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Indagine sul fabbisogno formativo e competenze digitali

SEZIONE 1. Le linee di intervento del Programma e la partecipazione delle scuole e dell’utenza

4. Indagine sul fabbisogno formativo e competenze digitali

Negli ultimi anni le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), e con esse le competenze digitali degli studenti, sono state al centro di un ampio dibattito sul ruolo che esse svolgono nel processo di cambiamento che investe i metodi didattici, i contenuti dell’insegnamento e più in generale il Sistema Istruzione. Sulla spinta della Strategia Europa 202059 che propone

“l’agenda europea del digitale” e “l’agenda per nuove competenze e nuove posti di lavoro”, le politiche di indirizzo dell’Unione Europa promuovono l’integrazione delle nuove tecnologie nella scuola come elemento chiave dell’agenda governativa degli Stati Membri.

Le indicazioni contenute in molti documenti comunitari, come ad esempio Review of the Italian Strategy for Digital Schools60 e The Survey of Schools: ICT in education61, suggeriscono62 di investire nelle infrastrutture e nell’acquisto di dotazioni tecnologiche per ridurre il “gap di cultura tra la scuola e sistema sociale”: una scuola che si avvicina agli studenti e che propone una didattica più efficace promuove migliori condizioni per apprendimenti significativi e competenze spendibili nel mondo del lavoro.

Questo approccio, negli anni, è stato promosso da politiche di indirizzo dell’Unione Europea che invitano a considerare la qualità del Sistema Istruzione come l’integrazione di ambienti di apprendimento (e infrastrutture), necessari per supportare una nuova didattica legata all’uso delle TIC, con lo sviluppo di competenze finalizzate al miglioramento.

In particolare, le competenze digitali, definite come

the set of knowledge, skills, attitudes (thus including abilities, strategies, values and awareness) that are required when using ICT and digital media to perform tasks; solve

59 Comunicazione della Commissione Europa 2020 - Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva 02.03.2010, pg 5 http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/LexUriServ.do?uri=COM:2010:2020:FIN:EN:PDF

60 Il documento, realizzato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) a proposito del Piano Nazionale Scuola Digitale, avviato dall’Italia nell’ambito delle azioni previste dall’Agenda Digitale Italiana, invita il MIUR a concentrare le risorse sui progetti Scuola 2.0 che garantiscono un forte impatto sull'intero sistema scuola.

61 L’indagine è stata condotta da European Schoolnet e dall’Università di Liegi ed è stata commissionata dalla Commissione Europea (Direzione generale Reti di comunicazione, contenuti e della tecnologia). Lo studio ha avuto l’obiettivo di rilevare l'atteggiamento nei confronti delle TIC nelle scuole di 31 paesi (UE-27, Croazia, Islanda, Norvegia e Turchia), in relazione ai livelli ISCED 1 (scuola primaria, grade 4), ISCED 2 (scuola secondaria di I grado, grade 8) e ISCED 3 (scuola secondaria di secondo grado, grade 11), https://ec.europa.eu/digital-agenda/sites/digital-agenda/files/KK-31-13-401-EN-N.pdf.

62 Le indicazioni suggeriscono inoltre di accompagnare tale investimento con la diffusione di iniziative di formazione per il personale scolastico e per gli studenti.

problems; communicate; manage information; collaborate; create and share content; and build knowledge effectively, efficiently, appropriately, critically, creatively, autonomously, flexibly, ethically, reflectively for work, leisure, participation, learning, socialising, consuming, and empowerement63,

sono un elemento essenziale per una piena e consapevole partecipazione alla società della conoscenza64.

Recentemente su questo tema, l’Agenzia per l’Italia Digitale65 ha lanciato la “Strategia per la Coalizione Nazionale per le competenze digitali 2015”,

con l’obiettivo di sviluppare l’alfabetizzazione digitale e favorire una diffusa consapevolezza sull’innovazione tecnologica nel Paese, con particolare riguardo alle nuove professioni e al mondo delle piccole imprese66.

Questa attenzione per le competenze digitali è promossa dalla raccomandazione del Parlamento europeo del 2006 relativa alla competenze chiave per l’apprendimento permanente,

la competenza digitale consiste nel saper utilizzare con dimestichezza e spirito critico le tecnologie della società dell’informazione (TSI) per il lavoro, il tempo libero e la comunicazione. Essa è supportata da abilità di base nelle TIC: l’uso del computer per reperire, valutare, conservare, produrre, presentare e scambiare informazioni nonché per comunicare e partecipare a reti collaborative tramite Internet67.

La Programmazione Unitaria 2007-2013 offre un’opportunità di formazione e di acquisizione di competenze digitali per tutto il personale scolastico, gli adulti e gli studenti: sono state infatti predisposte azioni specifiche, come gli interventi D4 (Iniziative per lo sviluppo della società dell’informazione attraverso i centri polifunzionali di servizio), gli interventi G4 (Interventi di

63 A. Ferrari, Digital Competence in Practice: An Analysis of Frameworks, European Commission Joint Research Centre Institute for Prospective Technological Studies, pg 31 http://ipts.jrc.ec.europa.eu/publications/pub.cfm?id=5099

64 Nel documento DIGCOMP: A Framework for Developing and Understanding Digital Competence in Europe (2013), a proposito di digital competences che sono essential for participation in our digitalised society, Anusca Ferrari individua 5 aree di riferimento: Information, Communication, Content-creation, Safety, Problem-solving, pg 4 https://ec.europa.eu/jrc/sites/default/files/lb-na-26035-enn.pdf

65 L’Agenzia ha il compito di garantire la realizzazione degli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana. Istituita il 1° marzo 2012 in seguito alla sottoscrizione da parte di tutti gli Stati Membri dell’Agenda Digitale Europea, presentata dalla Commissione Europea nel 2010, l’Agenda Digitale è una delle sette iniziative faro della strategia Europa 2020, che fissa gli obiettivi per la crescita nell’Unione europea da raggiungere entro il 2020 e rappresenta l'insieme di azioni e norme per lo sviluppo delle tecnologie, dell'innovazione e dell'economia digitale, http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/agenda-digitale-italiana

66 “L’iniziativa mira a promuovere e sostenere i progetti sulle competenze digitali attivi sul territorio nazionale, creando una rete di condivisione e di valorizzazione utile per il successo delle iniziative e per l’impostazione di nuovi progetti e di nuove partnership”, http://www.agid.gov.it/agenda-digitale/competenze-digitali

67 Raccomandazione del Parlamento europeo relativa alle competenze chiave, 2006, http://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32006H0962

formazione degli adulti sull’utilizzo dei servizi digitali) e gli interventi C1 (Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - competenza digitale).

Per capitalizzare i risultati di questa esperienza formativa, è stata progettata ed è in fase di realizzazione un’indagine di approfondimento che intende rispondere alle esigenze conoscitive dell’Autorità di Gestione del PON Istruzione in merito al grado di digitalizzazione dei soggetti che hanno usufruito delle azioni promosse con la Programmazione Unitaria 2007/2013 e ai loro fabbisogni formativi. Tale indagine è rivolta a tutti i destinatari del Programma (studenti, personale scolastico, adulti delle Regioni Obiettivo Convergenza), relativamente al campo delle competenze digitali e al loro uso nella pratica didattica e nel lavoro: questo studio può divenire un supporto all’implementazione delle linee di intervento da realizzare nel ciclo di programmazione 2014-2020.

La struttura e le dimensioni di analisi di questa indagine hanno come punto di riferimento le considerazioni e gli stimoli forniti da ricerche realizzate sia in ambito nazionale sia in quello comunitario, che invitano ad indagare con maggiore attenzione l’utilizzo delle TIC e il livello di sviluppo delle competenze digitali nel sistema scolastico. Infatti, nonostante vi siano atteggiamenti positivi da parte dei docenti e degli studenti, l’uso delle TIC nei processi di apprendimento è ancora poco diffuso. Accanto a difficoltà infrastrutturali e formative (presenza nelle scuole di molti docenti non formati nell’uso consapevole delle TIC), il sociologo Marco Gui68 segnala l’uso di retroscena, cioè l’impiego che i docenti dichiarano di fare delle tecnologie: il maggiore utilizzo per la didattica non avviene durante le ore in classe, ma viene fatto a casa e serve per documentarsi, studiare o per consultare informazioni di carattere organizzativo sulla vita della scuola.

Nella recente indagine Effetti sulla didattica dell’investimento della politica regionale in attrezzature digitali nelle scuole del Mezzogiorno69 tuttora in corso, sta emergendo, da parte degli insegnanti intervistati, l’attribuzione di un valore positivo alle potenzialità inclusive delle TIC, probabilmente in grado di aumentare la motivazione ed il coinvolgimento degli studenti e di

68 Ricercatore del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Milano-Bicocca, Marco Gui si è occupato a lungo delle competenze digitali e che in collaborazione con la Regione Lombardia, la Fondazione Bruno Kessler e l’IPRASE del Trentino ha contribuito a sviluppare i primi test sulla competenza digitale in Italia (Gui e Argentin, 2011).

69 La ricerca, a cura di Simone Giusti, Marco Gui, Marina Micheli e Andrea Parma, è sostenuta dal Progetto: ”Supporto alle attività di valutazione del Quadro Strategico Nazionale 2007/2013”, PON “Governance e Assistenza Tecnica 2007-2013” - Obiettivo Operativo I.2 – UVAL Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica. L’indagine è in via di conclusione.

favorire l’inclusione degli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) e, più in generale, con bisogni educativi speciali (BES). Sembra invece rimanere in secondo piano la fiducia che l’uso delle TIC sia funzionale al miglioramento dell’apprendimento degli studenti e alla qualità della didattica.

4.1. Obiettivi dell’indagine

L’obiettivo di questa indagine realizzata da INDIRE, alla luce di quanto emerge dalle ricerche indicate, è quello di restituire una rappresentazione delle competenze digitali e delle abitudini dei corsisti, dirigenti scolastici e docenti-esperti coinvolti nel PON/POR, integrata con una mappatura, in termini infrastrutturali, del livello di digitalizzazione della scuola. Questa mappatura, con l’intento anche di indicare elementi di riflessione che possano essere un supporto all’implementazione delle linee di intervento da realizzare nel ciclo di programmazione 2014-2020, può rappresentare anche un indicatore del livello di adozione tecnologica della scuola (e-maturity).

L’indagine intende esplorare e osservare l’uso delle TIC in termini di competenze digitali possedute dagli studenti, dai docenti, dagli adulti (di seguito denominati corsisti), dai dirigenti scolastici e dai docenti che hanno avuto il ruolo di esperti (di seguito denominati docenti-esperti), anche per intercettarne gli ulteriori bisogni di formazione. L’indagine si articola integrando due punti di osservazione: il primo è relativo agli ambienti scolastici, con riferimento alle dotazioni tecnologie acquistate e al potenziamento degli ambienti di apprendimento; il secondo si riferisce allo sviluppo delle competenze digitali e all’utilizzo delle TIC per i corsisti che hanno beneficiato di percorsi formativi, per i dirigenti scolastici e per i docenti-esperti.

Sezione 2 – La promozione delle competenze chiave degli