CAPITOLO 4: LE SOLUZIONI PERCHÉ IL TURISMO TUNISINO RIMANGA UN ASSE D
4.3 Le sfide del turismo tunisino: verso un turismo sostenibile
4.3.2 Gli strumenti di attuazione dello sviluppo sostenibile
Il turismo sostenibile non è un prodotto, o un nuovo modo per vendere un’attività o un paese; piuttosto è un processo, un modello di sviluppo che dipende da fattori globali e locali, poiché vuole adattarsi ai territori e alle popolazioni locali nella sua realizzazione e nelle sue conseguenze.
Il concetto di sviluppo sostenibile deve essere applicato nel contesto della pianificazione turistica, tenendo conto di tutte le specificità della regione ospitante e dell'intervento di altri attori.
a- La specificità territoriale e la diversificazione
Ogni territorio ha il suo turismo e deve conoscere i propri diversi punti di forza. L'arricchimento dell'offerta balneare non ha certo contribuito a sviluppare una mobilità "turistico - patrimoniale." Anche se il turismo balneare ha sostenuto lo sviluppo del paese, non è sufficiente a valorizzare i territori. In effetti, è il patrimonio naturale e culturale dei diversi territori che può svolgere il ruolo di motore dello sviluppo del turismo regionale attraverso una diversificazione dei prodotti della destinazione.
Per questo sono necessari:
- la creazione di una strategia di differenziazione turistica con la valorizzazione dello spazio grazie ad un approccio turistico identitario dei territori;
- lo studio della fattibilità del brand” made in Tunisia “o “Annibale Cartagine "; - l'organizzazione dei territori intorno a "progetti di destinazione".
Inoltre, non dobbiamo accontentarci di “cliché "prestabiliti non più adatti ad impressionare un turista che oggi è più alla ricerca dell’autenticità che dell’immagine sopravvalutata. In questo senso, deve essere fatto un lavoro
127 di ricerca in tutto il paese, perché ogni regione ha caratteristiche specifiche che la rendono un prodotto turistico potenziale ed unico.
Tuttavia, dobbiamo stare attenti a non deformare la realtà del paese per attirare più turisti. Piuttosto, deve essere messo in opera un lavoro scientifico (metodologicamente) di valorizzazione del patrimonio (naturale e culturale) della Tunisia.
Una strategia che permetta il miglioramento della competitività del prodotto balneare ed il rispetto del patrimonio, deve basarsi sulla creazione di un equilibro tra qualità culturale e ambientale. Per fare questo, occorre:
-diversificare l’immagine del prodotto balneare. In effetti, sembra che ci sia un divario tra le aspettative dei clienti in termini di prodotti offerti e la loro percezione della destinazione: trovano un paese ospitale, allo stesso tempo ricco di costumi e di tradizioni locali;
-migliorare la destinazione attraverso attività complementari (golf, talassoterapia, equitazione, visite ai siti culturali, ecc.) arricchendo il prodotto balneare;
-sviluppare la promozione e la realizzazione di attività legate al patrimonio culturale e naturale della Tunisia (ad esempio, la creazione di circuiti di animazione o visite storiche, ecc.).
b- L’intervento di altri attori
Il salto qualitativo del prodotto turistico tunisino richiede l'inserimento di nuovi attori e lo sviluppo di partenariati tra il settore pubblico e privato.
- Il ruolo della Federazione tunisina dei Albergatori e delle agenzie di
viaggio
Il cliente principale del turismo tunisino è l'Europa, come è chiaramente evidenziato dalle statistiche; tuttavia, non dobbiamo dimenticare il potenziale cliente “di casa”, cioè il turista tunisino. In effetti, il turismo locale deve essere compreso nella strategia turistica globale: questo, in connessione con il miglioramento del livello di vita dei tunisini.
In conclusione, il turismo domestico non può essere più visto solo come un palliativo.
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Tabella 40: Miglioramento del livello di vita dei tunisini
Anno 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Reddito medio annuale
individuale(DT)
2987.8 3092 3299.7 3576.2 3737.3 4063.8
Fonte: Ministero dello Sviluppo e della Cooperazione Internazionale.
In Tunisia il turismo interno occupa il quinto posto di pernottamenti (l’8% dei pernottamenti totali). Lo scopo e l'ambizione sono quelli di aumentare questa percentuale al 15% nei prossimi anni. Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo studiare il comportamento del turista locale e offrirgli prodotti che soddisfino i suoi desideri. In particolare, è necessario che gli albergatori facciano uno sforzo per distruggere l'immagine negativa che il cliente tunisino si forma su di loro, a motivo del suo soggiorno in una unità turistica nazionale (scarsa qualità dei servizi e dell’ospitalità, preferenza per il turista straniero, ecc.).
Se i residenti potessero beneficiare del prezzo riservato alle agenzie di viaggi, il turismo interno potrebbe fornire una parte importante della clientela, che consentirebbe agli albergatori di operare durante la stagione invernale. Il termalismo, l’archeologia, il riposo e lo svago con animazione appropriata al mare o nelle foreste, i tornei, sono tutti aspetti che potrebbero rappresentare forti motivazioni per indurre un numero crescente di tunisini a visitare la loro bella nazione.
Gli operatori turistici dovrebbero approfittare del fatto che le vacanze scolastiche in Tunisia non coincidono con quelle dei paesi sviluppati ed incoraggiare i residenti a conoscere bene il loro paese. Per contribuire a questo progetto, i responsabili di tutte le strutture alberghiere sono invitati a partecipare a questa iniziativa attraverso:
-tariffe: la concessione di tariffe interessanti per i consumatori tunisini, fattore determinante per lo sviluppo del turismo interno;
-Allotments: l’allocazione di “allotments” specifici in favore dei turisti tunisini a seconda delle stagioni, soprattutto in estate.
129 La realizzazione di questo progetto dovrebbe essere concretizzata mediante una "convenzione" tra i due partner tunisini: Federazione delle Agenzie di Viaggio (FTAV) e la Federazione Tunisina degli Albergatori (FTH). Questo nuovo strumento permetterà ai tunisini, tramite le agenzie di viaggio, di prenotare le proprie vacanze, pagando in anticipo a prezzi più bassi del consueto.
- Il ruolo della cooperazione internazionale
Le attività delle agenzie internazionali, dei donatori e delle agenzie di cooperazione bilaterale che sostengono il turismo in Tunisia sono molto limitate. Alcune agenzie di sviluppo sono direttamente coinvolte nel migliorare la gestione e la presentazione delle risorse culturali della Tunisia e quindi sostengono indirettamente il settore turistico, migliorando la sua offerta. Tra queste la Commissione Europea, attraverso il programma MEDA, contribuisce al restauro e alla riqualificazione di diversi siti storici (Questo programma ha permesso lo sviluppo di una decina di circuiti destinati a presentare aspetti della storia e della cultura tunisina).
La Banca Mondiale, attraverso il progetto di gestione e valorizzazione del patrimonio culturale, finanzia uno studio volto ad analizzare le risorse culturali del paese per migliorarne la gestione (selezione e finanziamento di siti specifici). La cooperazione francese è focalizzata negli ultimi anni sulla formazione delle competenze nel settore del turismo. Diverse azioni francesi sono correlate alla gestione delle risorse culturali e del patrimonio storico- artistico.
L'assistenza tedesca è coinvolta nella valorizzazione dei siti archeologici e dei musei.
- Sensibilizzare la popolazione sull'importanza del turismo nel paese
Occorrono sforzi per sviluppare l’educazione all’apertura verso altre
culture e altre lingue, ma anche alla valorizzazione del patrimonio culturale e alla sua necessaria conservazione. Le visite scolastiche dei siti turistici servono ad incoraggiare, ma anche a demistificante il turismo, e a sensibilizzare in giovane età alla storia del paese e alla sua diversità culturale.
130 Affinché il turismo rimanga un asse di sviluppo per la Tunisia e svolga pienamente il suo ruolo nello sviluppo economico del paese, è essenziale che avvenga un rinnovamento profondo dell'immagine di questo settore.
Lo studio del turismo in Tunisia per un lungo periodo dimostra che il prodotto turistico è caratterizzato dal turismo di massa, basato principalmente sui clienti europei (tra cui francesi, tedeschi, italiani e inglesi) e dominato da grandi tour operator Europei (Marmara, Club Med, ...). Oggi, questo tipo di turismo ha qualche difficoltà.
Abbiamo spiegato perché il turismo tunisino soffre e sono state identificate con chiarezza quattro cause: la stagionalità, la commercializzazione dei prodotti tunisini da parte dei “tour operator”, l’invecchiamento del prodotto e la concorrenza dei paesi emergenti. Noi sosteniamo che questa è una crisi strutturale, non passeggera e di tipo congiunturale, che ha le sue radici nell’origine dello sviluppo del prodotto turistico. Il modello "sole e mare” deve affrontare oggi la concorrenza di altri prodotti turistici.
Il litorale non è più la destinazione preferita di tutti i turisti. È importante che le autorità competenti comprendano la necessità di innovare in materia di offerta e di soddisfare le nuove esigenze dei clienti. Questo nuovo turismo, che può essere descritto come post-fordista, deve essere centrato più sulla qualità delle attrezzature, dell’ambiente e della gestione. La Tunisia dovrebbe gradualmente abbandonare il vecchio modello di sviluppo turistico. In altre parole, l'idea di un turismo di massa, intesa come massa omogenea di turisti, deve essere sostituita da quella di una massa costituita da diversi tipi di turisti, diffusa per tutto l’anno ad occupare zone diverse in periodi diversi.
Per fare questo, è necessario migliorare i componenti 'servizio' e 'prodotto offerto’. Con il termine “servizio”, si intende la formazione degli attori turistici e della loro professionalità e la riqualificazione della struttura alberghiera. Con il termine "prodotto offerto" si intende lo sviluppo dell’animazione e della diversificazione del prodotto (salute, benessere e cultura).
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Conclusione generale
L'immagine diventa un fattore cruciale nella scelta di una destinazione. L'integrazione dei siti turistici, l'importanza della cultura, delle tradizioni e del patrimonio storico-artistico permettono una riduzione dell'incertezza e una migliore comprensione di questo settore da parte della popolazione locale. In questa tesi è la logica dello sviluppo che è messa in questione. Il settore del turismo, che è diventato un pilastro dell'economia della Tunisia, è attualmente di fronte a diverse sfide: una domanda più esigente da parte dei clienti e degli operatori internazionali, la globalizzazione e il programma di aggiustamento strutturale applicato all'economia tunisina. Quest’ultimo sollecita a rispondere agli obiettivi più urgenti, omettendo di prendere in considerazione le sostenibilità discusse nel settore del turismo.
La diagnosi del turismo in Tunisia dimostra che il settore soffre a due livelli:
- livello strategico: ci sono problemi che si spiegano con il fatto che la gestione del settore è lasciata al privato, senza l'intervento dello Stato. I risultati di questa strategia sono la bassa redditività di alcuni alberghi ed anche il loro elevato indebitamento a causa della pratica dei prezzi bassi.
- livello qualitativo: la ricerca sottesa allo sviluppo del prodotto turistico, mostra chiaramente l'esaurimento del modello teorico. La Tunisia ha proposto un modello di svago che ha risposto ai desideri delle popolazioni nel periodo fordista. Questo modello ha raggiunto una certa maturità ed è molto concentrato sul prodotto balneare. Il basso livello di qualità poneva molteplici problemi: rallentamento dei guadagni di produttività; degrado del clima sociale; concorrenza sempre più dura. Il problema del turismo tunisino è quindi strutturale e non congiunturale, come pensano i professionisti del turismo. Parlare di "crisi" per le attuali difficoltà "è un termine improprio": gli squilibri sono strutturali e non sono congiunturali.
Per aumentare la sua attrattività e rinnovare la sua immagine, l'industria del turismo tunisino dovrà diversificare e migliorare la qualità della sua offerta,
132 investire nel capitale umano e nelle infrastrutture, e preoccuparsi dell'ambiente. Questi aspetti sottolineano l'importanza e la necessaria combinazione delle azioni pubbliche, private e della cooperazione internazionale. la Tunisia oggi si lancia in un programma di aggiornamento turistico. Molte unità alberghiere sono state chiuse per l'inflazione di stelle, la non conformità alle norme e la scarsa qualità.
Infine, per una economia che si apre al mercato mondiale, l'offerta turistica tunisina è limitata dalla sua stagionalità e quindi deve: diversificare le sue attività e migliorare le sue infrastrutture turistiche sfruttando di più le ricchezze offerte dal paese; estendere la stagione turistica lungo i dodici mesi dell'anno; interessare i “tour operator” alla destinazione Tunisia; sviluppare e promuovere il settore turistico a livello internazionale.
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Indice delle figure
Figura 1: Localizzazione della Tunisia ... 8
Figura 2: Mappa dei prodotti turistici ... 19
Figura 3: Mappa della Tunisia culturale: Patrimonio,musei e siti archeologici ... 41
Figura 4: Distribuzione della motivazione da capacità ... 54
Figura 5: Durata media del soggiorno per nazionalità in Tunisia nel 2009 ... 66
Figura 6: Le principali località turistiche in Tunisia secondo la distribuzione della capacità letto ... 77
Figura 7: Durata media di soggiorni ... 79
Figura 8: Le entrate turistiche totali in milioni di dinari ... 88
Figura 9: Il fallimento del modello fordista ... 91