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I flussi turistici in Sichuan dopo il 2008

Capitolo 3 Il terremoto del Wenchuan e la rinascita dell’industria turistica del Sichuan

3.3. La rinascita dell’industria turistica in seguito al terremoto

3.3.4. I flussi turistici in Sichuan dopo il 2008

La fama del Sichuan dal punto di vista turistico unita agli sforzi governativi di ripristino e sviluppo dei prodotti e delle destinazioni collegate hanno promosso velocemente la rinascita dell’industria turistica danneggiata dal terremoto, tanto che nel periodo di attuazione dell’Undicesimo Piano Quinquennale (2006-10)14, il tasso di crescita medio annuale dei guadagni turistici in Sichuan (21,2%) è stato maggiore rispetto alla media nazionale (15,4%) (Li, Zeng e Luo, 2013). Infatti, nonostante nel 2008 i guadagni turistici siano calati sensibilmente, già nel 2009 hanno superato i livelli del 2007. Più nello specifico, se nel 2007 questi sono stati di 121.73 miliardi di yuan, nel 2008 sono calati a 109.15 miliardi, ma nel 2009 sono risaliti a 147.24 miliardi e nel 2010 hanno raggiunto 188.61 miliardi (Li, 2011). Vale a dire che il terremoto ha causato una contrazione dei guadagni turistici del 10,3% rispetto al 2007, ma queste perdite sono state velocemente compensate nei tre anni successivi, tanto che a fronte di un calo di 2,9 punti percentuali nel 2008, il turismo è tornato a contribuire in misura crescente al PIL provinciale già a partire dal 2009, per poi ripristinare i valori del 2007 nel 2011, sino a raddoppiarli nove anni dopo, nel 2016, come si può vedere dalla tabella 3.1.

Tabella 3.1. Contributo dei guadagni turistici al PIL della provincia del Sichuan

2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 11,6% 8,7% 10,4% 11,2% 11,6% 13,8% 14,8% 17,1% 20,62% 23,58%

Fonte: Zhao, 2018

Dato che il turismo ha ripreso le sue attività già a partire dal mese successivo al disastro, appare evidente che non tutti i siti turistici erano pronti a ricevere in sicurezza i visitatori in quella

14Assemblea Nazionale del Popolo (2006), “The Eleventh Five Year Plan for national economic and social

development of the people’s Republic of China”, http://www.gov.cn/gongbao/content/2006/content_268766.htm [accesso il 16/09/2020]

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data. Ne consegue che si possono formare due macro-gruppi quando si analizzano gli effetti del terremoto sul turismo: da una parte ci sono i prodotti che non sono stati danneggiati o hanno avuto danni lievi, tra cui figurano i patrimoni mondiali del monte Emei, del Buddha gigante di Leshan e della riserva naturale di Jiuzhaigou, sebbene quest’ultima abbia risentito in maniera indiretta degli effetti negativi del terremoto a causa dei danni alla strada della jiuhuanxian; dall’altra ci sono una serie di prodotti turistici prevalentemente collocati nella parte centro-settentrionale e nordorientale del paese, tra cui figurano il monte Qingcheng, l’antico sistema di irrigazione di Dujiangyan e la riserva naturale di Wolong che invece hanno sofferto danni più pesanti (Guo e Xiong, 2011).

Tenendo come riferimento i flussi turistici del 2007, Guo e Xiong (2011) hanno visto un calo degli arrivi del 42,1% nel 2008 e del 21,9% nel 2009 nei siti turistici della prima categoria, mentre nei siti della seconda categoria il calo è stato del 59,9% nel 2008 e del 48,3% nel 2009. Questa differenza è dovuta in parte all’impatto negativo del terremoto all’immagine turistica del Sichuan, in parte all’impossibilità materiale di accogliere in sicurezza i turisti anche un anno dopo il sisma nei siti più danneggiati. In particolare, gli autori hanno evidenziato che Deyang, Mianyang, Guangyuan, Neijiang, Aba e Ganzi hanno registrato un saldo turistico negativo sia nel 2008 che nel 2009, mentre a Chengdu e Leshan, le destinazioni principali della provincia del Sichuan, i risultati negativi si sono limitati al 2008. Neijiang e Ganzi, sebbene lontane dalle aree del sisma, possedevano prodotti turistici ormai datati che hanno mostrato tutti i loro limiti con la sospensione temporanea delle attività turistiche, mentre le prefetture rimanenti hanno in realtà beneficiato del sisma, poiché hanno potuto promuovere un’immagine sicura della destinazione e hanno attirato i turisti che normalmente visitavano i siti situati nella parte nordorientale della provincia. Ne consegue che il terremoto ha generato una distribuzione più equilibrata dei flussi turistici provinciali, almeno nei primi anni dopo il disastro.

Ad un’analisi più accurata (Figura 3.1) appare che il mercato turistico internazionale sia stato pesantemente influenzato, in parte perché era un mercato più debole in Sichuan e in parte perché nel 2008 ha dovuto subire anche gli effetti della crisi economica globale. Se nel 2007 i turisti erano riusciti a raggiungere 1.7 milioni, nel 2008 sono più che dimezzati, e solo nel 2010

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hanno superato nuovamente il milione, ma è nel 2012 che sono finalmente riusciti ad oltrepassare i livelli del 2007, con 2.27 milioni di visitatori, sebbene nel 2011 si siano avvicinati alla somma del 2007 (1.64 milioni) (Gong e Yang, 2017).

Figura 3.1. Arrivi turistici internazionali in Sichuan (2000-2018)

Fonte: Sichuan Statistical Yearbook (vari anni)

Ovviamente, come mostra la Figura 3.2, una riduzione dei flussi turistici si riflette anche in una riduzione dei guadagni turistici, che nel 2008 sono stati un terzo rispetto al 2007, e solo nel 2011 sono riusciti a superare i livelli del 2007. Tuttavia, nel 2015 i guadagni turistici hanno superato il miliardo di dollari, raddoppiando i valori del 2007 (Gong e Yang, 2017), suggerendo che il nuovo modello di offerta turistica del Sichuan creato in seguito al sisma abbia avuto successo, consentendo all’industria turistica di recuperare le perdite degli anni successivi al terremoto per poi continuare a registrare tassi di crescita estremamente positivi.

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Figura 3.2. Guadagni turistici internazionali in Sichuan (2000-2018)

Fonte: Sichuan Statistical Yearbook (vari anni)

Questo è legato prima di tutto al miglioramento della qualità dell’offerta turistica che ora è più in linea con gli standard internazionali, a cui si aggiungono modalità marketing migliori che sfruttano maggiormente la rete e creano campagne promozionali per specifici mercati target. Infatti, le aspettative di un turista cinese saranno diverse dalle aspettative di un turista straniero, ma anche nello stesso mercato internazionale le aspettative di un turista asiatico si scosteranno da quelle di un turista occidentale.

Nel mercato turistico nazionale, invece, l’impatto del sisma è stato di gran lunga minore. Come si può vedere dalle Figure 3.3 e 3.4, già nel 2009 sia i flussi turistici che i guadagni turistici hanno superato i livelli del 2007: se nel 2007 sono giunti nella provincia 185.7 milioni di visitatori, nel 2008 sono stati 174.6 milioni, ma le perdite sono già state compensate nel 2009, con 219.2 milioni. I guadagni turistici non hanno fatto altre che seguire la tendenza dei flussi turistici (Guo e Xiong, 2011). Ne consegue che il terremoto ha avuto un impatto contenuto nel mercato interno, il quale risulta quello che più ha contribuito alla ripresa dell’economia locale, e più del 40% di questo è formato dagli stessi sichuanesi (Guo e Xiong, 2011).

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Figura 3.3. Arrivi turistici interni in Sichuan (2000-2018)

Fonte: Sichuan Statistical Yearbook (vari anni)

Figura 3.3. Guadagni turistici interni in Sichuan (2000-2018)

Fonte: Sichuan Statistical Yearbook (vari anni)

Dopotutto, in Sichuan la popolazione locale si è da sempre interessata alle attività turistiche, sia a quelle in altre province o all’estero, sia a quelle interne alla propria provincia. Essendo poi il terremoto avvenuto proprio in Sichuan, essi hanno voluto contribuire alle operazioni di ricostruzione attraverso donazioni dirette e consumi turistici, acquistando i prodotti locali e approfondendo la storia e le tradizioni delle popolazioni colpite, sino a provare interesse a vedere con i propri occhi ciò che avevano appreso da fonti indirette (Wang, 2008). Naturalmente, questi sentimenti non erano limitati ai soli cittadini del Sichuan, poiché già prima del 2008

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moltissimi cittadini cinesi avevano viaggiato nella provincia per motivi turistici oppure conoscevano l’alto valore turistico dei prodotti provinciali, e questo li ha portati a seguire con più interesse le vicende che la interessavano (Xu e Wang, 2016). Questa connessione emotiva ha spinto molte persone a visitare il Sichuan non appena le condizioni di sicurezza lo permettevano, e le loro testimonianze hanno poi alimentato una rete di nuove informazioni aggiornate, per la maggior parte informazioni positive legate alla cordialità del personale turistico e all’atteggiamento amichevole degli abitanti locali, oltre che dalle condizioni pressoché intatte dei siti che avevano visitato, controbilanciando le apprensioni iniziali legate a un’immagine turistica delle destinazioni enormemente danneggiate dal sisma e contribuendo in misura rilevante alla ripartenza dell’industria turistica provinciale (Liu e Li, 2010).