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I livelli di spesa in formazione delle imprese

Nel documento 3 INTANGIBLE ASSETS SURVEY (pagine 49-52)

3. La spesa in formazione e i fattori determinanti degli investimenti

3.1 I livelli di spesa in formazione delle imprese

La spesa annuale complessiva in formazione aziendale delle imprese italiane, con un organico aziendale pari ad almeno 10 addetti, ammonta a quasi 1,2 miliardi di euro. La spesa per i corsi esterni è di 661 milioni di euro, pari al 57,1% del totale, i corsi interni sono invece costati 497 milioni di euro, pari al restante 42,9% (Tabella 3.1). La quota relativa alle imprese del Nord-Ovest ammonta a poco meno del 40% dei costi totali, un valore che è coerente con il maggior volume di partecipanti e di ore erogate. Viceversa, nel Mezzogiorno gli investimenti in corsi di formazione rap-presentano soltanto il 6,7% del totale nazionale. Nel Centro-Nord le spese soste-nute sono costituite in prevalenza da costi esterni, in particolare nel Nord-Ovest (60,7%) mentre nel Sud si manifesta una situazione opposta: qui la maggior parte delle risorse riguarda organizzazione di attività di formazione gestite internamente (52,3%). Questo dato è coerente con le altre informazioni riportate nel capitolo pre-cedente: l’incidenza di imprese meridionali che realizzano corsi interni è infatti pari al 60,9% contro una media del 55,9%, mentre la quota di imprese che utilizzano esclusivamente questa modalità è del 28,7%, un valore più alto di quasi 12 punti percentuali di quello complessivo.

Il costo medio per ogni addetto che ha partecipato ad attività formative è di 464 euro, con un ammontare che arriva a 491 euro nel Nord-Ovest; nel Nord-Est si regi-strano volumi di spesa per formato in linea con la media nazionale, mentre i valori sono al di sotto della media nell’area centrale (428 euro per partecipante) e in quella meridionale (449). Medesimo andamento si registra in relazione al costo medio per ora partecipante: a fronte di una media di 19,9 euro, i valori più alti riguardano le regioni settentrionali, con una punta di 23,5 euro per l’area Nord-occidentale, men-tre i valori inferiori si hanno nel Centro-Sud.

Tabella 3.1 - Spesa per la formazione aziendale, per ripartizione geografica (2012, v.a. e %)

Ripartizione geografica

Costi totali

E in migliaia % partecipanteE per Eformazione per ora di % di costi esterni

Nord-Ovest 456.478 39,4 491,4 23,5 60,7

Nord-Est 332.730 28,7 466,9 22,6 57,5

Centro 291.064 25,1 427,9 15,1 53,6

Sud ed Isole 78.084 6,7 449,3 16,7 47,7

TOTALE 1.158.356 100,0 464,2 19,9 57,1

Fonte: Isfol “Rilevazione statistica sugli investimenti intangibili delle imprese (Intangible Assets Survey)” I costi per corsi di formazione esterni sono prevalenti in tutte le classi dimensionali, con valori attorno al 60% per le imprese con meno di 250 addetti. Il costo per par-tecipante evidenzia un andamento non lineare con l’aumentare del numero degli addetti presenti nelle imprese: i valori minimi si hanno per le classi agli estremi della distribuzione, in particolare per la prima con 430 euro; per la seconda e la terza clas-se ci si attesta sui 470 euro, mentre solo per le impreclas-se della clasclas-se 250-499 addetti si oltrepassa la soglia dei 500 euro. Queste differenze possono dipendere da diversi fattori, che possono incidere in modo rilevante sul volume dei costi: innanzitutto dalla quantità di ore erogate, poi dai contenuti dei corsi, infine dalle metodologie utilizzate nella realizzazione dei corsi. Il costo per ora di formazione ha invece un andamento omogeneo nelle prime quattro classi dimensionali (23-25 euro), che scende a 16,8 euro fra le imprese di più grande dimensione (Tabella 3.2).

Tabella 3.2 - Spesa per la formazione aziendale, per classe dimensionale (2012, v.a. e %)

Classe dimensionale

Costi totali

E in migliaia % partecipanteE per Eformazione per ora di % di costi esterni

10-49 195.538 16,9 430,2 25,3 59,2 50-99 101.543 8,8 470,6 24,9 60,6 100-249 143.200 12,4 471,4 23,6 60,9 250-499 140.099 12,1 533,8 24,1 57,4 500 ed oltre 577.976 49,9 459,1 16,8 54,8 TOTALE 1.158.356 100,0 464,2 19,9 57,1

Fonte: Isfol “Rilevazione statistica sugli investimenti intangibili delle imprese (Intangible Assets Survey)” Nel terziario troviamo la maggior parte dei costi: a tali imprese può essere ri-condotto il 54,9% delle spese complessive, un quinto delle quali si riferisce ad investimenti effettuati dalle imprese finanziarie ed assicurative, un risultato che dipende dall’elevato volume di addetti formati e di ore erogate. Segue il com-mercio che ha effettuato spese per un ammontare pari a più del 10% del totale

nazionale. Nell’industria, a cui fanno riferimento 522 milioni, pari al 45,1% del totale, spiccano per risorse spese la meccanica (12,3%) e l’industria chimica e farmaceutica (9,1%) (Tabella 3.3).

Tabella 3.3 - Spesa per la formazione aziendale, per settore economico (2012, v.a. e %)

Settore economico Costi totali E in migliaia % E per partecipante E per ora di formazione % di costi esterni INDUSTRIA 521.997 45,1 446,0 23,3 58,2 di cui:

Industrie alimentari e del

tabacco 35.647 3,1 308,0 27,0 57,3

Tessile e abbigliamento 22.717 2,0 388,7 20,7 59,9

Industria chimica,

farma-ceutica, gomma, plastica 105.425 9,1 498,3 24,1 56,9

Produzione di metalli e

prodotti in metallo 63.510 5,5 437,7 24,3 54,9

Apparecchi meccanici,

elettrici, elettronici 142.972 12,3 512,3 26,9 60,6

Legno, mobili e altre

indu-strie manifatturiere 22.003 1,9 367,4 25,2 58,3

Fornitura di elettricità, gas,

acqua e gestione rifiuti 58.833 5,1 442,3 19,5 55,0

SERVIZI 636.359 54,9 480,3 17,9 56,2

di cui:

Commercio 160.667 13,9 436,0 24,2 64,6

Telecomunicazioni,

edito-ria, informatica 92.079 7,9 637,9 22,0 56,5

Servizi finanziari,

assicura-zioni e fondi pensione 232.745 20,1 614,0 15,2 53,8

Attività professionali,

scientifiche, tecniche 30.584 2,6 746,6 34,7 57,4

TOTALE 1.158.356 100,0 464,2 19,9 57,1

Fonte: Isfol “Rilevazione statistica sugli investimenti intangibili delle imprese (Intangible Assets Survey)” In tutti i comparti risultano prevalenti le spese esterne con una percentuale che arriva ad essere del 64,6% per il commercio (per la chimica-farmaceutica e la meccanica si mantiene comunque, sebbene lievemente, al di sopra del 60%). La formazione di un addetto nelle imprese dei servizi costa di più che nell’industria (480 versus 446 euro). Nel terziario si manifesta un'elevata variabilità fra i di-versi settori economici: se il commercio fa registrare costi per partecipante più contenuti rispetto alla media del macrosettore, gli altri comparti hanno costi più sostenuti: per le telecomunicazioni e le imprese finanziarie si superano i 600 euro a partecipante, mentre per le attività professionali il costo ammonta

a quasi 750 euro. Nel secondario, costi per partecipante superiori a 500 euro si delineano per la fabbricazione di apparecchi meccanici (512 euro); di contro, per le imprese alimentari si delinea il costo meno elevato con 308 euro a parteci-pante (Tabella 3.3).

L’analisi del costo per ora di formazione mostra una situazione completamente di-versa in quanto, in questo caso, l’industria evidenzia un livello più elevato rispetto a quanto accade nei servizi (23,3 versus 17,9 euro). Nel terziario è evidente la diffe-renza che caratterizza, da un lato, le attività professionali con 34,7 euro e, dall’altro, i servizi finanziari ed assicurativi dove un’ora di formazione costa al massimo 15

euro. Nell’industria, ad eccezione delle Public Utilities, in tutti i comparti si supera la

soglia dei 20 euro e il valore massimo, pari a 26,9 euro, si ravvisa per la meccanica. Un dato analogo si registra per le imprese del settore alimentare, nonostante questo comparto denoti una bassa spesa per partecipante.

3.2 Le determinanti della propensione formativa delle imprese

Nel documento 3 INTANGIBLE ASSETS SURVEY (pagine 49-52)