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Gestione delle attrezzature della palestra

Nel documento SCUOLA GESTIONE (pagine 166-170)

PROBLEMATICHE STRUTTURALI E DI IGIENE AMBIENTALE

8. Monitoraggio e valutazione delle procedure Il SPP coinvolge i responsabili di laboratorio nella

8.6 Gestione delle attrezzature della palestra

Le norme che regolano l’edilizia scolastica prevedono, a seconda delle scuole, vari tipi di palestre, con caratteristiche strutturali e dimensionali specifiche, descritte nel DM Lavori Pubblici 18.12.75.

La palestra è il luogo dove avviene il maggior numero degli infortuni in ambito scolastico. E’ ovvio che il motivo principale risiede nelle attività che vi si svolgono e che sono di per sé più pericolose delle normali at-tività scolastiche. Tuttavia in alcuni casi le cause sono di tipo strutturale (materiali non adeguati, vetrate non protette, altezze insufficienti, ecc.), legate alle attrezzature (mancata manutenzione, scelte non adeguate, ecc.), oppure di carattere organizzativo (svolgimento di attività non per-messe, mancata sorveglianza, promiscuità d’uso, ecc.). E’ bene che il DVR scolastico preveda esplicitamente la valutazione dei rischi relati-vamente al locale palestra e all’attrezzatura ginnica in essa contenuta, con una particolare attenzione alle modalità con cui si effettuano le attività che vi si svolgono. E’ necessario quindi che il SPP predisponga un regolamento che dettagli:

Compiti del SPP

● il periodico controllo di strutture, impianti e attrezzature

● la fruizione della palestra da parte di soggetti esterni (chiusura, sorve-glianza, segnalazioni, gestione delle emergenze, ecc.).

Non va inoltre trascurato l’aspetto igienico, specie relativamente al pa-vimento della palestra, tenuto conto che molte attività didattiche preve-dono l’appoggio delle mani a terra e la posizione distesa degli allievi.

Questa particolare attenzione, assieme a quella rivolta all’abbigliamento e alle calzature degli allievi, alle attività consentite e vietate, alle moda-lità di realizzazione dei giochi liberi, al comportamento da tenere negli spogliatoi, ecc., devono trovare ampio spazio e precisazione nel rego-lamento della palestra, che costituisce il principale strumento di condi-visione delle regole gestionali assunte dalla scuola rispetto all’uso della palestra e che dovrà essere reso noto a tutte le figure e a tutti i soggetti che, a vario titolo, la frequentano.

Inoltre è necessario porre particolare attenzione alle modalità di depo-sito dei materiali di grandi dimensioni, che vengono conservati diretta-mente in palestra. Porte da calcetto, materassoni, pali di sostegno per le reti di pallavolo, strutture reggi canestro da basket, seggioloni da arbitro, ecc. sono attrezzature che devono sempre essere vincolate saldamen-te, in modo da evitare ribaltamenti. In particolare è possibile un sistema di fissaggio:

● a pavimento, tramite boccole filettate con verifica periodica dell’effi-cienza

● a muro, tramite ancoraggio che non presenti pericolo una volta ri-mosso

● con idonei contrappesi, calcolati e certificati dalla ditta costruttrice, tali da non costituire ulteriore pericolo per gli utilizzatori e posizionati in modo da evitare ogni possibile movimento dell’attrezzatura nel corso del gioco.

Tutte le operazioni di montaggio, smontaggio e immagazzinamento del-le attrezzature mobili devono essere effettuate in sicurezza; si consiglia pertanto l’adozione di apposite scalette. Per gestire questa problema-tica è bene predisporre una procedura descrittiva dei compiti e delle responsabilità a carico degli insegnanti di educazione fisica o dei col-laboratori scolastici addetti alla palestra circa le modalità di fissaggio, immagazzinamento e utilizzo delle attrezzature ginniche presenti.

Sistemi di fissaggio delle attrezzature Regolamento della palestra

In considerazione dell’importanza dei comportamenti degli allievi nel de-terminare gli infortuni che accadono in palestra, diventa fondamentale il coinvolgimento degli insegnanti di educazione fisica, sia nella segnala-zione di situasegnala-zione di rischio e nel monitoraggio dello stato di locali e at-trezzi, sia nell’analisi degli eventi occorsi e nell’eventuale adeguamento delle esercitazioni didattiche.

In molti casi la palestra è utilizzata sia dalla scuola che dall’Ente locale, che la concede in uso a società o gruppi sportivi, normalmente nelle ore in cui non vi è lezione. L’uso promiscuo della palestra richiede la defini-zione di precise procedure per la gestione di:

● cassetta di primo soccorso: è opportuno prevedere una cassetta di PS all’interno della palestra o in un locale attiguo, chiusa a chiave e controllata da un incaricato di PS o dagli stessi insegnanti di educa-zione fisica, mentre ogni altra eventuale cassetta, in uso esclusivo dei soggetti esterni, dovrà essere tenuta sotto la loro diretta responsabi-lità e non dovrà essere utilizzata dal personale scolastico

● locale/spazio/armadio per la tenuta dei prodotti di pulizia: è innan-zitutto necessario chiarire di chi è la competenza della pulizia della palestra e degli altri locali annessi e definire di conseguenza tempi e modi della stessa. Inoltre, è consigliabile tenere ben distinti i materiali e il luogo di stoccaggio dei prodotti di pulizia della scuola da quelli eventualmente portati da altri soggetti, per evitare l’uso promiscuo di sostanze pericolose delle quali i collaboratori scolastici non conosco-no le schede di sicurezza e il loro utilizzo

● locale/spazio per l’immagazzinamento delle piccole attrezzature gin-niche: è consigliabile immagazzinare l’attrezzatura di proprietà della scuola (palle mediche, manubri, corde, materassini, ecc.) in modo ben distinto da quella delle società sportive che frequentano la pale-stra, al fine di garantirne la sicurezza, il buono stato di conservazione ed il controllo periodico.

E’ infine indispensabile definire, tra scuola e soggetti esterni, modalità condivise di comunicazione e di segnalazione di necessità, carenze, rotture, difetti e quant’altro possa creare pregiudizio alla sicurezza del locale palestra e del suo contenuto. In tal senso non è sbagliato pre-vedere una stesura condivisa del regolamento della palestra con chi concretamente la utilizza.

Vedi anche cap. 12.1

Vedi anche cap. 20.5

La partecipazione degli insegnanti di educazione fisica

Misure gestionali in caso di uso promiscuo

SITO-BIBLIOGRAFIA

● Gruppo Scuola-Servizi Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro Dipartimento di sanità pubblica Aziende USL Regione Emilia Roma-gna, Il Decreto 81/08 “Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” nella scuola: indirizzi interpretativi www.ausl.pc.it/dipartimen-to_salutepubblica/docs/81_Scuole_indirizzi_applicativi.pdf

Scale

● Ente Bilaterale Artigianato Veneto (EBAV), La vita è fatta a scale.

Piccolo manuale di consultazione per la sicurezza, Le guida EBAV, 1998

● ISPESL, Linee Guida per la scelta, l’uso e la manutenzione delle sca-le portatili, Monografico di Fogli di Informazione. www.ispesl.it/sitodst/

Linee_Guida/LineeGuida scale.pdf

● SPISAL ULSS n. 6 Vicenza, Istruzioni per l’uso delle scale portatili, www.ulssvicenza.it

● Zafferano V., Cadute dall’alto: le scale portatili, Igiene & Sicurezza del lavoro n. 2 Febbraio 2009 inserto pagg. I-XX

Fotocopiatrici

● I. Kunz, M. Jost, M. Koller, Stampanti laser, fotocopiatrici e toner: peri-coli per la salute Medicina del Lavoro Divisione Tutela della salute sul lavoro, settore chimica, settembre 2012 - /www.suva.ch/it/factsheet-gesundheitsgefaehrdung-durch-laserdrucker-kopiergeraete-toner.pdf

Nel documento SCUOLA GESTIONE (pagine 166-170)