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f. Le evidenze relative agli effetti delle clausole in esame

IV. LE RISULTANZE ISTRUTTORIE

IV.3. f. Le evidenze relative agli effetti delle clausole in esame

107. Quanto ai possibili effetti dell’accordo, Amazon riconosce nei propri documenti interni che la restrizione in oggetto determina una riduzione sostanziale del fatturato di utenti terzi, con una riduzione della quota di vendita di prodotti Apple da parte di operatori terzi dal [60-100%] nell’anno fiscale 2018 al [0-29%] nel primo trimestre 2019 (“All 3P locales were impacted by the Apple agreement that came into effect in 15 Q1 (not included in the OP2 plan) and the EU 3P share of Apple AB GMS dropped from [60-100%] in FY18 to [0-29%] in Q1-19 equating to [10-50]MM of AB GMS ([60-100%]

of the OP2 miss)”181).

108. Ulteriori effetti dell’accordo potrebbero riguardare il livello dei prezzi proposti dai soggetti terzi su Amazon. In una email interna ad Amazon del 7 maggio 2019, i dipendenti discutono del deterioramento della competitività dei prezzi sul marketplace Amazon rispetto alla concorrenza ([omissis]182. Secondo un dipendente, la perdita di competitività del marketplace potrebbe essere connessa anche all’accordo Apple, in considerazione della presenza, in precedenza, di molti operatori terzi ([omissis]183).

109. Con riferimento agli effetti direttamente riconducibili degli accordi, un

179 “I’m of course glad to hear that Apple wants to expand the list of authorized resellers. However, this should not be dependent on contingent situations (like Covid) but rather justified based on Apple’s objective selection criteria applied homogeneously across their reseller base. So please make this point clear to […]

when you get back to him and make sure all communications exchanged on this point with Apple follow the same approach. As you k now, the addition of new authorized resellers would need to be formalized through a contract amendment (Exhibit D) so would expect Apple to confirm in writing that these new resellers meet the selection criteria for selling on Amazon marketplaces.” Cfr. doc. ISP.92.

180 “We started from the list of authorized Apple resellers (https://locate.apple.com/findlocations) by EU5 locales in the largest cities, excluding established telecommunication companies or larger electronics retailers with their own distribution channels and identified 2 addressable buckets: a. [<10] SPs that (1) have a CID, (2) are not locked by Fraud, (3) are not Premium Resellers and (4) are not selling Apple those already selling on Amazon > action: communicate to these SPs through AMs that they are allowed to sell also Apple listing on existing product pages b. [10-29] SPs that (1) do NOT have a CID and (2) are Premium Seller non included in our original list or (3) have high potential based on operations size – numver of Point of Sale, branches, online presence >action: this would require a full onboarding exercize” Cfr. doc.

ISP.83. Si veda anche il documento ISP.87.

181 Cfr. doc. ISP.19 (allegato “20190430_Amazon Business EU 3P Q1-19 QBR.pdf”).

182 [omissis]. PC è l’acronimo di Personal Computer, WL Wireless, SIC Super Image Competitors, MFN Merchant Fullfilled Network Cfr. doc. 97.

183 [omissis].

primo effetto – già evidenziato nei documenti acquisiti in ispezione e discussi in precedenza – riguarda la drastica contrazione nel volume e nel valore di prodotti Apple e Beats venduti da operatori terzi (Tabella 4 e Tabella 5 infra).

La comparazione dei periodi preaccordo (anni 2017 e 2018) e post accordo (anno 2019) mostra variazioni significativamente negative sia nel numero di prodotti venduti da operatori terzi, che nel fatturato realizzato da operatori terzi.

110. L’unica eccezione riguarda la categoria di decoder/set-top-boxes (Apple TV) che tuttavia non era commercializzata in Italia nel 2017 ed è stata introdotta nel 2018. Il medesimo effetto dovuto all’introduzione successiva del prodotto, ma solo per il 2017, si verifica con la categoria dei wearables (Apple Watch).

Tabella 4 - Fatturato ricavato dalla vendita di prodotti Apple e Beats da parte di venditori terzi nel marketplace Amazon.it184

2017 2018 2019 Variazione

2017-2019

Variaz ione 2018-2019 Prodotti Apple

dispositivi audio […] […] […] -[60-80%] -[80-100%]

decoders/set-top-boxes […] […] +[200-300%]

pc desktop […] […] […] -[40-60%] -[20-40%]

notebooks […] […] […] -[60-80%] -[60-80%]

altri dispositivi […] […] […] -[60-80%] -[80-100%]

smartphones […] […] […] -[80-100%] -[80-100%]

tablets […] […] […] -[60-80%] -[80-100%]

wearables […] […] […] +[60-80%] -[1-20%]

Totale prodotti Apple [25-50] milioni [50-100] milioni [5-10] milioni -[80-100%] -[80-100%]

Prodotti Beats

dispositivi audio […] […] […] -[60-80%] -[80-100%]

altri dispositivi […] […] […] -[80-100%] -[80-100%]

Totale prodotti Beats [25-50] milioni [50-100] milioni [5-10] milioni -[60-80%] -[80-100%]

184 Elaborazioni su dati del documento 110, allegato “Allegato_1_-_RFI1__domande_9-19_.xlsx”, foglio

Tabella 5 - Unità di prodotti Apple e Beats vendute dai venditori terzi nel marketplace Amazon.it185

2017 2018 2019 Variazione

2017-2019

Variaz ione 2018-2019 Prodotti Apple

dispositivi audio […] […] […] -[80-100%] -[80-100%]

decoders/set-top-boxes […] […] +[200-300%]

pc desktop […] […] […] -[40-60%] -[40-60%]

notebooks […] […] […] -[60-80%] -[60-80%]

altri dispositivi […] […] […] -[80-100%] -[80-100%]

smartphones […] […] […] -[80-100%] -[80-100%]

tablets […] […] […] -[60-80%] -[80-100%]

wearables […] […] […] +[40-60%] -[20-40%]

Prodotti Be ats

dispositivi audio […] […] […] -[80-100%] -[80-100%]

altri dispositivi […] […] […] -[60-80%] -[80-100%]

111. In generale, per ciascuna categoria di prodotti Apple il numero di venditori terzi che offrivano un determinato prodotto Apple sul marketplace Amazon.it si è significativamente ridotto (Tabella 6). In particolare, in media il numero di venditori terzi nel marketplace Amazon.it che vendevano i principali prodotti Apple era superiore al numero di 40 operatori nel 2018. Nel 2019, il numero è inferiore a [omissis] operatori, escludendo i valori di gennaio 2019 (poiché fino al 5 gennaio era permesso vendere i prodotti Apple e Beats), il numero medio di rivenditori si riduce ulteriormente. Nel 2019 e nel 2020, si osserva quindi una riduzione del numero di rivenditori compresa tra il 40 ed il 100%.

185 Elaborazioni su dati del documento 110, allegato “Allegato_1_-_RFI1__domande_9-19_.xlsx”, foglio

“D15” e “D16”.

Tabella 6 – Numero di venditori terzi nel marketplace Amazon.it attivi nella vendita

Var. rispetto 2018 -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%]

2019 (escluso gennaio) […] […] […] […]

Var. rispetto 2018 -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%]

gen-giu 2020 […] […] […] […]

Var. rispetto 2018 -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%]

Nume ro di

Var. rispetto 2018 -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%]

gen-giu 2020 […] […] […] […]

Var. rispetto 2018 -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%] -[80-100%]

112. Un ulteriore effetto delle clausole in esame riguarda le vendite transfrontaliere. Infatti, le clausole del GTA e dell’EU Agreement – in particolare la lista dei reseller autorizzati a vendere su Amazon.it – ammettono solo alcuni rivenditori stabiliti in Italia, Germania, Francia, Paesi Bassi, Svezia e Spagna187, escludendo tutti i rivenditori (ufficiali e non) stabiliti in Paesi Membri diversi dai precedenti. Sono quindi esclusi da Amazon.it tutti i rivenditori di determinati Paesi europei, che non possono vendere ai consumatori italiani tramite Amazon.it.

113. Altresì, si evidenza che dopo l’accordo, i rivenditori presenti nella lista dell’Exhibit D dell’EU Agreement hanno venduto i propri prodotti esclusivamente nel marketplace localizzato nel proprio Paese di stabilimento.

Sono di fatto cessate le vendite transfrontaliere di prodotti Apple e Beats tramite Amazon.

114. In particolare, prima dell’accordo, come è possibile osservare nella Tabella 7, su Amazon.it erano presenti numerosi operatori ([60-99] con un fatturato su Amazon.it superiore a 100 mila dollari188) provenienti dall’Italia e da altri Paesi europei ed extraeuropei. A seguito dell’accordo, in Amazon.it nel 2019 e nel periodo gennaio-giugno 2020 non sono presenti rivenditori di

186 Elaborazioni su dati del documento 187, allegato “All._1.xlsx”, foglio “D19(v)”. I dati riguardano i venditori attivi nella vendita di 113 dei principali prodotti a marchio Apple. I dati non sono riportati con riferimento ai MacBook in quanto tutti i modelli sono successivi all’entrata in vigore dell’accordo.

187 Si precisa che il Regno Unito, successivamente all’uscita dall’Unione Europea, non è stata considerata come Paese Membro.

188 Cfr. doc. ISP.10. Si veda anche la Figura 9 supra.

Paesi Membri diversi dall’Italia189 (Tabella 8 e Tabella 9 infra).

Tabella 7 – Rivenditori con fatturato di almeno 100 mila dollari presenti sul marketplace italiano Amazon.it prima dell’accordo: distinzione del paese di origine190

Origine del venditore

Venditori su Amazon.it

Vendita di prodotti Apple e Beats su

Amazon.it

Num. % sul Totale Fatturato % sul Totale

IT Italia [30-59] [60-80%] […] […]

PT Portogallo [<10] [<20%] […] […]

US Stati Uniti [10-29] [<20%] […] […]

GB Regno Unito [10-29] [<20%] […] […]

ES Spagna [<10] [<20%] […] […]

NL Paesi Bassi [<10] [<20%] […] […]

CY Cipro [<10] [<20%] […] […]

DE Germania [<10] [<20%] […] […]

LV Lettonia [<10] [<20%] […] […]

LT Lituania [<10] [<20%] […] […]

n.d. non

disponibile [<10]

[<20%] […] […]

Totale complessivo [60-99] 100% […] 100%

115. Infatti, la Tabella 8 e la Tabella 9, mostrano – oltre ad una accentuata riduzione degli operatori presenti su Amazon.it – che gli operatori selezionati nell’Exhibit D dell’EU Agreement tendono ad essere presenti solo nel marketplace localizzato nel proprio paese di stabilimento. Sul punto, occorre osservare che le evidenze interne di Amazon mostrano l’intenzione di “evitare le imprese che non sono conformi, non sono legittimate, o che verosimilmente esportano”191.

189 Solo nel 2019, in Amazon.it si osserva la presenza di un rivenditore del Regno Unito, per un fatturato annuale (GMS) di [0-2.000€]. Cfr. doc. 146.

190 Elaborazioni si dati delle parti. Cfr. ISP.10 (all. excel). I rivenditori terzi sono quelli che hanno sviluppato un fatturato significativo (almeno 100 mila dollari) e sono stati raggruppati per Paese di origine. Per ciascun Paese di origine del venditore sono mostrati i venditori presenti su Amazon.it ed il fatturato di prodotti Apple sviluppato (colonna “TOTAL_EYE gross_ordered_sales (USD)”), i venditori selezionati sono esclusivamente quelli il cui status era “attivo/normale”.

191 Cfr. doc. ISP.27. In particolare, nell’email interna di Amazon del 2 ottobre 2018 si legge: “P.13 Apple ask s for a “Know your (end) customer process” to avoid businesses that are not compliant, not legitimate, or lik ely to export” (cfr. doc. ISP.27). I processi KYC (Know-Your-Customer) consistono in politiche rigorose per validare i Venditori Terzi (cfr. doc. 97).

Tabella 8 – Rivenditori terzi che hanno sviluppato un fatturato per la vendita dei prodotti Apple sui marketplace europei di Amazon: suddivisione geografica192

2019

Tabella 9 – Rivenditori terzi che hanno sviluppato un fatturato per la vendita dei prodotti Beats sui marketplace europei di Amazon: suddivisione geografica193

2019

116. Ciò sembra confermato anche dalle slide prodotte da Apple nelle proprie memorie finali194 relativamente all’individuazione dei rivenditori, in

192 Elaborazioni su dati delle parti. Cfr. doc. 146. Si osservi che Amazon ha confermato in audizione che il venditore del Regno Unito era solo uno: “esiste la prova provata di venditori stabiliti in altri paesi dell’UE continuavano a vendere in Italia, era uno solo, ma il punto è che il fatto che il venditore continuasse a vendere in Italia dimostrava che non esisteva una restrizione alle vendite transfrontaliere.” Cfr. doc. 376. Si osserva che il venditore in questione ha venduto meno di 2.000 euro nei mark etplace diversi dal Paese di origine e solo nel 2019 (cfr. doc. 146).

193 Elaborazioni su dati delle parti. Cfr. doc. 146.

194 Cfr. doc. 360, all. 2.

cui emerge una stratificazione geografica degli stessi (Figura 12), impedendo l’accesso a rivenditori per la loro origine geografica diversa dall’Italia, Francia, Spagna, Regno Unito e Germania, nonché l’obiettivo di permettere solamente l’acquisto “locale” (“will be able to source local flavours only, but ship to anywhere within EU”)195.

Figura 12 – Identificazione dei rivenditori196