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Il comune di Grizzana richiede vengano aumentati gli insediamenti abitativi fino al raggiungimento della massa critica necessaria per il mantenimento dei servizi indispensabili ai residenti. Per quanto rigurda le aree produttive chiedono la riqualificazione delle aree produttive che presentano problematiche dal punto di vista ambientale e loro riconversione con attività di servizio alle persone che offrano minor impatto ambientale.

Alta e

Si condividono le politiche di qualificazione dell'offerta turistica proposte per i centri abitati con una più spiccata vocazione turistica. Si propone la realizzazione del progetto turistico ambientale in corso di stesura denominato "La strada del Reno"

orientato alla valorizzazione ambientale e ricreativa del fiume e delle peculiarità culturali e gastronomiche delle località attraversate. Inoltre si propone lo sviluppo e il consolidamento della struttura sciistica di Corno alle Scale. Il comune di Grizzana dà priorità a scelte di carattere urbanistico che valorizzino la tipicità del territorio e lo sviluppo turistico integrato.

Alta e

Pur nell'ambito di una programmazione unitaria si chiede che venga predisposta un'articolazione del territorio nelle principali fasce morfologiche all'interno delle quali per la Montagna bolognese si dovrebbero individuare le aree a rischio di disagio abitativo (isolamento, depauperamento, scarsi servizi, invecchiamento della popolazione), quelle con fievoli virtù di mediocrità (dove comunque il benessere economico non basta) ed, infine, quelle di successo (piena occupazione, qualità della vita, produzioni di eccellenza, opportunità di sviluppo); questa è ritenuta la precondizione per articolare e definire le politiche specifiche.

Alta e

INSEDIATIVO TURISMO B.2.2.4.Per quanto riguarda le ricerche in corso si ritiene che quelle presentate il 12 giugno costituiscano solo la base per definire un'opportuna strategia di intervento, richiesta per la fase del Ptcp prevista per l'autunno.

Alta e

B.2.2.4.Per quanto riguarda le ricerche in corso si ritiene che quelle presentate il 12 giugno costituiscano solo la base per definire un'opportuna strategia di intervento, richiesta per la fase del Ptcp prevista per l'autunno.

5 Valli

Nelle valutazioni manca ogni accenno alla proposta avanzata dalla Comunità Montana di valorizzare il recupero delle abitazioni dismesse rendendo possibile ampliamenti volumetrici per consentire l'adeguamento funzionali degli alloggi ricavati da edifici con tipologie tipiche della media e alta montagna. A questo riguardo si condivide la richiesta del Circondario di Imola che il ptcp contenga norme di indirizzo e indichi strumenti procedurali in modo da favorire discipline più omogenee fra Comune e Comune.

5 Valli

B.2.2.4.Andrebbe approfondita un'articolazione del territorio provinciale, definendo per la montagna un metodo di approccio territoriale orrizonatale più specifico da accompagnare a quello prevalente settoriale verticale.

ENTE TEMA ARGOMENTO CAP. CONTENUTO

B.2.2.4.Si chiede di approfondire proposte di assetto diverse per il sistema insediativo della collina e della montagna da maggiormente differenziate da quelle di pianura.

Samog gia

POLITICHE PER LA

CASA B.2.3.

Si sottolinea come stia emergendo il tema relativo alla notevole presenza di famiglie di immigrati, che rappresentano una fondamentale risorsa per il processo produttivo, che però si accompagna, di converso, alle note difficoltà nel reperire alloggi adeguati.

Terre Acqua

POLITICHE PER LA

CASA B.2.3.

Si concorda che le politiche per l’accesso alla casa in affitto sono di grande interesse in relazione agli obiettivi strategici di sviluppo economico dell’area bolognese, ma si ritiene che nel Documento Preliminare non si vada molto oltre alla semplice dichiarazione d’intenti. Si tratterebbe di approfondire questo tema e arricchirlo di idee e strumenti.

Imoles e

POLITICHE PER LA

CASA B.2.3.

Rispetto al problema specifico della “casa”, si segnala l’intento di proporre un piano di sviluppo residenziale, sia pubblico sia privato, per favorire l’insediamento equilibrato e l’accoglienza dei lavoratori immigrati e per assicurare una risposta più soddisfacente alla richiesta delle famiglie meno abbienti.

Alta e

CASA B.2.3. Per le seconde case si propone la creazione di strutture di servizio per la gestione del patrimonio edilizio.

Bologn a

POLITICHE PER LA

CASA B.2.3.

E' assente dal PTCP una riflessione documentata sulle caratteristiche e le tendenze del mercato immobiliare, senza la quale, le affermazioni relative alle politiche abitative rischiano di restare meri enunciati. un ruolo di tutta evidenza e una specifica considerazione deve essere attribuito anche al tema delle residenze universitarie.

Terre Acqua

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

C'è assenso per gli ambiti produttivi rispetto alla riqualificazione e al completamento delle dotazioni infrastrutturali ed ecologiche e nel caso specifico della montagna si condivide l'utilizzo di Accordi di Programma per valutare la compatibilità di nuove attività (propongono manifatturiere) supportate da specifici progetti imprenditoriali.

Terre Acqua

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Per le aree produttive di rilevanza locale si ritiene opportuno precisare che nel concetto di “consolidamento e sviluppo delle attività produttive insediate” devono essere comprese diverse azioni, che possono consistere anche nell’aumento di offerta di aree qualora essa possa garantire il consolidamento e lo sviluppo locale anche se con l’insediamento di nuove attività produttive (caso specifico: l’allungamento della pista di atterraggio dell’Aeroporto porterà al trasferimento di numerose aziende insediate a Bargellino: si chiede che venga prevista la possibilità di trasferimento delle aziende in adeguate aree di completamento).

V. Idice SISTEMA INSEDIATIVO

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Si registra a volte una impossibilità ad indirizzare le necessità di ampliamento delle aziende in altri ambiti produttivi con potenzialità di sviluppo già individuati dal PTCP. Relativamente al tema si considera prioritario comporre un’analisi dei fabbisogni e delle potenzialità interne all’area dell’Associazione Valle dell’Idice al fine di individuare con precisione le necessità e la definizione di quote di ulteriore sviluppo produttivo, funzionali soprattutto al reperimento di aree a costo contenuto necessarie per attivare azioni di delocalizzazione o ad ampliamenti di aziende già presenti nell’area.

Reno Gallier

a

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Si ritiene più efficace la creazione di una forte maglia infrastrutturale (una sorta di asse attrezzato collegato direttamente con i caselli autostradali) da mettere in relazione diretta con i nuovi poli di sviluppo, che sì devono essere collocati in un adeguato intorno per non svilire il collegamento infrastrutturale, ma più spalmati lungo una direttrice.

V. Idice AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Nello specifico, si ritiene debba essere affrontato il tema della delocalizzazione della polveriera (“Baschieri-Pellagri”) a Villanova la sua potenzialità non sembra trovare piena rispondenza nello specifico ”Ambito produttivo consolidato per funzioni miste” in cui l’area viene inserita, escludendo ogni ulteriore espansione insediativa pur non ricadendo l’area in un ambito di vulnerabilità dell’acquifero e essendo essa in prospettiva servita ottimamente da viabilità di rango regionale. Nel Comune di Ozzano, il sistema produttivo comunale necessita di interventi di riqualificazione e potenziamento che diano risposte in termini di aree e servizi alle esigenze di maggiore qualità richiesti dalle imprese; la migliorata accessibilità con la complanare e la nuova stazione del SFM creano le condizioni per il consolidamento e l' espansione di un distretto produttivo (aree Quaderna e Ponte Rizzoli), da riconoscere tra gli ambiti produttivi previsti dal PTCP.

ENTE TEMA ARGOMENTO CAP. CONTENUTO

Terre Acqua

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Relativamente agli ambiti specializzati per attività produttive non si ritiene del tutto condivisibile la strategia analitica “per poli”

utilizzata per la lettura del territorio: a volte più poli vicini costituiscono sistemi integrati funzionalmente da considerare come un unico polo, soprattutto in relazione alle ricadute sociali, territoriali e/o ambientali (caso specifico: San Giovanni in Persiceto dove l'ambito consolidato manifatturiero si deve combinare con l'ambito suscettibile di sviluppo misto del Postrino e con l'ambito di riqualificazione urbanistica dell’ex zuccherificio).

S.GIORGIO: si sottopone a valutazione la possibilità di trasformare la zona industriale di Stiatico in Polo industriale. Il Consiglio Comunale si è già espresso in questo senso, delegando l'Assessore competente a valutare con i proprietari la loro disponibilità ed a predisporre un'ipotesi di disegno urbanistico.

Terre Pianura

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Si condividono le politiche per gli ambiti specializzati di attività produttive, in particolare nella identificazione degli ambiti produttivi consolidati e suscettibili di sviluppo, suggerendo peraltro di porre attenzione alla profonda trasformazione in atto, da produttivo manifatturiero a produzione di servizi, all’interno degli ambiti produttivi consolidati più prossimi al capoluogo.

Budrio AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4. L'individuazione delle aree produttive deve porsi anche l'obiettivo di incentivare la nascita di distretti altamente qualificati tecnologicamente. Si propone un possibile distretto della Protesica nel comune di Budrio.

Samog gia

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Assenso alla dislocazione delle attività produttive. Coerentemente con la scelta strategica del decentramento, e delle conseguenti scelte inerenti il trasporto pubblico e privato, si ritiene perseguibile il potenziamento dell’area produttiva esistente nelle vicinanze del “nuovo casello autostradale della Muffa”, per attività eco-compatibili e a basso carico inquinante, quindi in linea con la vocazione ambientale del territorio emersa dal quadro conoscitivo del documento preliminare.

Morda no

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Si ritiene che l’area lungo la S.P. Selice sia vocata a essere completata nel suo sviluppo artigianale e produttivo al pari degli altri Comuni e quindi inserita nell’ambito produttivo che va col nome z.i. Imola-Mordano. Si ritiene che l’asse Selice costituisca una dorsale produttiva delimitata dall’autostrada, dallo scalo merci e dall’autoparco a Sud e dalla nuova S. Vitale a Nord e quindi abbia le caratteristiche per essere un importante asse di sviluppo.

Imoles e

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Si condivide la scelta localizzativa degli ambiti produttivi di livello sovracomunale compiuta per l’Imolese. Si esprime condivisione sugli orientamenti manifestati dall’Amministrazione di Medicina di promuovere il rafforzamento complessivo dei diversi sistemi insediativi presenti nel territorio comunale e, in particolare, dell’area industriale sita in località Fossatone, vista la sua localizzazione strategica rispetto alle più importanti arterie della zona e a quel sistema viario di “rango regionale” che è rappresentato dalla “Trasversale di Pianura”, dalla “nuova S. Carlo”, dalla “futura S. Vitale” e dalla “Selice-Montanara”.

5 Valli AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Appare troppo limitata l’indicazione della sola Valle del Reno come polo produttivo. Si reclama la possibilità prevedere limitate porzioni di territorio atte a ospitare nuovi insediamenti, che siano ambientalmente compatibili e possibilmente valorizzino più aspetti dell’universo appenninico, considerando anche le nuove opportunità offerte dall'imprenditoria legata alle nuove tecnologie sempre meno bisognose di per crescere di grandi spazi ed infrastrutture materiali imponenti. Si suggerisce di prevedere la possibilità di fornire risposte rapide ad opportunità insediative su specifiche e concrete iniziative imprenditoriali. Negli ambiti territoriali con sottodotazione di strutture economiche per lo sviluppo locale, si dovrebbe affermare una maggiore flessibilità di procedure e riferimenti urbanistici per favorire processi di riequilibrio territoriale.

Terre di

Il documento preliminare definisce la zona industriale di Cà de Fabbri come ambito produttivo consoidato. Il comune di Minerbio ritiene che : "questo può essere considerato vero se ci si riferisce alla possibilità di ampliamento in termini di superfici di espansione. E' senz'altro meno vero se si considera la dinamica di trasformazione e la vitalità dimostrata anche dagli stessi dati di analisi presentati dal documento preliminare". Occorre quindi garantire gli opportuni collegamenti viari.

Terre di Pianura

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4. Il Comune di Malalbergo chiede vengano prese delle decisioni sul concreto utilizzo delle aree dismesse (ex-zuccherifici e relative vasche di decantazione), prevedendo utilizzi che riescano a riqualificare dette aree.

ZOLA

Il Comune di Casalecchio condivide la definizione dell'ambito produttivo della zona industriale nord (Riale-Galvano) come ambito per funzioni misteproduttive e terziarie. Richiede, inoltre, che venga completata la zona industriale a nord con l'area tiro a volo, così come previsto dal Prg vigente, e sostiene la necessità di consentire l'insediamento di strutture terziarie a supporto della logistica della città metropolitana. Conferma la qualificazione delle aree Sapaba e ex Oikos quali aree dismesseo in corso di dismissione, ricordando che già il Prg definisce percorsi di riqualificazione degli insediamenti dismessi.

ENTE TEMA ARGOMENTO CAP. CONTENUTO

Particolare attenzione va posta alla necessità di riconversione verso usi terziari, specialmente legati alla logistica, della zona industriale nord (Ambito produttivo Riale-Galvano). A questo scopo si intendono attivare politiche per la localizzazione delle attività produttive che manifestano la volontà di espandersi, direttamente nel nuovo Ambito produttivo della Muffa. Tale trasformazione induce il tema del collegamento con mezzo pubblico sia per le future aree terziarie, sia per il nuovo ambito produttivo.

Il comune di Zola chiede che venga valutata la presenza di un rilevante tessuto produttivo consolidato che meriterebbe politiche di riqualificazione anche attraverso la conversione funzionale verso usi di servizio e terziari, conversione che il Documento Preliminare sembra escludere aprioristicamente.

RER AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4. Si condivide la proposta di ricercare di disciplinare le aree per insediamenti produttivi, favorendo aree più struturate in termini di accessibilità, compatibilità ambientale, reti, servizi alle imprese.

RER

RISCHI DI INCIDENTI RILEVANTI

B.2.4. Non appaiono adeguati riscontri, nei tre documenti, dei precetti e le indicazioni del D.M. 9 maggio 2001 sulla pianificazione territoriale e il rischio di incidenti rilevanti.

Bologn a

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Si ritiene che non può essere sottovalutata l'esigenza di servire nuove esigenze localizzative per le imprese anche nell'area centrale, in specie per quelle attività che risentono particolarmente delle economie d'ambiente del tessuto urbano: lo sviluppo dell’ICT non ha per nulla eliminato la distanza geografica o dematerializzato l’economia (lo scambio di informazioni si accompagna comunque ad un traffico di persone e di beni molto più intenso e richiede infrastrutture di comunicazione rare e costose, che non sono distribuite in maniera uniforme sul territorio).

Bologn a

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Si condivide l'individuazione delle aree produttive di interesse sovracomunale, operata dal P.T.C.P., per quanto attiene l'area delle Roveri e quella dell'aeroporto (Bargellino), oltre che per quelle di S.Vitale e di Riale-Galvano. Per quanto attiene le aree di "Manifatture Tabacchi-Casaralta" e "Corticella", esse sono riportate nel Quadro Conoscitivo ma non nel Documento Preliminare: intendendo con ciò la esclusione dalla lista delle aree industriali di interesse sovracomunale da parte del P.T.C.P., il Comune concorda, riservandosi in sede di Piano Strategico-Strutturale di costruire scenari di politica industriale approfondendo lo studio sui destini degli insediamenti produttivi, anche a scala intercomunale: Bologna – Zola, Bologna – Casalecchio, Bologna Calderara.

Terre di Pianura

AMBITI

PRODUTTIVI B.2.4.

Per quanto rigurda gli ambiti produttivi previsti nel Comune di granarolo, il Ptcp conferma sostanzialmente le aree artigianali industriali esistenti. Per queste aree si richiede un incremento degli indici di edificabilità (attualmente 0,6 mc/mq) per dare alle imprese esistenti la possibilità di adeguare le proprie strutture, eventualmente vincolando l'aumento di indice alla realizzazione di interventi di miglioramento e di riqualificazione delle dotazioni pubbliche .

5 Valli SISTEMA

B.2.5. Si sollecitano politiche severe in tema di ungulati.

Samog

Nei Comuni dell’Unione VS il territorio rurale è ancora caratterizzato da una capacità produttiva diffusa, economicamente vitale, ma inevitabilmente esposto alla progressiva riduzione del governo attivo. Le tendenze che si affermano sono, da un lato, la frammentazione delle aziende agricole, con conseguente perdita di governo del territorio e aumento del rischio idrogeologico, dall’altro la necessità di qualificazione delle realtà aziendali esistenti ed economicamente forti. E' necessaria l’attivazione di politiche di valorizzazione dell’attività agricola, alla quale si assegna un ruolo strategico per la soddisfazione sia di requisiti economici che ambientali, e la promozione di un sistema integrato con le attività turistiche e commerciali. Occorre disporre di strumenti urbanistici che consentano alle aziende, che possono entrare nel mercato competitivo, di trasformare le strutture esistenti per nuove attività produttive, o di realizzarne di nuove. Occorrerebbe prevedere anche ipotesi, sulla base di un piano di Budrio

Non ci sono politiche adeguate per l'agricoltura e l'industria agro-alimentare. In particolare nella pianura -est la coltura della patata svolge un ruolo fondamentale. Si propone un polo della conservazione e della trasformazione agro-alimentare della patata dimensionato anche per un futuro sviluppo.

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