Sezione 2 – La promozione delle competenze chiave degli studenti
3. Le azioni del Piano Azione Coesione e il modello di monitoraggio
3.2 L’estensione del modello di monitoraggio
A seguito dei positivi risultati conseguiti grazie agli interventi formativi per lo sviluppo delle competenze chiave, inerenti la comunicazione nelle lingue straniere e la realizzazione di percorsi di tirocini e stage (in Italia e nei paesi europei), promossi con gli Avvisi prot. AOODGAI/5683/2011
e prot. AOODGAI/6693/2012, l’Autorità di Gestione del Programma ha finanziato queste stesse azioni con altri tre Avvisi, che citiamo qui di seguito:
1. Circolare Prot. AOODGAI/2373 del 26/02/2013, l’ultimo avviso, il sesto a partire dal 2007-2008 nell’ambito della Programmazione 2007/2013, che promuove i Piani Integrati in continuità con le precedenti procedure. Con questo Avviso viene data alle istituzioni scolastiche la possibilità di attivare gli interventi dell’azione C1 su tutte le aree delle competenze chiave, compresa quindi la comunicazione in lingue straniere con stage all’estero. Per quanto riguarda l’azione C5 – Tirocini e stage (in Italia e nei Paesi U.E.), rispetto al Piano Integrato 2011/2013, si introduce una variazione nella ripartizione delle ore: l’azione si dovrà articolare in 10 ore di sensibilizzazione e orientamento all’inserimento in azienda, sulle tematiche del mondo del lavoro in generale e del profilo professionale prescelto e 110 ore di stage in azienda.
2. Circolare Prot. AOODGAI/11547/2013. Con D.G.R. n. 302 del 8 agosto 2013 la Regione Campania delibera di assegnare risorse aggiuntive al finanziamento degli interventi di raccordo scuola – lavoro e di residenza e studio in scuole all’estero, replicando le iniziative già promosse con gli Avvisi prot. AOODGAI/5683/2011 e prot. AOODGAI/6693/2012. A seguito di tale D.G.R. e del successivo Accordo con l’Autorità di Gestione del PO FSE della Regione Campania, è stata emanata la Circolare prot. AOODGAI/11547/2013, con la quale sono state invitate le scuole a presentare proposte sui due obiettivi azione citati.
3. Circolare Prot. AOODGAI/676 del 23 gennaio 2014. La Circolare in oggetto invita le Istituzioni Scolastiche delle sole regioni Calabria, Puglia e Sicilia alla presentazione di proposte volte ad offrire agli studenti delle scuole di istruzione secondaria di secondo grado (classi terze, quarte e quinte), l’opportunità di apprendere le lingue comunitarie attraverso periodi di residenza e studio in scuole all’estero (Paesi Europei). L’Avviso si posiziona sempre in continuità con le iniziative di rilancio dei Programmi Operativi delle Regioni dell’Obiettivo Convergenza e consolidate dal “Piano di Azione Coesione”.
L’autorità di gestione ha agganciato a tutte e tre queste Circolare il modello di monitoraggio sperimentato con la Circolare 6693 e descritto nel paragrafo precedente, implementando però un monitoraggio in fase ex post su atteggiamenti e comportamenti, relativo al posizionamento degli studenti su alcuni item specifici.
Nel presente capitolo del Rapporto di monitoraggio si è deciso di presentare alcune elaborazioni specifiche, relative ad item che hanno misurato il cambiamento negli atteggiamenti degli studenti, tra fase ante e fase post.
3.2.1 L’idea di utilità: cosa cambia tra ante e post
La domanda alla quale si è cercato di rispondere è stata: ‘Quali sono state le motivazioni personali che hanno spinto gli studenti a partecipare al corso?’ E queste sono state confermate positivamente dopo la conclusione del percorso formativo?
Una sezione delle schede ha mirato ad indagare aspetti esplicitamente legati all’esperienza, alle aspettative e al vissuto dei ragazzi. In particolare sono strati presi in esame:
in fase ante
grado di conoscenza del corso;
motivazioni e aspettative in relazione alla scelta di partecipare al corso;
in fase post
valutazione complessiva;
domande indirette sulla soddisfazione;
ri-proposizione degli item relative a motivazioni e aspettative in fase post, al fine di valutare quanto il corso sia stato utile a soddisfare gli aspetti proposti.
L’idea di ipotizzare più sfere relative al concetto di utilità deriva da alcune riflessioni emerse dall’analisi dei questionari di gradimento relativi agli interventi formativi messi a bando nel 2010:
come viene intesa l’utilità da parte degli studenti? Quali le dimensioni di tale concetto? Esiste e quanto è grande lo scarto tra ciò che è considerato utile nei termini di ricaduta scolastica e ciò che è considerato utile nella vita presente o nella propria percezione del futuro?
Per indagare su questo aspetto, ai ragazzi è stata proposta una batteria di item sui quali dovevano esprimere un giudizio, valutando, con una scala 1-10, l’importanza avuta da ciascuno di questi aspetti nella scelta di frequentare quel corso; in seconda battuta è stato loro chiesto di scegliere l’item più importante. La batteria è stata proposta anche in fase post, chiedendo agli studenti quanto il corso di formazione fosse risultato importante per migliorare/rafforzare quegli stessi aspetti.
Le frasi sono state selezionate dopo un attento lavoro del gruppo INDIRE, con l’obiettivo di coprire le aree e le competenze dei due diversi interventi. In particolare sono stati scelti tre item per ogni area individuata che potessero permettere di procedere anche un’analisi fattoriale.
Il gruppo di lavoro intende, infatti, attraverso l’analisi fattoriale (che ha lo scopo di identificare alcune variabili latenti ‘fattori’ in grado di spiegare i legami, le inter-relazioni e le dipendenze tra le variabili osservate), includere il punto di vista degli stessi studenti, con un'attenzione dunque rivolta alla percezione e alle concettualizzazioni dei soggetti protagonisti. Tali variabili latenti, o fattori, non sono infatti definiti, se non per via ipotetica a priori: quelli che emergono dall’analisi sono invece il risultato delle risposte degli allievi e, dunque, delle loro concettualizzazioni.
Nei due paragrafi che seguono presentiamo alcune elaborazioni di base, che mirano principalmente ad osservare gli spostamenti degli studente da un’area ad un’altra, rimandando ad un successivo approfondimento la più complessa analisi fattoriale