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di Antonia De Vita

2. Ascoltando le ragazze diciottenni nei Focus group Le loro rappresentazioni del bullismo femminile

2.2. Fragilità e insicurezza: le dinamiche dell’oppressione tra ragazze

In uesta dinamica legata all’idea di femminilità normativamente presi- diata e che si afferma nei gruppi delle ragazze pi popolari nella scuola, tro- viamo i temi e le dimensioni della fragilità e della forza come centrali. I vis- suti di insicurezza sono estremamente diffusi e fonte di sofferenza e di pas- sività anche uando si assiste come pubblico a scene di prepotenza rispetto alle uali si incapaci di prendere posizione e di reagire.

Poi io ero nel periodo delle medie, io mi sentivo sicuramente fragile e indifesa e non avrei assolutamente non sarei riuscita neanche a livello emotivo, figuriamoci fi- sico, a dividere ueste due ragazze che uesta con le e tension nei capelli, perch era di colore, uindi uell’altra gliele tirava, va beh mi ricordo che c’era proprio un’aria orribile perch c’erano i ragazzi, che teoricamente sono uelli che pensi, es- sendo già alle medie, che siano pi forti, che erano l che ridevano. I ragazzi ride- vano, poi c’erano pi persone, chi faceva un video, chi batteva le mani, sembrava di essere in arena e allora magari c’era ualcuno che piangeva, ualcuno che cercava di chiamare il professore perch era in ricreazione (Federica, FG1).

Federica parla del periodo delle medie come di un’arena dove delle belve lottano tra di loro per la sopravvivenza e dove si assiste all’aggressione di una propria amica, scatenata dal fatto che la sua pelle nera, senza avere la forza emotiva per difenderla, prendere posizione, dissociarsi dal comporta- mento della bulla. Anche il resto del pubblico, per lo pi maschile, reagisce in modo collusivo alla violenza della bulla ridendo e riprendendo con il cel- lulare l’aggressione. Federica parla esplicitamente di una fragilità e di una mancanza di difese che non le consentivano di fare altro che assistere passi- vamente. Solo ora che ha diciotto anni e che ripensa a uando era pi piccola pu riconoscere e prendere coscienza di uesta sua condizione.

Il difficile attraversamento del vissuto di fragilità e di insicurezza ual- cosa che si pu guardare da due differenti posizioni, che tuttavia si rispec- chiano in una sorta di complementarità. La fragilità propria e altrui pu es- sere accolta, tollerata e rispettata oppure evitata e schiacciata esercitando una forza intesa come dominio: cos scelgono di fare le bulle con le vittime. Le ragazze che abbiamo ascoltato spiegano molto chiaramente uesta dinamica: schiacciando te, che vedo fragile e insicura, innalzo me assurgendo cos ai miei occhi e agli occhi del pubblico che assiste, a ragazza forte e sicura di me.

Io magari bullizzo una persona o la insulto, non tanto per far vedere che lei una sfigata, ma per far vedere che io sono figa, che io ho un carattere forte, che posso prevalere, che sono capace (Sara, FG2).

Durante i Focus group una ragazza per spiegare la complementarità tra bulla-figa e vittima-sfigata ha citato un film intitolato L’A.S.S.O. nella ma- nica The D.U.F.F. (2015) che tematizza in modo puntuale uesta relazione superiore/inferiore e che presenta il rapporto tra amica figa e amica sfigata come del tutto normale all’interno della composizione di un gruppo.

Allora ho scelto la foto n. 32 perch presa da un film che si chiama L’A.S.S.O. ed l’acronimo di Amica Sfigata Strategicamente Oscena e praticamente parla di ue- sto gruppo di tre amiche, dove le prime 2 sono popolari, fighe diciamo cos , poi la terza uella sfigata e loro la prendono come una cosa normale che in un gruppo ci debba essere anche uella sfigata perch di fianco a loro serve per farle sembrare pi fighe ed ho scelto uesta perch come hanno detto tutte loro prima di me, il bullismo femminile pi psicologico e uindi insomma il fatto di trattare la terza amica come una sfigata come se fosse una cosa normale (Anna, FG 2).

mergere per distinguersi e schiacciare chi portatrice di una diversità o di una differenza sono dun ue due lati della stessa medaglia.

Succede pi alle medie perch magari il periodo in cui cerchiamo di sviluppare la nostra personalità, la nostra identità, allora se abbiamo una nostra compagna che magari ha un carattere un po’ introverso, un po’ pi debole, che non ancora riuscita ad affermarsi, diciamo la uso per sembrare pi forte caratterialmente. Non c’ tanto l’interesse di far sembrare lei sfigata, ma di tentare in tutti i modi di farmi sembrare pi sicura (Sara, FG2).

In uesta disperata battaglia per costruire la propria personalità e la pro- pria identità sicura, emerge come una via possibile e percorribile la sopraf- fazione e l’oppressione delle altre. La fondazione identitaria in adolescenza

molto spesso connessa alla violenza (Burgio, 2012) la violenza come scor- ciatoia appare l’opzione percorsa da alcune.

Secondo me tanto una uestione di invidia. Nel senso, vedo una ragazza bella, sono invidiosa e uindi cerco di sminuirla. punto sull’aspetto fisico (Sofia, FG2). La bulla debole. Insulta tutte le persone perch cerca di distogliere l’attenzione da s , ma magari, se sottolineo il tuo difetto, la gente non guarderà il mio difetto, perch sono insicura di me (Sara, FG2).

Succede che le ragazze prendendo in giro una ragazza anche in un luogo pubblico, per far vedere comun ue alle altre ragazze che sono intorno, che uella l classifi- cata come sfigata, che giusto prenderla in giro (Sofia, FG2).

Portare l’attenzione sui difetti delle altre per proteggere i propri, sminuire la bellezza di una propria simile perch scatena un sentimento di invidia, etichettare e stigmatizzare le altre come sfigate’, sono atteggiamenti e com- portamenti che rientrano pienamente in una dinamica di assoggettamento e di inferiorizzazione. uesti comportamenti di prepotenza e di violenza eser- citati dalle bulle, secondo le ragazze intervistate, non sono il contrassegno di una reale forza e di una effettiva sicurezza ma solo un mascheramento di forza attraverso il dominio e la violenza. molto interessante notare che tut- tavia uesto mascheramento di forza bruta non convince e viene percepito come un depistamento operato a colpi di violenza dalla ragazza che fa la bulla che in realtà molto debole.

2.3. Valere perché gli altri ti approvano: follower, punteggi,