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La formazione degli operatori

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PARTE III: GOVERNANCE ED ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

4. LA GOVERNANCE DI SISTEMA: ATTORI, LUOGHI E PROCESSI DECISIONALI

4.4 La formazione degli operatori

Al fine di migliorare il livello qualitativo delle prestazioni sanitarie e la professionalità degli operatori preposti, con particolare attenzione alle realtà territoriali, assume particolare rilevanza la formazione continua, che si rivolge a tutto il personale che opera all’interno del SSR (Formazione continua) e al personale sanitario dipendente e convenzionato -appartenente al SSR (Educazione continua in medicina), in coerenza con il sistema nazionale.

Ci si avvale, a tal fine, dell’attività svolta nel precedente periodo sperimentale in ECM (2008/2010), che ha consentito di realizzare e sviluppare una piattaforma informatica dedicata, utilizzata per l’accreditamento regionale degli eventi formativi, nel passaggio dall’accreditamento nazionale a quello regionale. Tale piattaforma risulta utilizzabile per

conoscere in tempo reale tutta l'offerta formativa regionale, rendendo disponibile una banca dati di facile consultazione.

Fra gli obiettivi prioritari in campo formativo, rientrano gli sviluppi dell’accreditamento regionale (dall’accreditamento degli eventi/corsi all’accreditamento dei provider di formazione) e il controllo della qualità della formazione (istituzione dell’Osservatorio regionale sulla qualità).

I nuovi contenuti si svilupperanno in riferimento a tre principali cardini:

1. nuovo sistema di governance della formazione regionale;

2. accreditamento dei provider di formazione ECM;

3. istituzione di un Osservatorio regionale sulla qualità della formazione.

1. Il sistema di governance prevede la capacità di controllo e di valutazione della formazione, indispensabili per garantire la qualità e l’innovazione dei servizi.

Occorrerà quindi prevedere un percorso in grado di:

- presidiare e governare la funzione della formazione continua individuando, a partire da priorità in termini di salute, gli obiettivi regionali (obiettivi di attività e conseguenti obiettivi formativi), e le strutture competenti in grado di promuovere la rilevazione dei bisogni formativi dei singoli professionisti e delle organizzazioni, di progettare, pianificare e supportare i processi di apprendimento (formazione residenziale, a distanza e sul campo), valorizzare le competenze formative degli operatori e valutarne le ricadute in termini organizzativi e di sviluppo professionale;

- presidiare la funzione di programmazione a livello regionale, attraverso l’approvazione di piani della formazione e di relativi rapporti annuali;

- promuovere e valutare i dossier formativi, di gruppo e individuali, rendendoli attinenti e coerenti con la programmazione e lo sviluppo professionale;

- promuovere una gestione integrata delle informazioni sulle attività formative attraverso una piattaforma regionale in grado di garantire flussi informativi circa la formazione erogata e i crediti acquisiti.

Si deve quindi prevedere un sistema di governo che coinvolga e renda partecipi e responsabili tutti i soggetti istituzionali interessati, in particolare: università, ordini, collegi e associazioni professionali accreditate, ASR, quali enti pubblici previsti nell’ordinamento giuridico con compiti di garanzia e tutela verso i cittadini delle attività dei professionisti coinvolti nell’ECM.

Per un efficace governo della formazione continua si dovranno perseguire specifici percorsi programmati e finalizzati al raggiungimento di obiettivi formativi coerenti con lo sviluppo professionale individuale e con le priorità, le innovazioni e le strategie del sistema sanitario, a livello locale, sovrazonale, regionale e nazionale.

A livello regionale la programmazione sanitaria si esprime attraverso piani sanitari e atti amministrativi che forniscono linee di indirizzo per rispondere ai bisogni di salute della popolazione e ai problemi esistenti. In questo ambito sono indicati obiettivi di salute e strategie di carattere organizzativo che servono ad orientare le azioni delle strutture, ai diversi livelli, comprese quelle di carattere informativo e formativo funzionali al raggiungimento dei risultati previsti. La formulazione degli obiettivi formativi generali rientra nei piani formativi regionali, oltre che nazionali, mentre la definizione degli obiettivi formativi specifici per gli operatori coinvolti avviene a livello interaziendale e nell’ambito dei singoli progetti formativi aziendali.

Il sistema prevede, così come indicato nelle linee guida nazionali sull’ECM, la predisposizione di un dossier formativo individuale o di gruppo, su base triennale, la cui coerenza e adeguatezza può essere valutata per gli operatori del SSR (dipendenti e convenzionati) nell’ambito dell’azienda in cui lavorano, e per i liberi professionisti impegnati in ambito sanitario a livello degli ordini, collegi ed associazioni professionali.

2. L’accreditamento di un provider ECM è il riconoscimento, da parte dell’istituzione, che un soggetto è attivo e qualificato nel campo della formazione continua in sanità e che, pertanto, è abilitato a realizzare attività formative riconosciute idonee per l’ECM, individuando e attribuendo direttamente i crediti ai partecipanti.

L’accreditamento si basa su un sistema di criteri minimi considerati indispensabili per lo svolgimento di attività formative per l’ECM e viene rilasciato dall’ente accreditante (Regione) a seguito della verifica del possesso di tutti i requisiti minimi previsti, secondo standard definiti.

Saranno individuate le modalità di accesso, i criteri, gli organismi preposti alla verifica e al controllo (così come da indicazioni nazionali), sviluppando e approfondendo il documento relativo, già vagliato dai precedenti organismi istituzionali.

3. Osservatorio sulla qualità della formazione: un costante monitoraggio delle attività formative costituisce il presupposto indispensabile ad una corretta funzione di indirizzo e coordinamento. A tal fine l’Osservatorio regionale, istituito presso l’ARESS a beneficio della Direzione regionale sanità, a supporto dell’intero sistema, è chiamato a svolgere quattro differenti funzioni:

- di supporto tecnico-amministrativo;

- valutativa;

- ispettiva;

- di consulenza tecnico-scientifica.

All’Osservatorio regionale compete il controllo quantitativo e qualitativo di tutta la formazione:

- formazione di base: per gli operatori che accedono a percorsi formativi presso facoltà universitarie (corsi di laurea delle professioni sanitarie e mediche) e/o scuole regionali (operatori socio sanitari- educatori professionali…);

- formazione continua (per tutto il personale sanitario e non, dipendente e convenzionato, appartenente al SSR).

La formazione sanitaria infatti, lungo le tappe dell’individuazione dei posti per specialità mediche, del percorso formativo di base per specifiche figure professionali, dell’aggiornamento costante per il personale già impiegato, deve necessariamente procedere in assoluta sincronia. La valutazione e la programmazione deve essere realizzata all’interno di un unico organismo in grado di:

a) definire gli obiettivi sanitari specifici d’interesse della Regione Piemonte (in riferimento agli obiettivi nazionali);

b) verificare, tenendo presenti gli obiettivi di cui sopra, la situazione reale (figure esistenti- figure necessarie);

c) programmare, di conseguenza, i percorsi di formazione ritenuti necessari.

Proprio agli operatori impegnati nei servizi sanitari e alle loro conoscenze sarà posta particolare attenzione, consapevoli che la formazione continua valorizzi la loro attività, migliorandone le competenze e consentendo così di attuare più agevolmente e consapevolmente i possibili cambiamenti e adattamenti delle organizzazioni territoriali, in relazione all’evoluzione dei bisogni sanitari.

4.4.1 Sponsorizzazione di attività ed iniziative formative per il personale dipendente e convenzionato.

Il finanziamento per le attività formative obbligatorie deve essere in capo alla Regione Piemonte. E’ altresì evidente che l’industria del settore sanitario, da sempre è intervenuta nel finanziamento della formazione dei professionisti.

Tale intervento, se da un lato ha permesso lo svolgimento di una notevole quantità di eventi, dall’altro rende necessario un’attenta valutazione sulla libertà ed indipendenza e sulla possibilità del configurarsi del conflitto di interesse.

A questo scopo si ritiene utile regolare tutta la materia.

5. I CRITERI GENERALI PER L'ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI E DELLE AZIENDE

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