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2.4 I MEZZI

2.4.2 ESERCIZI CON LA PALLA

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L‟utilizzo di un oggetto, come ad esempio una palla, nel corso di A.F.A. ci permette di «fare da intermediario e creare un collegamento fra i partecipanti; è una sorta di estensione del corpo che permette di entrare in un contatto privo di fisicità»14

Lo svolgimento di attività con l‟uso di palloni ha un ruolo di grande importanza: può prevedere, infatti, momenti di attività finalizzata al consolidamento e al miglioramento di capacità coordinative, nonché di lavoro muscolare. Con l‟utilizzo di attrezzi come i palloni possiamo anche proporre esercizi utilizzando un approccio ludico, quindi, centrati maggiormente sull‟emozione che scaturisce dalla pratica con tali oggetti. «Con gli anziani possono essere fatti eseguire anche alcuni giochi, ma questi, devono essere prevalentemente di cooperazione, dove non conta la vincita ma l‟integrazione con il gruppo; questa modalità offre possibilità di confronto e di conoscenza».15

Se nel bambino il gioco è un momento di esplorazione e crescita, nell‟adulto e nell‟anziano può essere un modo per ricordare momenti piacevoli della gioventù: giochi, passatempi, amicizie, esperienze. Alcune di queste possono essere riproposte in palestra, adattate alle nuove esigenze e sfruttate come momento di divertimento e al tempo stesso allenante.

14 Giorgio G. Be llotti, Maria Rosa Madera, “Il Corpo in Ca mmino : l‟intervento psicomotorio con la persona

anziana”, Ed. Unicopli, 2009, pp. 56;

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Le esercitazioni con palloni di varia grandezza, consistenza e capacità di rimbalzo sono un interessante e divertente sostegno per il nostro “allenamento”.

Nota Esperienziale: L‟utilizzo con palloni è a mio avviso un valido metodo purché

l‟ambiente a disposizione abbia un discreto spazio oltre che un numero non eccessivo di partecipanti: un numero di 10 persone per uno spazio più piccolo, fino 15-20 se in presenza di un‟ampia palestra. Se questi requisiti non sono presenti, si può incorrere in un rumore fastidioso prodotto dai palloni, oltre che in un pericolo aggiuntivo creato dagli stessi: infatti, questi possono a volte “scappare” dalle mani e rotolare a distanza aumentando il rischio di cadute. I palloni sono perciò a mio avviso un mezzo molto utile per l‟attività fisica ma da utilizzare con cautela, attenzione e consapevolezza dei pericoli che ne possono derivare.

Nota Esperienziale: A tal fine prima di iniziare gli esercizi è fondamentale spiegare

a tutti di posizionarsi a distanza di sicurezza, di non rincorrere o lanciarsi a prendere una palla sfuggita di mano. É importante prima di una lezione come questa, ricordare e sottolineare queste indicazioni spiegando l‟utilità di tali esercizi, purchè non si perda il controllo della situazione. Lavorare con oggetti che rimbalzano e rotolano è sempre un piacere, sia per i bambini che per gli anziani: l‟importante è rispettare alcune norme di sicurezza.

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Con palloni piuttosto morbidi (spugna) e con buona capacità di rimbalzo possiamo effettuare i più svariati esercizi, coordinativi e non, utilizzando un singolo arto superiore oppure inferiore, sia dalla posizione eretta che seduta.

Alcuni esercizi che ho utilizzato, in progressione dal semplice al complesso, prima individualmente poi in coppie e successivamente in gruppo, sono i seguenti:

INDIVIDUALE – ARTI SUPERIORI

Ogni partecipante ha un pallone ciascuno:

A) Lancio verticale in aria con una mano e riprendo con entrambe; B) Lancio verticale in aria con una mano e riprendo con la stessa;

C) Lancio verticale in aria con una mano e riprendo con l‟altra mano; D) Lancio verticale in aria con due mani, le batto fra loro (1,2 o 3 volte) e riprendo la palla al volo;

E) Fermo sul posto, faccio rotolare la palla intorno alla vita in entrambi i sensi; F) Palleggio a terra, prima sul posto, poi camminando in avanti;

G) Palleggio a terra, camminando seguo una linea retta oppure curva disegnata a terra;

H) Palleggio a terra, camminando faccio uno slalom libero oppure fr a oggetti posti a terra;

INDIVIDUALE – ARTI INFERIORI

I) Pallone a terra, un piede su di esso, effettuo dei rotolamenti in avanti, indietro, a sx, a dx, in entrambi i sensi, poi cambio piede;

L) Effettuo dei passaggi fra piede sx e dx;

M) Cammino controllando il movimento della palla con i piedi; N) Effettuo uno slalom

A COPPIE – ARTI SUPERIORI

Ciascuna coppia ha un solo pallone ed è formata da due persone disposte una di fronte all‟altra.

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O) Effettuo un passaggio utilizzando due mani ed il compagno afferra con due; P) Effettuo un passaggio utilizzando una sola mano ed il compagno afferra con una; Q) Effettuo un passaggio con due mani dal basso, dal petto, dall‟alto;

R) Effettuo un passaggio facendo fare al pallone un rimbalzo a terra, oppure due, oppure tre;

A COPPIE – ARTI INFERIORI

S) Passaggi con i piedi (solo dx, solo sx, alternando) sia con un pallone che con due insieme;

IN GRUPPO

Uno o due palloni per tutto il gruppo.

T) Tutti in cerchio, passo la palla facendo 1 giro completo, poi cambio il gi ro;

NB: ad alta voce dico il proprio nome, oppure quello della persona a cui la passo (imparo i nomi)

U) Uguale ma saltando un compagno (solo numeri pari, oppure solo i dispari) V) Uguale ma con passaggi misti, in aria o rimbalzando la palla a terra; Z) Uguale ma con due palloni;

A SQUADRE

aa) Tiri liberi a canestro (NB: altezza ridotta, tecnica di lancio a piacere)

bb) Tiri in stile Boowling a colpire dei birilli o conetti (o bottiglie di H2O vuote)

Il gioco a squadre, quando presentato e spiegato correttamente, specificando l‟importanza della partecipazione e non della gara e sottolineando che ognuno deve rispettare i propri ritmi e le proprie capacità fisiche, (non ci sono né punteggi né classifiche) piace, diverte e non crea pericoli.

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ESECUZIONE

Esempio: scelgo alcuni o tutti gli esercizi descritti, e li eseguo ciascuno per 10 ripetizioni circa.

Per la corretta progressione relazionale fra le coppie che eseguono i diversi esercizi, è importante iniziare con attività prima individuali (una palla ciascuno), successivamente a coppie su una distanza di circa 4 metri da ridurre gradualmente fino a raggiungere una distanza anche inferiore ad 1 metro. Tali distanze sono, secondo la Prossemica dell‟antropologo Edward T. Hall16 , definite Distanza Sociale la prima e Distanza Personale la seconda. Quest‟ultima, pur prossima alla ancora più vicina Distanza Intima, permette di entrare in contatto fisico semplicemente allungando un braccio, ma anche di ritirarsi tempestivamente.

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