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CAPITOLO III. LE ASSENZE DAL LAVORO RIPETUTE E INGIUSTIFICATE O

4. Gravità e colpevolezza

In ogni caso, l’assenza dal lavoro e la mancanza di puntualità dovranno essere “ripetute” e “ingiustificate”. Il primo termine –ripetute– contribuisce all’elemento di valutazione della gravità; il secondo termine –ingiustificate– si inserisce nella

determinazione della colpevolezza222.

216 GÓMEZ ABELLEIRA, F. J.: “Las causas justas de despido disciplinario”, in SEMPERE NAVARRO,

A. V. (Dir.) et al: El despido: aspectos sustantivos y procesales, cit., p. 129.

217 STS 18 luglio 1986 [RJ 1986, 4526], STSJ Andalucía/Sevilla 2 ottobre 1998 [AS 1998, 3834] e STSJ

Canarias/Las Palmas 14 luglio 1998 [AS 1998, 3529].

218 STS 15 ottobre 2014 [JUR 2014, 279950]. 219 STS 14 aprile 1987 [RJ 1987, 2762]. 220

ALBIOL MONTESINOS, I. (Coord.) et al: Colección Todo. Extinción del contrato de trabajo, cit., p. 249.

221 STS 3 luglio 1989 [RJ 1989, 5423]. 222

GÓMEZ ABELLEIRA, F. J.: “Las causas justas de despido disciplinario”, in SEMPERE NAVARRO, A. V. (Dir.) et al: El despido: aspectos sustantivos y procesales, cit., p. 130.

PUNTUALITÀ AL LAVORO

85 Nella valutazione della gravità, una delle formalità richieste dall’articolo 54.2.a) ET, è che le assenze dal lavoro o le mancanze di puntualità siano ripetute. Pertanto, non si può giustificare un licenziamento disciplinare se l'inadempimento si concretizza in una sola assenza dal lavoro223.

Si deduce che la ripetizione richiede una successione di atti della stessa entità224.

È il numero di ripetizioni di assenze dal lavoro o mancanze di puntualità dove la contrattazione collettiva mostra il maggior potenziale all’interno del tema delle giuste cause di licenziamento disciplinare. I tribunali del lavoro seguono con onestà il dettame dei contratti collettivi in quanto al numero di assenze che si devono realizzare per

considerare appropriato il licenziamento225. Se il contratto collettivo applicabile è

assente i tribunali avvertono che ci si deve appellare a un modulo normale e a criteri di ragionevolezza, ciò sembra significare che l'assenza da tre a quattro giorni possiede gravità sufficiente per estinguere la relazione lavorativa, rivestendo una maggiore serietà l’assenza dal lavoro per più giorni consecutivi rispetto alla mancanza a giorni alterni. D'accordo con quanto detto, l'estinzione della relazione lavorativa per cause disciplinari è legittima nei seguenti casi226:

- Per “l'assenza dal lavoro non giustificata per tre giorni consecutivi o quattro

nel corso del mese” 227.

- Per “tre o quattro assenze continue dal lavoro”228.

- Per mancare “sette giorni dal lavoro”229.

- Per “sua decisione di non presentarsi al lavoro per otto giorni in un mese di

cui tre di essi consecutivamente”230.

- Per “l'assenza dal lavoro per undici giorni lavorativi”231.

- Per assentarsi dal lavoro per “tre giorni non consecutivi del mese di

maggio”232.

Invece, l'assenza non è sufficientemente grave quando è unicamente di uno o due

giorni. Così si è inteso il licenziamento invalido o senza giusta causa233:

223 STSJ Catilla y León/Valladolid 9 aprile 2002 [AS 2002, 2091].

224 STS 7 marzo 1980 [RJ 1980, 1080] e STS 31 gennaio 1980 [RJ 1980, 660].

225 GÓMEZ ABELLEIRA, F. J.: “Las causas justas de despido disciplinario”, in SEMPERE NAVARRO,

A. V. (Dir.) et al: El despido: aspectos sustantivos y procesales, cit., p. 130.

226 Ibidem, pp. 131 e 132.

227 STSJ Cataluña 11 ottobre 2002 [JUR 2002, 284020]. 228

STSJ Cantabria 7 febbraio 2002 [JUR 2002, 132249].

229 STSJ Andalucía/Sevilla 27 febbraio 2001 [JUR 2001, 242875]. 230 STSJ Andalucía/Málaga 26 gennaio 2001 [JUR 2001, 168791]. 231

STSJ Cataluña 15 novembre 2000 [JUR 2001, 30483].

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- Per la mera assenza ingiustificata di un solo giorno234, dal momento che è “chiaro che il legislatore richieda come motivo di licenziamento che ci siano

quantomeno due assenze dal lavoro”235.

- Anche per la mera assenza di due giorni quantunque siano consecutivi236.

- Per “due o più assenze dal lavoro di mezza giornata ciascuna delle quali

corrisponde a una giornata completa, più due assenze temporanee una volta che sia iniziata la giornata di lavoro che in totale corrispondono a quattro ore”237.

Nelle mancanze di puntualità i tribunali sono soliti essere più esigenti e minuziosi in quanto alla ripetizione per considerare la grave condotta. Tuttavia può raggiungere gravità sufficiente per estinguere il contratto di lavoro se esistono avvertenze previe da parte del datore di lavoro per il rigoroso compimento dell’orario di

lavoro238. Per le ragioni suddette, si è considerato invalido o illegittimo il licenziamento

nelle seguenti sentenze239:

- Nonostante le mancanze reiterate di puntualità nel corso di tre mesi per non

aver avvertito l'impresa previamente alla lavoratrice240.

- Nonostante gli abituali ritardi all'inizio della giornata lavorativa, per esistere una situazione di consenso o tolleranza da parte del datore di lavoro che ha permesso la costituzione di “un clima di permissibilità, confidenza e

benevolenza nel lavoratore”241.

- Per la mancanza di avvertenza previa da parte dell'impresa nonostante la gravità della mancanza di puntualità e assenze dal lavoro, il cui computo totale ammonta a una giornata lavorativa non realizzata dal lavoratore di “64

ore e 10 minuti”242.

233 GÓMEZ ABELLEIRA, F. J.: “Las causas justas de despido disciplinario”, in SEMPERE NAVARRO,

A. V. (Dir.) et al: El despido: aspectos sustantivos y procesales, cit., p. 132.

234 STSJ Madrid 24 marzo 2003 [AS 2003, 2862] e STSJ Andalucía/Málaga 5 settembre 2002 [AS 2002,

4056].

235 STSJ País Vasco 11 febbraio 2003 [JUR 2003, 122334]. 236 STSJ Cataluña 24 aprile 2001 [AS 2001, 2320].

237 STSJ Murcia 17 dicembre 1997 [AS 1997, 5152]. 238 STSJ Galicia 19 novembre 2002 [JUR 2002, 81602]. 239

GÓMEZ ABELLEIRA, F. J.: “Las causas justas de despido disciplinario”, in SEMPERE NAVARRO, A. V. (Dir.) et al: El despido: aspectos sustantivos y procesales, cit., p. 133.

240 STSJ Canarias/Tenerife 19 luglio 1995 [AS 1995, 2728]. 241

STSJ Baleares 6 ottobre 2000 [JUR 2001, 42640].

PUNTUALITÀ AL LAVORO

87 - Non è considerata gravità sufficiente per licenziare una mera “assenza dal

posto di lavoro una volta trascorso buona parte della giornata lavorativa e un ritardo di quindici minuti”243.

Invece, viene considerato legittimo o giustificato il licenziamento nelle seguenti sentenze giudiziali244:

- Per ritardare al lavoro per circa dodici giorni con un intervallo che va da venti minuti a due ore nel caso di un’attrice per uno spettacolo di teatro dal vivo245.

- Per uscite anticipate reiterate che superano la situazione previa di tolleranza del datore di lavoro dopo le avvertenze di rispettare rigorosamente l’orario lavorativo246.

Nella determinazione della colpevolezza, se l'assenza dal lavoro del lavoratore o la mancanza di puntualità sono giustificate, non esiste inadempimento lavorativo. Arriviamo alla conclusione che il giudizio di colpevolezza del lavoratore si situa in un momento successivo: l'assenza dal lavoro è ingiustificata previamente al giudizio di colpevolezza e questo giudizio versa sull'esenzione di responsabilità del lavoratore trasgressore247.

Questo giudizio di colpevolezza presta attenzione a un ampio e vario elenco di situazioni della vita intima del lavoratore rispetto alle quali i doveri lavorativi non sempre possono essere svincolati. Rispetto a quanto esposto i tribunali hanno capito che

si esime il lavoratore da responsabilità e incombenza nei seguenti casi248:

- Malattia grave e ospedalizzazione della madre in paese straniero. L’impresa può imputare i giorni di assenza come giorni di permesso o giorni di vacanza di cui può godere249.

- L'impossibilità di ritornare dal paese straniero nel quale si passano le

vacanze, circostanza opportunamente notificata telefonicamente

all’impresa250.

243 STSJ Comunidad Valenciana 12 dicembre 2001 [AS 2002, 3280].

244 GÓMEZ ABELLEIRA, F. J.: “Las causas justas de despido disciplinario”, in SEMPERE NAVARRO,

A. V. (Dir.) et al: El despido: aspectos sustantivos y procesales, cit., p. 133.

245 STSJ Madrid 18 gennaio 2002 [JUR 2002, 87194]. 246 STSJ Cataluña 13 marzo 2001 [AS 2001, 2015]. 247

GÓMEZ ABELLEIRA, F. J.: “Las causas justas de despido disciplinario”, in SEMPERE NAVARRO, A. V. (Dir.) et al: El despido: aspectos sustantivos y procesales, cit., pp. 135 e 136.

248 Ibidem. 249

STSJ Cataluña 15 settembre 2003 [AS 2003, 3317].

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- Quando il lavoratore riceve un ordine di trasferimento senza che l’impresa metta a sua disposizione l’importo dei biglietti del viaggio e le

corrispondenti spese sostenute251.

- Quando l’ordine di trasferimento è imprevisto “tanto che il termine è così

breve che, nella pratica, provoca l’assenza dello stesso dal lavoro”252. Al contrario, non gode di dispensa dalla responsabilità contrattuale e, quindi, il

licenziamento è legittimo o giustificato, nei seguenti casi253:

- Malattia del lavoratore se volontariamente “smette di rivolgersi” al medico dell’impresa254.

- Decesso di un figlio e assenza per più giorni rispetto a quelli concessi dal permesso legale o convenzionale. Infatti, anche essendo una circostanza personale senza alcun dubbio grave per il lavoratore, se lo stesso “avesse

necessitato di maggior giorni di assenza, avrebbe dovuto chiederlo nella forma dovuta, e non mancare dal lavoro”255.

- Ospedalizzazione del coniuge oltre i due giorni di congedo “senza che

possano avere validità o diminuire di gravità le possibili difficoltà familiari della lavoratrice”256.

- Quando il lavoratore, dinanzi al silenzio del datore di lavoro rispetto alla

richiesta realizzata, si autodispensa dalla situazione per motivi personali257.

- Quando il lavoratore determina unilateralmente l’inizio delle sue ferie258.

251 STSJ Canarias/Tenerife 16 gennaio 2003 [JUR 2003, 67234]. 252 STSJ Castilla-La Mancha 9 marzo 2006, [AS 2006, 1319].

253 GÓMEZ ABELLEIRA, F. J.: “Las causas justas de despido disciplinario”, in SEMPERE NAVARRO,

A. V. (Dir.) et al: El despido: aspectos sustantivos y procesales, cit., pp. 136 e 137.

254 STSJ Canarias/Tenerife 8 maggio 2003 [JUR 2003, 151641]. 255 STSJ Aragón 10 febbraio 2003 [AS 2003, 1157].

256

STSJ Castilla-La Mancha 24 aprile 2002 [JUR 2002, 239493].

257 STS 5 luglio 1990 [RJ 1990, 6058].

258 STS 15 febbraio 1990 [RJ 1990, 1095], STSJ Cataluña 30 settembre 2015 [JUR 2015, 283134], STSJ

Cataluña 22 luglio 2015 [JUR 2015, 231379] e STSJ Andalucía/Granada 25 maggio 2017 [JUR 2017, 218953].

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