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CAPITOLO III – Le procedure

5. I controlli documentali

Ai sensi della normativa vigente (D.M. 2 settembre 2015), è prevista un’attività di controllo documentale su un campione casuale di operazioni ammesse all’intervento del Fondo. Devono essere verificate le dichiarazioni e le informazioni fornite dai soggetti richiedenti e il rispetto degli adempimenti successivi all’ammissione.

La scelta a campione deve riguardare almeno il 10% delle richieste relative ad operazioni finanziarie a fronte di investimenti e almeno il 5% delle restanti richieste. I medesimi controlli sono effettuati dal Gestore su tutte le garanzie escusse da parte dei soggetti richiedenti.

Nel caso in cui dall’esame della documentazione inviata dal soggetto richiedente non risultino carenze e irregolarità, il Gestore propone al Consiglio di gestione di confermare la garanzia concessa; in caso contrario, il Gestore medesimo promuove il procedimento di inefficacia della garanzia e/o la revoca della concessione dell’agevolazione che si conclude con un provvedimento motivato del Consiglio, su proposta del Gestore, che delibera l’inefficacia o la conferma della garanzia e/o dell’agevolazione.

CAPITOLO IV

ESITI DELLA FUNZIONE DI GARANZIA NEL LUNGO PERIODO ED EFFETTO MOLTIPLICATORE (2012-2018)

1. Operazioni finanziarie garantite

L’efficacia dell’intervento del Fondo per le piccole e medie imprese si rivela in crescita nel periodo di tempo intercorso tra il 2012 e il 2018. Si sono registrate 691.227 operazioni finanziarie garantite dal Fondo a copertura di oltre 66 miliardi che hanno consentito oltre 99 miliardi di finanziamenti.

Come risulta dalla “Relazione sugli interventi di sostegno delle attività economiche e produttive”, presentata dalla Direzione Generale per gli incentivi alle imprese del MISE nel settembre 2019, il Fondo ha rilasciato, nel corso del 2018, garanzie per un volume di 13,6 miliardi di euro, idonei a garantire finanziamenti per un totale di 19,2 miliardi. Sempre nel 2018, le garanzie rilasciate dal Fondo hanno registrato un aumento di volume pari quasi al 240% rispetto all’anno 2012, mentre il numero delle domande di ammissione alla garanzia accolte, nello stesso anno 2018, supera del 110% circa il dato del 2012. Sono state presentate, infatti, 129.374 domande, con un incremento dell’8%, rispetto all’anno precedente.

Nel periodo considerato (2012-2018), si registrano 403.888 domande di accesso al Fondo accolte, presentate da microimprese, ampiamente prevalenti rispetto a quelle avanzate dalle piccole imprese (221.892) e dalle medie imprese (65.343). Sotto il profilo dell’effettiva concessione della garanzia, si riscontra, tuttavia, un più elevato accesso all’incentivo da parte di piccole imprese (più di 29 miliardi), mentre le medie si attestano intorno ai 20 miliardi e le micro a più di 16 miliardi (periodo 2012-2018).

Con riferimento alle finalità perseguite dal legislatore con la previsione del Fondo di garanzia, particolarmente significativa si rivela la carenza nella prestazione di garanzie reali proprie da parte delle imprese beneficiarie. Sulla parte di finanziamento non coperta dal Fondo di garanzia, infatti, la quasi totalità delle imprese che accedono allo stesso non rilasciano, a loro volta, proprie garanzie reali.

Fenomeno che rende evidente come, nella concreta attuazione, l’istituto si sia rivelato

particolarmente rispondente all’esigenza che ne ha ispirato l’introduzione, assicurando un efficace sostegno al diffuso tessuto di unità produttive a scarsa capitalizzazione, con rilevanti riflessi sul sistema produttivo, sull’occupazione e sugli investimenti.

In relazione alle tipologie di attività svolte dalle piccole e medie imprese, nel periodo di monitoraggio si registrano 303.096 domande accolte (circa il 44% del totale) nel comparto industriale, 265.576 - 38% del totale - in quello commerciale, 120.577, il 17%, nel settore dei servizi.

Con riferimento, invece, alle somme accantonate a fronte dei rischi derivanti dal rilascio delle garanzie, si rileva un incremento di circa 100 milioni di euro nel 2018, rispetto all’anno precedente (quasi 1,3 miliardi nel 2018, contro quasi 1,2 miliardi nel 2017), dovuto alla crescita operativa del Fondo.

Le somme accantonate nel periodo di sei anni analizzato dalla predetta relazione ministeriale ammontano, in totale, a circa 6,5 miliardi.

Confrontando il rapporto tra garanzie concesse e accantonamenti tra il 2012 e il 2018 si riscontra un effetto moltiplicatore di circa 10 volte l’ammontare delle risorse pubbliche accantonate. Rispetto ai finanziamenti garantiti, invece, lo strumento, come rileva la relazione ministeriale, “raggiunge un effetto leva pari a 15 volte la posta”.

Nel 2018 l’accantonamento determina un moltiplicatore sui finanziamenti garantiti pari a 15 volte (1 euro accantonato ne determina quasi 15 di finanziamento), mentre rispetto alle garanzie concesse, pari a 10,5 volte.

Quanto alle tipologie di garanzia adottate, con riferimento alle richieste accolte, sono state nella quasi totalità, la garanzia diretta e la controgaranzia.

Sul totale di 691.227 richieste accolte nell’intero periodo, per circa il 53,6% (370.715 richieste accolte) è stata adottata la garanzia diretta, mentre per la quasi totalità della parte residua si è fatto ricorso alla controgaranzia (46,2% delle operazioni complessive).

Dopo una prima fase di sostanziale allineamento, l’adozione della garanzia diretta supera quella della controgaranzia.

La tendenziale crescita delle richieste accolte con garanzia diretta (già rilevatasi nel

2013) trova conferma nell’anno 2018 (84.787 garanzie dirette rilasciate contro 44.508 in controgaranzia).

Nel periodo 2012-2018 vengono concesse garanzie dirette per quasi 53 miliardi di euro (79,7 del totale), circa 13,4 in controgaranzia (20,2%) in cogaranzia 0,02%.

2. Incremento delle garanzie dirette

Le garanzie concesse in forma diretta registrano un sensibile incremento a partire dall’anno 2013, quando viene rilevata una crescita del 110% rispetto all’anno precedente.

Costante invece il volume delle controgaranzie prestate nel corso degli anni, nel periodo in esame (2012-2018), con lieve decremento nel 2013.

Negli anni della crisi economica si è registrata una tendenza ad una più frequente escussione dei confidi, mentre la modalità di concessione “a garanzia diretta” ha evidenziato una maggiore attrattiva, in virtù delle previsioni del decreto legge 17 marzo 2020, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27 (“Salva Italia”), in ordine a coperture, costi e importo massimo.

3. Finanziamenti garantiti

Nel 2018 si registrano finanziamenti garantiti per 19,2 miliardi. È il massimo livello lungo tutto il periodo 2012-2018, con un incremento del 10% circa, rispetto all’anno precedente.

Tabella n. 6 – Finanziamenti garantiti 2012-2018

Finanziamenti garantiti 2012-2018 (milioni di euro e variazione % rispetto all'anno precedente)

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale

Finanziamenti

garantiti 8.143,41 10.750,55 12.854,88 14.985,81 16.641,88 17.374,61 19.214,71 99.965,85 Variazione % _

32,02% 19,57% 16,58% 11,05% 4,40% 10,59% _ Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

Grafico n. 1 – Ammontare dei finanziamenti garantiti

Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

La classe dimensionale più rappresentativa, per tutto il periodo, è quella dei finanziamenti di valore inferiore ai 50.000 euro. Dal 2014, però, tale classe – come rileva la predetta Relazione Mise – evidenzia una contrazione, dal 50% circa del 2013 al 43% circa del 2018. Nello stesso arco temporale, si rileva un incremento relativamente alla classe di importo ricompresa tra i 100.000 e i 300.000 euro, dal 19%

circa del 2013 al 24,7% circa del 2018.

4. Prevalenza del circolante/liquidità e nuovi investimenti

Nel periodo 2012-2018 le operazioni orientate a garantire investimenti hanno registrato una progressiva e graduale crescita.

Il miglioramento delle prospettive economiche deve ritenersi probabilmente all’origine del prevalente supporto che si evidenzia, a partire dal 2012, a favore del circolante/liquidità e nuovi investimenti, da parte del Fondo di Garanzia.

L’aspettativa più favorevole, relativamente alla congiuntura economica, ha, peraltro migliorato la capacità delle imprese di far fronte alle proprie obbligazioni, concorrendo a determinare una fase di contrazione delle garanzie su operazioni di consolidamento, tra il 2011 e il 2018, accentuatasi a partire dal 2015. Tra il 2015 e il 2018 tali garanzie evidenziano una riduzione del 98%. Nel periodo 2012-2018 le

operazioni orientate a garantire investimenti hanno registrato una progressiva e graduale crescita.

Tabella n. 7 – Garanzie concesse per tipologia di finalità 2012-2018 Garanzie concesse per tipologia di finalità 2012-2018 (milioni di euro)

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale

Circolante/liquidità 1.878,3 3.909,3 5.329,6 6.068,2 7.965,5 8.794,3 9.795,7 43.740,9

Consolidamento 1.303,2 1.068,2 1.184,9 1.887,6 666,0 29,2 26,8 6.165,9

Investimenti 831,9 1.416,6 1.819,2 2.206,7 2.899,1 3.374,0 3.831,7 16.379,2

Totale complessivo 4.013,4 6.394,1 8.333,7 10.162,5 11.530,6 12.197,5 13.654,2 66.286,0 Fonte: Elaborazioni Cdc su dati forniti dal Mise

Grafico n. 2 – Garanzie concesse per tipologia di finalità

Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

5. Operazioni di medio/lungo termine e di breve periodo

Nel 2018 le operazioni di prestazione di garanzia evidenziano un incremento rispetto all’anno precedente e quelle di medio-lungo termine (durata maggiore di 18 mesi) si rivelano superiori (con il 57,7%), rispetto a quelle di breve periodo (42,3%).

Tabella n. 8 - Garanzie concesse per tipologia di durata di operazione 2012-2018 Garanzie concesse per tipologia di durata di operazione 2012-2018 (milioni di euro)

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale

Breve Termine 1.713,36 2.517,32 2.799,49 2.965,89 3.308,12 3.533,42 3.845,51 20.683,11

Incidenza % 42,69% 39,37% 33,57% 29,18% 28,69% 28,97% 28,16% 31,20%

Medio - Lungo

Termine 2.300,04 3.876,72 5.538,71 7.196,60 8.222,43 8.664,15 9.808,76 45.607,41 Incidenza % 57,31% 60,63% 66,43% 70,82% 71,31% 71,03% 71,84% 68,80%

Totale garanzie

concesse 4.013,40 6.394,04 8.338,20 10.162,49 11.530,55 12.197,57 13.654,27 66.290,52 Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

Nel periodo 2012-2018 le operazioni a medio-lungo termine registrano una prevalenza ancora più ampia, con il 68,8%, contro il 31,2%.

6. Garanzie con riferimento alla dimensione delle imprese

Sotto il profilo delle dimensioni delle imprese richiedenti la garanzia, si rivela ampiamente prevalente il numero delle micro imprese, con 73.997 richieste accolte nel 2018, a fronte di 43.429 per la piccola impresa e a 11.948 per la media impresa. Tra il 2012 e il 2018 sono state accolte, relativamente alle micro imprese, 403.888 domande (58,4%), mentre, riguardo a quelle di piccole dimensioni, si è raggiunto il numero di 221.892 (32,1% del totale). Le imprese di media dimensione hanno registrato 65.343 richieste accolte (9,4%), mentre quelle dei consorzi sono soltanto 129. Le grandezze, tuttavia, presentano valori diversi, sempre nello stesso periodo, con riferimento agli importi dei finanziamenti. Sotto questo profilo, la piccola impresa che ha ricevuto il maggiore volume di finanziamenti (circa 44,2 miliardi), seguita dalla media, con 29,8 miliardi circa e, infine, dalla micro impresa (25,9 miliardi circa). Sempre nel citato periodo, la piccola impresa consegue il primato anche nella quota delle garanzie rilasciate: circa 29,6 miliardi attivati su un totale di

circa 66,2, contro i 20,2 miliardi di garanzia delle medie e i 16,3 delle micro.

Tabella n. 9 - Ammontare del finanziamento garantito per classe dimensionale 2012-2018

Ammontare del finanziamento garantito per classe dimensionale 2012-2018 (milioni di euro)

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale

Consorzio 7,40 2,11 3,37 0,00 0,67 0,00 0,00 13,55

Micro 2.313,07 2.515,52 3.071,21 3.889,38 4.432,35 4.633,66 5.049,91 25.905,10

Piccola 3.493,07 4.373,12 5.404,35 6.613,83 7.419,02 7.954,46 8.957,73 44.215,58

Media 2.329,86 3.859,80 4.375,95 4.482,60 4.789,85 4.786,49 5.207,08 29.831,63 Totale 8.143,40 10.750,55 12.854,88 14.985,81 16.641,89 17.374,61 19.214,72 99.965,86 Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

Tabella n. 10 - Ammontare delle garanzie concesse per classe dimensionale 2012-2018 Ammontare delle garanzie concesse per classe dimensionale 2012-2018 (milioni di euro)

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale

Consorzio 3,76 1,12 1,99 0,00 0,54 0,00 0,00 7,41

Micro 1.136,51 1.422,35 1.866,52 2.482,52 2.903,40 3.086,31 3.440,78 16.338,39

Piccola 1.728,75 2.594,55 3.496,22 4.522,50 5.212,90 5.661,50 6.447,13 29.663,55

Media 1.144,38 2.376,03 2.973,47 3.157,46 3.413,72 3.449,76 3.766,36 20.281,18 Totale 4.013,40 6.394,05 8.338,20 10.162,48 11.530,56 12.197,57 13.654,27 66.290,53 Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

7. Distribuzione sul territorio

Nel periodo oggetto del nostro esame (2012-2018), si registra il 48,3% delle domande accolte nell’Italia Settentrionale, a fronte del 29,6% nell’Italia Meridionale e di circa il 22,1% nell’Italia Centrale. Nel 2018 il 48,1% delle domande accolte riguardano imprese localizzate nel Nord, circa il 31,3% nel Sud e circa il 20,6 nel

Centro.

Si registra una tendenza all’incremento delle richieste a partire dal 2012, con maggiore accentuazione nel Nord, con una leggera flessione nel Centro Italia a partire dal 2016.

Tabella n. 11 – Numero delle domande accolte per ripartizione territoriale 2012-2018 Numero delle domande accolte per ripartizione territoriale 2012-2018

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale

Nord 29.790,00 39.296,00 43.904,00 48.813,00 53.761,00 56.396,00 62.244,00 334.204,00

Centro 12.475,00 16.559,00 18.612,00 25.230,00 26.885,00 26.258,00 26.634,00 152.653,00

Mezzogiorno 19.148,00 21.374,00 23.714,00 28.565,00 33.827,00 37.246,00 40.496,00 204.370,00

Totale 61.413,00 77.229,00 86.230,00 102.608,00 114.473,00 119.900,00 129.374,00 691.227,00

Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

Grafico n. 3 – Numero di richieste accolte per ripartizione territoriale 2012-2018

Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

Nel periodo 2012-2018 il Fondo ha attivato finanziamenti garantiti per circa 56,7 miliardi di euro per PMI localizzate nel Nord (56,8%), 25,4 per imprese del Sud (25,5%), 17,6 per il Centro (17,7%).

Tabella n. 12 – Ammontare del finanziamento garantito per aree territoriali 2012-2018 Ammontare del finanziamento garantito per aree territoriali 2012-2018 (milioni di euro)

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale

Nord 4.612,88 6.542,01 7.606,81 8.490,46 9.284,03 9.648,74 10.600,44 56.785,37

Centro 1.455,57 1.852,70 2.371,32 2.868,14 3.010,24 2.933,96 3.191,64 17.683,57

Mezzogiorno 2.074,96 2.355,84 2.876,75 3.627,21 4.347,61 4.791,91 5.422,63 25.496,91

Totale 8.143,41 10.750,55 12.854,88 14.985,81 16.641,88 17.374,61 19.214,71 99.965,85 Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

Nello stesso periodo, nel Nord le garanzie concesse ammontano a 37,5 miliardi (56,7%), nel Sud a 18,4 miliardi (27,8%), al Centro 10,2 miliardi (15,5%).

Nel 2017, nell’Italia meridionale, si registra l’indice di copertura più elevato (72%), al di sopra della media nazionale (65,5%).

Tabella n. 13 – Ammontare delle garanzie concesse per aree territoriali 2012-2018 Ammontare delle garanzie concesse per aree territoriali 2012-2018 (milioni di euro)

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 Totale

Nord 2.094,39 3.787,07 4.926,63 5.849,36 6.511,94 6.849,71 7.578,93 37.598,03

Centro 645,84 947.39 1.381,29 1.696,07 1.813,20 1.798,82 1.999,70 9.334,92

Mezzogiorno 1.273,13 1.659,59 2.030,29 2.617,06 3.205,41 3.549,05 4.075,64 18.410,17

Totale 4.013,36 5.446,66 8.338,21 10.162,49 11.530,55 12.197,58 13.654,27 65.343,12

Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

Nel periodo in esame è in Lombardia che si registra il maggior numero di domande accolte, seguita da Veneto, Toscana, Sicilia e Campania, mentre quelle che evidenziano più basse percentuali sono la Basilicata (circa 0,5% sul totale), il Molise (sempre circa 0,5%), e la Val d’Aosta (circa 0,2%). Diverso è l’ordine delle grandezze,

anche sotto il profilo dell’importo complessivo dei finanziamenti agevolati e garantiti dal Fondo, sempre nel periodo 2012-2018: se la Lombardia resta, anche sotto questo aspetto, la prima regione, con 22,1 miliardi, (circa il 22,2% sul totale) e garanzie per un totale di 14,8 miliardi (circa il 22,3% sul totale) e il Veneto la seconda, con 12,9 miliardi di finanziamento (quasi il 13,5% del totale) e 8,6 miliardi di importo garantito, circa il 13,5% del totale, al terzo posto si attesta la Campania (9,4 miliardi di finanziamenti, circa 9,4% del totale), con un importo garantito di circa 7 miliardi (circa 10,6% sul totale), segue il Piemonte con un volume di finanziamenti di circa 8,8 miliardi (quasi l’8,8% del totale) e 5,4 miliardi di importo garantito, circa l’8,2% del totale. La quinta regione è l’Emilia-Romagna, con un volume di finanziamenti di 8,3 miliardi (circa l’8,2% sul totale) e 5,5 miliardi di importo garantito, circa l’8,4% sul totale.

8. Dati inerenti all’interazione del Fondo con nuove imprese e startup innovative Con riferimento alle nuove imprese e alle startup innovative, la predetta Relazione ministeriale prende in esame i dati relativi al periodo 2012-2018.

Relativamente alla prima tipologia – “nuove imprese” – il volume delle operazioni, dei finanziamenti e delle garanzie concesse è cresciuto negli anni 2015-2016, per registrare, poi, una sensibile contrazione nel biennio 2017-2018. Nel 2018 sono state rilevate 13.304 operazioni, con un incremento, dell’1,4% rispetto al 2017 e una notevole riduzione (-12,3%) rispetto al 2016.

Le cifre inerenti alle garanzie concesse – circa 570 milioni – hanno registrato nel 2018 una fortissima flessione rispetto al 2016 (quasi – 28%) e sono, invece, leggermente aumentate, nel raffronto con quelle del 2017 (+1%).

Nei sei anni di osservazione i finanziamenti si riducono del 28,9%, le garanzie dell’11,4% e il numero delle operazioni del 2% circa.

Gli importi medi garantiti nel tempo, tra il 2012 e il 2018, registrano una diminuzione del 27,2% (da 101.000 euro a 73.000 euro).

Con riferimento, invece, alle nuove imprese innovative, il DL 18 ottobre 2012 n.179 (Decreto Crescita 2.0) prevede l’accesso gratuito e diretto alla garanzia del Fondo, per le startup innovative e per gli incubatori certificati, ai fini di agevolare per questi

nuovi soggetti del sistema produttivo l’accesso al mercato del credito. Il Fondo può ora rappresentare, quindi, anche per queste forme innovative di impresa, un volano per la crescita e lo sviluppo, attraverso una procedura di concessione della garanzia sensibilmente semplificata.

Si evidenzia un costante aumento delle operazioni, del volume dei finanziamenti e degli importi garantiti. Nel periodo indicato, secondo quanto esposto nella citata Relazione ministeriale “i finanziamenti totali sono stati pari a più di 1,2 miliardi di euro con un importo garantito di quasi 998,1 milioni di euro (in ottica aggregata la garanzia del Fondo ha coperto il 78,4% dei finanziamenti concessi)”.

Si rileva, nel 2018, un ulteriore incremento dei finanziamenti garantiti (352 milioni circa) e l’importo garantito integra i 275,9 milioni circa.

CAPITOLO V

DATI AGGIORNATI AGLI ANNI 2019-2020

In base a quanto riferito dalla competente Amministrazione, dall’inizio dell’operatività (01/01/2000) e fino al 31/12/2019 il numero delle operazioni accolte è stato di 1.002.430, per un importo finanziato pari a € 152,5 miliardi e per un importo massimo garantito pari a € 97,3 miliardi.

Dal 1° gennaio al 30 giugno 2020 le domande accolte sono state 758.205, per un importo finanziato pari a €. 38.483 milioni e per un importo garantito di €. 33.791 milioni.

Grafico n. 4 – Operatività del Fondo di garanzia (2000-2019)

Fonte: Elaborazione Cdc su dati forniti dal Mise

Dal 2009, sempre secondo quanto riferito dall’Amministrazione, è stata rilevata una crescita significativa del Fondo, in termini di numeri e di volumi, evidenziando, fino al 2016, variazioni percentuali medie annue a due cifre.

I dati riportati nei seguenti grafici sono riferiti, rispettivamente, alle operazioni accolte, all’importo finanziato e all’importo garantito nel periodo 2000 – 2019.

Grafico 5 – N. Operazioni accolte 2000-2019

1.060 1.611 2.132 3.846 5.663 6.525 8.656 12.939 13.948 24.602 50.070 55.200 61.413 77.229 86.230 102.608 114.473 119.901 129.370 124.954

0 50.000 100.000 150.000

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 N° Operazioni accolte

Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall’Amministrazione

Grafico 6 – Importo massimo garantito 2000-2019

Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall’Amministrazione

Grafico 7 – Importo finanziato 2000-2019

Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall’Amministrazione

Nel 2019, a seguito delle nuove disposizioni operative, in attuazione della riforma del Fondo di garanzia (ai sensi del decreto interministeriale del 6 marzo 2017), si è assistito ad un rallentamento rispetto al 2018, rilevato fino al mese di giugno 2019.

Dal mese di luglio 2019 ha avuto inizio un recupero in linea con il 2018. A fine 2019 si rileva, rispetto all’anno precedente, un incremento dell’importo finanziato (+0,9%) ed una lieve riduzione del numero di operazioni e dell’importo massimo garantito (rispettivamente del -3,4% e del -2,2%). La riduzione dell’importo massimo garantito - sempre secondo quanto riferito dall’Amministrazione - può ritenersi un effetto della riorganizzazione delle misure di copertura e della revisione dell’importo massimo garantito poste in essere con la riforma del Fondo. La percentuale media garantita è passata dal 70,8% (nel periodo 1° gennaio 2000 – 31 dicembre 2019) al 65,6% (operazioni presentate dal 15 marzo 2019 e accolte al 31 dicembre 2019), con conseguente incremento dell’effetto leva prospettico rispetto al dato storico.

I dati riportati nei seguenti grafici sono riferiti, rispettivamente alla dinamica mensile relativa a domande accolte, importo finanziato e garantito ante e post riforma con un confronto alle annualità 2018 e 2019.

Grafico 8 – N. Operazioni accolte 2018-2019

Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall’Amministrazione

Grafico 9 – Importo finanziato 2018-2019

Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall’Amministrazione

Grafico 10 – Importo garantito 2018-2019

Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall’Amministrazione

Dai dati più recenti, relativi al periodo 17 marzo – 23 ottobre 2020 risultano:

- Domande pervenute n. 1.191.355

- Finanziamenti richiesti 95.413.206.368 euro di cui operazioni fino a 30 mila euro

- Domande pervenute n. 952.370

- Finanziamenti richiesti 18.664.792.331 euro.

Secondo quanto riferisce l’Amministrazione, con riferimento all’effetto moltiplicatore del Fondo, nel periodo intercorso tra il 1° gennaio 2000 e il 31 dicembre 2019 (come si evince con maggiore precisione dallo specchietto che segue), risultano, alla data del 31 dicembre 2019, circa 36,9 miliardi di finanziamenti sull’operatività storica loan by loan, per un importo garantito in essere pari a poco più di 26,1 miliardi. Gli accantonamenti ammontano a poco meno di 2,8 miliardi (percentuale media pari al 10,3%), mentre la percentuale della copertura a garanzia integra il 70,8% sull’intera operatività del Fondo.

Tabella n. 14 – Finanziamenti periodo: 1° gennaio 2000 – 31 dicembre 2019

Importo accantonato in essere singole operazioni ( c ) 2.789.927.960,53 Fondo accantonamento supplementare totale Sezioni/Riserve (d) 7.626.798,43

% media accantonata 10,7%

Moltiplicatore sul finanziato (a/(c+d)) 13,2

Moltiplicatore sul garantito (b/(c+d)) 9,3

Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall’Amministrazione

Il moltiplicatore sul finanziato è pari a 13,2X. Con un euro di dotazione sono, dunque, attivabili 13,2 euro di finanziamenti a favore delle imprese.

Il moltiplicatore sul garantito è invece pari a 9,3X (un euro di dotazione del Fondo consente, dunque, di attivare circa 9,3 euro di garanzia).

Con riferimento alle sole operazioni ammesse a seguito della riforma del Fondo, si rileva un aumento dell’effetto moltiplicatore, in ragione della riorganizzazione delle misure di copertura vigenti dal 15 marzo 2019. In particolare, per le operazioni ammesse post riforma, i finanziamenti in essere sull’operatività loan by loan sono pari a € 11,2 miliardi, per un importo garantito in essere pari a € 7,3 miliardi. L’importo accantonato in essere è pari a € 800,0 milioni (percentuale media di accantonamento pari al 10,9%), per una percentuale media di copertura pari al 65,6%. A normativa vigente il moltiplicatore sul finanziato risulta superiore all’operatività storica, attestandosi sul 13,9X, mentre il moltiplicatore sul garantito evidenzia una lieve diminuzione in ragione del Fondo accantonamento supplementare delle singole riserve e sezione del Fondo entrato a regime il 15 marzo 2019 nel rispetto di quanto disposto dal comma 3, dell’art. 11 del decreto di riforma.

Tabella n. 15 – Finanziamenti periodo: 15 marzo – 31 dicembre 2019

Periodo 15 marzo - 31 dicembre 2019

Finanziamenti in essere (a) 11.208.099.108,87

Importo garantito in essere (b) 7.348.521.921,91

% media garantita 65,6%

Importo accantonato in essere singole operazioni ( c ) 799.941.409,75 Fondo accantonamento supplementare totale Sezioni/Riserve (d) 7.626.798,43

% media accantonata 10,9%

Moltiplicatore sul finanziato (a/(c+d)) 13,9

Moltiplicatore sul garantito (b/(c+d)) 9,1

Fonte: Elaborazione Corte dei conti su dati forniti dall’Amministrazione

Per quanto riguarda le giacenze, riporto di seguito i dati dell’ultimo triennio:

- 2017 – € 5.491.282.236,16 - 2018 – € 5.299.045.398,19 - 2019 – € 6.365.577.931,33

Al 30 settembre 2020 la giacenza è pari a € 13.549.864.483,63.

CAPITOLO VI

ATTIVITA’ DI GESTIONE E RECUPERO DEI CREDITI PUBBLICI

1. Recupero crediti pubblici

Nei casi in cui è chiamato a corrispondere l’importo garantito ai soggetti richiedenti, il Fondo si surroga ex lege (artt. 1203 e 1204 c.c. e dell’art. 2 co. 4 del D.M.

del 20 giugno 2005) in tutti i diritti spettanti al soggetto finanziatore comprese le eventuali altre garanzie reali e personali che assistevano il credito garantito.

Il credito del Fondo è assistito da privilegio generale, in virtù di espressa disposizione legislativa, ex art. 8-bis del decreto legge 24 gennaio 2015 n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2015, n. 33 (in S.O. n.15, allegato alla G.U. 25 marzo 2015, n. 70) 15.

Nello svolgimento delle procedure di recupero del credito per conto del Fondo il Gestore si avvale (art. 9, comma 5, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123) della procedura esattoriale di cui all'art. 67 del decreto del Presidente della Repubblica 28 gennaio 1988, n. 43, così come sostituita dall'art. 17 del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46".

Si procede, inoltre, alla verifica di eventuali adempimenti spontanei dei debitori.

In caso positivo, si procede alla riconciliazione degli incassi dei recuperi di tale natura.

Vengono, altresì, esaminate eventuali proposte di sistemazione transattiva del credito del Fondo, formulate dall’impresa debitrice, valutandone la convenienza economica.

15 [c. 8-bis] “Il diritto alla restituzione, nei confronti del beneficiario finale e dei terzi prestatori di garanzie, delle somme liquidate a titolo di perdite dal Fondo di garanzia di cui all'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662, costituisce credito privilegiato e prevale su ogni altro diritto di prelazione, da qualsiasi causa derivante, ad eccezione del privilegio per spese di giustizia e di quelli previsti dall'articolo 2751-bis del codice civile, fatti salvi i precedenti diritti di prelazione spettanti a terzi. La costituzione e l'efficacia del privilegio non sono subordinate al consenso delle parti. Al recupero del predetto credito si procede mediante iscrizione a ruolo, ai sensi dell'articolo 17 del decreto legislativo 26 febbraio 1999, n. 46, e successive modificazioni”.

Nel caso sia fatta opposizione alla procedura esattoriale, una volta pervenuto alla

Nel caso sia fatta opposizione alla procedura esattoriale, una volta pervenuto alla

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