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L'esame è organizzato con una prova orale e una scritta

Nel documento CIVILE INGEGNERIA (pagine 63-67)

PROGRAMMA

La pianificazione urbanisticxa ecennistoricidella metodologiapianificatoria.

Obiettivie attuazione della pianificazioneterritoriale ed urbanistica:gli esempi piùsignificativi.

Lineamenti generali e livello della pianificazione urbanistica:lineamenti di piano nazionale, piani territorialidi coordinamento, piani comprensoriali ,sub-regionali, sett oriali.Piani rego-latori estru menti urbanistici esecutivi .

L'evoluzione urbanistica italiana prima e dopo la legge generale n. 1150 del 1942.

La pianificazione urbanistica e le risorseambientali: la strumentazioneurbanistica e la tutela del paesaggio.

La cartografia dibase:evoluzionitecniche,funzioni. Carte costruitee carte derivate. Metodo topografico e metodi fotogrammetrici.

Ilsistema informativo territoriale:rappresentazione cartografica delle informazioni, carte ana-litiche e carte tematiche.

Infrastrutture ditrasporto e di comunicazione:flussidi persone, merci, comunicazioni, ener-gia. Gli indicatorisocio-economici.

Introduzione all'elaborazioneautomatica dei dati territoriali:l'informaticacome strumento per la cartografia ed il governo del territorio.

-196 CIVILE

Gli strumentid'elaborazionenei «sistemi perl' elabor azion e automatica dei dati territoriali»

linguaggi, sistema opera tivo,digitalizzator i, visualizzatori , tracciatori (plotter), programmi diutente e packa ge.

Uso agricolo ed urbano del suolo : vendite econ omi che e rendite di posizion e.

11 processo di urbanizzazione e crescita delsistema di città.

Funzioni urbane e classificazionefunzionaledelle città. Le funzioni centr a liela teori a del centraI pIace. Le teorie della localizzazioneindustriale.

11 ruolo dei modelli nel processodi pianificazione :principi per laprogett azion e el'uso dei modelli.

ESERCITAZIONI

Sono organizzatesu un tema progettualeedi ricerca«lungo» esu«externpora» . TESTI CONSIGLIATI

Duranteilcorso sarannomessea dispo sizionedegli allievi dipen se setto riali del corso:di volta in voltasarà fornita amplia bibliogra fia per l'approfondiment odei singo litemi.

TESI DI LAUREA

11 corso accoglie tesi sugli argomenti sviluppati nel programmadidattico per l'approfondi-mento di particolari aspettiprogettuali e/onormativi in materia di pianificazioneurbanistica e di gestione del territorio: le tesidi laurea possonoesseresia teorico-rnetodologichesia speri-mentali.

IN541 PREFABBRICAZIONE STRUTTURALE

Prof. Piero PALUMBO DIP.diIngegneriaStrutturale IV-V ANNO

2°PERIODO DIDATTICO

INDIRIZZO :Strutturale applicativo (Vanno) Strutt uristico (Vanno) -ProduzioneEdilizia(IVanno) -Cantieristico (IV anno)

Il corso ha lo scopo di fornire le nozioni fondamentali sulla tipologia, sulla statico e sulla tecnica costruttiva delle strutture prefabbricate lo cui progettazione pratica costituisce argomento delle esercitazioni. La parte dedicata è integrata da una serie organica di visite guidate presso stabilimenti di produzione e cantier dimontaggio.

Il corso comprende il ciclo normale di lezioni ed esercitazioni ed è integrato da visite di istruzione.

Nozioni propedeutiche: è essenziale lo conoscenza della Scienza delle costruzioni e della Tecnica delle costruzioni.

PROGRAMMA

laParte: Premessee problemi generali.Principigenerali dellaprefabbricazione.Classifi ca-zione e realizzaca-zione dellestrutt ure prefabbricate.Materialispeciali (ferrocemento,calcestruzzi leggeri, calcestruzzifibrosi, polimerisintetici, adesivi, tessuti). Problemi economici ed orga-nizzativi. Prospettive d'impiego.Criteri generali di progetto degli elementi componenti, delle unioni e dell'insiemestrutt urale. Principi di sicurezza. Provesperiment ali.Problemi relativi alle fasitransitorie. Tolleranzee contro lli dimen sionali.

2aParte: Proporzionamentodegli elementi resistenti. verific he distabilità, problemiesecutivi e di montaggio:

a) Strutturecon elementi ad ossa turaprotante: elementi disnellenza ordinaria: pilastri ,travi, solai, elementi a paretisott ili, profili aperti e chiusi,travaturereticolari;elementi tozzi: men-sole,sel1e Gerber, plinti; insieme strutt urali: edifici monoplano e multipiano, civili e industriali;

b) Strutture a setti e grandi pannelli;elementi verticali ed orizzontali; problemi di giunzione;

problemidicontrovento; fondazioni ; normati va ;

c) Costruzioni speciali (cenni) :elementiprefabbrica tiperpontie viadotti.Strutturea super-ficie resistente e strutt ur escatolari.

ESERC ITAZ IO N I

Le esercitazioniconsistono nell'affrontare, con facoltà discelta , temi specifici di progetto e ricerca connessicon gli argomenti trattati nelle lezioni.

LA BO RAT ORI

Sono sostituiti da visite guidatepresso stabilime nti diproduzione e cantieridi montaggio.

TESTI CONSIGLIATI

T. Koncz, La prefabbricazione residenzialee industriale, Ed. Banverlang ,Milano.

B. Lewicki,Batimentsd'habitationprefabriques en elementsde grandesdimentions,Ed. Ey-rolles,Parigi.

G.Menditto, Staticadelle strutt ure prefabbricate,Ed. Tamburini, Milano.

198 CIVILE

IN3SS RICERCA OPERATIVA

Prof. Anna Maria OST ANELLO DIP.di Automatica e Informatica V ANNO

2°PERIODO DIDATTICO INDIRIZZO:Esercizio Trasporti

Instrutture sul Territorio

Il corso intende introdurre al/a complessitàdeiprocessirealididecisione nell'ambi-to di una rappresentazionedel processo che individua variabili, quali:contesto or-ganizzativo, attori e loro relazioni, azionie obiettivi, dati e informazione, vengono analizzate possibilità e margini di intervento del tecnico della R.G.attraversola di-scussione di casi reali.Si affrontail problema della modelizzazion eformale edelle sue fasi, si analizzanoi concetti di: problematica,percezion ediazionipossibili, lo-ro rappresentazione e valutazione, modelizzazione delle preferenze. Si plo-ropongono metodi di soluzione, di modelli con diversi livelli di formalizzazione, adatti a diver-se problematiche; scelta ottimale, cernitacon osenza profili di riferimento, classifi-cazione.

Le lezioni sono strettamenteintegrate con le esercitaz ioni.Sono proposti seminari per gruppi di studenti interessatie conferenze di esperti-tecnici da ambienti azienda-li e accademici.

Nozionipropedeutiche: Corsidel biennio.

PROGRAMMA

Introduzione ai processidi decisione e modelli.

Analisimulticriteri e metodidi aiuto alla decisione: relazion idi surclassamento (definito e Fuzzy); metodielectre I,II,III; metodidi segment azione tricot om ica;meto do delle pernuta-zioni; teoria del «punto di mira»;metodi UTA.

Programmazione linearee estensioni:metodi delsimplesso ,simp1esso revisionato , simplesso duale; teoria della dualità ;analisi post-o ttimale; ana lisi par ame tri ca .

Problemi ast rutt ura speciale: metod o deltrasport o .

Programmazione intera: metodideipianisecanti(Go mo ry); branchand bound; additivo di Balas.

Programmazione multi obiettivi:M.O.S.M. diZeleny; metodi interattivi. Elementi di programmazione non lineare .

Grafie reticoli ditrasporto:algor itm idipercor siottimali; flussi ottimie tensioni ;dua lità ; metododel cammini crit ico. Analisitempi e cost i.

ESERCITAZIONI

Complementiteori ci(parte prima).Discussion ediproblem ireali. Costruzionedi mod elli. Ri-soluzione di esercizi numerici.Sono prop osti semina ri per gruppi di studenti interessati.

TEST! CONSIGLIAT!

A.Ostanello,Processidecisionalie modelli,Ed. Levrotto& Bella, Tor ino , 1981.

A.Ostanello,Elementidi analisimulticriteri eteoria di aiuto alla decisione.Ed. Levrotro&

Bella ,Torino , 1977.

A.Ostanello,App unti alcorso di Ricerca operativa, Celid, 1983.

A. Siciliano (Ed.), Ricercaoperativa, Ed. Zanichelli, 1975.

F.Hillier - G. Lieberman, Introduzione alla R.G., Fra nco Angeli Editor e, 1973.

IN359 SCIE ZA DELLE COSTRUZIO I

Prof. Piero MARRO DlP.diIngegneria Strutturale

IIIANNO

Come indicato nella prefazione del libro di F. Levi e Piero Marro, il

corso «conser-va una forma classica,

fondata

sull' ipotesielastica e sulconcetto delle tension i

am-missibili». Così pure, nello

svilupp o delle applicazioni,

non

si

accenna che di

sf uggita

alla possibilità di ricorrere agli s trum enti moderni di calcolo automatico. Tale

indi-rizzo , in apparen

za

obsoleto rispetto agli attuali orientamenti della materia,

si

giu-stifica con ilcarattere propedeutico

dell'insegnamento di

cui trattasi.Si

ritiene infatti

chevi sia tuttoravantaggio a cominciare lostudio del difficile

problema

dell'equili-brio del corpo deformabile pel tramite della teoria elastica, al fine di acquisire una

prima solida base di riferimento, alla quale potranno utilmente appoggiarsi

ulterio-ri sviluppi in campo anelastico . Nella presentazione orale dei vari capitoli

si

richia-ma l'attenzione sul carattere convenzionale e talvolta arbitrario dal concetto di

«tasso

ammissibile», in particolare in presenza di azioni esterne di diversa origine: forze

e

deformazioni impresse. Analoghi ragionamenti valgono a parer nostro , a

sp iegare l'om issione degli argomenti attinenti

all'applica

zione sistematica del

calcolo num

e-rico. Non sembra infatti logico abbordare la metodologia necessaria per risolvere

i problemi ad alto numero di incognite quando ancora non si sono assimilati i

con-cetti fondamentali; edè

ovvio che l

'illustrazione

di questi ultimi risulta più chiara

se

riferita ad esempi elementari. Sarà compito dei corsi successi vi f ornire

gli

stru-menti, di carattere essenzialmente matematico, che

consentono diestendere la trat-tazione in tale direzione.

Il

corso si inizia con una illustrazion e succinta, ma

abbastan

za

accurata, della teoriale generale del corpo elastico, onde mettere in chiara

e

videnza la protata delle ipotesi via via introdotte per la risoluzione dei problemi

tecnici.

È

questa la via classica, additata dal Colon netti e dal Levi e alla quale il

docente intende rimanere fedele.

Nel documento CIVILE INGEGNERIA (pagine 63-67)