1.3 Facebook e costrutti psicologic
1.3.2 Facebook e narcisismo
Come anticipato, un costrutto che ha catturato molta attenzione da parte degli studiosi di internet e dei Social Network è rappresentato dal narcisismo. Secondo l’American Psychiatry Association (APA), circa l’1% della popolazione è affetta dal Disturbo narcisistico di personalità. Esso compare nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM-IV TR; Andreoli, Cassano, & Rossi, 2007) nel quale si specifica che, ai fini di una diagnosi di questo disturbo, devono essere presenti in modo pervasivo, ovvero in modo costante nelle diverse relazioni e situazioni, almeno 5 tra i seguenti 9 sintomi:
1- Senso grandioso del Sé ovvero senso esagerato della propria importanza 2- È occupato/a da fantasie di successo illimitato, di potere, effetto sugli altri,
bellezza, o di amore ideale
3- Crede di essere “speciale” e unico/a, e di poter essere capito/a solo da persone speciali; o è eccessivamente preoccupato da ricercare vicinanza/essere associato a persone di status (in qualche ambito) molto alto
4- Desidera o richiede un’ammirazione eccessiva rispetto al normale o al suo reale valore
5- Ha un forte sentimento di propri diritti e facoltà, è irrealisticamente convinto che altri individui/situazioni debbano soddisfare le sue aspettative 6- Approfitta degli altri per raggiungere i propri scopi, e non ne prova rimorso
24 7- È carente di empatia: non si accorge (non riconosce) o non dà importanza ai
sentimenti degli altri, non desidera identificarsi con i loro desideri
8- Prova spesso invidia ed è generalmente convinto che altri provino invidia per lui/lei
9- Modalità affettiva di tipo predatorio (rapporti di forza sbilanciati, con scarso impegno personale, desidera ricevere più di quello che dà, che altri siano affettivamente coinvolti più di quanto lui/lei lo sia).
Sebbene la diagnosi di Disturbo narcisistico di personalità sia abbastanza rara, i suoi sintomi, espressi con minor intensità e pervasività, sono, al contrario, molto comuni. Nella sua forma non clinica, il narcisismo, come una particolare caratteristica psicologica di personalità, si esprime quindi nella tendenza, da parte della persona, ad avere un’idea grandiosa di sé, come di un essere eccezionale ed unico che, come tale, ha diritto a trattamenti speciali da parte delle altre persone senza la necessità di dover fare altrettanto nei confronti degli altri (Millon, 1996). Le persone narcisistiche hanno una forte componente esibizionistica, sono costantemente preoccupate del loro aspetto fisico e presentano un elevato valore di sé (Vazire, Naumann, Rentfrow, & Gosling, 2008). Tuttavia, per regolare l’immagine che hanno di se stessi, hanno bisogno di fare affidamento su fonti esterne, in quanto sono incapaci di regolare la propria autostima sulla base di indizi interni riguardanti il proprio sé (Campbell, Rudich, & Sedikides, 2002). Quindi, per mantenere la loro esagerata visione di sé, le persone narcisistiche ricercano continuamente il rinforzo dall’ambiente sociale (Morf & Rhodewalt, 2001), soprattutto mettendosi in condizione di poter ottenere l’attenzione da parte degli altri, come cercando di mettersi sempre in mostra, vantandosi di se stessi e delle proprie capacità, indossando abiti vistosi, curando sempre il proprio aspetto o sfoggiando attraenti partner sentimentali considerati come trofei (Campbell & Green, 2007; Twenge & Campbell, 2009).
25 In riferimento al modello di personalità a 5 fattori precedentemente esposto, i narcisisti tendono ad esibire un’elevata estroversione accompagnata da una bassa gradevolezza (Miller & Campbell, 2008). In linea con questi fattori di personalità, essi desiderano e ricercano costantemente i contatti sociali, hanno moltissimi rapporti interpersonali, sono molto abili ad affrontare con successo situazioni sociali nuove e ad iniziare nuove relazioni (Campbell & Foster, 2002). Questo è dovuto al fatto che il narcisista, ad un primo impatto, appare come una persona piacevole, sicura di sé, attraente e interessante (Campbell, 1999; Campbell, Brunell, & Finkel, 2006; Paulhus, 1998; Raskin, Novacek, & Hogan, 1991). Tuttavia, i rapporti sociali sono utilizzati unicamente per ottenere visibilità, attenzione e ammirazione e le relazioni interpersonali sono dunque sfruttate per soli scopi personali (Campbell et al., 2002; Morf & Rhodewalt, 2001). Come conseguenza di ciò, le persone narcisiste non riescono a instaurare relazioni intime a lungo termine, caratterizzate da calore o empatia, perché dopo un primo momento in cui riescono a sfoggiare le loro abilità di adulatori, iniziano a diventare evidenti la loro mancanza di abilità empatiche, l’indifferenza verso i sentimenti degli altri, il loro egoismo, la tendenza all’infedeltà e il bisogno di manipolazione (Brunell et al., 2004; Campbell, 1999; Campbell & Foster, 2002; Schmitt & Buss, 2001).
Secondo numerosi autori i siti Social Network costituiscono, per i narcisisti, degli ottimi mezzi per soddisfare i loro bisogni di ammirazione, di affermazione della loro grandiosità e di contatto. In primo luogo, questi siti permettono un quasi totale controllo del modo in cui un utente vuole presentarsi agli altri (Vazire & Gosling, 2004). A differenza di altri contesti sociali, l’ambiente delle pagine personali dei Social Network consente un completo potere decisionale in riferimento a come presentarsi, scegliendo particolari fotografie attraenti, o scrivendo una descrizione di sé accuratamente scelta allo scopo di promuovere se stessi.
Un altro motivo è che tali siti permettono di costruirsi una vasta rete sociale caratterizzata da relazioni piuttosto superficiali (Buffardi & Campbell, 2008). I siti di Social Network, come Facebook, si basano infatti su una rete di amicizie che conta
26 moltissimi individui. Chiaramente la maggior parte delle persone ha, tra i propri contatti, amicizie anche profonde ma, considerando il numero medio di amici su Faecbook che abbiamo visto aggirarsi su qualche centinaia di contatti (Backstrom et al., 2011; Christofides et al., 2009; Ellison et al., 2007; Golder et al., 2007; Lewis & West, 2009; Muise et al., 2009; Sheldon, 2008a; Ungander et al., 2011), la maggior parte di essi rappresentano amicizie caratterizzate da legami più deboli.
In linea con le caratteristiche del narcisista questo tipo di relazioni potrebbero risultare, per lui, molto attraenti data la loro incapacità o riluttanza a stabilire relazioni profonde che richiedono investimento emotivo come quelle che avvengono faccia a faccia o all’interno di un contesto amicale (Campbell, 1999; Campbell & Foster, 2002). A questo proposito è stato dimostrato come il narcisismo correli significativamente in modo positivo con il numero di amici su Facebook (Bergman, Fearrington, Davenport, & Bergman, 2011). La grandezza della propria rete sociale sul Social Network, infatti, potrebbe costituire un rinforzo alla propria autostima in quanto rappresenterebbe una conferma della propria grandiosità.
Inoltre, i siti Social Network forniscono a questi individui facili opportunità per mettere in atto comportamenti esibizionistici e ricercare quell’attenzione necessaria a mantenere la loro grandiosa immagine di se stessi (Bibby, 2008; Buffardi & Campbell, 2008; Buss & Chiodo, 1991). A questo riguardo i narcisisti tendono ad utilizzare il loro profilo personale di Facebook come un mezzo per mettersi in mostra pubblicando foto di sé attraenti allo scopo di promuovere la propria persona (Buffardi & Campbell, 2008; DeWall et al., 2011) o modificando frequentemente il proprio stato (Ong et al., 2012; Panek, Nardis, & Konrath, 2013), nella certezza che i loro contatti siano interessati a loro e a cosa fanno (Bergman et al., 2011).
Alcuni autori hanno tentato di analizzare la modalità conversazionale dei narcisisti su Facebook. Questo partendo dal presupposto che le persone narcisistiche tipicamente presentano un quadro conversazionale particolare, caratterizzato da un’elevata soddisfazione delle loro capacità comunicative (Buss &
27 Chiodo, 1991) e dal forte uso del pronome singolare in prima persona (Raskin & Shaw, 1988). L’uso dei pronomi infatti offre molte informazioni su come le persone si relazionano, in particolar modo su come esse si distinguono, dagli altri. Nello specifico, l’uso dei pronomi singolari in prima persona costituisce un mezzo attraverso il quale i narcisisti catturano l’attenzione delle altre persone su se stessi (DeWall et al., 2011; Raskin & Shaw, 1988).
In effetti DeWall e colleghi (2011) hanno rincontrato un’interazione significativa tra narcisismo e uso del pronome singolare in prima persona sulla pagina di Facebook. Tuttavia, gli autori hanno evidenziato che tale relazione risulta più debole per quei narcisisti che pubblicano un maggior numero di foto attraenti e sensuali di se stessi, ipotizzando che tale attività potesse rappresentare un’altra strategia per soddisfare il loro bisogno di attirare l’attenzione degli altri. Infatti, ulteriori analisi degli autori hanno evidenziato che i narcisisti che utilizzano molti pronomi personali in prima persona sulla loro pagina profilo tendono a pubblicare un minor numero di fotografie di se stessi, rispetto a coloro che, al contrario, fanno un limitato uso di pronomi personali in prima persona. In altre parole, quando i narcisisti non usano le parole per attirare l’attenzione su di sé, si impegnano in attività e comportamenti che possano, in ogni caso, arrivare al medesimo risultato (Campbell, Bonacci, Shelton, Exline, & Bushman, 2004; DeWall et al., 2011).