Sezione 2 – La promozione delle competenze chiave degli studenti
2. L’apprendimento della lingua straniera
2.4. Il miglioramento degli studenti in lingua straniera
All’inizio della Programmazione 2007-2013 è emersa l’esigenza di provare a misurare gli effetti che la partecipazione ai percorsi formativi PON produce sugli apprendimenti curricolari dei ragazzi.
L’analisi si è basata su un modello che ha previsto la raccolta di dati relativi alle votazioni curricolari in italiano, matematica, scienze e lingue straniere prima della partecipazione al corso e dopo la sua conclusione. Se, infatti, l’attivazione dei progetti PON è funzionale al recupero di lacune riscontrate nelle discipline fondamentali, risulta necessario verificare se ci sia stato un miglioramento dei corsisti e, in caso affermativo, rilevarne anche l’entità.
Nella scheda di valutazione iniziale del corsista, cioè quella che viene compilata dal docente prima dell’inizio dell’intervento formativo, è stata inoltre prevista una domanda relativa al motivo per cui lo studente ha deciso di iscriversi a quello specifico percorso PON.
In sintesi, per ogni studente iscritto ad un corso di formazione il sistema di gestione chiede che siano fornite queste tre informazioni:
la motivazione prevalente dell’iscrizione;
la votazione riportata dallo studente in italiano, matematica, lingue straniere e scienze prima dell’inizio del percorso formativo;
la votazione riportato dallo studente in italiano, matematica, lingue straniere e scienze dopo l’inizio del percorso formativo;
Figura 1 – Scheda di valutazione fase ANTE
Nel presente capitolo del rapporto di monitoraggio 2015 si propone un primo e parziale approfondimento del tema dell’apprendimento linguistico, utilizzando le votazioni curricolari ante e post in lingua straniera come indicatori dell’impatto che la formazione erogata attraverso il Programma Operativo Nazione ‘Competenze per lo sviluppo’ ha avuto sul miglioramento degli studenti in questo ambito disciplinare. Si tratta di un lavoro iniziale, che sarà sviluppato e approfondimento nei prossimi rapporti di monitoraggio o in report ad hoc.
Prima della lettura dei dati relativi al miglioramento crediamo importante evidenziare, però, come non sia possibile stabilire una relazione esclusiva tra partecipazione alla proposta formativa e miglioramento nelle votazioni curricolare in lingua straniera, in quanto la partecipazione alle proposte del Programma Operativo Nazionale rappresenta solamente una tra le molteplici variabili che possono andare ad incidere sul miglioramento degli studenti.
2.4.1. Alcuni primi risultati
Le elaborazioni che presentiamo qui di seguito sono relative a una popolazione di studenti che ha seguito un monte ore complessivo di formazione in aula pari o superiore a 100 ore.
E’ stato considerato ‘voto in fase ante’ quel voto registrato a sistema prima dell’inizio della formazione, mentre come ‘voto in fase post’ la votazione registrata a sistema a conclusione della formazione. Le 100 ore di formazione possono essere state seguite sia in un’unica proposta formativa ma anche in più proposte formative, distribuite sui sei anni di Programmazione.
E’ stata considerata una soglia minima di 100 ore di formazione seguite, poich sotto quella soglia non sembrava realistico monitorare un impatto sul miglioramento.
E’ necessario precisare che l’inserimento del dato finale non era obbligatorio per le scuole, quindi se i corsisti che hanno avuto una valutazione iniziale sono stati numerosi, ciò non è accaduto nella stessa misura per la valutazione finale, che doveva essere inserita nel quadrimestre successivo la conclusione dell’intervento. La nostra popolazione di studenti è quindi composta solo da coloro per i quali è stata inserita sia la valutazione iniziale che quella finale in lingua straniera (in modo da poter fare un confronto su un totale di studenti identico), e per i quali è stato emesso un attestato
finale, informazione che ci assicura che quegli studenti abbiano effettivamente concluso l’attività formativa.
Le tabelle di contingenza elaborate hanno permesso di osservare il miglioramento raggiunto sulla scala scolastica per studenti che partivano da una votazione gravemente insufficiente (1-3), insufficiente (4-5), pianamente sufficiente (6-8), ed ottima (9-10).
Dalla lettura dei dati che segue emerge come per il 41,4% degli studenti, che hanno seguito un percorso formativo in aula di almeno 100 ore e che in fase ante risultavano avare una votazione compresa tra 6 e 7, in fase post realizzano un miglioramento posizionandosi su una votazione compresa tra l’8 e il 10. Mentre l’87% di coloro che avevano in fase ante una votazione insufficienze (compresa tra 4 e 5), in fase post si posizionano su una votazione compresa tra il 6 e 7.
Tab 15 – Valutazione ante e post in matematica per i frequentanti delle sole proposte in ‘competenze in Lingua straniera – percorso formativo’.Valori percentuali
VOTAZIONE POST
Tra 1 e 3 Tra 4 e 5 Tra 6 e 7 Tra 8 e 10 Totale Totale
VOTAZIONE ANTE
Tra 1 e 3 7,1 21,4 71,4 100 14
Tra 4 e 5 7,7 87 5,3 100 755
Tra 6 e 7 58,6 41,4 100 16.222
Tra 8 e 10 25,1 74,9 100 5.159
Totale 0,5 51,5 47,9 100 22.147
2.4.2. Una proposta di modello di analisi
L’analisi che potrebbe essere interessante sviluppare in un approfondimento dedicato, è quella che mette a confronto il miglioramento degli studenti che hanno seguito un percorso formativo in lingua straniera con stage all’esterno rispetto a chi ha frequentato un percorso formativo con modalità di erogazione tradizionale, cioè solo in aula.
L’elemento che si potrebbe ipotizzare abbia un impatto maggiore sul miglioramento degli studenti è rappresentato dalla possibilità che i ragazzi hanno avuto di svolgere un periodo di studio/ residenza all’estero, un periodo cioè di full immersion in un contesto di lingua straniera, tenuto conto che
gli studenti che potevano accedere a questo tipo di corsi dovevano essere, in partenza, già in possesso del livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento.
La verifica del valore aggiunto di questo elemento potrebbe rappresentare infatti un strumento in grado di supportare e indirizzare meglio le scelte dell’Autorità di Gestione del Programma nel nuovo ciclo di Programmazione, preso già atto della funzione ‘rimotivante’ che i percorsi con un periodo di residenza e studio all’estero hanno svolto nel percorso scolastico degli studenti.