• Non ci sono risultati.

Assicurazione qualitativa. Garantisce l’emissione di riscontri e

risultati qualitativi, attraverso strutture e procedimenti appropriati. Essi determinano in modo chiaro i concetti in base ai quali si definisce la qualità; formulano le linee guida per gli aspetti critici del processo e stabiliscono meccanismi per il

controllo qualitativo.

Benefici. Risultati positivi derivanti da un programma che

includa pubblicazioni, partnerariati di lungo termine e vantaggi economici.

Carattere integrativo. Tale qualificazione si riferisce alle

valutazioni ulteriori che occorrono per descrivere lo scenario che si determinerebbe nel caso che l’intervento, oggetto di valutazione principale, non si verificasse. Esso risponde alla domanda: cosa sarebbe successo senza l’intervento. È molto difficile fornire risposte alle domande di “carattere integrativo”.

Controllo qualitativo. Un meccanismo per il mantenimento e

l’incremento della qualità del processo e del riscontro.

Domande “Cosa succede se”. Una delle domande

maggiormente sollevate circa la valutazione. “Cosa succederebbe se non venissero assegnati fondi a questo programma?”. “Quale attività si potrebbe svolgere in ogni caso?” È difficile trovare risposte a tali interrogativi. È più pratico porre domande più limitate relative, ad esempio, alla spesa aggiuntiva derivante dal completamento del programma (vedi carattere integrativo).

Economia. Il livello che registra il dispendio minimo delle

Efficacia. Il grado al quale si raggiungono gli obiettivi e il livello

di eccellenza e al quale si risolvono i problemi a cui mira il progetto, la politica o il programma.

Efficienza. Il grado al quale si raggiunge l’economia,

mantenendo l’efficacia. Nella pratica l’efficienza sorge da una strategia completa per il raggiungimento di obiettivi, management competente e amministrazione snella.

Esame di esperti. Procedura di giudizio espresso da esperti

provenienti dal campo di interesse (pari).

Impatto. Un evidente cambiamento, effetto o azione che deriva

da un’attività.

Indicatore. Una quantificazione che registra indirettamente la

presenza e il livello di un’attività; ad esempio, il numero degli eventi (si veda indicatori di prestazione). Gli indicatori non misurano necessariamente tutti i risvolti della prestazione. Il termine “indicatori parziali” è stato utilizzato per ribattere alle critiche mosse al concetto di indicatore quale rivelatore assoluto di un fenomeno.

Indicatori di prestazione. Misure e indicatori dei risultati

ottenuti, spesso associati a target di prestazione.

Intervento. Uno specifico veicolo di erogazione di fondi o di una

determinata politica per conseguire specifici risultati.

Missione. Termine impiegato come sinonimo di scopo.

Misura. Una cifra che registra il valore direttamente osservabile

(ad esempio, si può enumerare la frequenza delle innovazioni). Si oppone all’indicatore.

Misurazione di prestazioni. L’atto di produrre indicatori di

prestazione.

Monitoraggio. La supervisione delle attività in corso, con lo

scopo di garantire il conseguimento degli obiettivi e dei risultati delle prestazioni.

Normalizzazione. Standardizzazione dei dati, basata su

differenti tipi e fonti di informazione.

Obiettivi. Scopi specifici dell’attività di un programma o di un

progetto, preferibilmente con riscontri e risultati verificabili.

Qualità. Nelle comunità scientifiche, la qualità è solitamente

sinonimo di grado di eccellenza. Nella maggior parte dei contesti, essa viene, tuttavia, definita come eccellenza del livello di “attitudine all’uso” posseduto da una risorsa.

Quesiti. Sono le domande da porre ai valutati e da

somministrare nel corso di interviste o tramite questionari. La valutazione è un procedimento pragmatico e le decisioni devono essere prese considerando quali domande possono essere rivolte ad ogni valutazione.

Raggio d’azione. L’ambito di attività e di risultati ottenuti, nel

corso di una valutazione, definiti dal riferimento agli obiettivi di un valutatore e in rapporto allo scopo che si prefigge il management.

Riscontri. Risultati materiali dei progetti, inclusi prodotti, risorse

e capacità (si veda anche risultati).

Risultati rapportati alla spesa (value for money). Definito

convenzionalmente come economia, efficienza e efficacia (le “tre E”). Il valore monetario è spesso molto difficile da misurare e le

assegnazioni di valore monetario nella valutazione tendono a basarsi su opinioni diffuse piuttosto che su ponderazoini tecniche.

Risultati. L’insieme delle valorizzazioni acquisite e dei benefici

derivanti da progetti e programmi, inclusi: nuova conoscenza, e vantaggi economici e sociali (si veda anche riscontri).

Scopo. L’esigenza del management di una valutazione e i

problemi che tale valutazione intende contribuire a risolvere.

Stakeholder. Parti che hanno un interesse, anche solamente

indiretto, al buon risultato di un progetto di valutazione.

Strategia. Un piano che stabilisce obiettivi e target, nonché fasi

e requisiti essenziali per conseguirli.

Studio dei casi. Un metodo di raccolta dati che richiede studi

approfonditi di casi o progetti specifici all’interno di un programma. I metodi di raccolta dati comprendono interviste telefoniche, interviste faccia a faccia e analisi dei documenti.

Target di prestazione. Obiettivi quantitativi per gli indicatori di

prestazione.

Tempi. Corrispondono alla durata del procedimento di

valutazione. I tempi hanno un impatto significativo sulla determinazione della quantità di domande che possono essere poste e sulla complessità dei metodi.

Valutazione di medio termine. Si veda valutazione.

Valutazione di programma. La valutazione di programmi di

durata definita.

Valutazione in tempo reale. Si veda valutazione. Valutazione intermedia. Vedi valutazione.

Valutazione post hoc. Si veda valutazione.

Valutazione. Un’analisi rigorosa e indipendente delle attività in

corso o completate, realizzata a supporto dell’efficacia, l’efficienza e della responsabilità del management. La valutazione delle attività completate viene definita valutazione ex post,

riassuntiva o post hoc. La valutazione di attività in corso viene

definita valutazione intermedia. La valutazione di medio termine si colloca a metà strada del programma o del ciclo di vita economico/scientifico/tecnologico dell’oggetto esaminato. La valutazione in tempo reale utilizza osservatori indipendenti che registrano, analizzano e giudicano continuamente il progresso di un programma.

La valutazione attraverso la bibliometria: