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CAPITOLO II – IL SETTORE CONCIARIO

3.9 I principali competitors

Per competitor si intende un avversario, un concorrente, un soggetto che compete con altri per ottenere il successo in un determinato settore. È opportuno per cui analizzare la concorrenza e valutare quali sono i punti di forza e di debolezza dei concorrenti attuali e potenziali.

Tale analisi fornisce informazioni strategiche sia in chiave offensiva che difensiva sui concorrenti, per cui è necessario individuarli, recuperare varie informazioni su di essi, elaborarle, effettuare un’analisi dell’assetto organizzativo della concorrenza stessa, studiare ed adottare strategie mirate.

I principali competitors del La Patrie sono Hermès HCP, Kering e LVMH, aziende che hanno tutte marchi propri di altissimo livello.

Hermès è proprietario di due concerie, la prima Michel Rettili Gruppo, si trova a Cuneo, e la seconda in Francia, ed entrambe lavorano pellame pregiato. La firma Hermès viene percepita come il marchio di migliore qualità e si distingue per la propria esclusività.

In seconda posizione troviamo il gruppo LVMH, con la conceria Heng Long, a Singapore, fornisce pelle pregiata di coccodrillo per tutti i produttori di moda. Il gruppo LVMH è stato creato per la fusione di due firme: Louis Vuitton e Moët Hennessy, diventando leader mondiale del lusso. Il gruppo comprede 70 Maison eccezionali che creano prodotti di alta qualità, ed è l’unico gruppo presente nei cinque più importanti settori del mercato del lusso: spaziando da vini e acolici, profumi e cosmetici (Kenzo, Dior, Acqua di Parma), moda e pelletteria (Fendi, Dior, Givenchy) orologi e gioielli (Bulgari, Dior, Chaumet).

Infine Kering, gruppo internazionale di beni di lusso, che possiede marchi come Gucci, Saint Laurent, Baleniaga, ecc. Kering possiede invece la Conceria Caravel

Pelli Pregiate S.p.A., che si è sempre distinta per l’elevata qualità nella produzione di pelli pregiate, come pitone e rettili, e la conceria France Croco situata nella Normandia, e specializzata nel trattamento di pelli di coccodrillo.

Gucci ha messo in pratica una politica di maggiore accessibilità dei propri prodotti, per conquistare le nuove generazioni, del tutto differente da Hermes la quale sta perseguendo una strategia di lusso assoluto.

Gucci inoltre nell’ultimo anno ha dimostrato la forza del suo modello di business ed in un contesto globale che rimane incerto sono riusciti ad incrementare il proprio fatturato grazie alla loro presenza geografica (il fatto di avere la conceria situata nel distretto Toscano), alla generalità della loro clientela e alla forza di un gruppo del lusso.

Per affrontare il mercato e garantirsi l’approvvigionamento per sviluppare i propri marchi questi tre grandi player agiscono con strategie diverse.

Il gigante del lusso Hermès stipula contratti di somministrazione a lungo termine con determinati allevamenti stipulando contratti quinquennali, con i quali riescono a raccogliere tutta la loro produzione.

Questo gli permette di avere una rete commerciale importante con cui commercializza le pelli che chiaramente non sono di prima scelta perché le pelli più pregiate vengono utilizzate per sviluppare gli articoli Hermès, il restante invece viene commercializzato. Quindi da Hemés si approvvigionano altre firme che non hanno una propria conceria, come Ferragamo, Chanel, Dolce & Gabbana.

Per quanto riguarda invece LVMH e Kering questi hanno acquisito quote in allevamenti; Kering ha investito in maniera più importante, infatti ha effettuato un investimento con un allevatore americano, creando un nuovo allevamento, ed investendo per l’80% del capitale. Mentre LVMH ha investito con percentuali più inferiori.

La Patrie invece ha adottato una strategia del tutto differente, ovvero è stato l’allevatore che ha investito nella conceria, concentrandosi sull’aspetto qualitativo del ranch e della sua farm, mentre l’azienda si concentra sull’aspetto qualitativo della produzione.

Quindi l’allevatore investendo nella conceria cerca di garantire uno standard qualitativo che lui ha implementato all’interno della farm cercando di portarlo fino al prodotto finito.

Sotto il profilo moda Kering ha sicuramente un vantaggio perché ha una conceria, Caravel Pelli Pregiate, in Toscana, nel distretto conciario, polo di riferimento per quello che riguarda la produzione e l’aspetto moda, a differenza della conceria di Hermès a Cuneo o della conceria France Coco, situata in Normandia, che logisticamente sono più complicate da sfruttare. Per cui la posizione geografica di Kering riveste un ruolo strategico e sfrutta anche questo vantaggio, quella di essere nel distretto del cuoio.

Questo è un aspetto molto importante soprattutto quando si sviluppano i campioni, dove fondamentale è proprio la rapidità dell’esecuzione e l’invio all’ufficio stile che per Gucci si trova a Firenze, quindi molto vicino alla conceria Caravel Pelli Pregiate.

Questo non succede per altre firme, come per Dior che fa parte del gruppo LVMH, che non richiede più alla propria conceria Heng Long di sviluppare un campionario, poiché essendo situata a Singapore le tempistiche sono molto più lunghe, e spesso si richiede più di un mese e mezzo di tempo.

Per questo motivo Dior per sviluppare un campionario si rivolge a La Patrie, che in una settimana o al massimo dieci giorni riesce ad avere il catalogo pronto. Heng Long continuerà a produrre per Dior per quanto riguarda la produzione consolidata, per prodotti ormai diventati un must, che non usciranno mai dalla propria produzione.

Per quanto riguardano le novità, gli articoli che andranno nelle sfilate, che variano da collezione a collezione, Dior si rivolge al La Patrie, poiché preferisce dare flussi finanziari ad un indipendente piuttosto che alimentare un competitor diretto.

La Patrie non ha un marchio proprio e si concentra principalmente sulla produzione e sul servizio. Rivolgendosi a La Patrie evitando così di contribuire alla rete commerciale di Hermès o di Kering, alimentando un gruppo che poi reinveste nello sviluppo del suo marchio.

Quindi La Patrie è un’azienda indipendente perché nella sua compagine sociale non ha una grande firma, perciò non rappresenta un competitor per questi tre grandi brand, che hanno costruito le varie concerie dietro al marchio. Infatti prima è nato il marchio, e una volta consolidato, hanno deciso di costruire un processo produttivo alla base.

Magari per La Patrie potrebbe succedere qualcosa di opposto, una volta consolidata la conceria, provare a creare un marchio e riuscire a produrre articoli con la propria firma.

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