• Non ci sono risultati.

normativo e la sua evoluzione nel tempo

3. Il fenomeno degli spin-off in Italia

3.2 LA “GEOGRAFIA” DELLE IMPRESE SPIN-OFF

Proseguendo con l’analisi dell’universo di spin-off presenti in Italia, per mettere in luce la capillarità del fenomeno si riportano in Tabella 3, sempre dall’indagine Netval, i dati relativi alla suddivisione geografica assunta da tali imprese sul terri-torio nazionale in base alla Regione di appartenenza. Il criterio utilizzato ha seguito la distinzione secondo la Regione in cui risulta localizzato l’EPR di appartenenza di ciascun spin-off. Al fine di fornire un quadro più completo della situazione, vengono inseriti anche i valori inerenti all’età media delle imprese in oggetto per ciascuna Regione considerata.

Tabella 3 – Imprese spin-off attive al 31 ottobre 2017 secondo localizzazione geografica

(Fonte: NETVAL 2018) Localizzazione geografica Età media (in anni) Numero di imprese Percentuale Lombardia 7 138 10,05% Piemonte 7,4 131 9,54% Liguria 7,4 78 5,68% Valle D’Aosta 5 1 0,07% Nord Ovest 6,7 348 25,35% Emilia Romagna 8,6 119 8,67% Veneto 6,8 91 6,63%

Friuli Venezia Giulia 9 60 4,37%

Trentino Alto Adige 7 31 2,26%

Nord Est 7,9 301 21,92% Toscana 7,5 166 12,09% Lazio 6,8 95 6,92% Marche 5,9 67 4,88% Umbria 8 37 2,69% Abruzzo 5,2 33 2,40% Centro 6,7 398 28,99% Puglia 6,7 94 6,85% Sardegna 7,2 45 3,28% Calabria 8,4 42 3,06% Campania 5,5 62 4,52% Sicilia 4,5 59 4,30% Basilicata 4,6 13 0,95% Molise 6,8 11 0,80% Sud e isole 6,2 326 23,74% Totale Italia al 31.10.2017 6,8 1.373 100,00%

Tabella 4 – Spin-off della Ricerca pubblica in Italia secondo EPR di origine

(Fonte: NETVAL 2018)

EPR di origine di impreseNumero Percentuale EPR di origine di impreseNumero Percentuale

CNR 75 5,46% IIT 15 1,09%

Politecnico di Torino 74 5,39% Università dell’Aquila 14 1,02% Università di Genova 51 3,71% Università di Messina 14 1,02% Università di Padova 48 3,50% ENEA 13 0,95% Scuola Superiore

Sant’Anna 48 3,50% Università di Sassari 13 0,95% Università di Firenze 43 3,13% Università di Trento 13 0,95% Università di Pisa 42 3,06% Università di Sannio 12 0,87% Università di Roma

“Tor Vergata” 42 3,06%

Università di Napoli

“Federico II” 12 0,87% Politecnico di Milano 41 2,99% Università della Basilicata 12 0,87% Università del

Salento 37 2,69%

Università di Venezia

“Ca’ Foscari” 10 0,73% Università di Udine 37 2,69% Università della Tuscia 9 0,66% Università di Perugia 37 2,69% Università di Brescia 9 0,66% Università di Torino 36 2,62% Università del Molise 8 0,58% Università di Bologna 35 2,55% Università Cattolica del Sacro Cuore 8 0,58% Università

Politecnica delle Marche

34 2,48% Università di Urbino 8 0,58% Università della

Calabria 34 2,48% Università di Foggia 7 0,51% Università di Cagliari 28 2,04% Seconda Università di Napoli 7 0,51% Università di Siena 26 1,89% Università di Cassino 7 0,51% Università di Parma 26 1,89% Università di Bergamo 6 0,44%

69 3. IL FENOMENO DEGLI SPIN OFF IN ITALIA

EPR di origine di impreseNumero Percentuale EPR di origine di impreseNumero Percentuale

Università di Modena

e Reggio Emilia 24 1,75%

Università ‘Insubria’

di Varese-Como 6 0,44% Università di Pavia 24 1,75% Università San Raffaele di Milano 5 0,36% Università di Salerno 24 1,75% Università di Teramo 5 0,36%

Università di Milano 22 1,60% CISE 4 0,29%

Università di Trieste 22 1,60% Università di Roma Tre 4 0,29% Università di Palermo 21 1,53% C.R.O. 4 0,29% Università di Ferrara 20 1,46% S.I.S.S.A. – Trieste 3 0,22% Università del

Piemonte Orientale 20 1,46%

Università di

Macerata 3 0,22%

Università di Bari 19 1,38% Fondazione Ca’ Granda 2 0,15% Università di Roma “La Sapienza” 19 1,38% Università Campus Bio-Medico di Roma 2 0,15% Politecnico di Bari 19 1,38% INAF – Istituto Nazionale di Astro-Fisica 1 0,07% Università di Catania 19 1,38% Università ‘Magna Grecia’ di Catanzaro 1 0,07%

Università di Verona 19 1,38% CREA 1 0,07%

Università di

Camerino 18 1,31% INFN 1 0,07%

Università di

Milano-Bicocca 17 1,24% IMT 1 0,07%

Università di Chieti 16 1,17% Università IUAV di Venezia 1 0,07% Fondazione Bruno Kessler 15 1,09% Totale spin-off italiane al 31.10.2017 1.373 100,00%

La Regione Toscana conta il maggior numero di imprese sul totale campionato, aven-do proaven-dotto l’12,1% degli spin-off globalmente presenti nelle Regioni italiane. A se-guire la Lombardia (10,1% del totale) e il Piemonte (9,5%). In coda si posizionano la Basilicata con lo 0,9%, il Molise, 0,8%, e la Valle d’Aosta, 0,1%. Tali risultati conferma-no come la creazione di spin-off da Ricerca sia un feconferma-nomeconferma-no concentrato al Nord e che ha iniziato a diffondersi con ritardo nelle Regioni del Meridione (NETVAL, 2018). Tuttavia, è da dire che il numero di imprese create risulta fortemente influenzato dalla dimensione geografica della Regione e dalla quantità di EPR in essa presenti.

Per quanto concerne i dati relativi alle macro aree, la zona del Paese più popolata da imprese spin-off è rappresentata dal Nord, che vanta quasi il 50% delle imprese create, questo grazie al contributo delle Regioni a Nord Ovest (25,3%) e di quelle a Nord Est (21,9%). In misura inferiore incide il contributo del Sud e delle Isole, che considerando il dato aggregato raggiungono il 23,7% del totale. Ciò a testimonianza dello sviluppo ancora in fase embrionale raggiunto da tali Regioni nei processi di spin-off. Tuttavia, nel dettaglio, solo la Puglia (6,8%) e la Campania (4,5%) sembrano allinearsi ai valori presentati dalle Regioni che si collocano più a Nord della Penisola.

Anche per quanto riguarda l’età media di tali imprese, il primato spetta ancora a una Regione settentrionale. Infatti, è il Friuli Venezia Giulia a vantare il numero di spin-off più longevi, con una media di 9 anni. Successivamente troviamo la Calabria e l’Emilia Romagna con un valore medio rispettivamente di 8,4 e 8,6 anni.

Ragionando per aree più vaste, invece è il Nord Est ad evidenziare il valore di età media più elevato, pari a 7,9 anni. Tra le ultime Regioni invece si collocano la Sicilia (4,5) e la Basilicata (4,6).

Tali dati, incrociati con quelli relativi al numero di imprese presente in ciascuna Regione, confermano come i modelli di trasferimento di conoscenza mediante spin-off siano un fenomeno affermato nel Centro-Nord e ancora in via di sviluppo nel Sud e nelle Isole.

In ultima analisi, di seguito vengono proposti i dati relativi ai settori di apparte-nenza del campione di imprese spin-off considerate dall’indagine Netval; i settori considerati, in base ai quali è stata operata la classificazione, sono i seguenti (in ordine alfabetico):

– Aerospaziale;

– Automazione industriale; – Biomedicale;

– Conservazione dei beni culturali; – Elettronica;

– Energia e ambiente;

– Information & Communications Technology (ICT); – Life sciences;

71 3. IL FENOMENO DEGLI SPIN OFF IN ITALIA

– Nanotecnologie e nuovi materiali; – Servizi per l’innovazione.

Di questi, con riferimento alla data del 31 ottobre 2017, il 22,1% delle imprese spin-off lavora nel settore dell’Information & Communications Technology (ICT). Sono cresciuti gli spin-off nel settore dei Servizi per l’innovazione con il 26,4%; in seguito troviamo il settore Energia e ambiente con il 16,7% e Life sciences con il 15,3%. Seguono i settori Biomedicale (6,3%), Elettronica (5,0%), Automazione industriale (3,9%); i comparti che restano con percentuali minori sono le Nanotecnologie (2,5%), la Conservazione dei beni culturali (1,6%) e l’Aerospaziale (0,3%).

Tali risultati dimostrano come i settori più rappresentati dagli spin-off siano com-parti sviluppati a com-partire dal passaggio a un’economia basata sulla conoscenza, mo-mento in cui la capacità di introdurre innovazioni ha iniziato a costituire una fonte rilevante per l’acquisizione del vantaggio competitivo. Di conseguenza, l’attività di ricerca svolta al fine di un’applicazione pratica dei suoi risultati ha portato a un ulte-riore sviluppo delle attività legate al tema del trasferimento di conoscenza da parte di tutti gli attori che costituiscono il Sistema nazionale di innovazione.

Per comprendere al meglio i dati appena commentati, si riporta una rappresen-tazione visiva della situazione in Tabella 5 e Figure 9, 10 e 11.

Tabella 5 – Spin-off attive al 31 ottobre 2017 secondo settori di attività

(Fonte: NETVAL 2018) Settori di attività Età media (in anni) Numero di imprese Percentuale

Servizi per l’innovazione 4,8 363 26,44%

ICT 8,6 303 22,07% Energia e ambiente 6,7 229 16,68% Life sciences 6,5 210 15,29% Biomedicale 8,7 87 6,34% Elettronica 12,4 68 4,95% Automazione industriale 7,5 53 3,86% Nanotech 7,9 34 2,48% Beni Culturali 7,6 22 1,60% Aereospaziale 9,7 4 0,29%

Figura 9 – Spin-off attive al 31 ottobre 2017 secondo settori di attività

(Fonte: NETVAL 2018)

Figura 10 – Spin-off attive al 31 ottobre 2017 raggruppate per la loro età media

(Fonte: NETVAL 2018)

Figura 11 – Spin-off attive al 31 ottobre 2017 raggruppate per la loro età media (scala di sinistra)

e per il peso percentuale sul totale (scala di destra) (Fonte: NETVAL 2018) El ett ro ni ca Ae re osp az ia le Bi ome di ca le ICT Na no te ch Be ni Cul tur ali Au to m az io ne in du st ria le En er gi a e a m bi en te Li fe s ci en ces Ser vi zi p er l’i nn ov az io ne

73 3. IL FENOMENO DEGLI SPIN OFF IN ITALIA

Generalizzando e riassumendo quanto finora scritto con riferimento alla situazione italiana dei processi di creazione di start up innovative, quali sono gli spin-off, è pos-sibile affermare che:

• gli spin-off da Ricerca si presentano come un fenomeno diffuso nel Centro-Nord dell’Italia. I dati portano a inquadrare il Nord Ovest come fulcro di tali realtà; • nel Sud e nelle Isole l’attivazione di tali processi è ancora in fase di sviluppo

ri-spetto al resto del Paese;

• l’età media del campione esaminato porta a pensare le imprese in una situazio-ne più o meno prossima alla maturità, tuttavia tale consideraziosituazio-ne situazio-necessita di adattamenti a seconda della Regione considerata, in quanto i valori si presenta-no disomogenei a seconda dell’area di interesse;

• l’attività di tali imprese si riferisce principalmente a business a modesta intensità di capitale (non capital intensive), in quanto la creazione di spin-off deriva dalle competenze e dal know-how prodotto dal capitale umano a “servizio” degli EPR e, pertanto, le prime si fondano prevalentemente sulla conoscenza.

Grazie ai risvolti economici che le iniziative imprenditoriali in oggetto sono poten-zialmente in grado di offrire, l’interesse da parte di soggetti finanziatori diversi dalle figure dei soci fondatori e dagli EPR, è nel tempo aumentato; oggi esiste una certa attrattività potenziale per i soggetti in grado di accettare il rischio che comporta in-vestire in queste start up. Di conseguenza, le fonti attivabili per finanziare le imprese spin-off si sono ampliate al di là del contributo proveniente dagli investitori istitu-zionali. Almeno a livello internazionale, tale accresciuto interesse verso le imprese spin-off della ricerca quale target d’investimento – assieme alle altre variabili esami-nate in precedenza – può considerarsi quale rilevante fattore alla base del successo del modello di trasferimento del sapere tramite la creazione d’impresa.

75