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Progetti di cooperazione e gestione dei rifiuti nei paesi in via di sviluppo (PVS)

2.5. L Ecopole dell Africa occidentale: un nuovo strumento per l esplosione demografica

2.5.1. L Ecopole e il quartiere di Xadim Rasoul

Il quartiere di Xadim Rasoul, ex Rail , è una bidonville di più di mille abitanti appartenenti ad etnie diverse: Wolof, Sere, Halpulaaren, Maure, che vivono insieme pacificamente.

I numerosi lavoratori ed artigiani presenti, sono i protagonisti dell economia popolare urbana del quartiere. Da qualche anno ENDA lavora in collaborazione con gli abitanti della zona affinché diverse attività vengano sviluppate.

Il primo obiettivo è quello di dare un riconoscimento, dal punto di vista politico e giuridico, al quartiere e alle attività che al suo interno si sviluppano.

Con l appoggio del Ministero dell Urbanesimo e dell Habitat, dell Agenzia francese per lo sviluppo, in collaborazione con la municipalità di Dakar, è stato ottenuto il diritto d azione sull area per venticinque anni.

Gli obiettivi principali sono: il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro della popolazione e la garanzia di dare un profitto alle differenti categorie socio-professionali.

Attività della popolazione del quartiere di Xadim Rasoul attività del settore dei servizi; 8% casalinghe 5% altro 1% donne di servizio 58% artigianato 7% attività commerciali 21%

CAPITOLO 2 PROGETTI DI COOPERAZIONE IN PAESI IN VIA DI SVILUPPO

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Per rendere più attiva la bidonville dal punto di vista economico si è pensato di fornire un aiuto per lo sviluppo delle micro-imprese già presenti e per rendere più sicure le attività, fonte di reddito degli abitanti.

Il capitale di queste imprese è modesto: non supera se non in casi eccezionali i 50000 CFA 11 (1 = 656,09 CFA)

, generalmente sono gestite da una sola persona che possiede l attività e che lavora con l aiuto di un apprendista.

Le principali professionalità destinatarie di questo aiuto allo sviluppo sono:

i garagisti e riparatori d auto che sono organizzati in sei equipe e possono usufruire di un area dove praticare la loro attività e allargare la loro clientela;

gli altri piccoli artigiani (fabbri, lavoratori d alluminio, falegnami sarti, ecc.) che hanno beneficiato della ristrutturazione della zona del quartiere dedicata all artigianato e sono soggetti a controlli affinché le loro attività siano conformi alle norme di legge;

i riciclatori che non sono più orientati alla raccolta dei rottami metallici, i quali costituivano un ostacolo alle altre attività e che oggi si occupano di riciclare: cuoio; cartone; bottiglie; radio; ecc;

mentre i cumuli di ferraglia presenti nel quartiere sono stati eliminati completamente dalla popolazione nel maggio 1997;

11

Il franco CFA è la moneta utilizzata da 14 paesi africani, che sono stati colonie francesi (con le eccezioni rappresentate dalla Guinea Equatoriale, ex-colonia spagnola e la Guinea-Bissau, ex- colonia portoghese).

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i ristoratori che hanno ampliato il loro mercato e le loro attività; infatti è aumentato il numero di pasti serviti grazie alla prossimità dell Ecopole e alle iniziative che si sviluppano all interno del quartiere;

le lavandaie e le donne di servizio, mbindaan , giovani ragazze le cui condizioni di vita e di lavoro erano abbastanza difficili, che oggi grazie a questo progetto possono ricevere una formazione pratica, una assicurazione sociale minima, servizi di sanità di base e un assistenza sociale per la promozione dei loro diritti.

Lo sviluppo che è stato apportato grazie ad i vari interventi al quartiere non si propone come una dimostrazione di ciò che dovrebbe essere ovunque ma semplicemente vuole fare capire che un luogo può svilupparsi potenziando ciò che già esiste senza denaturarlo attraverso soluzioni importate da realtà completamente diverse.

2.5.2. Il progetto

Il progetto a lungo termine è stato definito grazie a contatti quotidiani con gli abitanti di Xadim Rasoul in modo da ottenere uno schema per uno sviluppo concertato.

Ad oggi sono stati organizzati i seguenti spazi per la collettività: luoghi di lavoro (l area dei garagisti e una piazza con porticato); la zona artigianale;

un orto;

luoghi di formazione; servizi igienici pubblici; una casa di cura;

la posta;

e sono state portate a termine le seguenti attività:

la lastricatura delle strade principali e la realizzazione di uno spazio per la comunità;

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Tutto ciò è stato possibile a seguito dello spostamento e della ricostruzione di una parte degli alloggi per ricavare gli spazi necessari.

La fabbrica considerata come un luogo adatto, è stata pulita e resa utilizzabile per le prime attività sperimentali; sono anche stati organizzati: un parco giochi, una esposizione di artigianato, una giornata dedicata alle piante medicinali e una festa per bambini.

All inizio del 1996 ci sono stati intensi lavori per la ristrutturazione dei locali principali della fabbrica; la parte centrale è stata dedicata ad un eco-museo dedicato all inventiva dell economia popolare.

Nei due anni seguenti c è stata l inaugurazione di diversi spazi per ospitare le attività: una sala di accoglienza; una sala per la produzione e la formazione riguardo le tecniche di riciclaggio; l eco-museo Ingénieuse Afrique ; uno spazio per le riunioni e per gli uffici; spazi per la promozione dell impiego di piante medicinali; videoteche e sale di lettura; laboratori fotografici; spazi pedagogici e magazzini per lo stoccaggio dei materiali.

Figura 14 - Artigiani dell atelier in attività.

In particolare l Ateliers degli artigiani si occupa della formazione di persone sulle tecniche di produzione a partire da materiali di recupero e di rifiuto, e di fornire:

una capacità tecnica;

una formazione che permetta di ottenere un guadagno; riflessioni civiche.

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Le altre attività presenti in maniera permanente sono: la falegnameria e la fabbrica di valigette;

la bottega di produzione di giocattoli in lamiere di ferro e filo di ferro;

corsi di formazione sulle tecniche di lavorazione e cucitura di sacchetti in plastica;

sartoria, tintura, lavorazione a maglia, e corsi di arte culinaria; la fabbricazione di bambole;

la lavorazione della ceramica.

2.5.2.1. Le valigette made in dakar

I prodotti provenienti dal materiale riciclato di maggior diffusione a Xadim Rasoul sono le famose valigette costruite a partire da scatole di latta per conserve; hanno la particolarità che, in tutte le loro parti, il materiale di partenza è fatto con oggetti recuperati dai rifiuti.

Figura 15 Valigetta in materiale riciclato.

La struttura di base è in legno, il rivestimento è fatto con bottiglie o scatole; anche le cerniere e le rifiniture sono realizzate con materiale recuperato; all interno vengono decorate con vecchi giornali, riviste o fumetti.

La maggior parte dei clienti sono dei cittadini di paesi industrializzati: stranieri residenti sul posto, partecipanti ai progetti di cooperazione e turisti di passaggio.

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Si tratta di un bel esempio della creatività del settore informale che sta cominciando ad interessare i giovani senegalesi provenienti da tutti i livelli sociali.

Queste lavorazioni ed in particolare queste valigette hanno guadagnato una grande fama che è stata addirittura diffusa dal Ministro francese degli Esteri che si è presentato al consiglio dei ministri con una di queste valigette. Recentemente anche l ambasciatore dell Unicef, Harry Bellafonte, né ha fatto promozione nel giornale senegalese Le soleil .

La diffusione di questo prodotto è ormai collaudata in tutto il paese, anche negli aeroporti hanno trovato ampio mercato.

2.5.2.2. Ingénieuse Afrique : artigiani del recupero e del riciclaggio L esposizione itinerante Ingénieuse Afrique realizzata con il concorso del Museo della Civilizzazione del Québec e delle istituzioni del Bénin, della Costa d Avorio, del Mali, del Senegal e di ENDA Tiers Monde, ha trovato la sua sistemazione permanente nella sede dell Ecopole dell Africa occidentale.

Presenta oggetti decorativi o artistici creati a partire da elementi di materiale riciclato; è nata come vetrina di esposizione del settore chiamato in maniera peggiorativa informale .

Si trovano pneumatici trasformati in recipienti o sandali; scatole di latta trasformate in lampade ad olio, fili elettrici in centrini e parures.

2.6. I Clasificadores di Montevideo e il progetto JUAN