• Non ci sono risultati.

IL CASO AZIENDALE: GRUPPO HERA S.P.A.

4.4 Gli strumenti di Governo e l'Organizzazione

Gli organi sociali che formano il sistema di governance di Hera sono il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Esecutivo, il Collegio Sindacale, i comitati interni e l’assemblea degli azionisti. Il Consiglio di Amministrazione è supportato nello svolgimento delle proprie funzioni da due comitati: il Comitato per la Remunerazione e il Comitato Controllo e Rischi. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre istituito un Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, nonché un Comitato Etico per il monitoraggio, la diffusione e l’attuazione dei principi del Codice Etico del Gruppo Hera.

Consiglio di Amministrazione

Seguendo i principi di territorialità, la struttura di governo di Hera prevede un Consiglio di Amministrazione composto da 14 membri, 11 dei quali non esecutivi, designati per la maggior parte da un Comune capofila che raduna intorno a sé altre realtà minori e ne rappresenta la volontà in Consiglio; la restante parte dei consiglieri è designata dai soci privati che possiedono almeno l’1% di azioni con diritto di voto.

Si viene così a comporre una struttura societaria in cui c’è la possibilità per un solo Comune, sia questo Bologna, Modena (i soci principali) o un altro Comune,

di imporre delle scelte autonome sugli indirizzi della società. I soci pubblici di Hera sono uniti in un Patto Parasociale con l’obbligo di rispettarne le decisioni (Sindacato di voto). È bene comunque precisare che tutte le decisioni sull’assetto della società passano all’interno del patto di sindacato, il cui funzionamento rispetta rigide logiche territoriali ed attribuisce ai Comuni maggiori (parallelamente alla maggior quantità di azioni detenuta in proporzione sugli altri) poteri di indirizzo e nomina di gran lunga maggiori ed esiste altresì un ulteriore Patto di consultazione da 5 soci di minoranza che prevede la designazione di componenti del Consiglio.

In ultimo, allo scopo di mantenere in mani pubbliche il controllo dell’impresa e la stabilità nella sua composizione societaria, lo Statuto pone la maggioranza pubblica come vincolo e limita al 2% la quantità di azioni in possesso da parte di un socio non-pubblico.

Collegio Sindacale

É l’organo societario che vigila sulla corretta amministrazione, in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dagli amministratori e sul suo concreto funzionamento.

Comitato Esecutivo

Il Comitato Esecutivo, con riguardo alla definizione annuale del piano industriale di Gruppo e alle proposte di nomina dei dirigenti di primo livello, ha il compito di esprimere un parere preventivo rispetto alla presentazione al Consiglio di Amministrazione, nonché di deliberare, in relazione a definite fasce di importo, in ordine ai contratti e convenzioni inerenti all’oggetto sociale, a rapporti di consulenza con esperti professionisti esterni, all’adesione della società a organismi, associazioni, enti, a transazione di controversie e rinunce di crediti, ad atti modificativi e risolutivi di contratti per linee di credito e finanziamenti, alla stipula, modificazione, risoluzione di contratti per investimenti.

Comitato per la remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione, ha il compito di formulare proposte al Consiglio di Amministrazione per la remunerazione del Presidente, dell’Amministratore Delegato e degli amministratori che ricoprono particolari cariche nonché per la definizione di criteri generali di remunerazione dell’alta direzione e dei dirigenti.

Comitato per il controllo dei rischi

Il Comitato per il Controllo e Rischi, ha funzioni consultive e propositive ed è composto da quattro amministratori non esecutivi indipendenti. Ha il compito di vigilare sulla funzionalità del sistema di controllo interno, sull’efficienza delle operazioni aziendali, sull’affidabilità dell’informazione finanziaria, nonché sul rispetto delle leggi e dei regolamenti e sulla salvaguardia del patrimonio aziendale.

Comitato Etico

Il Comitato Etico, ha il compito di monitorare la diffusione e l’attuazione del Codice Etico, e redige una relazione annuale sull’attività svolta e sulle segnalazioni ricevute.

L’organo di vigilanza

L’Organo di Vigilanza ha il compito di vigilanza e controllo in ordine al funzionamento, all’efficacia e all’osservanza del Modello organizzativo per la prevenzione dei reati societari con l’obiettivo di prevenire i reati dai quali può derivare la responsabilità amministrativa delle società del Gruppo, in applicazione delle disposizioni contenute nel D.Lgs. 231/2001.

FIGURA 4.8 - L'Organigramma

Fonte: Bilancio di Sostenibilità 2013

Il modello Hera si distingue nel panorama delle multiutility per aver realizzato un'integrazione industriale e operativa fondata su di una Holding che, attraverso Direzioni Centrali d'impostazione, supporto e controllo garantisce una vista integrata di Gruppo e favorisce lo sfruttamento delle sinergie, attraverso le Direzioni Generali garantisce l'indirizzo ed il coordinamento delle aree strategie di affari di competenza e attraverso le linee di Business dedicate garantisce la gestione operativa delle attività del Gruppo.

Interessante leggere la distribuzione di deleghe tra il Presidente e l’Amministratore Delegato in riferimento alle aree di business in cui opera il

gruppo: il primo presidia le attività dei mercati non regolati, al secondo compete l’organizzazione del gruppo nei mercati regolati.

Al Presidente riportano le Direzioni Centrali: Legale e Societario, Servizi e Sistemi Informativi, Relazioni Esterne e la Direzione Investor Relations. Al Presidente fanno capo inoltre la Direzione Generale Sviluppo e Mercato e Herambiente S.r.l..

Dall’Amministratore Delegato dipendono le Direzioni Centrali: Acquisti e Appalti; Amministrazione, Finanza e Controllo; Personale e Organizzazione; Qualità, Sicurezza e Ambiente e la Direzione Corporate Social Responsibility. Inoltre, dall’Amministratore Delegato dipende la Direzione Generale Operations. A partire da Gennaio 2013 il Gruppo ha adottato un modello organizzativo in ambito Direzione Generale Operations volto ad ottenere ulteriori benefici dalla specializzazione verso i singoli business gestiti, andando inoltre a migliorare il rapporto con gli stakeholder in termini di organicità, standardizzazione e proattività.

In tal modo nel modello operativo del Gruppo Hera permane la ricerca del migliore equilibrio tra la prospettiva di settore di business e il radicamento territoriale, ricercando la massimizzazione dell'efficacia e dell'efficienza del servizio attraverso le leve operative disponibili (organizzazione, processi, risorse e sistemi).

Inoltre, con decorrenza 1° Gennaio 2013, ha avuto effetto la fusione per incorporazione nel Gruppo Hera di Acegas-Aps la cui articolazione organizzativa fondamentale è stata approvata ed è stata definita in coerenza con il modello organizzativo attuato nelle analoghe aree di riferimento del Gruppo.

Analizzando i cambiamenti organizzativi per aree di business, nell'ambito della Direzione Generale Operations, sono state costituite tre Direzioni con responsabilità verticale sui diversi servizi gestiti, la Direzione Acqua, la Direzione Energia e la Direzione Servizi Ambientali, e due Direzioni con caratteristiche trasversali, la Direzione Tecnica Clienti, che gestisce i servizi tecnici direttamente connessi alle utenze finali sul territorio del Gruppo, e la

Direzione Tecnologie e Sviluppo, nella quale sono confluite le attività di ingegneria centralizzata e le attività inerenti il telecontrollo, i laboratori, e il coordinamento complessivo dei servizi regolati.

Con il processo di riorganizzazione funzionale della struttura del gruppo nel 2009 e 2010 è stato approvato il superamento delle Società Operative Territoriali con l’integrazione delle loro attività nella Holding. Contestualmente a tale operazione, le attività commerciali della Gestione Clienti delle Sot sono state collocate in Hera Comm. Inoltre le attività di Amministrazione, Qualità, Sicurezza e Ambiente e Rapporti con i Media e Comunicazione Locale sono state accentrate gerarchicamente, passando dalle Strutture Operative Territoriali alle rispettive Direzioni Centrali, con il mantenimento del presidio territoriale dal punto di vista logistico.

Sono stati definiti sette presidi territoriali focalizzati sul presidio della relazione con il territorio nei confronti dei principali Stakeholder locali garantendo, attraverso un approccio organico e proattivo sviluppato in coerenza con il Bilancio di Sostenibilità, il coordinamento, la standardizzazione e la priorizzazione delle interazioni. A tale scopo sono stati nominati sette Area Manager aventi il ruolo di presidiare le relazioni con i principali stakeholder locali e di gestire le richieste provenienti dal territorio in modo proattivo. Gli Area Manager rispondono ai Direttori dei Business ai quali è stato affidato il presidio delle sette aree territoriali (in particolare a tutti i Direttori è affidata un’area territoriale a eccezione dei Direttori Acqua e Ambiente ai quali sono state affidate due aree).

Dalla fine del 2009 ogni territorio si avvale, per l'attività di promozione e di sviluppo del radicamento territoriale, di un Comitato per il Territorio che prevede componenti espressione del territorio di riferimento (tra cui il Presidente stesso), ai quali si aggiunge il Direttore di competenza dell'Area Territoriale locale. Il Comitato affronta periodicamente alcune tematiche chiave quali il monitoraggio della soddisfazione dei clienti, della qualità e della sostenibilità dei servizi offerti. Ha altresì il compito di supportare il top management del Gruppo nell'interazione

con gli enti pubblici e gli altri stakeholder locali.

La gestione dell'Azienda prevede due Comitati Collegiali:

Comitato di gestione: ha il compito di esaminare e condividere le politiche, le strategie e la pianificazione operativa a livello di Gruppo e di favorire l'integrazione tra le varie strutture;

Comitato di Direzione: esamina ogni tre mesi l'andamento della gestione e l'avanzamento dei progetti compresi all'interno della Blanced Scorecard;