Il ghiacciaio Centrale delle Monache, classificato nel Catasto dei Ghiacciai Italiani del CGI del 1962 come ghiacciaio pirenaico di circo, si trova all’interno di un piccolo circo limitato da parteti rocciose abbastanza alte, al di sopra delle quali si trovano i ghiacciai Orientale e Occidentale delle Monache con la superficie del ghiacciaio che risultava non molto inclinata.
Fig. 7.1.19: Superficie glacializzata residua espressa come % rispetto alla estensione durante la PEG. Estensione areale rilevata dalle carte storiche
Come possiamo vedere nella Fig. 16, nel 1850 il ghiacciaio si presentava come un unico corpo dalle dimensioni di 24 ha. Nel 1865-1868 (Fig. 7.1.17) aveva un'estensione areale pari al 92% (7.1.19) rispetto a quella registrata durante la PEG. Nel 1891 il ghiacciaio presenta una superficie glacializzata pari all’86%. Nel 1908- 1912 si ha un’ulteriore riduzione della sua area giungendo ad una dimensione di 18 ha complessivi. Nel 1910 si assiste sa una ripresa del 2% dell’attività glaciale registrando un piccolo trend positivo. Nel 1922 si ha una nuova risuzione della superficie che cala del 4% rispetto all’anno di monitoraggio precedente. Nel 1925- 1926 il ghiacciaio misura una superficie rimanente del 61%. Nel 1957, anno del catasto, la superficie glacializzata presente era del 32%. Nel 1960-1961 la superficie registra un piccolo aumento quantificabile in 3 ha. Nel 1962 si ha un'estensione del 32% rispetto ai valori del 1850 con una superficie pari a 8 ha di estensione.
100 92 86 7274 70 61 59 32 43 32 49 18 10 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 1850 1870 1890 1910 1930 1950 1970 1990 2010 Su p erf ic ie glac ializz at a riesidu a in % Anno
94
Estensione areale rilevata dagli ortofotogrammi.
Nel 1954 (Fig. 7.1.18) il ghiacciaio misura 15 ha di estensione e la fronte risulta arretrata rispetto al 1850 di 352 m; nel 1989 si parla ormai di glacionevato, poiché la sua estensione residuale è del 18% con una superficie glacializzata di circa 4 ha; la fronte è arretrata di 351 m rispetto al precedente anno di monitoraggio. Nel 1994 persiste il piccolo glacionevato, coperto da molto detrito superficiale, con un’area residua del 10% rispetto alla PEG e ridotto a circa 3 ha. Dal 2006 fino al 2012, anno di ultimo monitoraggio, il ghiacciaio è estinto.
95
725 - Ghiacciaio Occidentale delle Monache
Il ghiacciaio Occidentale delle Monache, classificato nel Catasto dei Ghiacciai Italiani del CGI del 1962 come ghiacciaio pirenaico di circo, era alimentato da due lingue glaciali, una risiedente ad E, molto più estesa, l’altra presente ad O, più piccola e più stretta ai lati; le due lingue confluivano nella zona di ablazione e si estendevano verso valle.
Estensione areale rilevata dalle carte storiche
Come possiamo vedere nella Fig. 7.1.16, nel 1850 il ghiacciaio si presentava unito ai Ghiacciai Inferiore Orientale del Gioveretto, Inferiore Centrale del Gioveretto, Orientale delle Monache e Occidentale delle Monache e misurava una superficie di 359 ha; nel 1865-1868 (Fig. 7.1.13) aveva un'estensione di 156 ha, ed era unito al Ghiacciaio Orientale delle Monache; nel 1891 esso torna nuovamente allo stato di unione presente durante la PEG e misura una superficie glacializzata di 264 ha. Nel 1908-1912 si ha una diminuzione della superficie glacializzata e persiste l'unione con il ghiacciaio Orientale delle Monache per un'estensione di 133 ha. Nel 1910 il ghiacciaio risulta sempre unito al ghiacciaio Orientale delle Monache e registra un trend positivo con un aumento della superficie glacializzata di 10 ha. Nel 1922 il ghiacciaio è sempre unito al ghiacciaio limitrofo e misura una superficie rimanente pari a 145 ha. Anche nel 1925-1926 il ghiacciaio persiste con la sua unione e misura 111 ha, in notevole calo rispetto all’anno precedente di monitoraggio. Nel 1957, anno del Catasto dei Ghiacciai Italiani, risulta separato dal ghiacciaio Orientale delle Monache e la superficie glacializzata presente era di 47 ha. Nel 1960-1961 la superficie glacializzata subisce una nuova diminuzione; la superficie glacializzata presente in questo anno è pari a 34 ha. Nel 1962 il ghiacciaio si riduce ulteriormente di 4 ha rispetto all’anno precedente, arrestandosi a 30 ha occupati dal ghiacciaio.
Estensione areale rilevata dagli ortofotogrammi.
Nel 1954 (Fig. 7.1.18) il ghiacciaio è unito al ghiacciaio Orientale delle Monache e ricopre un’area di 103 ha; la fronte risulta arretrata rispetto al 1850 di 922 m. Nel 1989 il ghiacciaio ha un'estensione di 91 e persiste l’unione con il ghiacciaio 723; in questo anno la copertura nevosa è molto abbondante, tanto da obliterare e nascondere il detrito sopraglaciale, persino nella zona frontale. Nel 1994 il
96
ghiacciaio riduce le sue dimensioni arrestandosi ad una superficie glacializzata pari a 30 ha e, nella zona situata a NO sono ben visibili alcuni crepacci nella zona di ablazione. Nel 2006 il ghiacciaio ha una superficie di 19 ha sulla quale sono presenti alcuni crepacci ben visibili sia nella zona di accumulo che in quella di ablazione; è presente molto detrito sopraglaciale principalmente nella zona di ablazione. Nel 2008 il ghiacciaio permane con una superficie di 18 ha; anche in questo anno si hanno molti crepacci presenti su tutta la superficie glacializzata. La superficie glacializzata anche nel 2012 misura 18 ha, sono sempre presenti i crepacci sia nella zona di ablazione, che in quella di accumulo e il detrito sopraglaciale è presente soprattutto nella zona frontale. La fronte risulta arretrata in questo anno di 1125 m rispetto al 1850.
Fig. 7.1.20: Superficie glacializzata residua espressa come % rispetto all’estensione durante la PEG.
100 90 85 81 82 76 64 586158 63 59 55 45 4241 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 1850 1870 1890 1910 1930 1950 1970 1990 2010 Sup erf ic ie gl aciali zz at a re sidu a in % . Anno
Ghiacciai 726-727-728-729-730-731-732-733-734
97
726 – Ghiacciaio Settentrionale di Saent
Il ghiacciaio Settentrionale di Saent, classificato nel Catasto dei Ghiacciai Italiani del CGI del 1962 come ghiacciaio pirenaico di circo, si trovava in un ampio circo, confluente anche con la Vedretta di Grames.
Fig. 7.1.21: Ghiacciai Settentrionale di Saent e di Grames nei vari anni riportati dalle carte storiche.
Estensione areale rilevata dalle carte storiche
Come possiamo vedere nella Fig. 7.1.21, nel 1850 il ghiacciaio si presentava unito ai Ghiacciai di Grames, Serana, Vedretta Ultima, Vedretta Alta, della Forcola, del Cevedale, Vedretta Lunga e del Lago Gelato con una superficie glacializzata totale di ben 2262 ha. Nel 1865-1868 persisteva l’unione con i Ghiacciai di Grames e Serana un’estensione di 451 ha, risultante dal distaccamento del grande corpo glaciale presente durante la PEG; nel 1891 si ha di nuovo una fase di unione come nell’anno 1850, ma in questo caso la superficie glacializzata risulta essere di 1937 ha, con una superficie residua dell’85%; nel 1908-1912 si ha l’unione soltanto con
98
il Ghiacciaio di Grames per un'estensione di 289 ha. Nel 1910 si ha la stessa situazione in termini percentuali, con una lieve ripresa dell’attività glaciale pari a 2 ha. Nel 1922 persiste l’unione con il Ghiacciaio di Grames e torna nuovamente ad unirsi anche al Ghiacciaio Serana presentando un’estensione 421 ha; nel 1925-1926 esso si trova nuovamente unito al Ghiacciaio di Grames, ma non più al Ghiacciaio Serana con un’estensione di 276 ha. Nel 1957, anno del Catasto dei Ghiacciai Italiani, la superficie glacializzata presente era di 41 ha. Nel 1960 l’estensione raggiunta era di 69 ha, mentre nel 1962 l’estensione risulta in calo di 12 ha rispetto al 1960.
Fig. 7.1.22: Ghiacciaio Settentrionale di Saent nei vari anni osservabili dagli ortofotogrammi.
Estensione areale rilevata dagli ortofotogrammi
Nel 1954 (Fig. 7.1.22) il ghiacciaio analizzato misurava 29 ha, era un unico corpo glaciale e non erano visibili sulla superficie né crepacci, né seracchi; la fronte risulta arretrata rispetto ai valori registrati per la PEG di 182 m. Nel 1989 il ghiacciaio ha
99
un'estensione di 22 ha e la copertura nevosa è molto abbondante; la fronte risulta arretrata rispetto al 1954 di 76 m. Nel 1994 il ghiacciaio ha una superficie di 17 ha e si sono formate delle piccole isole in roccia nella zona di accumulo, cosa che sta ad indicare un ritiro della superficie glacializzata e una riduzione dello spessore. Nel 2006 il ghiacciaio ha una superficie di 6 ha ed è suddiviso in tre piccoli porzioni, di cui due sono piccoli glacionevati dalle dimensioni inferiori all’ettaro, inoltre si sono formati due laghetti di fusione glaciale nelle zone più depresse. Nel 2008 permane solo un piccolo glacionevato dalle dimensioni di 2 ha e i due laghetti di fusione glaciale risultano più grandi. Nel 2012 il ghiacciaio è estinto.
100
727 – Ghiacciaio di Grames
Il ghiacciaio di Grames, classificato nel Catasto dei Ghiacciai Italiani del CGI del 1962 come ghiacciaio pirenaico di circo-vallone, presenta una zona di accumulo pianeggiante e situata in un ampio circo, circa a metà di divide in due lingue glaciali, di cui una che confluiva con il ghiacciaio Settentrionale di Saent, mentre l’altra che si spinge verso il fondovalle e non è molto inclinata.
Estensione areale rilevata dalle carte storiche
Come possiamo vedere nelle Fig. 7.1.21, nel 1850 il ghiacciaio si presentava unito ai Ghiacciai Settentrionale di Saent, Serana, Vedretta Ultima, Vedretta Alta, della Forcola, del Cevedale, Vedretta Lunga e del Lago Gelato per un’estensione di 2262 ha. Nel 1865-1868 (Fig. 7.1.20 e 7.1.21) persisteva l’unione con i Ghiacciai di Settentrionale di Saent e Serana un’estensione di 451 ha, data dal distaccamento del grande corpo glaciale presente durante la PEG; nel 1891 si ha di nuovo un ritorno allo stato del 1850 per quanto riguarda l’unione del corpo glaciale con quelli limitrofi, con una superficie residuale di 1937 ha; nel 1908-1912 permane l’unione con il Ghiacciaio Settentrionale di Saent per un'estensione di 289 ha. Nel 1910 si ha la stessa situazione in termini percentuali, con un piccolo aumento di 2 ha di superficie areale. Nel 1922 persiste l’unione con il Ghiacciaio Settentrionale di Saent e torna nuovamente ad unirsi anche al Ghiacciaio Serana presentando un’estensione di 421 ha; nel 1925-1926 esso si trova nuovamente unito al Ghiacciaio Settentrionale di Saent, ma non più al Ghiacciaio Serana con una variazione areale che si arresta a 276 ha di superficie glacializzata. Nel 1957, anno del Catasto dei Ghiacciai Italiani, la superficie glacializzata permanente risulta di 180 ha e non si ha più la connessione con il Ghiacciaio Settentrionale di Saent; nel 1960-1961 l’estensione risulta di 164 ha e nel 1962 si ha una riduzione di 5 ha rispetto all’anno precedente di monitoraggio.
Estensione areale rilevata dagli ortofotogrammi
Il 1954 (Fig. 7.1.22) vede il ghiacciaio presente con una superficie di 180 ha e a causa delle nevicate non si notano sulla superficie né crepacci, né seracchi; la fronte risulta arretrata di 925 m rispetto al 1850. Nel 1989 il ghiacciaio ha un'estensione di 157 ha e si hanno due fronti, una delle quali confluisce verso Nord, mentre l’altra
101
verso NE; sulla fronte di NE è presente uno snowdrift di circa 500 m, ben visibile dagli ortofotogrammi; la fronte che confluisce verso Nord è ricoperta da detrito sopraglaciale e risulta arretrata rispetto al 1954 di 195 m. Nel 1994 il ghiacciaio ha una superficie residuale di 149 ha; è sempre presente lo snowdrift e si nota sia nella zona di accumulo, sia nella zona di ablazione molti crepacci di circa 10-15 m di lunghezza. Nel 2006 il ghiacciaio presenta un’estensione areale pari a 116 ha, risulta suddiviso in due porzioni, di cui una è un piccolo glacionevato che si trova ad Ovest rispetto al corpo principale; lo snowdrift riduce leggermente la sua lunghezza a circa 450 m. Nel 2008 il ghiacciaio presenta una superficie ridotta rispetto all’anno precedente, così come lo snowdrift che ha una lunghezza di 370 m; dove prima si estendeva la lingua glaciale di NE ora sono presenti due laghetti di fusione glaciale. Nel 2012 il ghiacciaio è presente e misura una superficie rimanente di 101 ha; lo snowdrift è sempre presente ed ha una lunghezza di 350 m; si nota la presenza di detrito sopraglaciale presente al di sopra di tutto il ghiacciaio e i crepacci che si trovano sia nella zona di accumulo che in quella di ablazione. La fronte risulta arretrata in 162 anni (dal 1850 al 2012) di ben 1.245 m.
102
728 – Ghiacciaio Serana
Il ghiacciaio Serana, classificato nel Catasto dei Ghiacciai Italiani del CGI del 1962 come ghiacciaio pirenaico di alto pendio, si trova alla testata di un circo, presenta una forma rettangolare con l’asse maggiore rivolto N-S; l’inclinazione del ghiacciaio non è molto accentuata ed è separato dai ghiacciai limitrofi da pareti rocciose.
Fig. 7.1.23: Ghiacciaio Serana e Ghiacciaio Vedretta Ultima riportati dalle carte storiche. Estensione areale rilevata dalle carte storiche
Come possiamo vedere nella Fig. 7.1.23, nel 1850 il ghiacciaio si presentava unito ai Ghiacciai Settentrionale di Saent, di Grames, Vedretta Ultima, Vedretta Alta, della Forcola, del Cevedale, Vedretta Lunga e del Lago Gelato e misurava un’estensione di 2262 ha. Nel 1865-1868 (Fig. 7.1.20) persisteva l’unione con i Ghiacciai di Settentrionale di Saent e di Grames un’estensione di 451 ha, data dal distaccamento del grande corpo glaciale presente durante la PEG; nel 1891 si ha di nuovo una fase di unione con tutti i ghiacciai come durante il 1850 con una
103
superficie residua di 1.937 ha; nel 1908-1912 il ghiacciaio si separa da tutti i ghiacciai limitrofi ed ha un’estensione di 134 ha. Nel 1922 il ghiacciaio torna ad essere unito ai Ghiacciai Settentrionale di Saent e di Grames, misurando 421 ha. Nel 1925-1926 il ghiacciaio si separa nuovamente dagli altri e la superficie glacializzata si riduce misurando 131 ha. Nel 1957, anno del Catasto dei Ghiacciai Italiani, la superficie glacializzata presente era di 103 ha; nel 1960-1961 l’estensione risulta di 112 ha e nel 1962 si ha una riduzione di 4 ha rispetto all’anno precedente di monitoraggio.
Fig. 7.1.24: Ghiacciaio Serana e Ghiaccio Vedretta Ultima nei vari anni osservabili dagli ortofotogrammi.
Estensione areale rilevata dagli ortofotogrammi
Il 1954 (Fig. 7.1.24) vede una superficie glacializzata rimanente pari a 115 ha e sono visibili crepacci nella zona di ablazione del ghiacciaio e il detrito è presente in abbondanza nella parte frontale, la quale risulta arretrata rispetto al 1850 di circa 276 m. Nel 1989 il ghiacciaio ha un'estensione di 114 ha; si notano alcuni crepacci
104
nella parte centrale del ghiacciaio, indicatori dell’attività di transfluenza verso valle. In questo anno la fronte è arretrata di 121 m rispetto al precedente anno di monitoraggio. Nel 1994 il ghiacciaio ha una superficie residuale di 109 ha; sono presenti molti crepacci nella zona di ablazione e di accumulo, soprattutto tra le due zone, non è presente detrito sopraglaciale, a causa della copertura nevosa. Nel 2006 il ghiacciaio ha una superficie rimanente di 85 ha, ben 24 ha in meno rispetto al precedente anno di monitoraggio ed è presente un'isola in roccia nella parte centrale, dove persistono ancora alcuni crepacci; il detrito sopraglaciale è presente su tutta la superficie del ghiacciaio. Nel 2008 il ghiacciaio presenta un’estensione a quella del 2006 in percentuale, infatti si ha una perdita quantificabile in un ettaro di superficie; si estende maggiormente l'isola in roccia e se ne formano altre due vicino ad essa; il detrito sopraglaciale è sempre presente e omogeneamente distribuito sulla superficie. L’estensione del ghiacciaio nel 2012 è di circa 80 ha, è sempre presente la copertura di detrito e sono visibili alcuni crepacci nella zona di ablazione. La fronte del ghiacciaio è arretrata di 467 m rispetto nell’intervallo temporale tra la PEG e il 2012.
105
729 – Ghiacciaio Vedretta Ultima
Il ghiacciaio Vedretta Ultima, classificato nel Catasto dei Ghiacciai Italiani del CGI del 1962 come ghiacciaio pirenaico di vallone-pianalto, occupa il fondo di una valle abbastanza ampia orientata N-S ed ha una forma rettangolare molto allungata nel senso della valle.
Estensione areale rilevata dalle carte storiche
Come possiamo vedere nella Fig. 7.1.23, nel 1850 il ghiacciaio si presentava unito ai Ghiacciai Settentrionale di Saent, di Grames, Serana, Vedretta Alta, della Forcola, del Cevedale, Vedretta Lunga e del Lago Gelato per un’estensione globale di 2262 ha. Nel 1865-1868 (Fig. 7.1.19) si separa da tutti gli altri ghiacciai e raggiunge un’estensione di 69 ha, data dal distaccamento dal grande corpo glaciale presente durante la PEG; nel 1891 si ha di nuovo un ritorno allo stato del 1850 per quanto riguarda l’unione del corpo glaciale con quelli limitrofi, con una superficie residua di 1.937 ha. Negli anni 1908-1912 risulta leggermente in aumento e misura 60 ha. Nel 1922 per quanto riguarda l’estensione superficiale l’estensione rimane analoga all’anno di precedente monitoraggio e nella zona di ablazione si viene a formare un'isola in roccia di modeste dimensioni. Nel 1925-1926 si ha un’estensione superficiale di 59 ha. Nel 1957, anno del Catasto dei Ghiacciai Italiani, la superficie glacializzata presente era di 43 ha; nel 1960-1961 l’estensione risulta di 42 ha e nel 1962 si ha una riduzione di 2 ha rispetto all’anno precedente di monitoraggio.
Estensione areale rilevata dagli ortofotogrammi.
Il 1954 (Fig. 7.1.24) mostra una superficie glacializzata di 43 ha e si possono notare dagli ortofotogrammi alcuni crepacci nella zona frontale, la quale risulta arretrata rispetto al 1850 di 821 m. Nel 1989 la superficie risulta di 48 ha, in lieve aumento rispetto al 1954 e la fronte è arretrata di 170 m rispetto al 1954; ritornano ad essere presenti una piccola isola in roccia e molti crepacci nella zona di ablazione. Nel 1994 il ghiacciaio ha una superficie pari a 44 ha ed i crepacci sono presenti a partire dalla zona di accumulo fino ad arrivare quasi in prossimità della fronte; il ghiacciaio risulta coperto da detrito sopraglaciale nella zona di ablazione. Nel 2006 il ghiacciaio ha una superficie di 31 ha e si notano molti più crepacci rispetto agli anni
106
di monitoraggio precedenti; il detrito sopraglaciale è ben visibile su tutto il ghiacciaio e la fronte presenta un andamento sinuoso e curvilineo. Nel 2008 il ghiacciaio ha un’estensione totale di 33 ha; esso ormai risiede nella vallecola che durante la PEG ospitava soltanto la zona di accumulo, mentre in questo anno ospita l’intero corpo glaciale. Nel 2012 il ghiacciaio misura 30 ha di superficie rispetto all’anno 1989 e si è ritirato ulteriormente, mostrando molti più crepacci e il detrito sopraglaciale equamente distribuito. La fronte è arretrata nel 2012 rispetto al 1850 di 1.084 metri.
107
730 – Ghiacciaio Vedretta Alta
Fig. 7.1.25: Ghiacciaio Vedretta Alta nei vari anni riportati dalle carte storiche.
Il ghiacciaio Vedretta Alta classificato nel Catasto dei Ghiacciai Italiani del CGI del 1962 come ghiacciaio pirenaico di circo-pianalto, si trova all’interno di un circo glaciale molto ampio ed in passato si suddivideva già nella zona di accumulo in due lingue, una verso E, mentre l’altra confluiva ad O nel ghiacciaio della Forcola. La pendenza non eccessiva e l’estensione molto grande hanno favorito la permanenza del ghiaccio, oltre al fatto che è uno trai i ghiacciai più estesi della valle.
Estensione areale rilevata dalle carte storiche
Come possiamo vedere nella Fig. 7.1.25, nel 1850 il ghiacciaio si presentava unito ai Ghiacciai Settentrionale di Saent, di Grames, Serana, Vedretta Ultima, della Forcola, del Cevedale, Vedretta Lunga e del Lago Gelato per un’estensione di 2262 ha. Nel 1865-1868 (Fig. 19 e 20) mantiene la sua unione con i Ghiacciai Della Forcola, Del Cevedale, Vedretta Lunga e del Lago Gelato per un’estensione areale
108
di 1557 ha; nel 1891 ritorna alla situazione del 1850, in cui i ghiacciai erano uniti in un unico grande corpo, ma la superficie si trova in netto calo arrestandosi a 1937 ha; in questo anno sono presenti venti isole in roccia, quasi tutte situate nella zona di ablazione del ghiacciaio. Negli anni compresi tra il 1908 e il 1912 torna ad essere separato dai ghiacciai limitrofi e misura una superficie pari a 230 ha. Nel 1922 il ghiacciaio è sempre separato dagli altri e sono presenti due isole in roccia; la misura complessiva è di 213 ha. Nel 1925-1926 i valori registrati riportano un’estensione di 218 ha ed al suo interno persiste un'unica isola in roccia.
Nel 1957, anno del Catasto dei Ghiacciai Italiani, la superficie glacializzata presente era di 179 ha; nel 1960-1961 l’estensione risulta di 165 ha e nel 1962 si ha una riduzione di 5 ha rispetto all’anno precedente di monitoraggio.
Fig. 7.1.26: Ghiacciaio Vedretta Alta nei vari anni osservabili dagli ortofotogrammi.
Estensione areale rilevata dagli ortofotogrammi
109
visibili dei crepacci e si sono formate alcune isole in roccia. La fronte è arretrata di 598 m rispetto al 1850. Nel 1989 il ghiacciaio ha un'estensione di 169 ha e ritornano ad essere presenti due piccole isole in roccia nella zona di accumulo; si nota la presenza di detrito sopraglaciale nella zona di ablazione, specialmente nella parte più vicina alla fronte, la quale è arretrata di 136 m. Nel 1994 il ghiacciaio ha una superficie di 164 ha e sono presenti piccole isole in roccia nella zona di accumulo, mentre nella zona di ablazione sono presenti molti crepacci. Nel 2006 il ghiacciaio si suddivide in due porzioni (730 e 730.1), di cui una è un glacionevato (730.1) e si trova ad Ovest del corpo principale; entrambi i corpi presentano una copertura detritica ben visibile dagli ortofotogrammi, sono presenti due piccole isole in roccia nella zona di ablazione e la superficie complessiva misura il 130 ha. Nel 2008 il