Durante un evento deformativo in una roccia si possono sviluppare altre foliazioni
oltre a quella principale (foliazioni complesse), i rapporti angolari tra le varie foliazioni
rappresentano degli indicatori cinematici. I più comuni tipi di foliazioni complesse utilizzati
per determinare il senso di movimenti sono le superfici S-C e leshear band.
6.3.1 Superfici S-C
Foliazioni oblique tra loro si possono formare perché in natura in una zona di taglio non
si ha una distribuzione omogenea dello strain, ma si formano livelli in cui la deformazione
è maggiore che isolano zone in cui la deformazione è minore (strain partitioning) (Fig. 6.10).
I livelli a maggiore deformazione sviluppano una foliazione penetrativa che per alti valori
di strain è subparallela ai limiti della zona di taglio (superfici C, dal francesecisaillement) e
rappresenta la foliazione milonitica più evidente, sia in affioramento che in sezione sottile
(Fig. 6.11a). Nelle porzioni meno deformate invece i minerali saranno solo parzialmente
ruotati nella direzione di trasporto e formeranno un angolo maggiore con i limiti della zona
di taglio. Questi ultimi minerali definiscono un’altra foliazione (superfici S, dal francese
schistosité) obliqua rispetto alle superfici C. L’osservazione dei rapporti angolari tra le
superfici S e C ci fornisce indicazioni sul senso di taglio che ha interessato la roccia.
In un profilo attraverso una zona di taglio (Fig. 6.11b) l’angolo tra le superfici S e C
diminuisce verso il centro della zona di taglio, dove solitamente la deformazione è maggiore.
Nella parte centrale della zona di taglio, se lo strain è sufficientemente alto, si osserva il
quasi completo parallelismo tra le due superfici e in affioramento o in sezione sottile si
osserverà una sola foliazione milonitica pervasiva. Dalla Fig. 6.2 e dalla Fig. 6.11 è evidente
che la linea intersezione tra le superfici S e C è ortogonale alla lineazione di estensione che
si sviluppa nella zona di taglio. Se in affioramento è possibile misurare la giacitura delle
C
S
S
(b) (a) 90° C S (c) direzione di trasportoFigura 6.11 (a), (b) Orientazione delle superfici S-C in una zona di taglio. (c) Determinazione in proiezione stereografica della direzione di trasporto in una zona di taglio, nota la giacitura delle superfici C (320/25 nell’esempio della figura) e delle superfici S (101/33 nella figura). Si riportano come grandi cerchi le superfici C e S e si determina l’intersezione (27/10 nella figura). Successivamente si ruota la direzione di intersezione di 90° sul piano C, spostandosi dall’intersezione di 90° lungo il grande cerchio che rappresenta la superficie C. Il punto così ricavato (293/22 nella figura) è la direzione di trasporto. Il senso di trasporto (freccia verso l’esterno o verso l’interno nello stereogramma) si ricava dalla relazione angolare tra le superfici S e C.
di trasporto della zona di taglio. La direzione di trasporto è contenuta sul piano C ed è
ortogonale all’intersezione tra le superfici S e C (Fig. 6.11c).
6.3.2 Shear band
Con questo termine si intendono zone di taglio a piccola scala in miloniti, con movimento
sintetico rispetto al senso generale di trasporto. Localmente le shear band tagliano la
foliazione milonitica, ma dopo breve tratto diventano parallele ad essa e successivamente
perdono progressivamente di importanza (Fig. 6.12). L’angolo che le shear band formano
con la foliazione milonitica dà indicazioni sul senso di taglio.
Shear band si formano durante gli stadi finali della deformazione, generalmente in
miloniti con una foliazione ben sviluppata, per problemi di compatibilità di strain. In una
milonite ricca in fillosilicati si forma facilmente una foliazione che, per alti valori di strain,
forma un piccolo angolo con i limiti della zona di taglio (Fig. 6.13a). Durante il processo di
milonitizzazione si ha quindi spostamento di materiale lungo la superficie di anisotropia
(la foliazione) e non parallelamente ai limiti della zona di taglio, cosa incompatibile con la
geometria generale della zona di taglio, in quanto si avrebbe un aumento dello spessore
della zona di taglio. Si rende di conseguenza necessaria la presenza di locali zone di taglio
(shear band) con geometria tipo faglie normali immergenti nella direzione di trasporto
(Fig. 6.13b), cioè con movimento sintetico rispetto alla zona di taglio principale. Queste
zone di taglio compensano il movimento di materiale lungo la foliazione e portano alla
riorientazione, a scala maggiore, della superficie di anisotropia e perciò della direzione di
trasporto del materiale, parallelamente ai limiti della zona di taglio.
Shear band sono note in letteratura con vari nomi:shear band foliation, piani C’,
exten-sional crenulation cleavage, ecc. Si consiglia di riservare il termine extenexten-sional crenulation
Figura 6.12 Shear band in una anfibolite milonitica.
(a) (b)
Figura 6.13 Formazione dishear band in una zona di taglio. A tratteggio in grigio sono rappresentati due livelli ricchi in fillosilicati.
(a)
(b) (c)
S S S S C C C’ C’limiti zona di taglio limiti zona di taglio
Figura 6.14 Differente orientazione delle superfici S-C e shear band (C’) in una zona di taglio.