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Capitolo 3: ALCUNE RIFLESSIONI SUL FINANZIAMENTO DELLE IMPRESE SPIN-OFF

3.1 Il Finanziamento delle imprese spin-off

Le imprese spin-off della ricerca, che sono impegnate nello sviluppo di nuove tecnologie, nascono troppo spesso in qualità di aziende attive in settori di nicchia ad elevata specializzazione. Queste dispongono di dotazioni rilevanti di asset immateriali, ma sono carenti in termini di mezzi patrimoniali. Da Schumpeter38 in poi, il problema di

finanziamento di questo tipo di start-up è sempre stato considerato come un elemento imprescindibile col quale confrontarsi.

Un’azienda innovativa, in fase di decollo, deve affrontare una situazione molto diversa rispetto a quella che incontrerebbe una normale start-up in un settore tradizionale.

Esistono tre problematiche legate alla comunicazione e al finanziamento, che possono ostacolare il percorso delle spin-off:

1. trattandosi di un’attività innovativa è difficile che siano disponibili dati o risultati pregressi e consolidati sulla stessa e, quindi, come evidenziato precedentemente, sarà molto difficile ottenere la fiducia dei finanziatori. Inoltre, tali imprese in fase di avvio risultano incapaci di auto-finanziarsi a causa della mancanza di liquidità, ottenibile solo attraverso la presenza sul mercato. Quindi, non si può fare affidamento su meccanismi di finanziamento interno;

2. i migliori conoscitori dei prodotti e tecnologie, oggetto dello spin-off, sono gli stessi ricercatori (knowledge promoters). Questi non sono abili a comunicare la qualità della propria proposta e, in mancanza di adeguate valutazioni tecnico-scientifiche, i finanziatori finiscono per non comprendere la reale portata innovativa della proposta;

3. imprese di questo tipo, in fase di avvio, sono sprovviste di significative garanzie reali necessarie per l’ottenimento di fondi e risultano di difficile valutazione economica, essendo caratterizzate principalmente da asset immateriali.

38 J. SCHUMPETER, Teorie der wirtschaftichen Entwicklung, Duncker &Humblot, Berlino 1912;

Tutto ciò mette in evidenza che “esiste una relazione inversa tra valore dell’idea di business e diffusione delle informazioni che la riguardano”.39 A questo punto

intervengono due fenomeni ben noti nel campo finanziario: l’azzardo morale e la selezione avversa. Questi fenomeni comportano spesso effetti devianti sulla valutazione del rischio d’impresa e, di conseguenza, i finanziatori potrebbero essere portati a un eccesso di prudenza per iniziative altamente meritevoli.

Per quel che riguarda il ricorso ad altre tecniche di finanziamento come l’accesso diretto al mercato dei capitali, ciò è reso difficile (se non impossibile) dalla presenza di vari vincoli (tecnico-giuridici, normativi, requisiti dimensionali) ai quali, spesso, le neonate imprese non riescono a sottostare.

Sicuramente, lo sviluppo delle imprese spin-off trova terreno fertile in sistemi economici dove, per cultura e snellezza procedurale, l’accesso diretto al mercato dei capitali assume un ruolo peculiare (un esempio è il mondo anglosassone). In un sistema come il nostro dove si tende a privilegiare il rapporto con i vari intermediari finanziari, a causa dell’insufficiente supporto del sistema informativo, risulta molto difficile porre le basi di un nuovo rapporto di finanziamento.40

Una volta introdotto il problema andiamo a vedere nello specifico le diverse fasi di finanziamento, che potrebbero caratterizzare una nuova iniziativa imprenditoriale. Per prima cosa, bisogna evidenziare come: “il reperimento di finanziamenti adeguati rappresenta una delle maggiori criticità nella creazione di nuova impresa”. La tipologia di finanziamento è legata alla fase di sviluppo dell’idea imprenditoriale.41

La fase di ricerca iniziale rappresenta il momento in cui l’idea di business comincia a delinearsi, ma necessita di ulteriori studi di base prima di poter essere immessa nel mercato. La richiesta fondi può prevedere:

 finanziamenti pubblici finalizzati alla ricerca ;

 finanziamenti privati (attraverso ricerca cooperativa, ricerca su commissione ecc.) nei centri in cui le relazioni con l’industria sono piuttosto consolidate.

Poi c’è la fase di sviluppo dell’idea commerciale, che rappresenta il momento in cui l’idea di business è ben delineata e si prepara il prodotto/servizio per il lancio sul mercato, ad esempio mediante la preparazione di un prototipo. Può essere vista come la fase di ricerca applicata che in genere usufruisce delle seguenti agevolazioni: fonti di

39 S. BATTACHARYA, G. CHIESA, Proprietary Information, Financial Intermediation and Research Incentives, Financial Intermediation n°4, anno 1995.

40 L. NADOTTI, Alcune innovazioni sul tema di finanza per l’innovazione, PNI Cube Quaderno n°1, anno

2006, pp. 79-83.

finanziamento pubblico o accordi specifici con il centro di ricerca, l’università (prestazione di lavoro part-time in cambio della possibilità di poter utilizzare laboratori e strumenti ecc.).

Infine, la fase di avvio dell’impresa, che rappresenta il periodo di maggiore difficoltà per i neo imprenditori che necessitano di un capitale iniziale per avviare l’attività. In questa fase si possono percorrere diverse strade per il reperimento di finanziamenti:

• incentivi pubblici (ad esempio prestiti a tasso zero da ripagare a partire dal secondo anno, contributi a fondo perduto ecc.);

• partecipazioni di privati (spesso affiancate agli incentivi pubblici) che forniscono una quota di capitale (seed capital);

• finanziamenti privati non facilmente disponibili perchè il capitale richiesto è di solito consistente. Comunque il privato (business angel) che investe in tali imprese è persona competente nella gestione di imprese hi-tech ed è disposto ad aspettare diversi anni per ottenere un ritorno sostanziale dal suo investimento. Le forme di finanziamento privato stanno, comunque, aumentando soprattutto nelle regioni più evolute, dove reti di business angels stanno consolidando il proprio supporto finanziario a sostegno di start-up d’imprese ad alto contenuto tecnologico ed innovativo.

La maggior parte delle società sceglie diverse fonti, dopo aver soppesato gli aspetti positivi e negativi dei finanziamenti: ogni fonte di finanziamento presenta sia dei vantaggi (A) sia degli svantaggi (D). Inoltre ogni domanda di finanziamento presenta delle raccomandazioni per la stesura e la gestione ottimale della pratica (R) (Figura 3).