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Green economy: tendenze e principali sfide internazionali

CAPITOLO 3°: LE AZIENDE E IL MARKETING SOCIALMENTE

3.3 Lo stato attuale delle imprese green in Italia L’orientamento green è ormai di forte rilevanza tra le imprese italiane e ciò è

3.3.1 Green economy: tendenze e principali sfide internazionali

Con questo termine inglese si definisce l’economia ecologica, cioè un modello tecnico di sviluppo economico in cui, oltre ai benefici di un certo regime di produzione, si prende in considerazione anche l'impatto ambientale che corrisponde ai potenziali danni prodotti dall’intero ciclo di trasformazione delle materie prime.

Il modello prende origine da un’analisi che ricerca soluzioni in grado di ridurre il consumo d’energia, di rifiuti e di risorse naturali promuovendo al contempo un modello di sviluppo sostenibile e l’istituzione di una vera e propria economia sostenibile a scala globale servendosi prevalentemente di risorse rinnovabili e affiancando un profondo riciclaggio.

Questo tipo di economia genera energia verde basata sull’energia rinnovabile (l’eolico, le biomasse, il solare, l’idroelettrico) a sostituzione dei combustibili fossili e il risparmio energetico.

Perciò, all’interno della green economy, svolge un ruolo fondamentale la tecnologia e la conoscenza scientifica.

Le fonti di energia rinnovabile fanno leva sulle forze della natura per produrre energia utile per l’uomo: queste non essendo in stock si rinnovano al termine di ogni ciclo.

Altro elemento fondamentale è l’impiego di tecnologie e tecniche in grado di aumentare l’efficienza energetica dei macchinari o delle abitazioni e ciò comporta la riduzione al minimo di sprechi di energia e risorse, di rifiuti e di scarti.

Nel 2011 l’UNEP (Programma Ambientale delle Nazioni Unite) ha definito l’economia verde come “un miglioramento del benessere umano e dell’equità sociale, in grado di garantire al tempo stesso una significativa riduzione dei rischi ambientali e della scarsità ecologica”.

Di fatto la green economy si oppone alla brown economy che rappresenta il tradizionale modello economico che ha sempre sfruttato le risorse naturali perché credute infinite e non ha mai prestato attenzione all’impatto delle proprie attività sull’ambiente, la società e la qualità della vita.

L’economia ecologica, invece, mira a migliorare la qualità della vita di tutto il genere umano riducendo le disuguaglianze nel lungo termine ed evitando di

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esporre le generazioni future ai preoccupanti rischi ambientali e a significative scarsità ecologiche.

Ciò che è importante sottolineare è che questa non sostituisce il concetto di sviluppo sostenibile, ma ne è uno strumento attuativo.

E’ possibile definirla come una fase di transazione attuabile solo in presenza di regolamenti nazionali specifici, sovvenzioni, incentivi di sostegno e investimenti che ridefiniscano in modo profondo il tessuto istituzionale internazionale con una nuova governance globale.

In merito a ciò, l’Unione Europea, considera il modello di business eco-innovativo fondamentale per la promozione di un’innovazione ecosostenibile.

La Comunicazione Europea ha l’obiettivo di fornire un quadro decisionale basato su obiettivi ambiziosi e condivisi.

Gli aspetti sui quali l’UE si sta impegnando sono:

- favorire la creazione di partenariati per la gestione sostenibile della risorsa idrica;

- tutelare l’ambiente marino e gli oceani;

- promuovere la sostenibilità dell’agricoltura, dell’uso del suolo e dell’approvvigionamento alimentare;

- combattere la deforestazione e promuovere la gestione sostenibile delle foreste.

La strategia europea propone una finanza innovativa, supportata da incentivi e un miglioramento della governance internazionale attraverso un rafforzamento delle strategie di sviluppo sostenibile a cominciare dalle politiche per l’ambiente. Anche l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) promuove un modello di sviluppo in grado di garantire le risorse e i servizi ambientali sui quali il nostro benessere si basa. Ruolo molto importante sarà giocato dall’innovazione tecnologica.

Ostacoli alla green growth sono gli squilibri nei sistemi naturali che aumentano il rischio potenzialmente irreversibile di perdita di biodiversità e la scarsa disponibilità delle risorse che rendono gli investimenti più costosi.

“La green economy come strumento di sviluppo sostenibile basato sulla valorizzazione del capitale economico, del capitale naturale e del capitale

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sociale, così come lo sviluppo sostenibile è basato sulle tre dimensioni economica, società e ambiente”.33

Per una transazione verso la green economy, i governi devono porre le sfide ambientali al centro dell’elaborazione delle politiche economiche.

Molti Paesi hanno cominciato ad attuare misure per dare un prezzo all’inquinamento e fornire incentivi per un uso efficiente delle risorse, ma nessuno in maniera sistematica.

Uno dei primi obiettivi da porsi è la sfida del cambiamento climatico: spetta ai governi mandare segnali che indichino che il costo delle emissioni dei gas serra aumenteranno progressivamente.

Si fa, però, fatica a garantire che i meccanismi di tariffazione siano abbastanza aggressivi per ridurre tali emissioni.

Oltre al clima, anche acqua, rifiuti e trasporti sono tra i settori considerati di maggiore impatto per le esternalità negative generate.

La tassazione ambientale risulta sottoutilizzata mentre se fosse utilizzata ai giusti livelli aiuterebbe a cambiare il comportamento dei produttori e dei consumatori verso attività e prodotti più rispettosi dell’ambiente.

E’ anche necessaria una riforma dei sussidi in favore dell’eco-innovazione e per l’eliminazione dei sussidi ambientali perversi in particolare quelli a favore dei combustibili fossili.

“L’eco-innovazione è essenziale per creare nuovi modelli di produzione e consumo, per consentire uno sviluppo senza danni al capitale naturale, per generare nuove fonti di crescita e per affrontare i rischi ambientali”.34

Per metterla in pratica servono investimenti pubblici e privati e dei progressi sostanziali nell’efficienza energetica.

Questa è in grado di fornire benefici per i bilanci pubblici, la salute e il benessere, la produttività industriale e la distribuzione di energia.

Altro aspetto sul quale è importante lavorare sono le infrastrutture verdi.

33 ENEA - Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile

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Ciò che viene fatto oggi avrà importanti ripercussioni sul lungo termine per l’ambiente.

Tutti questi benefici verranno, poi, trasferiti a livello nazionale.

Concludendo si possono individuare cinque punti sui quali lavorare in vista di un avanzamento:

- integrare meglio le priorità ambientali nelle scelte strategiche di politica economica;

- rafforzare la comprensione del pubblico e la fiducia nella green economy; - garantire la coerenza delle politiche e un miglior allineamento tra i settori; - inserire tra i settori il prelievo delle risorse minerarie, marine ed

oceaniche;

- usare gli indicatori ed utilizzarli per aumentare la consapevolezza, misurare i progressi e identificare opportunità e rischi.

3.4 Come comunicare la sostenibilità ambientale