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8. Il futuro dell’istruzione nelle campagne cines

8.2. Educazione prescolastica e scuola dell’obbligo

Lo sviluppo dell’istruzione prescolare nelle zone rurali è uno dei punti di maggiore interesse delle politiche educative che si svilupperanno nei prossimi anni. Gli obiettivi da raggiungere entro il 2020 sono: rendere universali uno o due anni di educazione prescolare nelle aree più arretrate e tre in quelle sviluppate276. Si prevedono, inoltre, il miglioramento della qualità dell’insegnamento attraverso l’assunzione di personale qualificato, l’istituzione di corsi di aggiornamento e l’innalzamento dello status sociale degli insegnanti delle scuole d’infanzia attraverso una politica di aumento dei salari e dei trasferimenti pubblici. Ci si propone di costruire nuovi edifici scolastici e, al tempo stesso, di ristrutturare quelli vecchi e decadenti. Infine, il ruolo guida della sede centrale nel comune verrà rafforzato.

Nelle aree rurali l’educazione prescolastica si svolge all’interno dei nidi d’infanzia e negli asili stagionali. Ma nelle aree più remote e in quelle più povere sono state sviluppate nuove forme di istruzione prescolare attraverso classi per il fine settimana, classi a domicilio e altri canali informali. Lo sviluppo dell’istruzione prescolare nelle aree rurali e nelle zone popolate dai principali gruppi etnici è un fenomeno recente e che deve, tuttavia,

275

Ivi, p. 45.

276

“Outline of China’s National Plan for Medium and Long-term Education Reform and Development

(2010-2020)”, planipolis.iiep.unesco.org, Beijing, luglio 2010, p. 12. URL:

http://planipolis.iiep.unesco.org/upload/China/China_National_Long_Term_Educational_Reform_Developm ent_2010-2020_eng.pdf (consultato il 23/11/2013).

scontrarsi con molte difficoltà: nelle campagne cinesi, per esempio, il rapporto bambino- insegnante è 55:1, eccedendo il limite minimo stabilito dalle politiche nazionali277.

Proposte di riforma sono previste anche per la scuola dell’obbligo. Il focus dell’educazione obbligatoria è coltivare la condotta morale degli studenti, stimolare il loro interesse allo studio e migliorare la loro salute fisica, incoraggiandoli a sviluppare abitudini corrette e salutari. Entro il 2020 ci si propone di estendere il ciclo obbligatorio fino al livello di scuola media superiore e promuovere un’istruzione di qualità per tutti278

.

Relativamente alla questione dei ragazzi migranti, ciò che viene costantemente sottolineato nel testo del documento è l’obiettivo di occuparsi della loro istruzione proponendo soluzioni future più consone. Essendo, tuttavia, un documento programmatico, la discussione tende a rimanere sul vago anche se, di recente, il dibattito circa la ri forma del sistema dello hukou può far presagire la speranza di un cambiamento279. In ogni caso, la gravità delle circostanze non permette di trascurare un tema così importante, soprattutto in vista delle previsioni sull’aumento dei flussi migratori interni al paese nei prossimi anni: si prevede che nei prossimi dieci anni, circa 10 milioni di residenti rurali si sposteranno ogni anno verso i centri urbani280. Nel 2011 solo il 70% dei ragazzi immigrati di Beijing è risultato iscritto nelle scuole elementari e medie locali; nel distretto di Panyu, nel Guangdong, invece, le scuole pubbliche ospitavano solo la metà degli immigrati rurali281.

Per quanto riguarda i liushou ertong, viene confermata la regola secondo cui a occuparsi della loro istruzione di base sono, in prima istanza, i governi locali e le varie istituzioni per l’istruzione primaria e secondaria. Ci si impone di elaborare una legislazione aggiornata che tenga in considerazione le problematiche affrontate dai figli dei migranti rurali in ambito educativo. Per quelli rimasti nei villaggi si cercherà di costruire dei collegi rurali per fare in modo che le difficoltà economiche non rappresentino un ostacolo per

277

UNESCO-IBE,“People’s Republic of China”, op. cit.

278

“Outline of China’s National Plan for Medium and Long-term Education Reform and Development (2010-2020)”, op. cit., p. 13.

279

Nel 2012 il governo cinese ha annunciato che il permesso di residenza può essere concesso ai lavoratori rurali che hanno un impiego fisso in città. Una circolare del Consiglio di Stato invita soprattutto le autorità delle città minori a intraprendere questa iniziativa. Questa “politica amichevole”, però, stenta ancora a trovare largo consenso e, molto probabilmente, passeranno anni prima che venga applicata uniformemente su tutto il territorio nazionale. “Cina lancia cauta riforma immigrazione rurale”, ParteCineseParteNopeo, 24 febbraio 2012 (articolo in linea). URL: http://partecinesepartenopeo.wordpress.com/2012/02/24/cina-lancia- cauta-riforma-immigrazione-rurale/ (consultato il 14/01/2014).

280

Miao HAN, Xinfeng GUO, Yuanlei CUI, “Xinhua Insight: China’s New Reforms Must Breach Vested

Interests”, Xinhuanet, 11 aprile 2013 (articolo in linea). URL:

http://news.xinhuanet.com/english/indepth/2013-11/04/c_132857921.htm (consultato il 29/11/2013).

281

questa categoria di bambini, aiutandoli a evitare fenomeni di assenteismo scolastico e di abbandono scolastico precoce.

La qualità dell’istruzione obbligatoria verrà migliorata, sia approfondendo la riforma dei curricula sia migliorando la preparazione e i metodi didattici degli insegnanti. L’enfasi su materie quali l’educazione fisica, la musica e l’educazione etico-politica verrà rinforzato. Soprattutto per quanto concerne l’educazione fisica, viene attribuita grande importanza a questa attività curriculare nel processo di crescita e formazione dei bambini: vengono incentivati i cosiddetti “sport sotto la luce del sole” 282

in modo che tutti, almeno per un’ora al giorno, possano esercitarsi e mantenersi in forma. Si parla molto anche dell’importanza dell’alimentazione e della necessità di seguire una dieta corretta, soprattutto per i bambini delle aree rurali più povere.

Per la costruzione di un sistema didattico che segua uno sviluppo equilibrato, scuole, libri e altre risorse didattiche verranno fornite nelle aree più povere del paese. L’obiettivo è quello di colmare il gap tra le scuole delle aree rurali e quelle delle città. In tal senso verrà portata avanti la politica dello scambio di insegnanti e di dirigenti scolastici tra le scuole urbane e quelle rurali, saranno garantiti sempre meno privilegi alle scuole d’élite nell’ambito dell’istruzione obbligatoria e il ruolo esercitato dalle scuole non governative nell’estendere l’istruzione di base nelle aree rurali sarà sempre più ampio. In base a quanto dichiarato, il governo si impegna a ridurre le disparità tra una regione e l’altra del paese: i trasferimenti pubblici aumenteranno nelle aree popolate dai principali gruppi etnici e in quelle rurali di confine particolarmente povere; anche le province più sviluppate saranno chiamate a sostenere questa causa. Non solo il governo centrale, ma anche le istituzioni scolastiche, le famiglie e le comunità sono chiamate a intervenire per rendere possibile tutto questo.

Il carico di studi verrà ridimensionato e così anche l’eccessiva importanza attribuita agli esami intermedi nel corso dell’anno scolastico, in modo da lasciare più tempo ai bambini per altre importanti attività educative: l’apprendimento pratico e l’attività fisica esercitano ancora un ruolo importantissimo. A livello di scuola dell’obbligo, il punteggio riportato nel corso degli esami non verrà tenuto in considerazione nella fase di passaggio da un livello di istruzione all’altro.

282

“Outline of China’s National Plan for Medium and Long-term Education Reform and Development (2010-2020)”, op. cit., p. 14.