Essere o non Essere…

Ci stiamo avvicinando alla conclusione di questo capitolo ricchissimo di informazioni nuove e interessanti. A questo punto è mio dovere fare alcune considerazioni su quanto detto sino adesso e sulla Matrix in cui viviamo. Molte credenze e obbligazioni ci vengono imposte dalla nascita e negli anni a seguire, senza il nostro consenso e con l'inganno. Ne siamo completamente inconsapevoli e non ci possiamo ritenere moralmente responsabili di ciò. Ma ve ne sono altre, che accettiamo passivamente e volontariamente nel corso della vita, senza battere ciglio. Questo crea la consuetudine che è un atteggiamento sbagliato e di questo siamo pienamente responsabili. Non ci sono scusanti. Bisogna essere più vigili. Fidarsi meno e fare le domande giuste e come ci ha raccomandato il Dr.

Day nel capitolo I. Questo è un punto importante perché ci riporta a quello che abbiamo precedentemente visto sulle della consuetudine, ovvero che: “Le consuetudini sono quelle cose che, se nessuno le contesta, diventano legge”. Se noi le contestassimo, punto per punto, i governi avrebbero un atteggiamento molto diverso e se ne approfitterebbero di meno. Su questo siamo tutto d’accordo.

Vuoi perché siamo occupati a lavorare; vuoi perché c’ è la partita di calcio in TV; vuoi perché deleghiamo tutte le responsabilità ai nostri politici; vuoi perché la bambina sta male e deve andare dal dottore, insomma, non c'è mai il tempo per approfondire certi argomenti. Ma come sappiamo, la legge non ammette ignoranza. Da quanto detto in precedenza dovrebbe essere chiaro che i politici operano nella sostanza come amministratori di tanti fondi fiduciari, rappresentati dai nostri titoli quotati in borsa.

Quando eletti vanno a Roma e, volenti o nolenti, lavorano per chi ce li ha portati.

Diventano un asset dell'azienda S.p.A., chiamata Italia. Perché? Bene. L’Art. 67 della Costituzione, recita: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. Quindi, lo vedi, è scritto nella carta

costituzionale. Non hanno nessun obbligo di mandato. Da un lato, si chiede ai cittadini di andate votare, dall’altro, la classe politica non ha nessun obbligo una volta eletto. Ma è questa la Democrazia? Così non funzionerà mai. Capite qual è il problema? Perché dovrebbero fare leggi a nostro favore? Se lavorassero per il bene comune sarebbero licenziati in tronco. Il loro compito principale è quello di preservare la continuità della Matrix, in cui noi siamo solo forza lavoro, Bond/Titoli o Trust/Fondi fiduciari da amministrare e con cui fare soldi. E tutto questo avviene grazie alla nostra negligenza e ignoranza. Dobbiamo essere più attenti, più consapevoli e soprattutto più umili. Mi addolora dirlo, ma molti di noi, per interessi personali e carriere facili, sono collusi e hanno venduto anima e corpo al sistema di potere.

Ritorniamo a noi e facciamo un esempio. Sei italiano e per lavoro ti trasferisci in America. Ad un certo punto decidi di diventare cittadino Americano. Benissimo, che bella idea. Oggi è possibile mantenere la doppia cittadinanza, quindi, non ci sono problemi. Finalmente dopo tanti anni di lavoro e sudore puoi diventare americano. Un sogno che diventa realtà per molti immigrati. Lo fai perché credi nel sistema, sei fiducioso e pensi che sia la scelta giusta per te e la famiglia.

Nel richiedere la cittadinanza automaticamente e inconsapevolmente accetti i benefici e gli obblighi del governo Americano e i privilegi che la Costituzione Americana ti assicura. Tutto molto eccitante. Nel frattempo inizi a documentarti.

Leggi autori che hanno scritto libri sulla storia dell’America, vedi video su YouTube e scopri cose strane. Quasi impossibile da credere. Cominci a farti delle domande. Vediamo due esempi:

1. La doppia cittadinanza. Il 9 luglio 1868, dopo la Guerra Civile, nella Costituzione degli Stati Uniti fu aggiunto il XIV° Emendamento, che nella sezione 4, dice: "La validità del debito pubblico degli Stati Uniti… non è messa in discussione". Con questo emendamento chiamato appunto di Ricostruzione dopo la guerra, si intende dire che il debito pubblico doveva comunque essere onorato dalla cittadinanza a seguito della bancarotta. Questa fu la prima. La seconda fu nel 1933. Fu costituita una nuova società, chiamata UNITES STATES Inc., che si accollò il debito. Ovviamente, i banchieri internazionali per finanziarla si sono voluti coprire la spalle inserendo la clausola 4. Cosa vuol dire questo in relazione alla doppia cittadinanza. Vuol dire che ti rendi responsabile del debito pubblico dell’Italia e quello degli Stati Uniti. Doppia cittadinanza, doppia fregatura. Ti fari carico di due debiti pubblici, numeri digitali scritti nei computer, che non hai creato e impossibili da estinguere; un completo artefatto. Solo un folle potrebbe farlo. Molte cose sono diverse da come ce le rappresentano.

2. Rapporti con IRS – Internal Revenue Service. Parliamo di tasse. Con lo sviluppo della computerizzazione sei facilmente tracciabile dall’IRS, entità non governativa, con sede a Portorico. L’IRS fu creata inizialmente con un altro nome il 1° luglio 1862, poi cambiato in IRS nel 1918, dopo la prima guerra mondiale, quando il governo aveva bisogno di soldi e l’introduzione il XVI° Emendamento. L’IRS è delegata alla riscossione delle tasse; non lavora per il Tesoro americano, ma per la FED. Questo è regolato dalla legge. Non trovate tutto questo molto strano?

Il futuro sarà tutto computerizzato. I soldi saranno nel micro-chip o nel cellulare, come avviene in Cina, quindi, sarà sempre più difficile eludere le tasse e ci saranno sempre più controlli. Ti ho fornito questi due esempi per dimostrarti che tutto questo accade perché i cittadini americani, ma in Italia è la stessa cosa, pensano di sapere e vivono completamente assorbiti nella Matrix. Un mondo virtuale che non esiste.

Te l’ho spiegato nella premessa al libro. Non si preoccupano più di tanto del debito pubblico; non sanno che l’IRS è una entità non governativa, che non lavora per il Tesoro;

che la Federal Reserve è una banca privata e non del governo. Pesano che le tasse siano previste dalla Costituzione, ma non è vero. Non esiste una legge che obblighi la persona fisica al pagamento di tasse. Non è prevista alcuna tassa sulle persone fisiche nella Costituzione Americana. Poi non esiste nemmeno una legge. Come fanno a dirti che sei obbligato a pagare le tasse se non c’è legge! Ridicolo!

La disinformazione del sistema mediatico è assoluta. La Matrix è disegnata apposta così, per fregarti. I cittadini sono distratti e non curanti del bene pubblico. L’Allegato di Aaron Russo è la famosa intervista con Alex Jones, dove spiega molte cose sull’America.

Questa intervista è una primizia. Ve la presento per la prima volta in italiano. Ho trattato anche recentemente l’argomento in un video intitolato, Ricordando Aaron Russo e la Federal Reserve.

E qual è la situazione in Italia? È molto diversa da quella Americana? I padri costituenti De Nicola, de Gasperi, Calamandrei, Terracini, Saragat, Togliatti, Nenni, guarda caso quasi tutti comunisti e probabilmente tutti massoni (non ho ancora ultimato la ricerca al riguardo), nel 1946 hanno fatto lo stesso, anzi peggio, e in maniera più subdola. La Costituzione Italiana all'Art. 1, dice: "L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo…" Beh, come inizio potevano scegliere un concetto un po' più spiritualmente elevato, non trovate? Hanno mentito due volte, sapendo di mentire.

La prima volta, dimenticando totalmente che da che mondo è mondo, secondo la Legge Naturale, uomini e donne in carne ed ossa sono composti da Anima, Corpo e Spirito e che il lavoro, seppur necessario e nobilitante per l’uomo, ne rappresenta soltanto una minima

La seconda volta, perché sapevano benissimo che l'Italia dal 1933 era una società privata, e che noi siamo risorse umane buone solo finché produciamo per i nostri proprietari. Poi, ci si lamenta se le cose vanno male, come potrebbero andare diversamente? No, no, lo sapevano bene e non hanno avuto nessun timore a dirci la verità. Ce l'hanno messa sotto gli occhi con Art. 1, il cui significato vero non è il seguente:

Lavoro = Risorse Umane