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CAPITOLO II – IL SETTORE CONCIARIO

3.3 Le strategie adottate

Questa nuova compagnia ritiene che possa essere strategicamente vincente il fatto di percorrere una direzione opposta rispetto agli altri competitors: quella di coinvolgere direttamente nella conceria un allevatore e portarlo ad investire all’interno di essa in modo tale da garantire un flusso quantitativo della pelle in funzione delle necessità produttive e qualitativamente elevato. Si è voluto condurre la produzione per tutto il processo produttivo con lo stesso criterio qualitativo garantendo un processo di tracciabilità, cioè la riconducibilità per ogni singola pelle, dall’origine dell’uovo fino alla realizzazione del prodotto finito. Questo è un                                                                                                                

aspetto importante, poiché si parla di pellame pregiato, e con tale termine si intendono tutte quelle fattispecie che solitamente sono subordinate a rischio estinzione, per cui è necessario disciplinare il commercio e l’utilizzo, al fine di garantire la conservazione della specie.

Esiste un ente internazionale, il Cites21, che stabilisce i quantitativi massimi commercializzabili dai singoli paesi di origine e che vincola il monitoraggio dei flussi commerciali successivi attraverso strumenti autorizzativi formali.

Quindi ogni singola pelle è identificata in maniera univoca, e ha con sé il suo certificato di origine, con tutte le informazioni che riguardano la sua trasformazione, quindi l’intero processo produttivo.

Un altro punto di forza della conceria è proprio quello di aver investito in un processo di trasformazione innovativo attraverso l’industrializzazione di sistemi di conciatura in assenza di metalli, nell’ottica di ridurre l’impatto sull’ambiente senza compromessi riguardo alla qualità del prodotto.

La Patrie è infatti la prima conceria al mondo ad aver adottato un processo Metal Free22.

L’implementazione strutturale e l’installazione di impianti interamente in PVC, l’utilizzo di attrezzature in acciaio e la pavimentazione in resina di tutte le superfici sono state pensate per consentire l’eliminazione dei rischi derivanti dalla contaminazione del prodotto, da parte di metalli specifici quali, cromo, ferro e alluminio al fine di rendere il pellame conciato completamente conforme ai parametri Metal Free.

Il processo di conciatura ha portato alla realizzazione di un prodotto con un contenuto di 1000 ppm di metalli nella sua totalità, cioè una percentuale infinitesima all’interno del pellame, quindi possiamo parlare di una vera e propria assenza totale di metallo.

                                                                                                               

21 Cites: Commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, è

un accordo internazionale tra Stati che ha lo scopo di proteggere piante e animali a rischio estinzione, regolando e monitorando il loro commercio.

22 Metal free: assenza di Ferro, Alluminio, Cromo, Titanio e Zirconi.

La palazzina direzionale è stata completamente costruita utilizzando una struttura metallica autoportante in totale armonia con il rispetto dei maggiori standard di risparmio energetico. La facciata è stata realizzata con una vetrata a bassa emissione, con un frangisole strutturale in lamiera di acciaio perforato riportante il disegno della parte pregiata dell’alligatore, e un tetto completato da materiali fono assorbenti.

Porre l’attenzione nell’impiego di specifici materiali significa generare un contesto in grado di offrire standard elevati di produzione e sicurezza in un’ottica di massimizzazione dell’efficienza e riduzione dell’impatto ambientale.

Un altro elemento di forza è stato quello di intravedere una nicchia ben particolare nel mercato ovvero quella dei cinturini di orologio, e il fatto di aver inserito all’interno della compagine aziendale l’allevatore americano consente all’allevatore stesso, di avere la percezione diretta del mercato e alla società di poter dare a lui gli input in funzione di come deve gestire il suo allevamento.

Inoltre il partner americano ha un criterio di allevamento concentrato prevalentemente sugli animali di un anno, quindi la taglia di riferimento è proprio quella da cinturino di orologio, quest’ultimo ha una dinamica meno oscillante rispetto alle varianti della moda.

A differenza della pelletteria che è subordinata all’estro dei vari stiliti e a ciò che loro intendono inserire nelle loro collezioni, il cinturino di orologio non risente di queste varianti.

Il fatto di produrre in assenza totale di metalli ha portato ad un grosso vantaggio per un articolo come il cinturino, che viene indossato a pelle, per l’intera giornata, a differenza di una scarpa o di un altro qualsiasi indumento.

È stato scelto l’alligatore americano per l’esclusività, ma anche perché l’alligatore americano viene gestito in maniera puntuale negli Usa, a dispetto di tutti i tipi di pellame dove la gestione non è così chiara e limpida. Infatti il Dipartimento della fauna e della pesca della Louisiana gestisce questo tipo di animale come una risorsa naturale commerciale e rinnovabile, con il monitoraggio tramite dei GPS.

Il CITES, entrato in vigore nel 1975, regola il commercio internazionale delle specie protette; il suo scopo è quello di garantire che il commercio internazionale di esemplari di animali selvatici e di piante non metta a rischio la loro sopravvivenza. Gli obiettivi del Dipartimento sono la gestione e la conservazione degli alligatori della Louisiana nell’ambito dell’ecosistema delle zone umide, offrendo vantaggi alla specie, al suo habitat e alle altre specie di pesci e fauna associati agli alligatori. La filosofia è proprio quella di sviluppare un programma di gestione attraverso una raccolta regolamentata, fornendo vantaggi a lungo termine per la sopravvivenza della specie, mantenendo gli habitat e fornendo notevoli benefici economici ai cittadini dello Stato.

Il programma di gestione deve prevedere un raccolto rigorosamente controllato. Tutti gli alligatori e le uova raccolte devono essere prelevati da proprietà specificamente identificate e tutte le pelli devono essere individuate con etichette di esportazione CITES approvate.

Il Dipartimento annualmente deve controllare e valutare lo stato di popolazione degli alligatori lungo le coste della Louisiana, e i risultati delle indagini vengono utilizzati per fornire stime della densità del nido e per tipo di habitat.

L’intensità del campionamento copre circa il 3,4% di 2,3 milioni di ettari di zone umide costiere private e il 3,4%-10,8% di circa 622.000 ettari di zone umide costiere pubbliche.

Durante l’estate del 2015 sono stati stimati 47.760 nidi di alligatore negli habitat delle paludi costiere, un aumento del 3,0% rispetto al 2014.

Figura 4.23

Il Dipartimento valuta la quantità e la qualità degli habitat e determina il numero di alligatori che possono essere raccolti da ogni cacciatore. Questa metodologia assicura che gli alligatori siano raccolti in proporzione alla loro popolazione e che il raccolto non influisca negativamente sulle popolazioni in qualsiasi luogo.

Ampi studi hanno dimostrato che nelle farm gli alligatori possono essere coltivati in modo efficiente e cresciuti in cattività, e tale allevamento di uova si è dimostrato più economico e più efficace dell’allevamento in cattività.

Per garantire che gli alligatori selvatici non siano stati esauriti a seguito delle raccolte di uova, il Dipartimento richiede che una quantità delle uova strappate dal rancher siano restituite alla selvatica entro due anni dalla covata.

                                                                                                               

23  Figura  4:  i  dati  sono  stati  forniti  dal  sito  internet  

https://www.louisianaalligators.com/uploads/1/0/4/8/104800207/2015-­‐ 2016_annual_report.pdf  

Tabella 2.24

Nel 2009 la recessione mondiale ha influenzato in modo significativo il commercio mondiale di pelli di alligatore grezzo, conciato e di prodotti manifatturieri. Dal 2010                                                                                                                

24  Tabella  2:  i  dati  sono  stati  forniti  dal  sito  internet  

https://www.louisianaalligators.com/uploads/1/0/4/8/104800207/2015-­‐ 2016_annual_report.pdf  

la domanda di alligatori selvatici e allevati ha ripreso a recuperare, fino ad arrivare al 2015 anno in cui le uova selvatiche raggiungono oltre il 465.000.

Il Dipartimento continuerà a proteggere l’alligatore come risorsa, nel tentativo di assicurare programmi di raccolta a lungo termine e sostenibili.

Ritornando ad esaminare il ciclo produttivo della conceria, l’utilizzo di innovative tecnologie ha permesso l’ottenimento di numerosi benefici, come la riduzione dei tempi di lavoro, poiché è stata eliminata la fase in cui veniva utilizzato il cromo, di conseguenza è stato semplificato il processo produttivo; è stata incrementata la sicurezza per i lavoratori stessi, poiché il cromo è un prodotto chimico cancerogeno; è stato automatizzato completamente il processo, e sono riusciti a concentrare anche in maniera importante la riduzione del consumo dei sali per più del 90% nella fase di produzione che, a livello degli scarichi industriali delle acque risultanti dal processo produttivo, sono uno degli elementi più difficili da trattare in termini di depurazione.

Con questo tipo di lavorazione è stato ridotto il consumo dell’acqua con una conseguente riduzione dei quantitativi di scarico e un abbattimento dei consumi energetici.

Il prodotto che ne deriva presenta notevoli qualità chimico/fisiche quali: fiore fine, buona elasticità, morbidezza, e versatilità nell’impiego del pellame su molteplici tipologie di articoli.

Non sono stati riscontrati infatti aspetti che vadano ad inficiare in alcun modo sullo standard elevato di composizione del prodotto finale, che risulta avere caratteristiche ottimali ed altamente performanti, con qualità migliorate rispetto ai prodotti trattati con le metodologie di conciatura standard.

Un’altra strategia vincente, oltre ad entrare sul mercato in maniera autonoma indipendenti da una qualsiasi grande firma, è stata quella di garantirsi l’approvvigionamento di un’altra tipologia di pellame pregiato, quella del Coccodrillo Niloticus e dello struzzo. Il primo ha una gestione molto simile a quella statunitense sotto il profilo della conservazione della specie, ma la produzione si concentra principalmente su taglie grandi, rispetto alle taglie piccole della

Louisiana. Questa ulteriore produzione ha permesso a La Patrie di approcciarsi al mercato della pelletteria e di non rimanere settoriali.

Questo tipo di coccodrillo si presenta sul mercato ad un prezzo più concorrenziale, permettendo quindi anche ad altre firme di spessore inferiore di produrre all’interno della propria catena produttiva un articolo di coccodrillo.

Sono stati sviluppati accordi strategici di approvvigionamento in funzione delle specifiche richieste settoriali, poiché in relazione agli articoli che si vanno a realizzare sulle singole pelli cambia la tipologia della pelle da utilizzare.

Per realizzare un articolo dedicato al cinturino di orologio sono necessarie piccole dimensioni, dove la struttura della pancia ha una squama sufficientemente piccola da essere percepita nel momento in cui l’articolo viene tagliato. Viceversa per quanto riguarda la pelletteria, la squama deve avere una taglia maggiore, e ancora più grande dovrà essere per l’abbigliamento e per la valigeria.

È stata creato una rete commerciale suddivisa per categorie merceologiche, con agenti specializzati esclusivamente sul cinturino di orologio, altri specializzati nella calzatura e nella pelletteria, e altri ancora sull’abbigliamento, in modo da essere conosciuti in più settori.

Infine, La Patrie ha cercato di investire molto sulla customizzazione degli articoli, cioè cercare di adattare un prodotto alle richieste specifiche del cliente, quindi cercare di dare la percezione ai propri clienti di poter sviluppare tutto quello che vogliono, avendo a disposizione un’azienda che riesce a creare qualsiasi tipo di colore, di taglia, di qualità e di quantità di pellame, in modo da rispondere alla crescente richiesta di deglobalizzazione.

Quindi possiamo affermare che l’azienda è dotata di caratteristiche di estrema flessibilità e personalizzazione del prodotto, in termini di capacità produttiva, e questo è un requisito essenziale per raggiungere una posizione competitiva sul mercato.

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