualmente rappresenta un elemento di cesura del territorio, la SP349 Villaverla che permette di sgravare il traffico dai centri abitati, la circonvallazione ovest prevista dal Piano Urbano del Traffico, una nuova viabilità in accorda con Isola Vicentina per sgravare il centro di San Tomio dall’attraversamento dei mezzi pesanti.

Per quanto riguarda lo scenario del produttivo, non essendo sorte esigenze di ampliamento delle zone produttive esistente si è previsto solo il recepimento dell’art. 16 bis del PTCP sempre conformemente alla superficie trasformabile di Malo. Inoltre è prevista la realizzazione di strutture commerciali nella zona sud di Malo denominata

“porta commerciale sud”.

Il sistema dei servizi, riprende una indicazione del PRG vigente, ossia la realizzazione dei progetti speciali Livergon-Giara, SP46 e Proa per il quale si prevede azioni di rifunzionalizzazione.

Il sistema residenziale, strettamente dipendente da quello produttivo, prevede il completamento delle indicazioni del PRG per le zone di espansione, azioni di espansione del residenziale intese anch’esse come aree di perequazione. Tra le azioni considerate è presente l’azione di edificazione diffusa differenziata in pianura e collina, tale azione ha l’obiettivo di recuperare il patrimonio edilizio esistente, per lo più fatiscente, per rafforzare la componente residenziale dando risposta alla domanda insediativi e al tempo stesso rafforzando il presidio sul territorio e l’identità locale. Oltre alla nuova residenza, sono state individuate azioni di recupero e valorizzazione del tessuto edilizio esistente e del centro storico.

Per quanto riguarda il sistema ambientale è stato ripreso il disegno della rete ecologica previsto dal PTCP ed integrata con la rete a livello locale ed i percorsi ciclo pedonali di connessione del territorio.

Tutte le azioni sono rappresentate graficamente nella tavola degli scenari allegata alla VAS.

5.2.2 Scenario B

Lo scenario B definito di “sviluppo” considera una forte espansione della zona produttiva in prossimità del casello autostradale in quanto questo rappresenta una opportunità da sfruttare soprattutto in termini di accessibilità. Lo sviluppo del produttivo,

secondo l’articolo 16bis del PTCP prevede anche lo sviluppo di un'unica zona produttiva alla quale si va ad aggiungere anche la superficie di espansione possibile della altre aree produttive presenti nel comune. Nel caso di Malo sfruttando un elevato sviluppo produttivo, la superficie agricola trasformabile viene sfruttata maggiormente per questo uso e di conseguenza è necessario ridurre in modo significativo l’espansione delle zone residenziali in particolar modo mantenendo solo l’edificazione diffusa di pianura e collina prevista dal PRG ed una riduzione significativa delle frecce di espansione limitatamente al capoluogo e alle frazioni.

Inoltre dal punto di vista del sistema infrastrutturale non è stata considerata l’azione della circonvallazione ovest in quanto è stata una delle azioni maggiormente discusse nella fase di consultazione del piano.

Tutte le azioni sono rappresentate graficamente nella tavola degli scenari allegata alla VAS.

5.2.3 Confronto tra le alternative

Come già illustrato precedentemente, la metodologia di analisi degli effetti consente di valutare gli effetti cumulativi e di confrontare gli scenari alternativi proprio sulla loro sostenibilità quantificata tramite l’utilizzo dell’impronta ambientale.

Grafico di Confronto tra gli scenari

180.000 190.000 200.000 210.000 220.000 230.000 240.000

I m p r o n t a A m b i e n t a l e

SCENARIO A SCENARIO B

S O S T EN IB IL IT A '

Figura 5-3 Grafico di confronto delle IA totali degli scenari

Dal confronto dei valori di Impronta Ambientale globali (che considerano dunque effetti diretti, indiretti e cumulativi per ciascuno scenario) emerge come lo scenario A sia maggiormente impattante dello scenario B. Com’ era d’attendersi dalle azioni previste, entrambi gli scenari considerati sono contrari alla linea della sostenibilità alzando quindi la curva dell’impronta ambientale.

Lo scenario A pur essendo definito come “conservativo” porta con sé alcuni cambiamenti che pesano maggiormente nel calcolo della sostenibilità del Piano ed in particolare:

ƒ lo sviluppo, seppur maggiormente contenuto, di tre aree produttive invece che la sola prevista dallo scenario B a San Tomio;

ƒ una nuova strada prevista, la circonvallazione ovest che, localizzata in ATO 1;

ƒ maggiore sviluppo residenziale sia per quanto riguarda gli ambiti urbanizzati che l’edificazione diffusa in pianura e collina.

La differenza tra i due scenari è di circa 4.800 GHa di IA ma in entrambi i casi si è comunque distanti dall’ipotesi Brundtland (non peggiorare la situazione iniziale) per cui sarà necessario intervenire con le opportune azioni di mitigazione e compensazione in modo da abbassare la curva d’impronta ed adottare un Piano maggiormente sostenibile.

E’ questo in particolare il caso dello scenario A, prescelto dall’Amministrazione per poter conseguire gli obiettivi posti già nel Documento Preliminare: sarà necessario un maggiore sforzo mitigativo e compensativo che consenta di ridimensionare gli effetti negativi che gli interventi sul territorio comportano.

5.2.4 Alternativa a variazione definita: lo Scenario C

Lo scenario C è stato definito “scenario a variazione definita”, in quanto, rispetto allo scenario A è stata tolta un’azione specifica ossia l’azione di sviluppo del produttivo nei limiti del 7% consentito dal PTCP e presente nel solo scenario A (lo scenario B infatti prevede lo sviluppo della zona del produttivo di San Tomio ed in prossimità del casello con percentuali consentite dal PTCP del 7% +10% +10%, come già descritto negli effetti relativi all’azione PROD2).

Al confronto delle alternative precedentemente descritto può essere ora aggiunto il risultato ottenuto nella generazione di questo terzo scenario ottenendo così una nuova quantificazione degli effetti ambientali che mette in risalto il contributo in termini di Impronta Ambientale della variazione definita ovvero lo sviluppo del produttivo nelle sue tre aree esistenti.

Figura 5-4 Confronto tra scenari A-B-C

Lo scenario C si attesta tra i due precedentemente descritti evidenziando quale sia il contributo specifico nello sviluppo del produttivo nei limiti del 7% consentito dal PTCP nel territorio di Malo.

La quantificazione degli effetti porta una differenza tra scenario A e scenario C di circa 3.200 GHa di IA, questo significa che se non avvenisse nessuno sviluppo del sistema produttivo il comune non sopporterebbe lo stress territoriale dato dagli effetti già individuati nell’albero dell’azione dello scenario A relativa (PROD 1).

Dall’analisi delle tre curve della sostenibilità emerge che lo scenario A è quello maggiormente impattante per il territorio di Malo, ma si può anche affermare che tale rappresentazione mostra una situazione altamente cautelativa in quanto attualmente nelle intenzioni dell’Amministrazione Comunale non vi è la necessità di uno sviluppo ulteriore del produttivo. Partendo da questa ipotesi è stata sottratta l’azione dello sviluppo del 7% delle tre zone produttive di Malo e come si vede dalla rappresentazione precedente secondo questa alternativa la curva della sostenibilità si abbassa ulteriormente arrivando quasi a coincidere con quella dello scenario B.

La situazione di quasi coincidenza tra lo scenario C “a variazione definita” e B

“scenario di sviluppo” è dovuta alle seguenti motivazione:

ƒ nello scenario C, compare l’azione della realizzazione della circonvallazione ovest, azione impattante soprattutto in termini di consumo di suolo e di peggioramento della qualità di salubrità dei luoghi (qualità dell’aria, rumore,

Grafico di Confronto tra gli scenari

180.000 190.000 200.000 210.000 220.000 230.000 240.000

I m p r o n t a A m b i e n t a l e

SCENARIO A SCENARIO B SCENARIO C

SOSTEN IB IL IT A'

2019

2009

inquinamento luminoso ecc). Tali tematismi nella quantificazione dell’impronta ambientale hanno un peso molto elevato;

ƒ nello scenario C rimane un espansione residenziale maggiore e più diffusa nel territorio rispetto allo scenario B. In termini di consumo di suolo in entrambi gli scenari si sfrutta completamente la superficie agricola utilizzabili che il comune ha a disposizione in un caso maggiormente per il residenziale (scenario A e C) e nell’altro maggiormente per il produttivo (scenario B).

Nel documento PAT COMUNE DI M ALO (pagine 51-58)

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