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LE FIBRE ARTIFICIALI VETROSE: RECENTI NOVITÀ E PROSPETTIVE

Orietta Sala1, Lella Checchi2

1 Arpa Emilia-Romagna, Reggio Emilia

2 Arpa Emilia-Romagna, Modena

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Dal punto di vista chimico le FAV sono rappresentate da composizioni che possono variare in modo sostanziale a seconda dell’utilizzo finale, per garantire performance

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Figura 1a Immagini di FAV al microscopio elettronico

(Arpae Emilia-Romagna)

Figura 1b Immagini di FAV al microscopio elettronico

(Arpae Emilia-Romagna)

Diametri differenziati dalla tecnologia produttiva.

Caratteristiche fratture concoidi.

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Figura 2 SEM-EDX: composizione chimica di alcune FAV

(Arpae Emilia-Romagna)

diverse, infatti le variabili concentrazioni di ossidi alcalini e alcalino-terrosi ne determi-nano differenti impieghi, per esempio ad alte o altissime temperature. La composizio-ne chimica inoltre determina e differenzia le FAV per la loro ‘biopersistenza’ una volta inalate; recentemente si è sviluppata la tendenza a produrre fibre meno biopersisten-ti per evitarne i potenziali effetbiopersisten-ti nocivi (es. fibre AES).

In Figura 2 alcuni esempi di microanalisi al SEM-EDX di diverse fibre artificiali vetrose:

lane minerali, FCR, AES.

nel nostro paese le FAV già dal 1991 sono state regolamentate con la circ. n. 23 del 25 novembre 1991, Usi delle fibre di vetro isolanti Problematiche igienicosanitarie -Istruzioni per il corretto impiego; successivamente con la circ. n. 4 del 15 marzo 2000 sono state emanate note esplicative del d.m. 01/09/1998, recante Disposizioni relative alla classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose.

nel 2007 il gruppo interregionale fibre (GIF), gruppo tecnico interdisciplinare che ha coinvolto Ausl, Arpa, Iss e Ispesl, ha presentato un importante documento frutto di uno studio nazionale Le fibre artificiali vetrose: classificazione, esposizione, danni per la salute e misure di prevenzione.

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A livello europeo, in materia di classificazione, etichettatura e imballaggio delle sostan-ze e miscele, il documento principale è rappresentato dal reg. (CE) 1272/2008 (CLP) del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che è in completa attua-zione dal 1 giugno 2015; delle diverse FAV, in tale norma, sono state inserite le lane minerali con numero indice 650-016-00-2 e le FCR, numero indice 650-017-00-8, pre-senti nell’Allegato VI del regolamento CLP, come di seguito riportato in Tabella 1.

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Tabella 1 Classificazione delle diverse FAV come da Allegato VI del regolamento CLP

650-016-00-2 Lane minerali a > 18% in peso Cancerogeno categoria 2 A, Q, R

eccezione di quelle H351

specificate in (sospettato di provocare

Allegato VI al CLP il cancro) Attenzione

650-017-00-8 Fibre ceramiche ≤ 18% in peso Cancerogeno categoria 1 B A, R

refrattarie a H350i

eccezione di quelle (può provocare il cancro

specificate in per inalazione)

Allegato VI al CLP Pericolo

Numero Nome Concentrazione Classificazione di pericolo Etichettatura Note

d’indice ossidi alcalini secondo CLP

e alcalino-terrosi Lane minerali artificiali

Fibre ceramiche refrattarie

Legenda delle Note

Nota A: Fatto salvo l'articolo 17, paragrafo 2, il nome della sostanza deve figurare sull’etichetta sotto una delle designazioni di cui alla parte 3. nella parte 3 è talvolta utilizzata una descrizione generale del tipo composti di ... o sali di ... In tal caso il fornitore è tenuto a precisare sull’etichetta il nome esatto, tenendo conto di quanto indicato alla sezione 1.1.1.4.

Nota R: La classificazione come cancerogeno non si applica alle fibre il cui diametro geometrico medio ponderato rispetto alla lunghezza, meno due errori geometrici standard, risulti superiore a 6 µm.

Nota Q: La classificazione come cancerogeno non si applica se è possibile dimostrare che la sostanza in questione rispetta una delle seguenti condizioni:

nuna prova di persistenza biologica a breve termine mediante inalazione ha mostrato che le fibre di lunghezza superiore a 20 µm presentano un tempo di dimezzamento ponderato inferiore a 10 gior-nni;una prova di persistenza biologica a breve termine mediante instillazione intratracheale ha mostra-to che le fibre di lunghezza superiore a 20 µm presentano un tempo di dimezzamenmostra-to ponderamostra-to inferiore a 40 giorni;

nun’adeguata prova intraperitoneale non ha rivelato evidenza di un eccesso di cancerogenicità, oppu-re una prova di inalazione appropriata a lungo termine ha dimostrato assenza di effetti patogeni significativi o alterazioni neoplastiche.

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Pertanto risulta chiaro come l’attribuzione alle FCR e alle lane minerali della classifica-zione di cancerogeno di categoria 1B o categoria 2 è strettamente legata al contenuto degli ossidi alcalini e alcalino-terrosi (≤ 18% oppure > 18%) e al diametro medio geo-metrico pesato sulla lunghezza (DLG-2ES- ≤ 6µm oppure > 6µm), fatto salvo per le lane minerali l’eventuale rispetto delle prove di biopersistenza.

nel maggio del 2015 sono stati presentati due nuovi e importanti provvedimenti:

n Le fibre artificiali vetrose (FAV): Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute (a cura della Conferenza Stato-Regioni);

n Strategie di monitoraggio per determinare la concentrazione di fibre di amianto e fibre artificiali vetrose aerodisperse in ambiente indoor (rapporto ISTISAn 15/5).

Entrambi i documenti rappresentano, seppure con alcuni elementi di criticità, impor-tanti riferimenti per le azioni di prevenzione e protezione, per le indicazioni sulla sor-veglianza sanitaria, per la strategia di campionamento, per la presentazione dei risul-tati analitici.

Le principali criticità riscontrate nelle linee guida sono da riferire:

n alla gestione dei rifiuti in quanto sono antecedenti l’entrata in vigore della dec.

2014/955/UE, che ha modificato la dec. 2000/536/CE (1 giugno 2015) e non contem-plano comprensibilmente i criteri di attribuzione dei corretti codici CER relativi;

n alle indicazioni dei requisiti dei laboratori che eseguono analisi sulle FAV, essendo l’analisi della percentuale di ossidi alcalino e alcalino-terrosi, del DLG-2ES, le misu-re di monitoraggio delle esposizioni lavorative fondamentali ai fini di decisioni quali la classificazione di cancerogenicità, l’attribuzione dei codici CER, l’istituzione dei registri degli esposti ove richiesti dalle norme.

È evidente che tali laboratori dovrebbero, al pari dei laboratori che eseguono analisi sulle fibre di amianto, partecipare a circuiti di qualificazione.

La necessità di superare le criticità riscontrate nelle linee guida 2015 ha portato il Ministero della salute a convocare apposito gruppo di lavoro con il compito di appor-tare gli specifici adeguamenti e conseguentemente a rivedere e aggiornare il docu-mento entro pochi mesi.

BIBLIOGRAFIA

[1] Circolare n. 23 del 25/11/1991: Usi delle fibre di vetro isolanti – Problematiche igie-nico-sanitarie – Istruzioni per il corretto impiego.

[2] Circolare del Ministero della sanità n. 4 del 15 marzo 2000 - Note esplicative del decreto ministeriale 1° settembre 1998 recante: ‘Disposizioni relative alla classificazio-ne, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose (fibre artificiali vetrose)’ (pub-blicata sulla G.u. n. 88 del 14 aprile 2000).

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[3] Cavariani F, Silvestri S. Le fibre artificiali vetrose. Lavoro e salute, Agenzia notizie per la prevenzione nei luoghi di vita e di lavoro n. 10 - Ottobre 2000 - Speciale documentazione. A cura delle Regioni Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Provincia autonoma di Trento.

[4] International agency for research on cancer (IARC) working group on the evalua-tion of carcinogenic risks to humans. Man-made vitreous fibres. Monograph Eval Carcinog Risks Hum. 2002;81:1-381.

[5] national institute for occupational safety and health. Criteria for a recommended standard: occupational exposure to refractory ceramic fibers. DHHS (niosh) Publication no. 2006-123 niosh (2006).

[6] Gruppo interregionale fibre. Le fibre artificiali vetrose: classificazione, esposizio-ne, danni per la salute e misure di prevenzione [Internet]. Reggio Emilia, 19 Aprile 2007 [consultato maggio 2017]. URL:http://www.ausl.re.it/convegno-nazionale-19-aprile-2007.

[7] Conferenza Stato-Regioni - Maggio 2015. Le fibre artificiali vetrose (FAV): Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misu-re di pmisu-revenzione per la tutela della salute.  

[8] Musmeci L, Fuselli S, Bruni BM et al. Strategie di monitoraggio per determinare la concentrazione di fibre di amianto e fibre artificiali vetrose aerodisperse in ambiente indoor. Rapporto ISTISAn 15/5. 2015(vi);37.

[9] Regolamento (CE) n. 1272/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 relativo alla classificazione, all’etichettatura e all’imballaggio delle sostanze e delle miscele che modifica e abroga le dir. 67/548/CEE e 1999/45/CE e che reca modifica al reg. (CE) n. 1907/2006.

[10] Regolamento (CE) n. 761/2009 della Commissione del 23 luglio 2009 recante modifica, ai fini dell’adeguamento al progresso tecnico, del reg. (CE) 440/2008 che istituisce dei metodi di prova ai sensi del reg. (CE) 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizza-zione e la restril’autorizza-zione delle sostanze chimiche (REACH) (G.u.u.e. L 220 del 24 ago-sto 2009).

[11] Regolamento (CE) n. 440/2008 della Commissione del 30 maggio 2008 che istitui-sce dei metodi di prova ai sensi del reg. (CE) 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) (G.u.u.e. L 142 del 31/05/2008).

[12] Regolamento (UE) n. 830/2015 della Commissione europea del 28 maggio 2015 recante modifica del reg. (CE) 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH).

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[13] Aidii. Seminario di aggiornamento ‘Fibre artificiali inorganiche e sostituti dell’a-mianto. Caratteristiche tecnologiche e rischi nel loro uso’ [Internet]. Padova, 6 novembre 2015 [consultato maggio 2017]. URL:https://www.aidii.it/relazioni-seminario-fibre-artificiali-padova-2015/.

[14] Assoprev. Convegno ‘FAV. Le fibre artificiali vetrose. Linee guida della Conferenza Stato-Regioni sui rischi e le misure di prevenzione per la tutela della salute’

[Internet]. Milano, 3 dicembre 2015 [consultato maggio 2017]. URL:

http://www.assoprev.it/documenti/convegno-fav-le-fibre-artificiali-vetrose-mila-no-3-dicembre-2015-2/.

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