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5. ANALISI EMPIRICA

5.2. Analisi del questionario

5.2.3. Focus strategico dell’azienda

Con le prime due domande si è voluto analizzare l’importanza attribuita dal campione di aziende a sette aree specifiche negli ultimi 5 anni e nei prossimi 5.

Le domande erano così formulate:

– Indicare il livello di importanza degli investimenti destinati alle seguenti aree negli ultimi 5 anni (punteggio 1-5, dove 1 significa “non importante”, 2 “poco importante”, 3 “im- portante”, 4 “molto importante” e 5 “estremamente importante”):

• Produzione/Impianti • Ricerca e Sviluppo • Certificazioni/Qualità • Commercio Estero • Information Technology • Marketing/Comunicazione • Altro.

– Indicare il livello di importanza degli investimenti destinati alle seguenti aree nei pros- simi 5 anni (punteggio 1-5, dove 1 significa “non importante”, 2 “poco importante”, 3 “importante”, 4 “molto importante” e 5 “estremamente importante”):

• Produzione/Impianti • Ricerca e Sviluppo • Certificazioni/Qualità • Commercio Estero • Information Technology • Marketing/Comunicazione • Altro.

A queste domande hanno risposto 74 aziende.

Si è proceduto elaborando tutte le risposte fornite dal campione di aziende ed inserendole in due tabelle, una riferita ai livelli di importanza degli investimenti negli ultimi 5 anni e una riferita ai livelli di importanza nei prossimi 5 anni. Sono state successivamente calcolate le medie aritmetiche per ciascuna area e infine sono state messe a confronto in un unico grafico (Figura 5.22) quelle degli ultimi 5 e quelle per i prossimi 5 anni, in

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Area 1 2 3 4 5 Totale Risposte MEDIA

Produzione/Impianti 4% 5% 8% 35% 47% 74 4,16 Ricerca e Sviluppo 12% 20% 24% 26% 18% 74 3,16 Certificazioni/Qualità 7% 11% 16% 36% 30% 74 3,96 Commercio Estero 16% 12% 30% 23% 19% 74 3,16 Information Technology 22% 34% 31% 14% 0% 74 2,36 Marketing/Comunicazione 12% 19% 32% 24% 12% 74 3,05 Altro 45% 18% 27% 8% 3% 74 2,06

Importanza degli Investimenti negli ultimi 5 anni

Area 1 2 3 4 5 Totale Risposte MEDIA

Produzione/Impianti 7% 8% 18% 39% 28% 74 3,74 Ricerca e Sviluppo 5% 12% 26% 42% 15% 74 3,49 Certificazioni/Qualità 8% 14% 23% 32% 23% 74 3,49 Commercio Estero 7% 5% 18% 35% 35% 74 3,86 Information Technology 14% 20% 35% 23% 8% 74 2,92 Marketing/Comunicazione 4% 11% 20% 41% 24% 74 3,7 Altro 43% 16% 27% 9% 4% 74 2,15

Importanza degli Investimenti nei prossimi 5 anni

modo da osservare in quali aree il campione di aziende ha investito maggiormente in passato e in quali intende investire in futuro.

Tab. 5.2: Importanza degli investimenti per area negli ultimi 5 anni

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Figura 5.22: Importanza degli investimenti per area negli ultimi 5 e nei prossimi 5 anni

Osservando le Tabelle 5.2 e 5.3 si può notare che il 47% delle aziende, su 74 che hanno risposto, ha assegnato un valore di 5 agli investimenti destinati all’area produzione e impianti e il 35% ha assegnato un valore pari a 4. Quest’area infatti presenta la media più alta, di 4,16, rispetto a tutte le altre. Ciò significa che mediamente le aziende del campione negli ultimi 5 anni hanno valutato molto importanti gli investimenti destinati alla produzione e agli impianti. Anche l’area della certificazione e della qualità è risultata in media molto importante, con un valore di 3,96. Infatti il 36% l’ha valutato molto im- portante e il 30% l’ha considerato estremamente importante. Questi risultati dimostrano che il campione analizzato presta molta attenzione agli aspetti legati alla qualità dei pro- dotti, a partire dai processi produttivi, i quali risultano oggi di fondamentale importanza per le scelte dei consumatori.

Gli investimenti dedicati alla ricerca e sviluppo e al commercio estero negli ultimi 5 anni hanno entrambi ottenuto una media pari a 3,16 e sono stati dunque ritenuti importanti dalle aziende intervistate, la maggior parte delle quali ha assegnato valori pari a 3 e 4. Gli investimenti nell’area di Marketing e Comunicazione sono stati ritenuti importanti con una media di 3,06. Nonostante ciò, se si dovesse operare una classificazione delle aree in oggetto, questa si collocherebbe al quinto posto, a riprova del fatto che le aziende intervistate hanno preferito in passato rivolgere l’attenzione verso altre aree di interesse.

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L’importanza per gli investimenti nell’area dell’Information Technology, che riguarda l’elaborazione delle informazioni e dei dati attraverso l’utilizzo della tecnologia, ha ot- tenuto una media molto bassa, pari a 2,36, ed è stata quindi ritenuta poco importante; il 34% delle aziende ha infatti assegnato un valore di 2 e il 22% ha attribuito un valore uguale a 1. Questo dato dimostra la scarsa importanza rivolta alle tecnologie dell’infor- mazione negli anni precedenti.

Anche alla voce “Altro” è stata attribuita una media bassa, di 2,06, che sembra essere confermata anche per i prossimi 5 anni, come si può osservare nella Figura 5.22.

Confrontando questi dati con l’importanza attribuita agli investimenti per area negli anni successivi si nota che il campione di aziende in oggetto ha manifestato una maggior considerazione per l’area Marketing e Comunicazione. La media rilevata nella Tabella 5.3 è infatti aumentata rispetto alla precedente, raggiungendo un livello pari a 3,70 e collocandosi al secondo posto rispetto alle altre aree; il 41% delle aziende l’ha conside- rata molto importante. Questo dato risulta positivo in quanto dimostra che le aziende intervistate da un lato hanno colto le potenzialità che il marketing e la comunicazione possono offrire per il potenziamento delle strategie aziendali, e dall’altro si dimostrano sempre più disponibili all’apertura e ai cambiamenti del mercato. Anche l’aumento dell’importanza media attribuita all’area del commercio estero, che si trova al primo po- sto rispetto alle altre aree con un valore di 3,86, avendo ricevuto un punteggio pari a 4 dal 35% delle aziende e un punteggio di 5 da altrettante aziende, conferma quanto appena detto, e cioè l’apertura a nuovi mercati di esportazione che presentano oggi notevoli op- portunità per la crescita aziendale.

Per i prossimi 5 anni il campione studiato potrebbe aumentare anche gli investimenti destinati alla ricerca e allo sviluppo, a cui è stata attribuita un’importanza media di 3,49, e a quelli dell’area relativa all’Information Technology che, seppur ancora con una me- dia bassa, è passata da 2,36 a 2,92.

L’importanza degli investimenti destinati sia all’area della produzione e degli impianti sia a quella delle certificazioni e della qualità potrebbe diminuire nei prossimi anni, ma le medie rimangono alte, rispettivamente a 3,74 e 3,49, e risultano quindi impor- tanti/molto importanti. Si tratta di un risultato ragionevole considerando che il campione di aziende ha dedicato numerosi investimenti in queste aree negli anni precedenti e po- trebbe voler quindi potenziarne altre in modo da migliorare i prodotti e i servizi offerti.

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La domanda successiva è finalizzata a comprendere quali sono i principali obiettivi del campione di aziende analizzato. Agli intervistati è stato chiesto di indicare fino a 3 op- zioni tra 12 proposte.

La Figura 5.23 ne riporta 11 in quanto nessun rispondente ha indicato come obiettivo principale quello di collaborare con enti pubblici o privati.

Hanno risposto 74 aziende.

Figura 5.23: Obiettivi più importanti

Più della metà degli intervistati, il 57% ha dichiarato che uno degli obiettivi principali è quello di aumentare il fatturato e il 51% ha manifestato la volontà di crescere nei mercati internazionali. Questo risultato è coerente con la considerazione fatta in precedenza, che ha visto l’aumento dell’importanza da parte del campione di aziende per gli investimenti destinati al commercio estero nei prossimi anni.

Il 40%, quindi 30 aziende, ha affermato che uno degli obiettivi principali è quello di differenziarsi dalla concorrenza; a tal proposito e come sottolineato in precedenza, le azioni di marketing assumono un ruolo strategico per realizzare questo tipo di finalità. Seguono l’aumento della quota di mercato e la volontà di educare i consumatori alla cultura del vino, indicati dal 30% dei rispondenti. Quest’ultimo potrebbe essere un buon presupposto per cercare di instaurare una maggior interazione con i consumatori, aumen- tare la fidelizzazione dei propri clienti e consolidare così l’immagine di marca, che rap- presenta un altro importante obiettivo per il campione analizzato, con una quota del 28%.

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Seguono la volontà di posizionarsi su canali distributivi nuovi o diversi e, in misura assai minore, l’ampliamento dell’offerta con nuove tecnologie di prodotto e il miglioramento del servizio al cliente, considerato uno degli obiettivi principali solamente da 5 aziende. Quest’ultimo aspetto non dev’essere sottovalutato in quanto i clienti oggi cercano sem- pre più esperienze complete e il crescente sviluppo delle Strade del Vino in Veneto ne è una prova.

Per quanto riguarda le altre finalità, gli intervistati hanno suggerito le seguenti risposte: diffondere la viticoltura biodinamica, “sopravvivere” alla burocrazia, aumentare la qua- lità e produrre in modo rispettoso per l’ambiente.

Si può dunque affermare che i principali obiettivi per il campione di aziende analizzato sono incrementare il fatturato, crescere nei mercati internazionali e differenziarsi dalla concorrenza.