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Esposizioni detenute dal Gruppo BPER Banca nei titoli di debito sovrano

Nel documento DOCUMENTO DI REGISTRAZIONE (pagine 43-0)

3. FATTORI DI RISCHIO E INFORMAZIONI FINANZIARIE

3.3 Esposizioni detenute dal Gruppo BPER Banca nei titoli di debito sovrano

Al 31 dicembre 2016 l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi centrali e locali e da Enti governativi rispetto al totale delle attività finanziarie è pari al 47,94%, mentre i prestiti erogati a favore dei medesimi soggetti rappresentano il 4,57% del totale degli impieghi verso clientela.

Al 31 marzo 2017 l’incidenza dei titoli di debito emessi dai Governi centrali e locali e da Enti Operazioni di rifinanziamento con la Banca Centrale Europea Quota

Capitale

Scadenza

1. Targeted Long Term Refinancing Operation (TLTRO-II) -BPER Banca 4.000 giu-20

2. Targeted Long Term Refinancing Operation (TLTRO-II) - CR Saluzzo 95 giu-20

3. Targeted Long Term Refinancing Operation (TLTRO-II) - BPER Banca 1.000 dic-20 4. Targeted Long Term Refinancing Operation (TLTRO-II) - BPER Banca 4.136 mar-21

5. Targeted Long Term Refinancing Operation (TLTRO-II) - CR Saluzzo 34 mar-21

Totale 9.265

(in milioni)

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governativi rispetto al totale delle attività finanziarie è pari al 45,58%, mentre i prestiti erogati a favore dei medesimi soggetti rappresentano il 4,66% del totale degli impieghi verso clientela.

Alle date del 31 marzo 2017 e del 31 dicembre 2016 il Gruppo BPER Banca non detiene titoli di debito strutturati emessi dai Governi centrali e locali e da Enti governativi.

Si riporta, di seguito, un prospetto riassuntivo delle informazioni rilevanti sulle esposizioni detenute dal Gruppo Banca popolare dell’Emilia Romagna nei titoli del debito sovrano aggiornato al 31 dicembre 2016 (dati espressi in migliaia di Euro).

TITOLI DI DEBITO

Emittente Rating Cat Valore Nominale

Valore di

Bilancio Fair Value Riserva

AFS %

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L/R - - - #

Totale al 31.12.2016 5.992.156 6.573.073 6.717.992 54.572 100,00%

CREDITI

Emittente Rating Cat Valore Nominale

Valore di

Bilancio Fair value Riserva

AFS %

Governi 1.720.134 1.720.134 1.720.134 - 82,69%

Italia BBB+ 1.720.134 1.720.134 1.720.134 - 82,69%

HFT #

CFV #

AFS

HT

M #

L/R 1.720.134 1.720.134 1.720.134 #

Altri enti pubblici 360.119 360.119 375.384 - 17,31%

Italia - 356.592 356.592 371.857 - 17,14%

HFT #

CFV #

AFS

HT

M #

L/R 356.592 356.592 371.857 #

Algeria - 3.527 3.527 3.527 - 0,17%

HFT #

CFV #

AFS

HT

M #

L/R 3.527 3.527 3.527 #

Totale crediti 2.080.253 2.080.253 2.095.518 - 100,00%

Le singole percentuali presenti nelle tabelle sopra esposte possono non quadrare con la somma percentuale totale esclusivamente a causa di arrotondamenti.

I ratings indicati sono quelli di Fitch Ratings in essere al 31 dicembre 2016.

HFT: held for trading (attività finanziarie di negoziazione)

CFV: carried at fair value (attività finanziarie valutate al fair value) AFS: available for sale (attività finanziarie disponibili per la vendita) HTM: held to maturity (attività finanziarie detenute sino a scadenza)

L/R: loans and receivable (titoli di debito classificati in bilancio nei crediti verso clientela/banche a seconda dell’emittente)

Con riferimento al valore di bilancio, il rientro delle suddette esposizioni risulta distribuito come segue:

a vista fino a 1 anno da 1 a 5 anni oltre 5 anni Totale

Titoli di debito - 553.248 2.719.443 3.300.382 6.573.073 Crediti 200.610 229.392 449.611 1.200.640 2.080.253 Totale 200.610 782.640 3.169.054 4.501.022 8.653.326

Pagina 47 di 86 4. INFORMAZIONI SULL’EMITTENTE

4.1 Storia ed evoluzione

L’Emittente è una società per azioni quotata sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana e partecipa alla formazione dell’indice Dow Jones STOXX 600 Index.

L’azione BPER è anche inclusa nell’indice FTSE MIB.

Dalla data di avvio del Meccanismo di Vigilanza Unico Europeo (4 novembre 2014) BPER è sottoposta alla vigilanza prudenziale diretta da parte della Banca Centrale Europea in quanto

“banca significativa” ai sensi dell’art. 6, par. 4 del Regolamento (UE) n. 1024/20133.

Per tale circostanza e per il fatto di essere una banca quotata, BPER rientra anche nella categoria delle “banche di maggiori dimensioni o complessità operativa” individuata dalle Disposizioni di Vigilanza per le banche, Circolare Banca d’Italia n. 285/2013, Parte prima, Titolo IV, Capitolo 1.

Ai sensi dell’art. 2 dello Statuto Sociale, BPER Banca S.p.A. ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme, direttamente e anche per il tramite di società controllate. Accorda particolare attenzione alla valorizzazione delle risorse del territorio dove è presente tramite la rete distributiva propria e del Gruppo. Ai sensi dell’art. 8 dello Statuto, per il conseguimento dei suoi scopi istituzionali, la Banca può direttamente e anche per il tramite di società controllate, con l'osservanza delle disposizioni vigenti, compiere tutte le operazioni ed i servizi bancari e finanziari consentiti, nonché ogni altra operazione strumentale o comunque connessa al raggiungimento dello scopo sociale.

La Banca trae origine dalla fusione di realtà bancarie centenarie, prima tra tutte la Banca Popolare di Modena costituita il 12 giugno 1867. La Banca popolare dell’Emilia, nella forma di società cooperativa a responsabilità limitata, è stata costituita, con decorrenza 1 gennaio 1984, mediante la fusione di Banca Popolare di Modena e Banca Cooperativa di Bologna.

La Banca, a far tempo dal 1° maggio 1992, a seguito della fusione per incorporazione di Banca Popolare di Cesena, ha variato la propria denominazione sociale in “Banca popolare dell’Emilia Romagna Società cooperativa a responsabilità limitata”. Successivamente, in data 30 aprile 2005, la Banca ha assunto la denominazione sociale di “Banca popolare dell’Emilia Romagna Società cooperativa”.

Nel 1992 si è costituito il Gruppo BPER. Partendo con l'acquisizione della maggioranza di Banca Popolare di Cesena, fra il 1994 e il 2000 vengono acquisiti diversi istituti, taluni successivamente incorporati da Banca popolare dell’Emilia Romagna o da altre banche del Gruppo, dando così corpo al progetto di riunire nel Gruppo BPER molteplici banche locali, preservandone l’autonomia e il radicamento territoriale.

Nel 2001 viene portata a termine l’importante acquisizione del Banco di Sardegna e, attraverso la sua sub-holding, di Banca di Sassari e di altre società controllate, fra cui Sardaleasing.

Nell’ambito del Piano industriale 2009-2011 si è attuato un rafforzamento del modello federale, attraverso la razionalizzazione delle strutture di governo, ed anche operative, nonché delle fabbriche di prodotto. Delle operazioni attuate in questo periodo si ricordano le fusioni per incorporazione in BPER delle seguenti banche del Gruppo: Eurobanca del Trentino S.p.A. (29 marzo 2010), Banca CRV - Cassa di Risparmio di Vignola S.p.A. (29 novembre 2010).

In coerenza con il precedente, anche l’attuazione del Piano industriale 2012-2014 ha condotto alla

3 Regolamento (UE) n. 1024/2013 del Consiglio del 15 ottobre 2013 che attribuisce alla Banca Centrale Europea compiti specifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi ed ha istituito il Meccanismo di Vigilanza Unico Europeo.

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semplificazione dell’assetto organizzativo del Gruppo, tra le operazioni effettuate si richiamano le incorporazioni in BPER di Meliorbanca S.p.A. (26 novembre 2012); di Banca Popolare di Lanciano e Sulmona S.p.A. (BPLS), Banca Popolare di Aprilia S.p.A. (BPA) e CARISPAQ - Cassa di Risparmio della Provincia dell’Aquila (CARISPAQ) (27 maggio 2013).

Nel 2013 sono state attuate anche le seguenti operazioni: acquisizione della partecipazione di controllo di CR BRA S.p.A. (entrata nel Gruppo BPER il 7 febbraio 2013), acquisizione del ramo d’azienda di Serfina Banca S.p.A. (30 settembre 2013).

Nel 2014 si è realizzato un ulteriore ampio progetto di razionalizzazione con le operazioni di fusione per incorporazione in BPER di ulteriori tre banche del Gruppo: Banca Popolare del Mezzogiorno, Banca della Campania e Banca Popolare di Ravenna (24 novembre 2014). Inoltre, nel medesimo periodo, è stato avviato il nuovo modello distributivo di BPER sulla Penisola, imperniato su nove Direzioni Territoriali, a loro volta suddivise in trenta Aree Territoriali, a cui fanno capo un totale di circa n. 800 filiali.

Il Piano industriale 2015-2017 prevede tra le linee guida l’efficienza del modello operativo grazie all’ulteriore razionalizzazione della rete di filiali e dei presidi organizzativi, alla semplificazione dei processi ed all’investimento in tecnologie innovative.

Nel corso del 2016 BPER Banca ha acquisito la partecipazione di controllo in Cassa di Risparmio di Saluzzo S.p.A. (entrata nel Gruppo BPER il 4 ottobre 2016) e ha incorporato in data 1 agosto 2016 la controllata irlandese Emro Finance Ireland Ltd.

Infine, in applicazione del Decreto Legge n.3/2015 (“Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti”) convertito con la Legge n.33/ 2015, per delibera dell’Assemblea dei Soci della Banca del 26 novembre 2016 - iscritta presso il Registro delle Imprese di Modena in data 28 novembre 2016 - si è dato corso alla trasformazione della forma giuridica da società cooperativa in società per azioni e al cambio della denominazione sociale da “Banca popolare dell’Emilia Romagna società cooperativa” a “BPER Banca S.p.A.”. Con l’occasione si è anche deliberata la variazione della denominazione dell’omonimo gruppo bancario in “Gruppo BPER Banca S.p.A.”.

4.1.1 Denominazione legale e commerciale

La denominazione legale e commerciale dell’Emittente è “BPER Banca S.p.A.”, in forma abbreviata

“BPER Banca”.

4.1.2 Luogo di registrazione e numero di registrazione

La Banca è iscritta al Registro delle Imprese al n.01153230360, che corrisponde anche al codice fiscale e partita IVA, nonché al n.222528 del REA di Modena.

BPER è iscritta all'Albo delle banche tenuto dalla Banca d'Italia al numero di matricola 4932 ed è Capogruppo dell’omonimo gruppo bancario “Gruppo BPER Banca S.p.A.” iscritto dal 7 agosto 1992 all'Albo dei gruppi con codice 5387.6, in forma abbreviata “Gruppo BPER Banca”.

4.1.3 Data di costituzione e durata

La Banca popolare dell’Emilia, nella forma di società cooperativa a responsabilità limitata, è stata costituita con decorrenza 1 gennaio 1984 mediante la fusione di Banca Popolare di Modena e Banca Cooperativa di Bologna, con atto del 29 dicembre 1983 rogato dal dott. Cesare Ferrari Amorotti, notaio in Modena, n. 25367/6971 di repertorio, registrato a Modena il 5 gennaio 1984 al n.33, trascritto presso la Cancelleria Commerciale del Tribunale di Modena in data 2 gennaio 1984 al n.1 d’ord. e n.19823 Soc..

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A far tempo dal 1° maggio 1992, a seguito della fusione per incorporazione di Banca Popolare di Cesena, la Banca ha variato la propria denominazione sociale in “Banca popolare dell’Emilia Romagna Società cooperativa a responsabilità limitata” con atto rogato dal medesimo notaio Cesare Ferrari Amorotti, n. 63189/10355 di repertorio, registrato a Modena il 24 aprile 1992 al n. 794, trascritto presso la Cancelleria Commerciale del Tribunale di Modena in data 30 aprile 1992 al n.

5568 d'ord. e n. 19823 Soc.. Successivamente, con atto rogato sempre dal notaio Cesare Ferrari Amorotti in data 30 aprile 2005, n. 99204/15545 di repertorio, trascritto presso il Registro delle Imprese la Banca ha assunto la denominazione sociale di “Banca popolare dell’Emilia Romagna Società cooperativa”. Nel 1992 è istituito il Gruppo BPER.

Per delibera dell’Assemblea dei Soci della Banca del 26 novembre 2016, iscritta presso il Registro delle Imprese di Modena in data 28 novembre 2016, si è dato corso alla trasformazione della forma giuridica da società cooperativa in società per azioni e al cambio della denominazione sociale da “Banca popolare dell’Emilia Romagna società cooperativa” a “BPER Banca S.p.A.”, nonché della denominazione dell’omonimo gruppo bancario in “Gruppo BPER Banca S.p.A.”.

Ai sensi del vigente Statuto sociale, la durata dell’Emittente è fissata al 31 dicembre 2100, con facoltà di proroga.

4.1.4 Domicilio e forma giuridica dell’Emittente, legislazione in base alla quale opera, Paese di costituzione, nonché indirizzo e numero di telefono della sede sociale

BPER Banca S.p.A. è costituita in Modena (Italia), ha sede legale, direzione centrale e amministrativa in Modena, Via San Carlo n. 8/20, tel. (0039) 059 2021111. L’Emittente è una società di diritto italiano, costituita in base alla legge italiana e altresì regolata dalle disposizioni di vigilanza per le istituzioni creditizie.

I siti internet della Banca e del Gruppo sono, rispettivamente, www.bper.it e www.gruppobper.it.

4.1.5 Qualsiasi evento recente verificatosi nella vita dell’Emittente sostanzialmente rilevante per la valutazione della sua solvibilità

Trasformazione della forma giuridica e modifica della denominazione dell’Emittente

In applicazione del Decreto Legge n.3 del 24 gennaio 2015 (“Misure urgenti per il sistema bancario e gli investimenti”), convertito con la Legge n.33 del 24 marzo 2015, per delibera dell’Assemblea dei Soci del 26 novembre 2016, la Banca ha dato corso alla trasformazione della forma giuridica da “società cooperativa” in “società per azioni” e al cambio della denominazione sociale da “Banca popolare dell’Emilia Romagna società cooperativa” a “BPER Banca S.p.A.”; deliberazione iscritta presso il Registro delle Imprese di Modena in data 28 novembre 2016 congiuntamente al nuovo testo Statutario contestualmente approvato. Con l’occasione si è anche deliberata la variazione della denominazione dell’omonimo gruppo bancario in “Gruppo BPER Banca S.p.A.”.

Ai sensi di legge, agli azionisti e ai soci (di seguito collettivamente “azionisti”) che non hanno concorso alla deliberazione di trasformazione (assenti, contrari o astenuti) è stato riconosciuto il diritto di recesso.

Il termine per la comunicazione dell’esercizio del recesso è scaduto in data 13 dicembre 2016.

Come comunicato al mercato in data 3 gennaio 2017, nessuno degli azionisti legittimati ha validamente esercitato, entro il termine di legge, il diritto di recesso.

Non si è reso, pertanto, necessario dare seguito al procedimento di liquidazione previsto dall’art.2437-quater cod. civ. (rappresentato nella Relazione illustrativa della proposta di

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trasformazione all’Assemblea, messa a disposizione del pubblico in data 19 ottobre 2016, nonché nell’avviso diffuso il 28 novembre 2016).

Al riguardo si evidenzia peraltro il fatto che nel periodo di recesso (28 novembre 2016 - 13 dicembre 2016) il valore di mercato delle azioni BPER è sempre stato superiore al valore di liquidazione, determinato in Euro 3,8070. Maggiori informazioni e notizie sullo svolgimento di tale iter sono disponibili sul sito internet della Banca nella documentazione relativa all’Assemblea 26 novembre 2016 alla pagina:

http://www.bper.it/wps/bper/banca/bper_istzbper_content/sitoit/homepage/governance/organi-sociali/assemblea-soci/.

Acquisizione della Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara

In data 1° marzo 2017 BPER Banca ha sottoscritto il contratto per acquisire il 100% del capitale di Nuova Cassa di Risparmio di Ferrara s.p.a. (“Nuova Carife”) dal Fondo Nazionale di Risoluzione.

Dal punto di vista strategico, l’operazione ha una spiccata valenza industriale: l’acquisizione di Nuova Carife consentirà di incrementare significativamente le quote di mercato in particolare nella provincia di Ferrara, area in cui il Gruppo BPER Banca ha una penetrazione inferiore alla media delle altre province della Regione Emilia-Romagna.

Il processo d’integrazione di Nuova Carife all’interno del Gruppo BPER Banca sarà agevolato anche dalla vicinanza geografica e dalla profonda conoscenza del territorio di riferimento. Il Gruppo BPER Banca ritiene di poter contribuire e dare nuovo impulso alla crescita del tessuto industriale, economico e sociale delle aree servite, rilanciando un processo virtuoso di sviluppo del territorio. È previsto che la fusione di Nuova Carife in BPER Banca, unitamente alla relativa migrazione informatica, avvenga entro la fine del 2017.

L’operazione prevede la realizzazione di rilevanti sinergie di costo e ricavo. Tra le prime, le più importanti riguardano la razionalizzazione della rete sportelli, i cui costi saranno coperti da appositi accantonamenti effettuati prima del closing, la rinegoziazione dei contratti di fornitura, la riduzione degli oneri di Corporate governance e il contenimento del costo della raccolta. Le sinergie relative ai ricavi saranno realizzate, oltre che da un incremento del volume di attività, anche dall’estensione alla nuova clientela dell’offerta di prodotti e servizi bancari del Gruppo BPER Banca, e di quelli distribuiti attraverso le proprie società di credito al consumo e monetica, leasing e factoring ed asset e wealth management. Inoltre, l’acquisizione del portafoglio creditizio di Nuova Carife determinerà una riduzione dell’indice “NPL ratio” del Gruppo.

L’esecuzione del contratto di acquisto sottoscritto da BPER Banca è sospensivamente condizionato, oltre all’ottenimento delle autorizzazioni delle competenti Autorità di Vigilanza e della Commissione Europea, alle seguenti principali condizioni:

• avvenuta cessione dei crediti deteriorati di Nuova Carife (NPL Portfolio);

• perfezionamento dell’aumento di capitale di Nuova Carife da parte del Fondo Nazionale di Risoluzione, funzionale al raggiungimento di un Patrimonio Target pari ad almeno Euro 153 milioni.

Subordinatamente all’avveramento delle condizioni sospensive, si prevede che il closing dell’operazione possa avvenire nel corso del secondo trimestre dell’anno. Nell’ambito dell’operazione BPER Banca è stata assistita per gli aspetti finanziari da “KPMG Corporate Finance” e per gli aspetti legali dallo studio “Gattai, Minoli, Agostinelli & Partners advisor”.

Piano industriale del Gruppo BPER Banca 2015-2017 e nuovo Piano industriale 2018-2020

In data 10 febbraio 2015 il Consiglio di amministrazione di BPER Banca ha approvato il Piano

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industriale 2015-2017, destinato a indirizzare l’attività del Gruppo nel triennio.

Il Piano, cui è stato assegnato il nome “BECOMING BPER”, è nato con il forte coinvolgimento di tutto il personale del Gruppo, impegnato in un unico e condiviso programma di cambiamento, e fa leva su tre direttrici:

• il rafforzamento dei ricavi, con obiettivi di crescita nell’ambito dei proventi commissionali e nello sviluppo di linee di business a supporto dei fabbisogni dei territori di riferimento, delle famiglie e delle Piccole e Medie Imprese;

• la semplificazione e l’efficienza del modello operativo, grazie all’ulteriore razionalizzazione della rete di filiali e dei presidi organizzativi, alla semplificazione dei processi e all’investimento in tecnologie innovative;

• l’ottimizzazione del profilo di rischio, con un’evoluzione mirata dei processi di governo della filiera creditizia e con strategie legate al Risk Appetite Framework, oltre ad un aumento della specializzazione nella gestione del credito deteriorato anche tramite la creazione di una business unit dedicata al recupero dei “non core assets”.

A marzo 2017 le attività di Piano attivate risultano pari a n. 129, a cui si aggiungono n. 46 attività legate all'implementazione di progetti fuori Piano. Delle n. 175 attività totali avviate, n. 130 risultano ad oggi concluse.

Tra le principali attività progettuali del Piano concluse, si ricordano:

• realizzazione e presentazione del nuovo brand con lancio della collegata campagna pubblicitaria.

• razionalizzazione e riorganizzazione del polo Sardo con il Progetto “Dinamo”;

• riorganizzazione della rete distributiva (progetto “Footprint”), con la predisposizione di un nuovo modello distributivo che prevede differenti modelli di filiale, ovvero:

­ filiali all’interno di un micromercato che potranno essere:

o HUB (ovvero filiali capofila), nelle quali verrà accentrata la relazione dei clienti PMI e Corporate delle filiali satellite e nelle quali verranno serviti tutti i modelli di servizio;

o SPOKE (ovvero satellite) che gestiranno solo i modelli di servizio Privati (Family, POE - Piccoli Operatori Economici, Personal e Private);

­ filiali Autonome, ovvero al di fuori dei micromercati, che continueranno a servire tutti i modelli di servizio e potranno essere:

o autonome in Distretto: filiali di una stessa Area Territoriale inserite in un raggruppamento logico-commerciale denominato appunto “Distretto”, nel quale sarà prevista una figura dedicata allo sviluppo di nuova clientela, chiamato

“Sviluppatore di Distretto”; gli Sviluppatori dipenderanno dall’Area Manager e, a seconda della vocazione del territorio, potranno essere dedicati al segmento Privati (Personal/Private) o Imprese;

o autonome in Potenziamento: filiali nelle quali è prevista una maggiore focalizzazione dell’azione commerciale verso i segmenti “a valore” ovvero Personal e/o Imprese, anche attraverso l’identificazione di un nuovo ruolo dedicato allo sviluppo di nuova clientela, così detto “Referente di Potenziamento”, che potrà essere Privati (MDS Personal) o Imprese (MDS Corporate e PMI);

o autonome: per le quali non sarà prevista un’iniziativa dedicata.

La riorganizzazione della rete ha portato altresì alla chiusura di n. 100 filiali, di cui 42 facendo anche seguito alla razionalizzazione e riorganizzazione del polo Sardo (progetto

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“Dinamo” realizzato nel 2016);

• verifica con le OO.SS. dell’accordo quadro di Gruppo sottoscritto in data 14 agosto 2015 (conclusa a giugno 2016) a seguito del quale sono stati accertati a bilancio 2015 Euro 58,6 milioni. Con riferimento alla prevista riduzione di organico, nel 2016 si è verificata l’uscita di n. 45 risorse cui se ne sono aggiunte n. 439 nel primo trimestre 2017;

• revisione del modello di gestione delle sofferenze con la costituzione della società consortile BPER Credit Management che ha iniziato la sua operatività nel 2016;

nel primo trimestre 2017 è entrato in vigore in BPER Banca e Bper Services il nuovo assetto organizzativo a seguito del rilascio del progetto di semplificazione e razionalizzazione (denominato

“Delayering”). Il progetto ha avuto l’obiettivo di ridisegnare l’intero impianto organizzativo del Gruppo, ridefinendo organigrammi e processi chiave, con il fine di semplificare la struttura e rendere maggiormente efficienti e fluidi i processi e l’operatività; questo ha comportato una riduzione delle unità organizzative, che calano da n. 650 a n. 339. Le nuove regole operative sono state stabilite utilizzando sia criteri di dimensionamento minimo sia di numero di riporti, per mantenere nel tempo una struttura snella e orientata all'efficienza. Preme infine sottolineare che, in via anticipata rispetto alla scadenza naturale dell’attuale Piano, tenuto conto dei rilevanti scostamenti che si sono registrati nel corso degli ultimi due anni nello scenario macroeconomico, di mercato e dei tassi di interesse rispetto alle ipotesi assunte alla base dello stesso, la Banca ha assunto la decisione di avviare le attività per l’elaborazione del nuovo Piano industriale 2018-2020, che sarà presentato presumibilmente agli inizi dell’autunno 2017.

Vigilanza Unica Europea

Il Regolamento (UE) n. 1024 del 15 ottobre 2013 ha attribuito alla Banca Centrale Europea compiti specifici in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi, in cooperazione con le Autorità di Vigilanza nazionali dei Paesi partecipanti, nel quadro del Single Supervisory Mechanism (“SSM”).

La BCE ha assunto i compiti attribuiti da tale Regolamento il 4 novembre 2014; essi sono esercitati con l’assistenza della Banca d’Italia, con le modalità previste dal Regolamento (UE) n. 468/2014 del 16 aprile 2014. La BCE opera in stretta collaborazione con le Autorità Europee, in particolare con l'European Banking Autority (EBA), in quanto svolge le proprie funzioni in conformità delle norme emanate da quest’ultima Autorità.

BPER e il proprio Gruppo rientrano nell’ambito delle banche significative europee vigilate direttamente dalla BCE.

In coerenza con il Meccanismo di Vigilanza Unico (“SSM”) e a seguito della conclusione, nel terzo trimestre 2016, del processo di Supervisory Review and Evaluation Process (“SREP”) relativo al 2015 e della comunicazione da parte del Regulator sui requisiti minimi patrimoniali applicabili al

In coerenza con il Meccanismo di Vigilanza Unico (“SSM”) e a seguito della conclusione, nel terzo trimestre 2016, del processo di Supervisory Review and Evaluation Process (“SREP”) relativo al 2015 e della comunicazione da parte del Regulator sui requisiti minimi patrimoniali applicabili al

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