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FIGURA 13 METABOLISMO DELLA VITAMINA D PER

Vitamina B6/B12/omocisteina

Le vitamine del gruppo B sono 6 e comprendono la vitamina B1 o tiamina, la vitamina

B2 o riboflavina, la vitamina B3 o niacina, la vitamina B6 o piridossina, la vitamina B9 o folati

e la vitamina B12 o cobalamina.

La vitamina B6 e la vitamina B12, quando assunte come supplemento orale o

intramuscolare, causavano acne che regrediva quando la supplementazione veniva interrotta. (38) Non si conosce ancora il meccanismo esatto, ma ci sono alcune ipotesi che riguardano principalmente la vitamina B12.

La vitamina B12 è costituita da un nucleo centrale di corrina e da quattro gruppi

pirrolici con al centro uno ione cobalto che forma sei legami di coordinazione. Le due forme biologicamente attive sono l’adenosilcobalamina, quando si lega all’adenosina, e la metilcobalamina, quando si lega al gruppo metilico. La adenosilcobalamina è coinvolta nella reazione di degradazione degli acidi grassi a numero dispari di atomi di carbonio: è un cofattore dell’enzima metilmalonil-CoA mutasi, che converte il metilmalonil-CoA in succinil-CoA. Invece la metilcobalamina è un coenzima della metionina sintasi, un enzima che permette la conversione dell’omocisteina in metionina ed è un enzima chiave per la sintesi di pirimidine e purine dipendente dall’acido folico. La vitamina B12 è, infatti,

importante per la normale funzione del midollo osseo, in particolare per la sintesi dei globuli rossi, e per quella del sistema nervoso centrale.

La fonte primaria di cobalamina sono i prodotti di origine animale e in piccola parte viene sintetizzata anche dai batteri del nostro microbiota.

Una volta ingerita, si lega alla aptocorrina, una proteina salivare che la protegge dall’ambiente acido dello stomaco. Nell’intestino tenue il complesso viene degradato e la vitamina B12 si lega al fattore intrinseco, che permette l’assorbimento all’interno degli

enterociti nell’ileo terminale e la protegge dal catabolismo dei batteri intestinali.

Il fegato accumula abbastanza cobalamina, tanto che i sintomi da deficit si notano dopo anni. Una carenza di vitamina B12 si può manifestare attraverso la diminuzione della

cobalamina sierica, aumentati livelli di acido metilmalonico o omocisteina, tenendo in considerazione però che anche un deficit di folati causa un incremento di omocisteina e alcune patologie renali possono aumentare i livelli di acido metilmalonico.

I livelli sierici cut-off per la carenza sono di 100-350 pmol/L per la cobalamina, 20-50 pmol/L per l’olotranscobalamina, 0.210-0.470 µmol/L per l’acido metilmalonico, 10-21.6 µmol/L per l’omocisteina e 3.7-15.9 nmol/L per i folati. Mentre livelli di cobalamina elevati sono definiti quando i livelli sierici sono superiori a 950 pg/ml.

Un deficit comunque è raro e più probabile nei vegani e si manifesta principalmente attraverso l’anemia perniciosa, glossiti, iperpigmentazione cutanea e alterazioni di capelli e unghie. Alcune severe condizioni dermatologiche, come vitiligine, stomatite aftosa, dermatite atopica e acne, sono correlate all’eccesso o carenza di cobalamina.

L’acne in particolare sembra essere una complicanza che può verificarsi in seguito ad una terapia a base di cobalamina. (39)

In (40) è stato ipotizzato che la vitamina B12 dell’ospite moduli l’attività del microbiota

cutaneo e svolga un ruolo nella patogenesi dell’acne.

Inizialmente sono state confrontate le analisi di metatrascrittomica del microbiota cutaneo prelevato dai follicoli della pelle del naso di quattro individui con acne e cinque

individui sani e il P.acnes era il batterio che veniva trascritto maggiormente. È stata poi analizzata l’espressione genetica del P.acnes: era diversa a seconda che provenisse da un individuo sano o malato. Sono state trovate delle differenze sulla regolazione della biosintesi della vitamina B12, il cui pathway è stato ritrovato down-regolato, sul

metabolismo della porfirina, sul processo metabolico dell’arginina e glutammina.

Per determinare gli effetti della vitamina B12 dell’ospite sul metabolismo della

cobalamina del P.acnes in vivo, è stato condotto uno studio longitudinale in cui è stata analizzata l’espressione genetica del microbiota cutaneo di 10 pazienti sani prima, durante e dopo un supplemento (iniezioni intramuscolari) di vitamina B12. Una singola iniezione di

1 mg di idrossocobalamina aumenta i livelli sierici di vitamina B12 a 1,500-57,000 pg/ml per

due settimane. È stato osservato che i geni della biosintesi della vitamina B12 dopo 14

giorni erano simili a quelli trovati nei pazienti acneici del primo studio; 1 dei 10 soggetti ha sviluppato acne una settimana dopo l’iniezione e il gene PPA0693, che codifica per il componente E2 del complesso 2-ossoglutarato deidrogenasi, implicato nel ciclo dell’acido tricarbossilico, era down-regolato in tutti i soggetti e anche questo trovava un riscontro nei pazienti acneici del primo studio.

Considerando le vie metaboliche di P.acnes, il complesso 2-ossoglutarato deidrogenasi converte il 2-ossoglutarato in succinil-CoA ed è un substrato per la biosintesi dell’L-glutammato, che è un precursore sia della biosintesi della vitamina B12 che della

biosintesi della porfirina: la biosintesi delle porfirine è correlata inversamente con quella della vitamina B12. Le porfirine prodotte dal P.acnes inducono infiammazione interagendo

con l’ossigeno molecolare, generano radicali liberi che danneggiano i cheratinociti adiacenti e stimolano la produzione di mediatori

infiammatori. Per determinare che l’aumentata produzione di porfirine è connessa alla riduzione della biosintesi di vitamina B12, sono stati

misurati i livelli di porfirina in P.acnes dopo aver represso la biosintesi della cobalamina attraverso la deplezione dello ione cobalto e la produzione di porfirine era di molto aumentata.

Quindi il meccanismo molecolare proposto è che livelli elevati di vitamina B12 nell’ospite

modulano le attività trascrizionali del micriobiota cutaneo risultando nella down-regolazione del gene PPA0693, che porta ad un aumento del 2- ossoglutarato e L-glutammato, e nella down- regolazione della biosintesi della vitamina B12,

che contribuisce ad aumentare il flusso di L- glutammato che viene deviato nella biosintesi d e l l e p o r f i r i n e . Q u e s t o c a u s a u n a iperproduzione di porfirine che provocano una

risposta infiammatoria nelle cellule dell’ospite portando all’acne. (Figura 14)

In (41) sono stati indagati i livelli sierici di omocisteina, indicatore di una carenza di vitamina B12 o vitamina B6 o dei folati.

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