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Esatto: quindi tendo molto a seguire più la bambola, effettivamente, che vari personag gi E dopo magari mi piace l'accostamento di più cose: quindi magari vedo i capelli di un

2.b Biagio La Bratz

B: Esatto: quindi tendo molto a seguire più la bambola, effettivamente, che vari personag gi E dopo magari mi piace l'accostamento di più cose: quindi magari vedo i capelli di un

personaggio, l'immagine di un altro... [si ripete l'incidente occorso durante l'intervista a Da- niele: per tanto inserisco un breve riassunto di quanto discusso durante gli ultimi minuti - omettendo i fatti di natura personale o comunque non inerenti l'argomento della ricerca]

Nella parte finale dell'intervista, complessivamente durata poco più di un'ora, Biagio parla della difficoltà di costruire una relazione sentimentale duratura per chi si esibisce come Drag Queen. Le cause: i pregiudizi sugli artisti en travesti (spesso confusi con i più comuni e meno rispettabili travestiti); l'ambiente in cui si svolgono gli spettacoli (considera-

to più luogo di adescamento che di divertimento); e la gelosia (che spinge il partner a con- siderare il compagno come una proprietà neanche professionalmente condivisibile con gli altri). Biagio ritiene quindi una fortuna che il proprio compagno abbia conosciuto prima Biagio e dopo La Bratz - e ricorda che, alle proteste per un lavoro un po' troppo pubblico, lui replica che «l'articolo era descritto sul cartellino al momento dell'acquisto, quindi...»

17.08.2012 - Questa sera il Drag Show del Venerdì è parzialmente affidato alle Resi- dent Drag del Village: finalmente La Bratz che non fa solo accoglienza o animazione. Le prove sono poco più che una formalità: Biagio arriva in shorts e infradito: due parole con Daniele (in versione regista e coreografo), due passi sul palco ed è subito Drag Attack.

Nel primo numero, La Bratz e Dolores propongono una classica performance Drag in playback. Niente di particolare (almeno credo): salvo che la musica è Siamo donne, hit anni '80 delle allora bombe sexi Sabrina Salerno e Jo Squillo; che il palco ripropone l'eter- na coppia bionda / mora; e che il vestitino fucsia e la gestualità ammiccante de La Bratz ne completano la bionditudine.

Il secondo numero si divide invece in due momenti volutamente contrapposti. Nella prima parte, La Bratz è la suorina timida e devota, divisa tra il Signore da lodare e la com- pagna da sostenere: anche qui, la parrucca bionda trasmette un'immagine buffa ma pur sempre angelica - mentre due gambe esilissime sfumano nei sandali neri a tacco altissi- mo. Nella seconda parte, scandita da un quick change a vista, La Bratz si accende dei lu- strini e paillettes che le tempestano culotte e mini-maglia: playback, gestualità, qualche ammiccamento e il consueto gioco bionda / mora - perché, come direbbe Biagio, «non rientra più nella performance seria, fatta con i controcavoli, ma risulta più... una baracco- nata, creata per appunto divertire e trascinare la gente a essere coinvolta».

Per il gran finale, si sfila a ritmo di mambo. Sempre abbinata a Dolores, La Bratz riap- pare con abito rosso lungo e scollatissimo - e per la prima volta la vedo scendere tra il pubblico. A diretto contatto con le persone, gesti e sorrisi de La Bratz / la bionda diventa- no più morbidi - mentre a Dolores / la mora va il compito di aprirle la strada, schermarla dal contatto con gli spettatori e ricondurla sana e salva sul palcoscenico. A La Cry, che compare subito dopo gli inchini per trasformare gli spettatori in ballerini, tocca invece l'ulti- ma battuta, caustica come sempre: «Ciao Bratz: sei sempre bionda e stupida?!»

24.08.2012 - Questa sera La Bratz fa gli straordinari: oltre ad accogliere i villeggianti e invitarli a firmare per Unioni Civili e Coppie di Fatto, deve anche invogliarli a farsi fotogra- fare per l'album on-line dei sostenitori. Mi sembra più a suo agio con le coppie di uomini che di donne: scherza con i più spigliati, incoraggia i più timidi, flirta con i più maliziosi - e poi li segue con affetto prima durante e dopo il fatidico clic. Gli etero, o quelli che si com- portano da tali, la coprono di sguardi e battute - «Ah, sei tu la sventola da paura!» - e lei ammicca, sospira per finta ma si nega sul serio - «Guardare ma non toccare!». Elegantis- sima in nero e argento, quando meno te l'aspetti fa suonare una trombetta nascosta sotto la cintura - e il cui suono, simile al verso di un'anatra, fa a sua volta il verso alla bambola bionda e quindi oca. Autoironia e intelligenza: «Che non è mica facile fare la stupida!»

31.08.2012 - «Guarda: c'è La Bratz che scopa!» È l'ultimo Venerdì del PPV e La Bratz, in versione Wonder Woman, ramazza il palco per le pulizie di fine stagione. «Ma stai to- gliendo anche le scarpìe?!» | «Eh ciò! Vorrai mica lasciar fuori il traliccio dei riflettori...» In- telligenza e autoironia: alle prossime pulizie di Pasqua avrò di che sorridere4.

2.c M

ASSIMO

- M

INERVA

L

OWENTHAL

«Drag Performer della "Maison du Cassero" e Art Director del "Candy Store" al Frozen di Modena, Minerva arricchisce il Padova Pride Village con le sue acro- batiche esibizioni, dove ballo - insieme ai "Game Over", presenti tutti i Sabati notte - e canto dal vivo si uniscono nel suo personaggio» (PPV, 2012)

18.07.2012 - «Vuoi parlare con una di loro? Guarda, là c’è Minerva Lowenthal!» Paul, amico di una vita e mio primo gate-keeper al Village, me l’avrebbe presentata senza pro- blemi: peccato che fossi io, ad avere un problema - e quindi: «No, grazie».

Il problema è che Minerva non corrisponde alla mia idea di Drag Queen: blusa col cap- puccio modello strega di Biancaneve, viso punteggiato dai piercing, e soprattutto slip in lattex bianco su stivali neri ed altissimi sia di tacco che di ginocchio. Ho sempre pensato alle Drag Queen come uomini che si esibiscono vestiti da donna, un po’ Priscilla un po’ Vida Bohème1 - e invece ho davanti un artista sfacciatamente androgino. Sospetto che il campo di ricerca serva non solo a fornire dati etnografici, ma soprattutto a mettere in crisi le idee che sul campo ci hanno portato. Certo, in questo caso il campo non sta solo fuori ma anche dentro di noi, e per entrarci ci vuole del tempo - e quindi: «No Paul: grazie, oggi preferisco guardarmi intorno. E poi adesso sta lavorando...»

21.07.2012 - Il camerino di Massimo è il terzo della serata: lui invece (lo riconosco giu- sto per i piercing) gironzola per il backstage in pantaloni mimetici e infradito. Ha l’aria ab- bastanza vissuta da non scomporsi per un’intervista universitaria, anzi: «Va bene: ci met- tiamo d’accordo e poi ci raccontiamo...». Mi sembra più un «ci» reciproco che un plurale majestatis: e in effetti, quando dico che non ci sarò per dieci giorni causa vacanza a Minor- ca, mi si getta allegramente sulla spalla - «Vengo anch’io, posso? Mi metti in valigia ed è fatta...». Lui incamera il mio numero di cellulare. Io incamero il suo. Tenda.

1 Le protagoniste di due celeberrimi Drag film: rispettivamente, The Adventures of Priscilla, the Queen of

La prima serata del sabato è dedicata al Village Talent, di cui Minerva è insieme giudice e intrattenitrice. «Vuoi farmi qualche domanda adesso?». Grazie, no: però la fotografo al banco di Radio Village, dove la sento scherzare coi presentatori - «... sono una Drag-Pun- kabestia: mancava no, una Drag-Punkabestia!» Più tardi Anna, paziente e attenta come la migliore delle assistenti, scopre perché Minerva si chiama Minerva: «Gliel’ha dato una sua amica, perché, all’inizio, Massimo aveva i capelli rossi e le ricordava i fiammiferi».

La performance nella pausa del Village Talent è un’altra sorpresa. Pensavo che le Drag Queen si esibissero solo in playback, e invece Minerva canta dal vivo: Sweet Transvestite, brano-simbolo del The Rocky Horror Picture Show e forse anche del lavoro con Minerva - che infatti non si definisce una Drag Queen ma un artista en travesti. Durante l’animazio- ne, Minerva rimane dominante e media il rapporto sul palco e tra palco e platea - ora diri- gendo La Bratz e Dolores, ora coinvolgendo il pubblico; e indubbiamente si spende molto, sia di fisico che di carisma (e qui capisco perché Paul ci tenesse tanto a presentarmela).

28.07.2012 - Digitare in rete il nome di Minerva vuol dire imbattersi in una quantità im- pressionante di performance musicali, interviste e addirittura parodie di spot pubblicitari2. Per coerenza con lo spazio-tempo della mia ricerca, scelgo solo i video (registrati tra il 07 Luglio e il 28 Luglio) relativi alla sua presenza presso il Village 2012.

• Nella prima performance3, è con il suo gruppo: sfoggia body a coppe preformate e coulotte con cintura a conchiglia; stivaletti da uomo e collana rosso-corallo; ma soprattutto parrucca con lunghe trecce bionde, da cui spuntano i capelli corti e scuri di Massimo - e non è certo una svista. Voce maschile e movenze feline: un androgino primordiale...

• A metà Luglio4, Madonna: la massima icona gay di fine '900. Fisicità e provocazione in bianco e nero: tra stivaloni e cintura, argentati - blusa viola, parrucca e leggings neri.

• Altro Venerdì5, assolo prima: duetto poi. Repertorio e abbigliamento, completamente femminile: mini abito in lamé argento, leggings grigio fumo e stivalino borchiato nero. La voce no: mai. Vicino a Minerva, spiccano Les Bearles, duo Drag di estrazione Bear: uomi- ni omosessuali, grandi grossi e pelosi, che si esibiscono vestiti da donna (abito e parruc- che) senza però rinunciare a barba baffi e voce virile. Androgini zoomorfi?

2 Nel finto spot, Minerva loda le qualità di un dentifricio Sensodyne che protegge le gengive dai segni del tempo e dagli effetti della cocaina. Link: http://wn.com/draggemmajones , visualizzato il 27.07.2012. 3 Link: http://youtu.be/OA2dmRqoqt8, Pubblicato in data 11/lug/2012 da PadovaPrideVillageIT 4 Link: http://youtu.be/xudAM-YPwkM, Pubblicato in data 16/lug/2012 da padova pridevillage

5 Link: http://youtu.be/wLPHjNWj8Q0 e http://youtu.be/iD0XDxXXyOI , Pubblicati in data 22/lug/2012 da padova pridevillage

• Il giorno dopo6, la metamorfosi regala abito lungo, tacco alto, capelli raccolti: Beyon- cé - e, come sempre, niente playback. Inizio a chiedermi se sia per il solo gusto della per- formance canora, o se c’entri il fatto che, con repertori quasi esclusivamente femminili, la voce pienamente maschile di Minerva contribuisce ad un personaggio così androgino.

• Fine mese7: lo show s'intitola MNRV vs MDNA: tradotto, Minerva sfida e reinterpreta

Madonna - con contorno di ballerini, rapper e addirittura un artista circense. Nel segmento reperibile in rete, Vogue propone una coreografia simile a quella del videoclip di Madonna - anche se l'originale sfondo fumo di Londra in stile Armani si scioglie in un’atmosfera da carnevale gotico. Scortata dal sesto ballerino, Minerva entra in scena con parrucca bionda a chignon; bustino lungo bianco e sfrangiato; culotte e stivali neri. Nella coreografia, la po- sizione centrale tiene le due ballerine a destra e a sinistra e i tre ballerini alle spalle: per simmetria di genere, questo spingerebbe Minerva sul lato femminile. Una volta tanto.

Sabato 04 Agosto8 - Anche questa sera, Madonna: parrucca bionda con chignon e