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6. I NTEGRAZIONE CON LE ATTIVITÀ DI MONITORAGGIO

9.8. Edifici e monumenti del Parco di

Provincia: Firenze Comune: Vaglia

Tipologia rifugio: Volume dei sottotetti di edifici monumen-tali, seminterrato di antico mulino, fontane storiche e relative opere idrauliche

Proprietario: Provincia di Firenze

Soprintendenza competente: Soprintendenza per i Beni Architettonici e il Paesaggio per le province di Firenze, Pistoia e Prato

Altitudine: 350 m s.l.m.

Responsabile del rilievo: P. Agnelli

9.8.1 Caratterizzazione del sito e della chirotterofauna associata 9.8.1.1. Presenza attuale e storica dei chirotteri nell’edificio

Nessuna informazione sulla presenza di chirotteri nel Parco prima del 1990. In successivi lavori faunistici è indicata generi-camente la presenza di pipistrelli isolati, oppure le determina-zioni delle specie non sono attendibili. Indagini iniziate nella primavera 2006 hanno permesso l'accurato monitoraggio dei numerosi edifici e monumenti nelle diverse stagioni, eviden-ziando la presenza di una colonia riproduttiva di circa 350 esemplari di Myotis emarginatus, di una colonia riproduttiva (90 es.), autunnale (172 es.) e svernante (32 es.) di Rhinolophus ferru-mequinum. Esistono poi altri rifugi minori e altre specie rappre-sentate da pochi esemplari: Rhinolophus hipposideros, Plecotus austriacus, Miniopterus schreibersiie Myotis daubentonii.

9.8.1.2. Valutazione sintetica dell’interesse conservazionistico La consistenza numerica della colonia di M. emarginatus rap-presenta una delle più grandi aggregazioni conosciute di que-sta specie in Italia, soddisfa pienamente i criteri di selezione dei migliori siti chirotterologici presenti in Italia (Agnelli et al., 2004) e costituisce motivo per la designazione dell'area quale Sito di Importanza Comunitaria ai sensi della Direttiva 92/43/CEE. Di buon valore anche la presenza di R. ferrumequi-num che in alcune stagioni è associato, nel rifugio, alle altre specie del Parco.

9.8.2 Problematiche

Il Parco di Villa Demidoff offre le condizioni ideali per la presenza di una diversificata comunità di chirotteri. Si tratta di un parco di circa 160 ettari, posto sulle colline sovrastanti la cit-tà di Firenze e caratterizzato da ambienti agricoli (coltivi erba-cei, vigneti e uliveti), alternati ad ampie fasce di incolto e a zo-ne boschive con estensioni variabili, che formano un "mosaico" dall'elevato valore ambientale e paesaggistico. Particolarmente importante per i pipistrelli anche l'abbondante presenza di cor-pi d'acqua (stagni, laghetti e fontane) dove abbeverarsi e cac-ciare. La sua posizione in un'area antropizzata alle porte di Firenze è inoltre strategica come zona di irradiamento della fauna nelle aree circostanti. Sono almeno una decina i monu-menti e gli edifici a diverso stato di conservazione interessati dalla presenza di chirotteri, o che presentano elevate potenzia-lità per il loro rifugio. Molti di essi sono interessati attualmente da interventi conservativi o di restauro, coordinati dalla Provincia di Firenze. Da sottolineare come sia sinora mancato completamente un collegamento tra le esigenze di conservazio-ne delle specie animali che hanno eletto tali siti a loro rifugio, e le esigenze di far tornare all'antico splendore tali costruzioni. I recenti interventi di restauro di alcuni edifici hanno costretto la locale popolazione di almeno due specie (M. emarginatuse R.

ferrumequinum) a spostarsi da un rifugio all'altro anche durante la stessa stagione riproduttiva. L'obiettivo più importante è quindi quello di mettere in sicurezza la colonia di M. emargina-tus, che attualmente è costretta a spostarsi tra due rifugi com-promessi da recenti lavori (silos de La Fattoria) o non idonei dal punto di vista climatico (Mulino dei Medici). Dalle infor-mazioni raccolte e dal rilievo degli edifici presenti nel Parco, è emerso che il rifugio ideale dove la colonia si è potuta accresce-re negli anni passati è quello localizzato nelle soffitte de La Paggeria, dove negli anni 2000-01 si sono eseguiti lavori di re-stauro che hanno interessato anche il tetto. È su questo edificio che ora si devono concentrare gli interventi per la conservazio-ne della chirotterofauna del Parco. Parallelamente agli inter-venti tecnici per il recupero di tale rifugio, si è evidenziata la necessità di una capillare azione di informazione delle mae-stranze del Parco e degli organi dirigenziali per raggiungere la necessaria sinergia di intervento.

9.8.3 Azioni

In seguito alla scoperta dell'importante presenza faunistica di circa 350 es. di Myotis emarginatus nei locali del Mulino, la Provincia di Firenze è stata prontamente informata (primavera 2006) e in particolare si sono mobilitati l'Assessorato Ambiente, la Direzione Centrale delle Infrastrutture e la Direzione del Parco. Si è quindi tenuta una riunione straordinaria presso la Direzione Centrale Territorio della Provincia, dove gli uffici competenti sono stati debitamente informati dell'importanza conservazionistica dell'intero Parco e della necessità di intra-prendere misure a garanzia della tutela delle colonie rilevate. Ulteriori azioni di sensibilizzazione del Direttore del Parco e delle maestranze sono state curate attraverso il loro coinvolgi-mento diretto e personale durante le indagini di campagna.

9.8.3.1. Interventi proposti e/o concordati

1. Programmazione dei lavori di ristrutturazione e consolida-mento previsti per il silos de La Fattoria e per il Mulino dei Medici, in modo che le caratteristiche di tali edifici consenta-no ancora la colonizzazione da parte dei chirotteri. Sospensione dei lavori presso La Fattoria tra aprile e agosto e nei locali del Mulino dei Medici durante il periodo aprile-giugno e settembre-novembre.

2. Esecuzione di un'indagine sui chirotteri del Parco con lo sco-po di definire esattamente le specie presenti, la loro consi-stenza, i rifugi presenti nell'area del Parco e il loro utilizzo stagionale.

3. Ripristino del rifugio nelle soffitte de La Paggeria con rimo-zione della griglia in ferro battuto della finestra che dà acces-so alla acces-soffitta. Realizzazione, a cura della Direzione del Parco, di una struttura a doppia quinta sfasata progettata dal chirotterologo responsabile delle indagini, da posiziona-re all'interno del rifugio pposiziona-resso la finestra di accesso in mo-do da permettere il passaggio ai chirotteri ma da rendere più buia la soffitta e scoraggiare l'ingresso di uccelli. La nuova struttura lascerà comunque lo spazio necessario agli animali per eseguire il light-sampling serale per la scelta del momen-to migliore per l'involo e sarà realizzata in legno per facilita-re l'appiglio dei pipistfacilita-relli. Realizzazione dei lavori entro la primavera 2007 prima del ritorno dei pipistrelli.

4. Apertura di alcune porte, all'interno della soffitta, per l'ac-cesso ad altri spazi del sottotetto. Particolarmente importan-te quello dove erano un importan-tempo alloggiati i meccanismi del-l'orologio monumentale della Paggeria, in quanto la mag-gior parte dei segni di presenza di pipistrelli risalenti a pri-ma del 2000 si trova in quel locale.

5. Esclusione di ogni trattamento del legno con vernici, insetti-cidi e fungiinsetti-cidi, sia ai pannelli che alle travature.

soffit-ta per evisoffit-tare ogni disturbo, anche involonsoffit-tario, ai pipistrel-li.

7. Eliminazione di ogni tipo di illuminazione notturna dell'edi-ficio in corrispondenza della finestra di passaggio degli ani-mali.

8. Monitoraggio degli spostamenti della colonia riproduttiva di M. emarginatus e di R. ferrumequinum tra i vari rifugi, al-meno fino al momento della ricolonizzazione delle soffitte della Paggeria.

9. Interventi di ottimizzazione dei rifugi localizzati in piccoli edifici e monumenti di cui il Parco è ricco e che ospitano esemplari isolati o piccoli gruppi di maschi o di giovani, ap-partenenti a diverse specie. Tali interventi consistono princi-palmente nell'impedire il disturbo degli animali da parte del pubblico, senza compromettere comunque l'accesso in volo al rifugio stesso.

I lavori di restauro del Mulino dei Medici sono stati eseguiti nella stagione invernale e ora sono conclusi senza danno ai chi-rotteri che lo frequentano. Si è scoperto che si tratta di un im-portante luogo di swarming(vedi capitolo 2.2.1) per un crescen-te numero di chirotcrescen-teri: nel 2008 si sono rilevati 172 es. di Rhinolophus ferrumequinume 10 es. di Miniopterus schreibersii.

Il ripristino della soffitta della Paggeria è stato completato. Già dopo la semplice riapertura della finestra di accesso si sono avute le prime colonizzazioni (2007). Durante la stagione estiva 2008 la soffitta è stata utilizzata da una discreta colonia ripro-duttiva di Rhinolophus hipposideros(12 es.) e da alcuni esempla-ri delle seguenti specie Rhinolophus ferrumequinum (3 es.), Plecotus austriacus(1 es.), Myotis emarginatus(1 es.).

La colonia riproduttiva di M. emarginatus continua ancora a frequentare il Mulino all'inizio della stagione riproduttiva, per poi spostarsi nel silos de La Fattoria per i parti e lo svezzamen-to dei piccoli, quindi si disperde in altri edifici minori e monu-menti sul finire della stagione. Il silos, pur non possedendo le caratteristiche ideali di tranquillità per la vicinanza di edifici in

restauro, è tenuto sotto stretta osservazione e protezione, nella speranza che la colonia si sposti prossimamente nelle soffitte della Paggeria.

Il numero totale di specie sinora censite nel Parco è piuttosto elevato (10) e conferma non solo la particolare vocazione di quest'area a ospitare una ricca e diversificata chirotterofauna, ma anche l'importanza di proteggere le aree che offrono diver-se tipologie di rifugio e una diversificata varietà di ambienti per il foraggiamento.

9.9. Teatro Alfieri