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2. Gli insegnanti della Cina rurale nel Ventunesimo secolo

2.3. Il TIC e le nuove frontiere della formazione:

Nei primi anni del nuovo secolo quella che è stata definita l’e-learning (dianzi xuexi 电子学习), ossia “l’uso di nuove tecnologie multimediali e di internet per migliorare la qualità dell’apprendimento mediante l’accesso a risorse e a servizi e a collaborazioni e interscambi a grande distanza”238

, ha rivelato avere un grande potenziale per la politica di sviluppo degli insegnanti, anche in Cina. Attraverso le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC o ICT), i materiali di natura digitale possono essere attinti, ripresi, modificati e integrati nell’enorme biblioteca rappresentata da Internet. Sostenere l’educazione a distanza, quindi, diventa sempre più semplice nell’era della tecnologia.

Nel 2001 il governo cinese e l’Unione Europea hanno sviluppato un progetto (il cosiddetto EU-China Gansu Basic Education Project, EU-CHINA GBEP) volto al miglioramento della qualità dell’educazione nelle scuole delle aree più povere della Cina. Il progetto, che si è concluso nel 2007, ha visto l’azione congiunta del governo cinese, che ha stanziato 2 milioni di euro, dell’UE, che ha messo a disposizione un budget di 15 milioni di euro, e del governo provinciale del Gansu, che ha implementato il piano239. Il programma, creato per 41 contee del Gansu, ha previsto la fondazione di 686 centri per la formazione degli insegnanti (Teacher’s Learning Resource Centres, TLRCs) nelle scuole centrali dei comuni. Ogni scuola ha reso disponibili aule, computer, stampanti, lettori CD, hard disk e CD-Rom, televisori, antenne paraboliche, ecc. Sono stati prodotti 5 moduli per

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Ivi, p. 47.

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Antonio CALVANI, “Dall’educazione a distanza all’e-learning”, Treccani.it (articolo in linea). URL:

http://www.treccani.it/enciclopedia/dall-educazione-a-distanza-all-e-learning_(XXI-Secolo)/ (consultato il 22/11/2013).

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Bernadette ROBINSON, “Using Distance Education and ICT to Improve Access, Equity and the Quality in

l’aggiornamento degli insegnanti e 3 per i dirigenti scolastici240

. In una prima fase, 86 centri per gli insegnanti sono sorti in 6 contee, 2 nelle aree di residenza di due dei principali gruppi etnici locali241, tibetani e Dongxiang. La collaborazione con l’UE è terminata nel 2005, ma il progetto ha proseguito attraverso i fondi del governo cinese fino al 2007242.

A conclusione del EU-CHINA GBEP, 105.000 insegnanti e dirigenti scolastici in 41 contee diverse hanno beneficiato di questo progetto e 2,6 milioni di studenti di scuola elementare e media hanno potuto ricevere il beneficio indiretto derivante dal vantaggio di avere degli insegnanti più aggiornati sui contenuti e sui metodi didattici più efficaci243. I metodi e i materiali elaborati nel corso del programma sono poi stati estesi anche ad alcune contee (sempre nel Gansu) che non erano state incluse nel progetto e che, a partire dal 2006, hanno creato i propri TLRC.

L’adattabilità delle classi di TLRC è una delle caratteristiche fondamentali del sistema di e-learning. Nel Gansu, per esempio, molte classi sono state mantenute aperte, oltre che nelle ore pomeridiane e serali, anche nei weekend in modo da conciliare gli impegni lavorativi dei docenti con le esigenze di formazione. La versatilità di questi corsi ha permesso di raggiungere importanti obiettivi perché il processo di apprendimento ne è risultato semplificato e libero dalle barriere geografiche e finanziarie.

Chi ha avuto la possibilità di partecipare ai corsi ha potuto seguire i canali della Tv nazionale sull’educazione244

, ha avuto accesso ai siti web, ha partecipato ai gruppi di discussione su argomenti relativi alla sfera educativa, ha acquisito nuove competenze attraverso file, video clip, libri, articoli online e quant’altro. Molti dei materiali didattici usati erano gli stessi delle scuole urbane, da cui, peraltro, proveniva una buona parte del team di formazione: il contatto e il confronto tra la realtà urbana e quella rurale è stato, quindi, inevitabile e la maggior parte degli insegnanti che ha seguito i corsi si è detto soddisfatto dei progressi compiuti e della possibilità di poter discutere e apprendere dai colleghi più esperti. Una volta terminato il progetto, inoltre, molte classi di TLRC hanno apportato alcune variazioni ai materiali didattici utilizzati e hanno seguito dei programmi

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Ivi, p. 3.

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Nel Gansu la maggior parte della popolazione è Han, ma ci sono altri 44 gruppi etnici che risiedono nella provincia. Oltre ai tibetani e i Dongxiang, di fede musulmana, i maggiori gruppi sono gli Hui e i Mongoli.

Ivi, p. 2. 242 Ivi, p. 3. 243 Ivi, p. 6. 244

China Educational Televison (Zhongguo jiaoyu dianshitai 中国教育电视台, ETV), China Central Radio and Television University (Zhongyang guangbo dianshi daxue 中央广播电视大学, CCRTVU), ecc.

di formazione sempre più personalizzati. Nell’area tibetana, per esempio, gli insegnanti hanno sviluppato materiali didattici per le classi primarie in lingua tibetana incentrati sulla storia e la cultura locale.

Quella dell’e-learning nelle campagne cinesi è sicuramente un’esperienza molto interessante e potrebbe rappresentare uno dei principali canali per affrontare il problema del gap urbano-rurale in ambito educativo. Tuttavia, il sistema presenta ancora molti limiti. Il primo è che per poter realizzare un progetto simile, sono necessari i supporti tecnici adeguati: senza l’aiuto del governo o di altre organizzazioni, molte scuole rurali non sarebbero in grado di sostenere le spese per l’acquisto dei computer, dei televisori, ecc., e per il pagamento degli insegnanti che fanno parte degli staff di formazione. In secondo luogo, i corsi di aggiornamento si tengono nei comuni e l’inefficienza delle infrastrutture di trasporto e comunicazione limita ancora il numero di insegnanti rurali che vi ha accesso; molti insegnanti, infatti, vivono e lavorano in villaggi poverissimi, in cui manca ogni genere di servizio. Per finire, oltre alle barriere di natura geografica ed economica, un altro ostacolo è rappresentato dal fatto che questi corsi siano disponibili solo per gli insegnanti gongban.

Nonostante il gran proliferare di leggi e regolamenti rilasciati dallo Stato cinese e dai suoi organi ufficiali al fine di riconoscere la professione di insegnante e tutelarne i diritti, la questione dei daike non è ancora stata affrontata dal punto di vista legale e, di fatto, questa categoria di insegnanti risulta ufficialmente non riconosciuta. La conseguenza peggiore è che, per loro, ancora oggi non sono previsti né corsi di aggiornamento né garanzie per l’età pensionabile o altri sussidi pubblici. A fronte di questo disagio, alcuni insegnanti scelgono di migliorare il proprio livello culturale studiando da autodidatti, ma questa diventa un’altra causa per cui il livello di preparazione dei docenti rurali varia da persona a persona.