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Osservazione → come anticipato in una delle precedenti note a piè di pagina, tutte le fasi di rendicontazione vantano dei collegamenti con alcuni dei principles for defining report content, e qui ne abbiamo una seconda prova: nesso tra terza fase di rendicontazione e principio di materialità (che ricordiamo essere uno dei quattro principi denominati principles for defining report content).

91 Le tematiche toccate nel report di sostenibilità devono essere tali da permettere agli stakeholder di

poter effettuare una valutazione completa e dunque ponderata e ragionata della performance dell’azienda nel periodo oggetto di rendicontazione.

Osservazione: a ben vedere, abbiamo appena rintracciato una terza conferma circa il fatto che tutte le fasi di rendicontazione vantano dei collegamenti con alcuni dei principles for defining report content, infatti, a ben vedere, abbiamo appena scovato un collegamento tra questa terza fase e il principio di

completezza (che ricordiamo essere uno dei quattro principi denominati principles for defining report content).

92 Osservazione: come possiamo notare, emerge nuovamente il nesso tra questa terza fase e il principio di completezza.

93 Osservazione: come possiamo notare, emerge nuovamente il nesso tra questa terza fase e il principio di materialità.

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Nella quarta, nonché ultima, fase dell’intero processo – o ciclo- di reporting, che ricordiamo essere eseguita a posteriori rispetto alla stesura e pubblicazione del report di sostenibilità, le aziende sostanzialmente effettuano una revisione e quindi un riesame di tale documento, nonché anche una verifica dell’intero ciclo di reporting.

Ovviamente, tali controlli che completano il processo di reporting saranno utili all’azienda per effettuare delle migliorie al ciclo di reporting successivo e dunque anche al report di sostenibilità che risulterà da tale nuovo ciclo. Capiamo quindi come, in realtà, in una stessa azienda esistano e si susseguano sì tanti cicli di rendicontazione, i quali però, a ben vedere, sono tutti collegati tra loro come a formare un unico e pressoché infinito processo di reporting (sorta di circolo vizioso). Volendo fare chiarezza potremmo quindi affermare che è come se, per ogni azienda che decide di redigere il report di sostenibilità in ottemperanza a quanto indicato dalle GRI SR Guidelines G4, esistesse un unico e pressoché infinito ciclo di rendicontazione composto a sua volta da numerosi micro cicli di rendicontazione tanti quanti sono i periodi di rendicontazione e quindi i report di sostenibilità redatti e pubblicati dall’impresa considerata (ad ogni micro ciclo di rendicontazione corrisponde un determinato periodo di rendicontazione e dunque un determinato report di sostenibilità).

PROCESSO DI RENDICONTAZIONE

(Periodo di rendicontazione 1: micro processo di rendicontazione 1) 1. Identificazione -> 2.

Determinazione delle priorità -> 3. Convalida -> report di sostenibilità 1-> 4. Revisione ->

(Periodo di rendicontazione 2: micro processo di rendicontazione 2) 1. Identificazione -> 2.

Determinazione delle priorità -> 3. Convalida -> report di sostenibilità 2 -> 4. Revisione -> …

A ben vedere, esiste un nesso tra ognuna di queste quattro fasi e i poc’anzi esaminati principi per la definizione del contenuto del report di sostenibilità (principles for defining report content)94. Andiamo dunque ora ad illustrare quali sono i principi che possono tornare utili

94 Ricorda che i principles for defining report content sono uno dei due gruppi in cui si suddividono i Reporting Principles.

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alle aziende - ai fini della definizione del contenuto del proprio report di sostenibilità -95 con

riferimento ad ogni specifica fase di rendicontazione.

Con riferimento alla fase di identificazione, i principi di rendicontazione da considerare sono il principio di inclusività degli stakeholder e il principio del contesto di sostenibilità.

Focalizziamo un attimo la nostra attenzione sul nesso tra fase di identificazione e principio di inclusività degli stakeholder.

Come spiegato, durante la fase di identificazione l’azienda individua quali potrebbero essere quelle potenziali tematiche che, in quanto pertinenti, potrebbero essere incluse nel report di sostenibilità. A tal proposito, abbiamo altresì detto che sono da intendere come tematiche pertinenti, tra le altre, anche quelle che sono in grado di influenzare le decisioni degli stakeholder; a ben vedere, quindi, le organizzazioni, nello scegliere questi potenziali ed eventuali temi, considerano anche quelli che sono gli interessi di quest’ultimi. Ma se torniamo indietro di qualche pagina e andiamo a rintracciare la spiegazione del principio di inclusività degli stakeholder vediamo che questa recita “secondo tale principio, l’organizzazione deve identificare i propri stakeholder ed illustrare ad essi, oltre all’attività svolta e ai relativi impatti, anche le modalità attraverso cui ha risposto alle loro aspettative ed ai loro interessi”, ed ecco che quindi, considerando la parte di tale periodo che fa riferimento agli interessi degli stakeholder, emerge il nesso tra la fase oggetto di analisi e il principio di inclusività.

Passiamo ora a considerare il nesso tra fase di identificazione e principio del contesto di sostenibilità.

Come appena ribadito, durante la fase di identificazione l’azienda individua quali potrebbero essere quelle potenziali tematiche che, in quanto pertinenti, potrebbero essere incluse nel report di sostenibilità. Oltre che quelle in grado di influenzare le decisioni degli stakeholder, sono da intendere come tematiche pertinenti anche quelle che riflettono gli impatti economici, ambientali e sociali dell’organizzazione. Ma se andiamo a rivedere la descrizione del principio del contesto di sostenibilità vediamo che avevamo scritto che “in base a tale principio, l’impresa deve rendicontare agli stakeholder non solo con riferimento alla propria

95 Ricorda infatti che nell’aggregato denominato Principles for defining report content rientrano quei

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performance individuale, ma anche con riferimento alla propria performance collocata e quindi valutata nel più ampio contesto sociale, ambientale ed economico di riferimento (settoriale, locale, regionale o internazionale)”, ed ecco che quindi, considerando la parte di tale periodo che fa riferimento al contesto economico-socio-ambientale, emerge il nesso tra la fase oggetto di analisi e il principio del contesto di sostenibilità.

Analizzati approfonditamente i nessi tra questa prima fase e i due principi cui essa fa riferimento, con riguardo alle successive tre fasi, non essendo questo il principale oggetto di studio di tale elaborato, ci limiteremo solamente ad enunciare quali sono i principi di rendicontazione collegati ad ognuna di esse, senza quindi analizzare nel dettaglio tali nessi. Passando dunque a considerare la fase di determinazione delle priorità, i principi di rendicontazione da considerare sono il principio di materialità e, nuovamente, il principio di inclusività degli stakeholder.

Con riferimento alla fase di convalida, i principi di reporting che possono tornare utili alle aziende sono il principio di materialità, il principio di completezza e, ancora una volta, principio di inclusività degli stakeholder.

Infine, i principi di rendicontazione cui fare riferimento nell’ultima fase di revisione sono, così come nella prima fase, il principio di inclusività degli stakeholder e il principio del contesto di sostenibilità.

→ Illustrati struttura, contenuto e percorso di redazione, facciamo ora un breve accenno alle due opzioni offerte dalle GRI SR Guidelines G4 per la stesura del documento report di sostenibilità.

Le GRI SR Guidelines G4 offrono alle aziende che decidono di far loro riferimento due modalità di redazione del report di sostenibilità tra loro alternative. Tali due opzioni si differenziano tra loro sostanzialmente per il diverso livello di approfondimento che le caratterizza:

 Una prima opzione consente alle imprese di fornire, attraverso il proprio report di sostenibilità, solo quelle informazioni circa i propri impatti economici, sociali, ambientali e di governance giudicate essenziali. Capiamo quindi che il livello di approfondimento riferito a tale modalità, definito livello core, non è da considerarsi elevato.

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 Una seconda opzione, invece, permette alle organizzazioni di inserire nel proprio report di sostenibilità anche informazioni aggiuntive rispetto a quelle che si sarebbero fornite optando per l’opzione di cui sopra, dove tali informazioni aggiuntive possono riguardare la strategia, la governance, nonché altri aspetti circa etica e integrità dell’organizzazione cui il report si riferisce. In questo caso il livello di approfondimento, definito livello comprehensive, è dunque maggiore rispetto a quello riferito alla modalità precedente. Abbiamo detto che tale opzione permette l’inserimento di informazioni aggiuntive rispetto a quanto consentito dall’opzione core, quindi, a ben vedere, è possibile affermare che un report di sostenibilità redatto optando per tale opzione è in realtà un report che, partendo dal livello core, costruisce su di esso ulteriori e aggiuntive analisi andando così a raggiungere un livello di approfondimento comprehensive96.

Non rappresentando l’analisi dei modelli di rendicontazione extra economica il principale oggetto di studio di tale elaborato, esaminato in modo molto dettagliato, in ragione della sua ampia diffusione e del suo ampio utilizzo, il modello di rendicontazione extra economico GRI Sustainability Reporting Guidelines G4, procediamo ora invece con una disamina più veloce dei restanti modelli che ci siamo proposti di analizzare. Con riguardo a questi ultimi, infatti, ci limiteremo solamente ad illustrarne i punti e le caratteristiche principali, riponendo particolare attenzione soprattutto nella caratteristica inerente la categoria di appartenenza di ognuno di essi con riferimento alla classificazione che li distingue in base alla previsione o meno della possibilità di una verifica esterna/certificazione esterna.

Standard di rendicontazione socio-ambientale con enfasi sul processo

Social Accountability 8000 (SA 8000)97

96 A ben vedere, il livello di approfondimento comprehensive è, dunque, sostanzialmente costruito

sul livello core, che ne costituisce la base.

97 Le informazioni che seguono sono tratte dalle seguenti fonti:

 Libro “La responsabilità sociale dell’impresa: idee e prassi”, il cui autore è Adalberto Perulli (pagine da 147 a 150);

 Sito web http://wisesociety.it/economia-e-impresa/certificazioni-cosa-sono-a-chi-servono-

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Analizziamo ora quelle che sono le caratteristiche principali del modello di rendicontazione extra economica riconosciuto a livello internazionale SA 8000.

Iniziamo tale disamina indicando quelle che sono, tra tutte le tematiche annoverate nell’ambito del più ampio tema della CSR, quelle su cui si focalizza maggiormente lo standard oggetto di analisi.

Ritengo opportuno iniziare tale analisi in questo modo in quanto, come vedremo, tutte le principali caratteristiche di questo standard sono collegate e quindi dipendono e si basano su tali tematiche:

 Gli stessi principi e criteri indicati dal modello SA 8000 sono tutti riferiti e dunque collegati a tali tematiche;

 Lo stesso ottenimento della certificazione etica, essendo subordinato anche al rispetto dei suddetti principi e criteri, è di conseguenza collegato a tali tematiche.

Ma quali sono allora queste tanto nominate tematiche sulle quali si focalizza maggiormente il modello di rendicontazione socio-ambientale SA 8000? Si tratta del tema inerente alle condizioni di lavoro dei dipendenti e di quello relativo ai diritti di questi ultimi. In realtà, a ben vedere, queste due tematiche sono entrambe riconducibili e dunque riassumibili in un unico e più ampio tema, ossia quello inerente al rispetto e alla salvaguardia del lavoro dipendente. Entriamo ora un po’ più nel dettaglio, andando ad esaminare alcune delle principali caratteristiche del modello di rendicontazione socio ambientale SA 8000.

Le due principali caratteristiche a cui faremo menzione le abbiamo già poc’anzi nominate, parleremo infatti:

1. Dei principi e criteri indicati dallo standard in questione;

2. Della possibilità offerta alle organizzazioni da parte di questo modello di certificare il rispetto di questi principi e criteri da esso stesso indicati.

Come anticipato e come avremo modo di constatare a breve, entrambe queste questioni sono correlate alle due tematiche, cui si è accennato poc’anzi, su cui si focalizza il modello SA 8000.

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