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un questionario soggettivo, che consente di raccogliere il giudizio sulla realtà percepita dai singoli lavoratori rispetto ad alcuni parametri

Nel documento SCUOLA GESTIONE (pagine 188-192)

LAVORO-CORRELATO

3. un questionario soggettivo, che consente di raccogliere il giudizio sulla realtà percepita dai singoli lavoratori rispetto ad alcuni parametri

giudicati essenziali rispetto al benessere organizzativo.

Esempi di questi strumenti sono facilmente reperibili in molti siti inter-net, istituzionali e non. In particolare si segnalano le proposte suggerite

Strumenti per la valutazione

dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto e gruppo SPISAL, un vero e proprio metodo completo per la valutazione e la gestione dei rischi da stress lavoro-correlato in ambito scolastico, che, oltre a raccoglie-re esempi concraccoglie-reti ed applicabili dei suddetti strumenti, fornisce tutte le indicazioni necessarie per la loro gestione, per l’individuazione delle possibili soluzioni di miglioramento, per l’aggiornamento del DVR e per la realizzazione degli interventi di formazione rivolti al personale su que-sta tematica.

La funzione di tali strumenti deve essere quella di evidenziare le dinami-che organizzative capaci di dar luogo a stress e non tanto le dinamidinami-che individuali, sulle quali il dirigente scolastico non ha potere di intervento.

In tale prospettiva, il processo innescato dal loro impiego si basa su una logica di sistema, perché tende a coinvolgere tutti gli attori che con-cretamente hanno titolo e interesse per analizzare la reale situazione organizzativa dell’istituto e che portano con sé diversi, spesso comple-mentari e quindi arricchenti, punti di vista. E’ opportuno affidare ad un gruppo di valutazione, individuato dal dirigente scolastico, il compito di applicare la griglia e la check list alla situazione scolastica; esso potreb-be comprendere:

● il dirigente scolastico (o il suo vicario/collaboratore)

● il Responsabile SPP (o un Addetto SPP, se il Responsabile è ester-no)

● il Rappresentante dei lavoratori per la Sicurezza (se nominato)

● il Medico competente (se nominato)

● altre persone, fino a garantire la presenza all’interno del gruppo di tutte le componenti scolastiche (personale docente, amministrativo, ausiliario e tecnico, ove presente).

Il gruppo potrebbe essere poi allargato al Responsabile della Qualità (se la scuola è certificata) e al coordinatore del Centro di Informazione e Consulenza – CIC (laddove esiste).

Il gruppo di valutazione

Al termine del processo di valutazione, il gruppo potrà pervenire ad una quantificazione del livello di rischio, classificabile come “basso”, “medio”

o “alto” in relazione al punteggio complessivo ricavabile dagli strumenti utilizzati.

Livello

di rischio Azioni da mettere in atto

Basso

L’analisi degli indicatori non evidenzia particolari con-dizioni organizzative che possono determinare la pre-senza di stress correlato al lavoro.

Ripetere la valutazione/aggiornamento del DVR se-condo quanto disposto dall’art. 29 del D.Lgs. 81/08 o, comunque, entro un periodo di tempo non superiore a 2 anni.

Medio

L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organiz-zative che possono determinare la presenza di stress correlato al lavoro.

Per ogni condizione di rischio identificata, si devono adottare azioni correttive mirate. Se queste non deter-minano un miglioramento entro la successiva tornata di valutazione, sarà necessario procedere ad un se-condo livello di approfondimento (coinvolgimento di-retto dei lavoratori mediante il questionario soggettivo o l’impiego di altri strumenti).

Ripetere la valutazione/aggiornamento del DVR se-condo quanto disposto dall’art. 29 del D.Lgs. 81/08 o, comunque, entro un periodo di tempo non superiore a 2 anni.

Alto

L’analisi degli indicatori evidenzia condizioni organiz-zative con sicura presenza di stress correlato al lavo-ro.

Per ogni condizione di rischio identificata, si devono adottare azioni correttive mirate. Se queste non deter-minano un miglioramento entro la successiva tornata di valutazione, sarà necessario procedere ad un se-condo livello di approfondimento (coinvolgimento di-retto dei lavoratori mediante il questionario soggettivo o l’impiego di altri strumenti).

E’ necessario provvedere alla verifica dell’efficacia del-le azioni di miglioramento entro un anno.

Ripetere la valutazione/aggiornamento del DVR se-condo quanto disposto dall’art. 29 del D.Lgs. 81/08 o, comunque, entro un periodo di tempo non superiore a 1 anno.

Esito della valutazione

Se il livello di rischio è risultato “medio” oppure “alto”, alla fase della va-lutazione deve seguire quella dell’individuazione e della realizzazione di misure o azioni correttive, tese a ridurre nel tempo l’entità dei problemi evidenziati attraverso l’uso degli strumenti d’indagine adottati. La scelta di tali misure è in capo al dirigente scolastico, vede il SPP nel suo ruo-lo di consulenza ed è opportuno che tenga conto di alcuni, importanti riferimenti:

● confort ambientale

● chiarezza e condivisione degli obiettivi del lavoro

● valorizzazione ed ascolto delle persone

● attenzione ai flussi informativi

● relazioni interpersonali e riduzione della conflittualità

● operatività e chiarezza dei ruoli

● equità nelle regole e nei giudizi.

11.4 Compiti del SPP relativi alla gestione dei rischi psicosociali

Il metodo descritto nel paragrafo precedente mette già in evidenza il ruolo del SPP nella valutazione e gestione della problematica dello stress lavoro-correlato:

● partecipa alle attività del gruppo di valutazione, contribuendo così a fornire al dirigente scolastico una serie di informazioni e di sugge-rimenti utili alla definizione e attuazione delle azioni necessarie per migliorare il benessere organizzativo all’interno della scuola

● collabora all’aggiornamento del DVR, introducendo un’apposita sezione relativa a questa problematica

● suggerisce al dirigente scolastico i tempi e i modi per il riesame pe-riodico della situazione.

Questa è la parte che compete al SPP relativamente alla sola valutazio-ne dei rischi da stress lavoro-correlato. Anche valutazio-nell’ambito più gevalutazio-nerale dei rischi psicosociali il SPP può avere un ruolo importante. Innanzitutto è opportuno che sviluppi una sensibilità e un atteggiamento di ascolto e tenga nella giusta considerazione il disagio espresso dai lavoratori, talvolta sottostimato o ricondotto a patologie individuali. In secondo luo-go ha la possibilità di individuare e sperimentare tutte le occasioni e le modalità di coinvolgimento dei lavoratori nelle proprie attività: ciò rap-presenta un metodo molto efficace sia per giungere ad una più ampia Azioni

correttive

condivisione delle scelte operative di miglioramento, sia per potenziare la credibilità e l’autorevolezza del SPP stesso. Ma, se si intende il diri-gente scolastico come l’elemento centrale del sistema-scuola, il SPP può avanzare nei suoi confronti suggerimenti mirati in ordine anche ad ambiti più specifici ma pur sempre coerenti con le problematiche dello stress, quali l’orario di lavoro e delle lezioni, l’assegnazione delle classi ai docenti, la composizione delle cattedre, il flusso e le caratteristiche delle circolari e delle comunicazioni in genere, l’organizzazione delle riunioni, la pianificazione dell’aggiornamento del personale, la gestione degli allievi difficili, l’organizzazione della sorveglianza durante la ricrea-zione, ecc.

Nel documento SCUOLA GESTIONE (pagine 188-192)