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I Computer Assisted Qualitative Data Analysis Software, CAQDAS 36

Nel documento Business model pattern (pagine 37-40)

CAPITOLO 1: LA RICERCA QUALITATIVA, QUANTITATIVA E MISTA

1.3 LA TECNOLOGIA A SUPPORTO DELLA RICERCA MISTA QUALI-QUANTITATIVA 29

1.3.3 I Computer Assisted Qualitative Data Analysis Software, CAQDAS 36

pacchetti software che includono strumenti progettati per facilitare un approccio qualitativo ai dati qualitativi. I dati qualitativi includono testi, grafica, audio o video. I pacchetti CAQDAS possono anche consentire l'incorporazione di dati quantitativi e/o includere strumenti per l'adozione di approcci quantitativi ai dati qualitativi. Tuttavia, devono gestire direttamente almeno un tipo di dati qualitativi e includere alcuni, ma non necessariamente tutti, i seguenti strumenti per gestirli e analizzarli: strumenti per la ricerca di contenuti, strumenti di collegamento, strumenti di codifica, strumenti di query, strumenti di scrittura e annotazione, strumenti di mappatura o di rete (http://caqdas.soc.surrey.ac.uk). La caratteristica principale di questi software è che nessuno di questi passaggi può essere condotto dall’algoritmo in modo autonomo, in altre parole, il ruolo del computer rimane quello di un sistema di archiviazione intelligente e l’analisi propriamente detta viene svolta comunque da un utente umano (Gregor Wiedemann 2013). La combinazione di strumenti all'interno dei pacchetti CAQDAS, così come la raffinatezza e la facilità di utilizzo, sono variabili e molti offrono opzioni aggiuntive a quelli elencati qui.

Lo sviluppo di questi software può essere fatto risalire agli anni ’80 quando alcuni docenti universitari iniziarono a svilupparli con lo scopo principale di facilitare la gestione dei dati e promuovere il rigore della ricerca qualitativa (Bazeley 2013). Nel 1990 Renata Tesch individuò oltre 26 pacchetti software di analisi qualitativa e nella conclusione del suo libro riconobbe che la loro espansione era cosi rapida da rendere il suo libro obsoleto ancora prima della pubblicazione. Solo nel 1994 questi software, che fino ad allora si erano sviluppati in modo indipendente, vennero raggruppati sotto il nome di CAQDAS. Sebbene inizialmente i vari programmi avessero una grande varietà di caratteristiche diverse, dopo questa unificazione la

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traiettoria di sviluppo è diventata abbastanza simile portando ad un aumento delle funzioni dei programmi e ad una loro sostanziale omogeneizzazione (Bazeley 2013).

Problematiche legate ai CAQDAS

I software CAQDAS sono stati sviluppati per facilitare alcune attività ai ricercatori (come ad esempio la codifica) ma corrono il rischio di limitarne altre. I software disponibili variano in base agli scopi, alla potenza, all’ampiezza delle funzioni e alle abilità richieste dall’utente. Quindi, il software utilizzato può influenzare l’efficacia e la buona riuscita di un progetto. In particolare, le preoccupazioni espresse verso il loro utilizzo sono principalmente di quattro tipi.

La prima preoccupazione è legata al fatto che i computer possano allontanare i ricercatori dai dati a causa del filtro che è lo schermo e della segmentazione del testo con conseguente perdita del contesto. L’argomentazione alternativa, invece, sostiene che il software può dare troppa vicinanza e così i ricercatori si ritrovano immersi nei propri dati ed incapaci di cogliere il contesto e l’immagine più grande. A queste argomentazioni Bazeley (2013) risponde sostenendo che i questi software sono stati appositamente progettati per favorire sia la vicinanza che la distanza. La vicinanza è utile per ottenere familiarità con i dati e cogliere il dettaglio, la distanza per l’astrazione e la sintesi.

Una seconda preoccupazione dipende dalla facilità con cui i CAQDAS permettono di accostare porzioni di testo e concetti. Quando questo veniva fatto attraverso una laboriosa raccolta di foglietti con porzioni di testo il processo era sicuramente più riflessivo e ragionato e teneva in considerazione tutte le sfumature del testo. Prima dello sviluppo dei software per la codifica veniva data maggiore enfasi alla lettura e alla rilettura del testo nel suo insieme, all'osservazione di idee generate mentre si leggeva, al collegamento tra i passaggi del testo, alla riflessione sul testo. I miglioramenti negli strumenti di memorizzazione, collegamento e modellazione

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all'interno dei software attuali offrono ora ampia capacità per questi approcci all'analisi, consentendo all'utente di trovare un equilibrio tra codifica, riflessione e collegamento mentre lavora con i dati.

Un’ulteriore problematica è legata all’automatizzazione di certi processi ripetitivi con conseguente perdita del controllo da parte del ricercatore. Tuttavia, i processi automatizzati servono per alleggerire i compiti di routine senza ostacolare la creatività e la capacità interpretativa del ricercatore. L’importante è che il ricercatore comprenda cosa sta facendo il software e sia in grado di controllarlo in maniera corretta.

Infine, alcuni studiosi inesperti potrebbero vedere il software come dotato di metodo proprio o subordinare il metodo di ricerca al software. Il ruolo del ricercatore è proprio quello di integrare la prospettiva ed il quadro concettuale scelti con gli strumenti da applicare indipendentemente che usi o meno un software.

I criteri per scegliere il software più adatto

Ad oggi il sito sviluppato nel 1994 per favorire lo sviluppo dei CAQDAS (http://caqdas.soc.surrey.ac.uk) fornisce la recensione e la guida di dieci programmi. La scelta del programma più adatto alle necessità dei ricercatori dovrebbe considerare quattro aspetti principali:

- il tipo di progetto, i progetti di gruppo sono più complessi da gestire e richiedono una pianificazione più attenta, in questi casi il software deve essere predisposto per il lavoro in team e ogni membro del team deve essere capace o imparare ad utilizzarlo;

- la pianificazione della ricerca, la pianificazione del progetto di ricerca in termini di dati utilizzati e tempistiche è di particolare importanza quando si pianifica un progetto di ricerca qualitativo utilizzando un pacchetto CAQDAS. I progetti che

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incorporano grandi e/o varie quantità di dati richiedono una pianificazione maggiore rispetto ai progetti su piccola scala o quelli che funzionano con un solo tipo di dati;

- la metodologia di ricerca, nonostante questi pacchetti software siano definiti "strumenti di analisi qualitativa” sono sempre più utilizzati per gestire progetti di metodi misti (http://caqdas.soc.surrey.ac.uk). I CAQDAS sono relativamente flessibili riguardo ai metodi di ricerca con cui vengono utilizzati, e mentre le prime versioni sono state sviluppate su metodologie specifiche, lo sviluppo e la maturazione dei pacchetti software ha determinato la perdita delle loro strette relazioni con i metodi qualitativi (Gregor Wiedemann 2013).

- l’approccio analitico, nei pacchetti CAQDAS solitamente la funzionalità di codifica è al centro insieme all’organizzazione dei dati mediante l’applicazione di attributi o variabili. I pacchetti CAQDAS forniscono anche strumenti che consentono di esplorare i dati testuali in base al contenuto: ossia considerare il contesto all'interno del quale vengono utilizzate parole chiave o frasi. Questi aspetti devono essere presi in considerazione nella scelta del software.

Nel documento Business model pattern (pagine 37-40)